LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

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gbaenergiaeco10
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 16 ott 2017 14:48

gbaenergiaeco10 ha scritto:
gp ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:massolino, langhe nebbiolo 15: naso classico floreale racchiuso da un legno appena accennato che aggiunge austerità, bocca che ti apre in due..tanta potenza, soprattutto in termini di acidità e alcol..tannino un po' trascinato, forse paga l'essere nato l'altro ieri, lo aspetterò al varco tra qualche tempo :D :D :D :)

Brezza, langhe nebbiolo 15: un naso fruttoso, dolcino, ammaliante, veramente interessante nella sua freschezza, lascia presagire una bocca succosa, dissetante..purtroppo al palato, le sensazioni agrumate eccedono sfociando nell'amarognolo..un gran peccato, ma di certo non è stata una cattiva bevuta :D :D :D

La descrizioni che fornisci danno una netta idea di vini di risulta, che è esattamente quello che la maggior parte dei Langhe Nebbiolo dei barolisti e barbareschisti oggi sono. Eppure sono vini che affollano gli scaffali di alcune enoteche: grazie al richiamo del nome del vitigno evidentemente si vendono bene, a prezzi oltretutto spesso esosi (anche oltre i 20 euro a scaffale).


ma io questo ragionamento non l'ho mai capito..vini di risulta? forse si, forse non tutti, ma diamine li paghi la metà, a volte un terzo..hanno più freschezza, più beva, e meglio si adattano alla diversità di una tavola..sono pensati per essere vini quotidiani e, a parer mio, ciò nonostante impegnano e non poco i sensi e le papille gustative..tanto vale bere barolo e barbaresco? accomodatevi, ma cacciate più moneta e preparatevi a fare i conti con le durezze di un nebbiolo maturato almeno 3 annetti al suo primo confronto con la tavola..
seguendo questo ragionamento perchè bere chianti base e non il riserva o il gran selezione? perchè bere valpolicella o rosso di montalcino? di certo un produttore non userà mai la sua migliore produzione per un vino base, ma questo non significa che la qualità sia per forza di cose scarsa o che non valga il prezzo della bottiglia che stai pagando..la vita è fatta anche di vini spensierati, no?


e comunque mi ricordo nebbiolini recenti di cavallotto e giovanni rosso bevuti aperitivizzando a serrlunga in occasione di un giro cantine la scorsa primavera.......risulta mica tanto............
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gp » 16 ott 2017 15:25

gbaenergiaeco10 ha scritto:
gp ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:massolino, langhe nebbiolo 15: naso classico floreale racchiuso da un legno appena accennato che aggiunge austerità, bocca che ti apre in due..tanta potenza, soprattutto in termini di acidità e alcol..tannino un po' trascinato, forse paga l'essere nato l'altro ieri, lo aspetterò al varco tra qualche tempo :D :D :D :)

Brezza, langhe nebbiolo 15: un naso fruttoso, dolcino, ammaliante, veramente interessante nella sua freschezza, lascia presagire una bocca succosa, dissetante..purtroppo al palato, le sensazioni agrumate eccedono sfociando nell'amarognolo..un gran peccato, ma di certo non è stata una cattiva bevuta :D :D :D

La descrizioni che fornisci danno una netta idea di vini di risulta, che è esattamente quello che la maggior parte dei Langhe Nebbiolo dei barolisti e barbareschisti oggi sono. Eppure sono vini che affollano gli scaffali di alcune enoteche: grazie al richiamo del nome del vitigno evidentemente si vendono bene, a prezzi oltretutto spesso esosi (anche oltre i 20 euro a scaffale).


ma io questo ragionamento non l'ho mai capito..vini di risulta? forse si, forse non tutti, ma diamine li paghi la metà, a volte un terzo..hanno più freschezza, più beva, e meglio si adattano alla diversità di una tavola..sono pensati per essere vini quotidiani e, a parer mio, ciò nonostante impegnano e non poco i sensi e le papille gustative..tanto vale bere barolo e barbaresco? accomodatevi, ma cacciate più moneta e preparatevi a fare i conti con le durezze di un nebbiolo maturato almeno 3 annetti al suo primo confronto con la tavola..
seguendo questo ragionamento perchè bere chianti base e non il riserva o il gran selezione? perchè bere valpolicella o rosso di montalcino? di certo un produttore non userà mai la sua migliore produzione per un vino base, ma questo non significa che la qualità sia per forza di cose scarsa o che non valga il prezzo della bottiglia che stai pagando..la vita è fatta anche di vini spensierati, no?

Il paragone col Chianti Classico non funziona: non a caso le Docg si chiamano rispettivamente "Chianti Classico" (che prevede anche le tipologie Riserva ecc.) e "Barolo" / "Barbaresco" (idem). Il paragone più logico sarebbe Montalcino, e anche lì si può dire che una serie di Rossi di Montalcino sono vini di risulta e che in generale il rapporto q/p non è favorevole.
Ricordo bene che anni fa i Langhe Nebbiolo erano meno, se ne vedevano molti meno in giro fuori zona ed erano mediamente più curati -- per esempio, fino all'annata 2004 il Langhe Nebbiolo dei Produttori del Barbaresco era un vino interessante, poi è diventato una specie di brutta copia dei Barbaresco, oltretutto a parità di gradazione, cioè spesso 14,5° (cosa anche questa impensabile 10-15 anni fa).

Ovvio che Barolo e Barbaresco ecc. non sono vini quotidiani: quello che consiglio a chi cerca un vino quotidiano è di rivolgersi altrove rispetto alla maggioranza dei Langhe Nebbiolo dei barolisti e barbareschisti, e comunque di stare molto attenti all'annata -- per esempio il Nebbiolo 2014 di Cortese (assaggiato una volta sola) è decisamente inferiore al 2013, mentre il suo
Barbaresco Rabajà della stessa annata se la batte rispetto all'annata precedente, pur nella diversità.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2017 15:49

landmax ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ma chi è stato a Montecatini può riferire dei vari assaggi? Grazie :D


Quanto mi dai? :mrgreen: :lol:


Un biglietto gratuito per il pubblico indistinto per la prossima edizione del Modena Champagne Experience :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2017 15:58

Fedevarius ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ma chi è stato a Montecatini può riferire dei vari assaggi? Grazie :D


dico 2 parole 2 :

Breg Gravner : naso veramente esplosivo, molto più della ribolla che invece ha più struttura. Mi chiedo se smettere di fare questo vino sia la scelta migliore.



I francesi ogni tanto mettono il naso fuori dal loro recinto e recentemente (RVF, luglio) hanno provato alcuni produttori friulani tra cui Gravner.
Ebbene, sono rimasti basiti dalla potenza della Ribolla 2008 (18/20); Breg un poco sotto (17/20).
Per mollare un 18 ad un vino non francese ce ne vuole...

:wink:
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2017 16:01

landmax ha scritto:
Ottimo anche il Sarmassa '13 di Brezza, più caldo ma di notevole dinamica.

Tra i Brunello, Stella di Campalto '11 bocca veramente notevole (naso ancora abbastanza chiuso), piaciuto anche il Phenomena di Sesti '11, dal profilo olfattivo molto complesso, anche se forse un poco ruffiano.
Una bomba di sapore la Riserva '11 di Castell'in Villa (grande vino).
Potenza senza precedenti nel Chianti classico (non ris.) 2015 di Val delle Corti, da aspettare qualche anno (buonissimo comunque). Al contrario la Ris. '14 è già bella ora, modulata, fine, elegante.

Buono il Syrah '14 di Amerighi, ma davvero eccellente l'Apice '13, dal timbro speziato e fumè, secondo solo alla mora che lo serviva ( :P ).



Contento per Brezza, che ho già messo in cantina. :D
Stella, Phenomena, Castell'in Villa e Val delle corti non mi sorprendono per niente: spesso sono grandi (soprattutto i primi due).
A me l'Apice piace dalla prima volta che l'ho provato (2010), ne facesse di più...

Merci, Max!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gp » 16 ott 2017 16:37

gbaenergiaeco10 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
gp ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:massolino, langhe nebbiolo 15: naso classico floreale racchiuso da un legno appena accennato che aggiunge austerità, bocca che ti apre in due..tanta potenza, soprattutto in termini di acidità e alcol..tannino un po' trascinato, forse paga l'essere nato l'altro ieri, lo aspetterò al varco tra qualche tempo :D :D :D :)

Brezza, langhe nebbiolo 15: un naso fruttoso, dolcino, ammaliante, veramente interessante nella sua freschezza, lascia presagire una bocca succosa, dissetante..purtroppo al palato, le sensazioni agrumate eccedono sfociando nell'amarognolo..un gran peccato, ma di certo non è stata una cattiva bevuta :D :D :D

La descrizioni che fornisci danno una netta idea di vini di risulta, che è esattamente quello che la maggior parte dei Langhe Nebbiolo dei barolisti e barbareschisti oggi sono. Eppure sono vini che affollano gli scaffali di alcune enoteche: grazie al richiamo del nome del vitigno evidentemente si vendono bene, a prezzi oltretutto spesso esosi (anche oltre i 20 euro a scaffale).


ma io questo ragionamento non l'ho mai capito..vini di risulta? forse si, forse non tutti, ma diamine li paghi la metà, a volte un terzo..hanno più freschezza, più beva, e meglio si adattano alla diversità di una tavola..sono pensati per essere vini quotidiani e, a parer mio, ciò nonostante impegnano e non poco i sensi e le papille gustative..tanto vale bere barolo e barbaresco? accomodatevi, ma cacciate più moneta e preparatevi a fare i conti con le durezze di un nebbiolo maturato almeno 3 annetti al suo primo confronto con la tavola..
seguendo questo ragionamento perchè bere chianti base e non il riserva o il gran selezione? perchè bere valpolicella o rosso di montalcino? di certo un produttore non userà mai la sua migliore produzione per un vino base, ma questo non significa che la qualità sia per forza di cose scarsa o che non valga il prezzo della bottiglia che stai pagando..la vita è fatta anche di vini spensierati, no?


e comunque mi ricordo nebbiolini recenti di cavallotto e giovanni rosso bevuti aperitivizzando a serrlunga in occasione di un giro cantine la scorsa primavera.......risulta mica tanto............

Cavallotto addirittura nelle annate che considera migliori per il Barolo non produce il Nebbiolo... a proposito di vini di risulta (che non vuol dire necessariamente cattivi, ma comunque ottenuti come residuo delle produzioni migliori).
Dopodiché è chiaro che se uno aperitivizza a Serralunga il Langhe Nebbiolo ci sta bene a prescindere!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Alberto » 16 ott 2017 17:39

landmax ha scritto:Eccellente anche l'Amarone '11 di Marco Secondo, grande eleganza nonostante il tenore alcolico, nascosto molto bene (al naso riecheggiava qualche timbro quintarelliano)

Marco è Marco Speri, Secondo è nel senso di "la Valpolicella secondo lui (Marco)"... :wink:
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Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda landmax » 16 ott 2017 18:00

Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:Eccellente anche l'Amarone '11 di Marco Secondo, grande eleganza nonostante il tenore alcolico, nascosto molto bene (al naso riecheggiava qualche timbro quintarelliano)

Marco è Marco Speri, Secondo è nel senso di "la Valpolicella secondo lui (Marco)"... :wink:


Grazie della precisazione, Alberto: credevo proprio fosse il nome e cognome del produttore, invece è il nome di fantasia della cantina ("secondo Marco", appunto; che a me, sia detto per inciso, sembra un pò una cagata).

Tengo solo a precisare, altrimenti ci incasiniamo del tutto ( :mrgreen: ), che il vino che ho assaggiato io è proprio l'amarone e non il valpolicella.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Alberto » 16 ott 2017 18:10

landmax ha scritto:
Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:Eccellente anche l'Amarone '11 di Marco Secondo, grande eleganza nonostante il tenore alcolico, nascosto molto bene (al naso riecheggiava qualche timbro quintarelliano)

Marco è Marco Speri, Secondo è nel senso di "la Valpolicella secondo lui (Marco)"... :wink:


Grazie della precisazione, Alberto: credevo proprio fosse il nome e cognome del produttore, invece è il nome di fantasia della cantina ("secondo Marco", appunto; che a me, sia detto per inciso, sembra un pò una cagata).

Tengo solo a precisare, altrimenti ci incasiniamo del tutto ( :mrgreen: ), che il vino che ho assaggiato io è proprio l'amarone e non il valpolicella.

Ma infatti, ho scritto LA Valpolicella (il territorio) e non IL Valpolicella. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda marcolanc » 16 ott 2017 19:09

zampaflex ha scritto:
Fedevarius ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ma chi è stato a Montecatini può riferire dei vari assaggi? Grazie :D


dico 2 parole 2 :

Breg Gravner : naso veramente esplosivo, molto più della ribolla che invece ha più struttura. Mi chiedo se smettere di fare questo vino sia la scelta migliore.



I francesi ogni tanto mettono il naso fuori dal loro recinto e recentemente (RVF, luglio) hanno provato alcuni produttori friulani tra cui Gravner.
Ebbene, sono rimasti basiti dalla potenza della Ribolla 2008 (18/20); Breg un poco sotto (17/20).
Per mollare un 18 ad un vino non francese ce ne vuole...

:wink:

Assaggiati anch'io: stessa impressione di Fedevarius. Breg al naso veramente strepitoso e anche in bocca un attacco eccellente ed una grande dinamica. Ribolla un carrarmato, con tanta, tanta materia, che credo potrà dare molte soddisfazioni in futuro. Mi sono andato a rileggere quelle recensioni di RVF (distrattamente, le avevo trascurate): mi ci ritrovo in pieno, in particolare riguardo la Ribolla.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda AmoSlade » 16 ott 2017 20:48

Cornas Granit 30 2015 - Vincent Paris: colore porpora scurissimo. Per ora è una bella bombetta di frutta nera e blu, con un po' di carne e di leggero affumuicato. Beva abbastanza scorrevole, l'intelaiatura tannica sembra adatta a garantirgli sufficienti anni di vita per vedere dove andrà a parare passata questa fase primaria che non incontra molto i miei gusti.

Cotes du Jura 2011 - Domaine Macle: 80% chardonnay 20% savagnin, 3 anni sous voilé. Apre con una nota di vernice che si pulisce subito, nettissima la noce, poi ci sono scorza di limone, spezie orientali, un accenno di miele quando si scalda. In bocca è rinfrescato da buona acidità, finale lunghissimo e salino. A mio parare un "piccolo vin jaune" davvero ben fatto, ottimo per chi volesse farsi un'idea della tipologia spendendo poco...con un camembert al forno non è andato male :D
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Fedevarius » 16 ott 2017 21:29

biodinamico ha scritto:CORTESE-LANGHE NEBBIOLO 2011
Granato brillante,ciliegia,pepe nero e eucalipto.Si beve che é un piacere,molto gourmand.


gbaenergiaeco10 ha scritto:ma io questo ragionamento non l'ho mai capito..vini di risulta? forse si, forse non tutti, ma diamine li paghi la metà, a volte un terzo..hanno più freschezza, più beva, e meglio si adattano alla diversità di una tavola..sono pensati per essere vini quotidiani e, a parer mio, ciò nonostante impegnano e non poco i sensi e le papille gustative.


bevuto il nebbiolo di Cortese più volte recentemente, è quel che secondo me va cercato in un nebbiolo "base", non un mostro di complessità ma sempre bevuto con grande soddisfazione, pronto da bere ora il 2011.
Aggiungo (che non guasta) che l'ho pagato veramente una sciocchezza a scaffale da nota enoteca alle porte di Firenze.
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Fedevarius » 16 ott 2017 21:36

Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:
Alberto ha scritto:
landmax ha scritto:Eccellente anche l'Amarone '11 di Marco Secondo, grande eleganza nonostante il tenore alcolico, nascosto molto bene (al naso riecheggiava qualche timbro quintarelliano)

Marco è Marco Speri, Secondo è nel senso di "la Valpolicella secondo lui (Marco)"... :wink:


Grazie della precisazione, Alberto: credevo proprio fosse il nome e cognome del produttore, invece è il nome di fantasia della cantina ("secondo Marco", appunto; che a me, sia detto per inciso, sembra un pò una cagata).

Tengo solo a precisare, altrimenti ci incasiniamo del tutto ( :mrgreen: ), che il vino che ho assaggiato io è proprio l'amarone e non il valpolicella.

Ma infatti, ho scritto LA Valpolicella (il territorio) e non IL Valpolicella. :wink:


In degustazione se non ricordo male non c'era valpolicella ma amarone e ripasso.
Secondo il produttore (o almeno il tizio che stava al banchino) come qualità/prezzo era quasi meglio il ripasso, in quanto "simile all'amarone ma più pronto"...
secondo il mio modestissimo giudizio due vini completamente diversi, davvero buono l'amarone e trascurabile il ripasso....
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 17 ott 2017 13:28

Si ritorna con i piedi per terra dopo l'approfondimento su Richerbourg( grazie Marco)ma solo per poco ,domani mi aspetta un la la la di guigal :-)

eric rodez cuvee des crayeres grand cru.
Buonino anche se ho preferisco il blanc de noir

Valpolicella 2006 giuseppe quintarelli: ogni tanto bisogna tornare alle proprie origini. Quintarelli per me è stato il produttore che più di tutti all'inizio del mio percorso mi ha scosso dentro( indimenticabili gli l'amarone anni 80/90 sia annata che riserva o il suo Alzero).La 2006 è una bella versione,l'appassimento si avverte ma non è troppo spinto, prugna, tabacco, lievi note vegetali,l'alcol amplifica.
Lievemente scontroso all'ingresso,Il calore viene gestito bene dalle parti dure , chiude con un ritorno vegetale che da un pizzico di amarezza. Tra 2005,2006,2007,2008 la 06 è quella che preferisco( devo ammettere che le altre le ho bevute solo una volta, mentre la 2006 3 )

Tenuta delle terre nere Etna 2014:
Vinoso in partenza, vira sul fruttino rosso confezionato a dovere,marc de grazia ha grande esperienza è inutile girarci intorno, incalzante la beva, i 14 gradi non infastidiscono per niente.Ottima annata in Etna, i vini base ne sono una conferma.
Come vino quotidiano non si può chiedere di meglio
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Andyele » 18 ott 2017 17:32

Ieri piacevole pausa pranzo...scrivo qui perchè questa volta non ero con la CGT anche se qualcuno della Confraternita c'era:

Dauvissat Chablis Les Clos 2001
Dom Perignon 1982
Dom Perignon 1990
Krug vintage 1988
Vega Sicilia Unico Reserva Especial (annate 1985-1990-1994)
Musigny De Vogué 2002
Mascarello Monprivato 1990
Chateau Trotanoy 1982
Chateau Margaux 1949
Guigal La Mouline 1980
Guigal La Turque 1988

Livello medio molto alto con diverse punte e circa 6 vini che veleggiavano nella soglia dell'eccellenza (95 punti), alcuni leggermente sotto altri invece anche sopra.

Considerando che eravamo solo in 6 la bevuta è stata un filo impegnativa e prolungata...anche se alcuni non erano ancora completamente sazi!! :lol:
karroth
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda karroth » 18 ott 2017 18:31

Andyele ha scritto:Ieri piacevole pausa pranzo...scrivo qui perchè questa volta non ero con la CGT anche se qualcuno della Confraternita c'era:

Dauvissat Chablis Les Clos 2001
Dom Perignon 1982
Dom Perignon 1990
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Chateau Trotanoy 1982
Chateau Margaux 1949
Guigal La Mouline 1980
Guigal La Turque 1988

Livello medio molto alto con diverse punte e circa 6 vini che veleggiavano nella soglia dell'eccellenza (95 punti), alcuni leggermente sotto altri invece anche sopra.

Considerando che eravamo solo in 6 la bevuta è stata un filo impegnativa e prolungata...anche se alcuni non erano ancora completamente sazi!! :lol:



Giornata molto intensa con vini tutti da buoni a molto buoni
I miei preferiti, neanche a dirlo , sono stati in ordine di gradimento
Turque 1988
Musigny De Vogue 2002
Krug 1988
Oggi ho imparato qualcosa.....

Spedisco il lunedì successivo all’accredito
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Andyele » 18 ott 2017 23:13

karroth ha scritto:
Andyele ha scritto:Ieri piacevole pausa pranzo...scrivo qui perchè questa volta non ero con la CGT anche se qualcuno della Confraternita c'era:

Dauvissat Chablis Les Clos 2001
Dom Perignon 1982
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Chateau Trotanoy 1982
Chateau Margaux 1949
Guigal La Mouline 1980
Guigal La Turque 1988

Livello medio molto alto con diverse punte e circa 6 vini che veleggiavano nella soglia dell'eccellenza (95 punti), alcuni leggermente sotto altri invece anche sopra.

Considerando che eravamo solo in 6 la bevuta è stata un filo impegnativa e prolungata...anche se alcuni non erano ancora completamente sazi!! :lol:



Giornata molto intensa con vini tutti da buoni a molto buoni
I miei preferiti, neanche a dirlo , sono stati in ordine di gradimento
Turque 1988
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Krug 1988


Si Ale, concordo anche io con il tuo podio anche se forse non eravamo in perfetta sintonia su tutto.
La Turque 88 era per me prima indiscussa (intorno ai 98 punti) ed è l'ennesima conferma di quanto siano superlativi i Guigal nell'annata di grazia 88. Il Musigny ed il Krug 88 li ho anche io in questo ordine ma estremamente vicini un paio di punti sotto la Turque.
Devo ammettere però che il vino che forse mi ha più ammaliato e sorpreso è stato il Vega con quel naso affascinante, balsamico, dolce, suadente, intenso, avvolgente e di grandissima personalità. Non sale sul podio solo in virtù di un sorso forse non troppo pieno e complesso altrimenti con quel naso li sarebbe stato un vino quasi perfetto.
E comunque solo un filo sotto il Vega trovo altri due vini, sempre su livelli altissimi (94-95 punti): il Margaux 1949 commovente con quel naso che continua a spingere su note balsamiche, dolci, tabacco biondo e cenere, una puntina di acidità volatile in bocca che si attenua a dire il vero abbastanza velocemente lo penalizza un minimo pur mantenendo la sua eleganza in un contesto di finezza e la Mouline 1980 che doveva nelle intenzioni fare da semplice apripista alla Turque ed invece mi ha sbalordito per come anche in annata "piccola" Guigal sia riuscito a creare un piccolo capolavoro. Estremamente affascinante e avvolgente al naso in bocca lo ritrovi coerente con bella bevibilità, tensione e dinamismo. E' incredibile Guigal.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda la_crota1925 » 19 ott 2017 13:15

Etienne Sauzet batard montrachet GC 2005 - naso pulito e raffinato con in evidenza frutti bianchi (pera e mela), burro, scorza di limone e una leggera mentuccia. La bocca è minerale, ricompare la pera, una giusta acidità lo rende ben equilibrato, finale cremoso e lunghissimo. Piaciuto molto, produttore che non mi ha mai tradito.
spedizione al ricevimento del pagamento.
Amicouligano
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Amicouligano » 19 ott 2017 13:15

Chambave Muscat 2016 La Crotta di vegneron: bel colore giallo paglierino. Naso di impatto salvia, pesca, albicocca. Buona freschezza e piacevolezza. Meglio al naso che in bocca. Buona bevuta quotidiana ad un prezzo correttissimo. 9€ e passa la paura.
gbaenergiaeco10
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 19 ott 2017 15:04

montepulciano fontefico 2008: :D :D :D :D ma che rueba, naso terroso, tannino fine e una retro di cacao e ciliegia..una bocca leggiadra, nonostante i sentori terziari e morbidosi..sto produttore mi sconfinfera sempre di più..ho ancora una 2010 e una 2012, non vedo l'ora.

Valpolicella roccolo grassi 2005: :D :D :D :) l'ultima volta, credo quasi un annetto fa (?), mi era sembrato pesante, l'altra sera invece tutta un'altra mooosica..naso di uva passa, datterini, ma anche sentori carnosi e speziature selvatiche..bocca rotonda, precisa, che si trascina in un finale lungo e fresco, lievemente piccante

montepulciano pepe 2003: :twisted: porcaccia schifosa..bottiglia andata..naso povero, bocca inconsistente, ritorni marsalati, c'è un tannino che resiste ma è decrepito anche lui..la sensazione è quella di un vino vecchio.. il tappo era integro, perfettamente elastico, per nulla imbevuto, e anche il livello era ok...quindi ad esclusione credo che possa essere una botta di caldo durante il trasporto (presa tra maggio e giugno se non ricordo male)...che peccato cazzo
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 19 ott 2017 15:15

Vinos ha scritto:
Valpolicella 2006 giuseppe quintarelli: ogni tanto bisogna tornare alle proprie origini. Quintarelli per me è stato il produttore che più di tutti all'inizio del mio percorso mi ha scosso dentro( indimenticabili gli l'amarone anni 80/90 sia annata che riserva o il suo Alzero).La 2006 è una bella versione,l'appassimento si avverte ma non è troppo spinto, prugna, tabacco, lievi note vegetali,l'alcol amplifica.
Lievemente scontroso all'ingresso,Il calore viene gestito bene dalle parti dure , chiude con un ritorno vegetale che da un pizzico di amarezza. Tra 2005,2006,2007,2008 la 06 è quella che preferisco( devo ammettere che le altre le ho bevute solo una volta, mentre la 2006 3 )


nonostante le critiche mosse ai quintarelli post 2000, a me la valpo 2006 è sempre piaciuta assai
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda zampaflex » 19 ott 2017 21:52

Domaine de la Garance - Coteaux du Languedoc Les Armières 2007
Carignan da vecchie vigne al 90%, bio, non filtrato.
Grande personalità, decisamente fuori dal coro. Apre ridotto con note di pelliccia, garrigue, kirsch, granatina. Si completa con della mora, del sottobosco. Il sorso è nervoso, agitato da una acidità elettrica. Tannino abbondante e oramai raffinatosi, corpo leggero, non da sudista; sapidità notevole che completa la chiusura dopo una fase centrale un po' frettolosa. Retrolfazione coerente e gustosa, un plus.
Mi sono divertito non poco.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda alemusci » 20 ott 2017 20:48

Primitivo di manduria, attanasio 2010: Colore ancora estremamente vivo. Naso inizialmente solo di caffè. Poi arriva il fruttone accompagnato da note eteree, ma anche dei fiori appassiti. La bocca è piena e setosa, non sembra pesante ma alla lunga un po' stanca.

Dalla vigna della signora anna, moscato passito, torrevilla: prodotto praticamente artigianale dell'oltrepo. Oro antico. Naso corpulento di miele, albicocche, camomilla e salvia. Bocca gustosa, fresca al punto giusto, con bei ritorni di albicocca ed erbe aromatiche. Finale lievemente amaricante che spiazza un po'...

Valtellina superiore, sassella riserva, rainoldi 2009: Colore diafano nebbiolesco impeccabile. Naso fresco ed elegante. Agrume amaro, rabarbaro, erbe medicinali, caffè leggerissimo. Ma anche rintocchi di idrocarburo, colla, ferro, sangue. Snasata caleidoscopica e quasi tridimensionale, come dicono quelli bravi. La bocca conferma la freschezza ed aggiunge sapidità. Esile e composta, una bocca comunque di carattere. Sottile ma lunga. Bellissima bevuta.

Gewurztraminer spatlese, vendemmia tardiva, j. Hofstatter 2015: Oro brillante. Naso freschissimo di zenzero, fieno, fiori di campo, mela rossa matura e mela cotogna. Difficile indugiare sulla snasata perché invita irresistibilmente alla beva. Bocca leggiadra e fresca, dotata comunque di struttura ma che scivola via in bocca manco fosse sciolinata. Tempo di scrivere due righe e la mezzina l'è bella che andata. Vini che amo davvero, questi.

Cerasuolo di vittoria classico, gulfi 2013: Porpora/rubino impenetrabile. Naso un po' monocorde tutto orientato sul frutto rosso marmellatoso di amarena. In bocca si sente molto l'alcol e un'acidità sgraziata cui fa da contorno, ma non da contraltare, una percezione di morbidezza glicerica che sembra un po' buttata lì, quasi posticcia. Destrutturato.
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda BarbarEdo » 21 ott 2017 08:08

Negroamaro 2014, Francesco Marra
Rubino intenso, limpido. Un succo di frutta freschissima: fragole, ciliege, mosto d'uva, un'idea di pesca.
Un frutto perfettamente integro, mi ha ricordato gli assaggi da vasca della Barbera appena svinata (anche per un filo di residuo zuccherino, per nulla sgradevole in questo caso).
Arrivano anche qualche spezia (pepe nero, chiodi di garofano), forse un inizio di cuoio...
La bocca è parimenti golosa, succosa, dolce ma equilibrata dall'acidità e dal tannino; vino avvolgente e gustoso. Sull'etichetta c'è scritto 15,5° ma è difficile crederci. Specie se servito fresco.
Sì potrebbe tenere in cantina qualche anno, volendo... Ma quant'è bella giovinezza! (che si fugge tuttavia...)
Piaciuto molto! Voto: 4/5
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Ziliovino » 21 ott 2017 08:17

Toscana Sammarco 2000 - Castello dei Rampolla. Appena aperto un leggero peperone che se ne va, poi frutta scura, molto elegante, con le ore ritorna un bel peperone dolce deciso e frutta rossa, bella bocca dal tannino ancora vispo. Non un mostro, ma sicuramente una bella bevuta,ed ancora giovane.

Sicilia Tenuta Guardiola Chardonnay 2012 - Passopisciaro. Ben fatto, sentori classici da sciardonné, ma direi con ben poco (o nullo) carattere, peccato...

Champagne Brut - Fallet-Gourron aka Fallet-Prevostat. Dopo una bottiglia un pelo troppo evoluta di qualche tempo fa avevo voglia di riassaggiarlo: sempre una bella bollicina, ossidazione ben dosata, agrumi, bolla carezzevole e bottiglia da tracannare.
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(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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