Nitrox ha scritto:maxer ha scritto:Nitrox ha scritto:Bruciato ha scritto:secondo me quando hai scritto che hai usato il decanter molti sono svenuti
Grazie del tuo intervento .
ho aperto preventivamente le bottiglie tre ore prima perché la volta prima una 2006 stappata e bevuta comincio’ a dire qualcosa nel bicchiere quando la bottiglia era finita , la magnum però non è stata decantata .
Solo perché non c' era a portata di mano un bel decanterone grosso grosso ?
Belin oh ora nessuno usa più un decanter , che sfigato che sono devo fare qualche penitenza ??
Anch' io, fino a una ventina di anni fa, usavo il decanter. Poi qualcuno di cui mi fidavo mi ha consigliato che, per raggiungere una più corretta ossigenazione di un vino, meno invasiva e aggressiva verso le sue proprietà organolettiche, chimiche e sensoriali, era metodo migliore il seguente:
a) dopo aver stappato la bottiglia (farlo sempre ...
), versare nell' adatto bicchiere una buona quantità del vino (fino a circa la metà del bicchiere stesso) e 'annusare' tappo e vino sperando che tutto sia regolare
b) riporre il bicchiere davanti alla sua bottiglia aperta e al suo tappo (altrimenti se si aprono più bottiglie contemporaneamente non si capisce più un ca..o) e andarsene a fare altro. Ogni tanto ripassare per ri-annusare il vino, ri-sperando che tutto sia regolare
c) dopo aver lasciato il tutto per il tempo giudicato necessario (a seconda della varietà del vino e della sua annata, e qui non mi dilungo ...) ovviamente non al sole (
), riversare lentamente il vino dal bicchiere nella bottiglia di provenienza usando un imbuto, tenendo la bottiglia stessa piegata a 45 gradi, in modo che il vino non precipiti con 'violenza' in verticale nel vino rimasto.
Tutto ciò può sembrare pedante o esagggerato o da fighetti del vino sul modello Albanese (
), ma ha un suo perché razionale: con il decanter l' ossigenazione può, come velatamente anticipato, interferire con le proprietà del vino, essendo troppo ampia la superficie cui viene improvvisamente esposto, dopo anni trascorsi in silenziosa maturazione con una minima superficie 'libera' data solo dal contatto a tu per tu con la microporosità del tappo.
E questo spesso si rivela deleterio, soprattutto per vini di annate importanti.
Da puntualizzare anche che per vini vintage di annate mooolto mooolto remote, riecco apparire come d' incanto il decanter, usato con estrema delicatezza nel versamento, con tempi molto più lunghi per l' ossigenazione. Ma questi sono casi particolari, che ho saputo essere usati solo da pochi fortunati amici possessori di straordinarie bottiglie che si sono poi dimostrate perfette sia nella conservazione che nella rinascita dopo l'apertura.
Per cui, caro Nitrox, nessuna sfiga e nessuna penitenza ! Usa questo metodo che, secondo la maggioranza degli appassionati e anche a mio parere, rappresenta il miglior modo per rispettare un vino.
P.S. : non so se ti sei accorto, ma ultimamente per riuscire vendere un decanter le aziende del ramo offrono al pubblico oggetti sempre più intorcolati, serpentoni di vetro o cristallo, peraltro costosissimi
, cosiddetti di moderno design, tra l' altro impossibili da lavare se non in lavatrice ..., che secondo me sono pensati solo per fregare persone modaiole che del vino non sanno nulla.
Se me ne regalassero uno, lo userei come bel centro tavola portafiori, con dentro una bella rosa !