giandriolo ha scritto:tricky123 ha scritto:giandriolo ha scritto:tricky123 ha scritto:giandriolo ha scritto:Scusami, solo per capire, dove vedresti concretamente il rischio di essere imputato di ricettazione?
Il reato di ricettazione è descritto nel codice penale e lo trovi li sancito: ciò che dovrebbe dissuadere da azioni illecite non è il rischio di imputazione ma la propria coscienza.
Forse ti dirò delle ovvietà, ma continuo a non capire il tuo discorso, perciò vorrei precisare.
Si sta parlando di acquisto di beni all'incanto, in un contesto giudiziale. Non c'è nulla di illecito nell'aggiudicarsi un lotto di beni all'asta, al di sotto del prezzo corrente di mercato, per poi rivenderli a prezzo più alto. Si tratta, per qualcuno (non io, che faccio tutt'altro ), di un business vero e proprio.
Il reato di ricettazione è altra cosa: cioè l'acquisto di un bene nella consapevolezza della provenienza illecita (da delitto) dello stesso. Detto in soldoni, se sei a conoscenza di persone che rubano bottiglie per poi rivenderle, e nella piena consapevolezza di ciò, comunque te le compri allora commetti il reato.
Il mio primo post in questo thread è appunto riferito a beni di provenienza illecita (fa riferimento all'articolo di cronaca citato).
Si, ma se li dovessi comprare da un'asta giudiziaria (questo è il topic) non commetti reato
Secondo me, il motivo di discussione non deve essere tanto l' aspetto penale, quanto quello etico. È chiaro che sotto il piano legale è tutto perfettamente in ordine.
Però, e qui non voglio fare la morale a nessuno (ognuno può ovviamente agire come meglio crede), io per principio non ho mai partecipato ad un' asta e non lo farò mai, per qualsiasi offerta: mi sembrerebbe di comportarmi come un avvoltoio o un caimano, che solo per uno scopo economico sfrutti le sventure finanziarie altrui, magari di un semplice sfigato, avventandomi sulla preda senza nessun ritegno.
Mi sembrava che anche Tricky123 la pensasse un po' così. O no ?