sono andato domenica perché lunedì si doveva tornare per lavoro.
dico anch'io che c'era molta ressa, ma la domenica credo sia normale, è il terzo anno che vado e malsopporto sempre di più la confusione e di conseguenza l'impossibilità di parlare tranquillamente con qualche produttore che comunque, comprendo bene, "sta lì per vende" (cit.).
magari riuscire ad aggiungere un giorno potrebbe essere un buon modo per spalmare i visitatori?
la butto lì, ma credo che c'abbiano già penstato, quindi se non l'hanno fatto, qualche motivo ci sarà.
detto l'ovvio, passiamo agli assaggi che devo riguardare negli appunti, ma così di getto dico, per motivi tanto diversi (son tutte cantine stra note):
a' vita : buoni, puliti, bello spessore, piaciuti tutti;
i clivi: sottili, appena accennati, ma il carattere si sente eccome, piaciuti;
vignai da duline: buoni proprio, ma al banchetto non c'erano, ho dovuto servirmi da solo;
porta del vento: la gamma mi è sembrata tutta molto piacevole;
vite ad ovest: macerati, morbidi, con un bell'equilibrio e freschezza. vini dalle personalità ben distinte tra loro;
mani di luna: deliziosa beva, bel frutto, alcuni un po' contratti al naso ma calibrati, lo scorso anno un assaggio me lo ricordavo più scontroso (anche se il loro sangiovese in purezza non l'ho bevuto perché assaggiato il mese scorso e trovato un po' sbilanciatino e slegato);
marco merli: ero distratto e pure lui. da riassaggiare;
praesidium: ottimo montepulciano, bel frutto, si deve distendere, ma bella stoffa;
de fermo: sarò un eretico ma il loro chardonnay m'è piaciuto tanto, non ruffiano, teso, preciso e pulito; il cerasuolo bella beva, un pelo magro ma piacevolissimo;
amerighi: ni, m'era piaciuto di più all'osteria pane e vino a cortona, lo berrò più attentamente in cantina;
osteria pane e vino: molto piacevoli, il dodo per me ha bella stoffa, tanto frutto, tannino ben presente ma calibrato e sostanza;
terre a mano: ero stanco ma così a pelle il bianco m'è piaciuto;
vino di anna: ni, vini che vanno un po' per cazzi loro ma vorrei comunque assaggiarli con tranquillità a tavola;
natalino del prete: vini che mi hanno fatto venire voglia di andare a prendere un paio di panini con la salsiccia e mangiarli lì al suo banchetto, scolandomi le bottiglie, vini piacevolissimi e secondo me molto centrati;
monte di grazia: piaciuti, macerati un po' troppo ortodossi e poco distinti tra loro ma vorrei approfondire la conoscenza della cantina;
margò: non li ricordo bene;
cantina del barone e cantine dell'angelo: cantine che confondo perché vicine e con lo stesso enologo, fiano e greco ben fatti, per carità, ma non mi hanno emozionato molto, ma può darsi che ero distratto dalla ressa sempre più pressante;
donati camillo: gran signore e grande barbera ribelle rifermentato in bottiglia, i bianchi li aveva finiti