zampaflex ha scritto:l'oste ha scritto:Ps @ Ale/Wineduck : condivido buona parte della tua disanima ma c'e' un punto che trovo non reale e sul quale vorrei farti riflettere.
Moltissimi italiani, mentre il "secondo" mondo cresceva, lavoravano anche loro 10-12 ore al giorno, illusi dalla pensione o comunque convinti che nel fare il proprio dovere poi ci fosse il premio dallo Stato : un tenore di vita migliore, un'Italia sempre piu' bella per i propri figli, un mondo del lavoro, delle distanze sociali e del merito piu' equi, piu' "giusti".
E' lo stato che ha cannato il progetto, creando un sistema gestionale-giuridico-contributivo intorcinato su se' stesso, pieno di bizantismi, contraddizioni, leggi e regole assurdamente antiche, scappatoie da tutte le parti, figure professionali/casta (non solo i politici e i partiti), etc etc...
Eh no purtroppo. Le battaglie di retroguardia degli studenti universitari (che dovrebbero rappresentare la nostra visione del futuro) che non vogliono piegarsi ai numeri chiusi nelle facoltà umanistiche (che in questo mondo non servono più ad una emerita cippa, ammettiamolo), specie in un paese che vanta il doppio degli avvocati rispetto alla Francia ed il triplo rispetto alla Germania, devono farti comprendere come il male venga dalla radice.
Il politico è la faccia della nazione, del popolino che lo ha votato e sta dietro le quinte (quindi mi viene da pensare che, per analogia, il popolino sia il culo ). Non è MAI una entità astratta ed avulsa dal suo contesto.
La orrenda e famigerata burocrazia italica non è che il riflesso di una nazione di clientes che non appena ha un bisognino preferisce ricorrere alla conoscenza, alla scappatoia, all'amico dell'amico...se ogni italiano pretendesse il rispetto della legge ANCHE PER SE', secondo te, quanto ci metterebbe la burocrazia a rispondere in termini più europei?
Di fronte, quindi, ad un popolo indisciplinato, evasore seriale, elusore convinto, malandrino quasi di natura, uno Stato non può che rispondere tentando di imporre regole via via sempre più strette per cercare di governare la situazione. Prima che tutto vada a puttane e si diventi uno Stato Fallito (nel senso anglosassone, cioè che non riesce a governare e gestire).
@George7179: Stefano, tornare alla Lira vorrebbe dire una catastrofe peggio di Weimar.
Luciano,
ti quoto e sono d'accordo con te su tutto...soprattutto sull'ultima affermazione!! Speriamo non accada, ma come ho scritto sopra ad Alessandro, e dato anche il giustissimo discorso del politico-popolino non mi stupirei se accadesse!