Qualche tempo fa, avevo scritto a proposito della giornata a Modena per “Champagne Experience” (almeno mi pare si chiamasse così).
Durante la fila di un’ora, in quella occasione, pensavo al mercato FIVI e a quanto fosse organizzato bene. E stavolta a Piacenza, durante la fila di un paio di minuti scarsi (direi a occhio dalle 11:00, orario in cui sono stati aperti gli ingressi al pubblico con precisione svizzera, alle 11:02, orario in cui ero dentro, con bicchiere in mano), ho ripensato a Modena.
Ecco, già un ingresso così bene organizzato mi mette di buonumore. Poi, dentro, tra gli oltre 500 produttori, solo l’imbarazzo della scelta.
Alla fine della giornata, guardo il carrello (condiviso con Landmax) e mi rendo conto di avere comprato circa il 50% di bottiglie romagnole (e meno male che Succi non mi ha voluto vendere niente, visto che abito a un quarto d’ora dalla sua azienda!
). Mi scappa un po’ da ridere, ma l’importante era divertirsi, scoprire (o riscoprire) qualche buon produttore e portarsi a casa 10/12 bottiglie (mi ero dato il limite di 6, alla fine ne ho comprate 18) da bere nei prossimi mesi con calma.
Unico piccolo problema inevitabile: a forza di fare le cose per bene, la risposta di pubblico è sempre più alta, come giusto che sia. Per ora, si sopporta ancora bene (almeno per i miei standard), ma se dovesse continuare a crescere con questa rapidità, entro un paio di anni sarà veramente dura.
Ad ogni modo, anche stavolta per me è stato un bellissimo evento. Complimenti agli organizzatori!