LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda zampaflex » 06 ott 2017 11:38

Joly - Clos de la Coulée de Serrant 2010

'nammerda. Pesante, bolso, surmaturo, deviato. Pare un marsala semisecco mischiato con succo di mela. 15,5° per la goduria del bevitore. Sapevo fosse pesante, ma non me lo sarei aspettato così strambo (conservazione a parte).
A Nicolas, datte 'na calmata!
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paperofranco
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda paperofranco » 06 ott 2017 12:05

zampaflex ha scritto:
davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Cotes du Jura Chardonnay "La Bardette" 2014 Domaine Labet

Ogni volta che bevo i vini dello Jura penso che ne dovrei bere di più. Questo chardonnay "ouillé" (quindi non ossidativo) ne è l'ennesimo esempio. Un vino che ha davvero tutto: profumi, grande pienezza e profondità gustativa, ma soprattutto tanto, tanto sapore.
Ecco, se dovessi trovare un tratto distintivo evidente tra gli chardonnay di Borgogna e quelli dello Jura (per quel poco che ho bevuto), è proprio l'incredibile sapore che sprigionano questi ultimi. Sapore che non è solo sapidità (o mineralità), che pure non manca, ma quel quid di solarità e maturità del frutto in più, che non toglie nulla all'equilibrio o dinamicità di questi vini e che regala sensazioni nuove e davvero appaganti per il bevitore.

Sarebbe davvero interessante, come esperimento, se Marco Vinogodi, ad una delle future "borgognate", provasse a inserire uno di questi campioni (il Grusse En Billat di Ganevat, per dire), per verificare, alla cieca, (i) se viene riconosciuto come "fuori zona" e
(ii) se riesce a "tenere testa", in termini di qualità assoluta, ai grandi di Borgogna (io giurerei di sì).


Per quel poco che ho bevuto, per me lo Chardonnay trova nello Jura la sua massima espressione, ...........forse detta così è un po' forte, ma mi garbano davvero tanto, mediamente assai di più della Borgogna bianca, che mi è venuta a noia.......


Bei vini, gran bei vini, Labet produttore molto fine che amo e compro da un pezzetto, la Borgogna però è altra cosa

Gsnevat rispondendo a Landmax se lo metti in mezzo a dei Borgogna ma pure a degli Chablis viene evidenziato i 2,7 secondi, fatto anche a metà anno, non se ne esce diversamente


Stavo per dirlo anche io. Si esprime diversamente, viaggia su registri più acidi e minerali; come paragonare il nebbiolo di Valtellina con quello di Langa: impossibile confonderli.


Non sono d'accordo, mi sembra un paragone fuorviante. ..........per me sono più saporiti e soprattutto più interessanti a livello aromatico, almeno in gioventù, quando i bianchi da Borgogna odorano sempre delle solite due o tre cose.
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la_crota1925
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda la_crota1925 » 06 ott 2017 12:09

Vieux Chateau Certan 2002 - naso classico da Bordeaux maturo, cuoio, frutti rossi, viola. Dopo un'ora è venuta fuori una nota balsamica e di sottobosco. Bocca rotonda, tannini ancora presenti ma ben integrati, buona acidità e lunghezza. BUONO con qualche anno di margine di miglioramento.
Sopra le mie aspettative visto che stessa annata bevuta un'anno fà e allora il vino sembrava muto (forse bottiglia non performante).
spedizione al ricevimento del pagamento.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda davidef » 06 ott 2017 14:47

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Ultima modifica di davidef il 05 nov 2018 18:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda littlewood » 06 ott 2017 14:55

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
zampaflex ha scritto:
davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Per quel poco che ho bevuto, per me lo Chardonnay trova nello Jura la sua massima espressione, ...........forse detta così è un po' forte, ma mi garbano davvero tanto, mediamente assai di più della Borgogna bianca, che mi è venuta a noia.......


Bei vini, gran bei vini, Labet produttore molto fine che amo e compro da un pezzetto, la Borgogna però è altra cosa

Gsnevat rispondendo a Landmax se lo metti in mezzo a dei Borgogna ma pure a degli Chablis viene evidenziato i 2,7 secondi, fatto anche a metà anno, non se ne esce diversamente


Stavo per dirlo anche io. Si esprime diversamente, viaggia su registri più acidi e minerali; come paragonare il nebbiolo di Valtellina con quello di Langa: impossibile confonderli.


Non sono d'accordo, mi sembra un paragone fuorviante. ..........per me sono più saporiti e soprattutto più interessanti a livello aromatico, almeno in gioventù, quando i bianchi da Borgogna odorano sempre delle solite due o tre cose.


Odorano diversamente perché sono zone diverse :mrgreen:

Compro su ambo i fronti cin soddisfazione ma son 2 piaceri diversi

Se mi dite Savagnin allora ok

Per fortuna che la jura e' un' altra cosa......
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda littlewood » 06 ott 2017 14:55

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
zampaflex ha scritto:
davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Per quel poco che ho bevuto, per me lo Chardonnay trova nello Jura la sua massima espressione, ...........forse detta così è un po' forte, ma mi garbano davvero tanto, mediamente assai di più della Borgogna bianca, che mi è venuta a noia.......


Bei vini, gran bei vini, Labet produttore molto fine che amo e compro da un pezzetto, la Borgogna però è altra cosa

Gsnevat rispondendo a Landmax se lo metti in mezzo a dei Borgogna ma pure a degli Chablis viene evidenziato i 2,7 secondi, fatto anche a metà anno, non se ne esce diversamente


Stavo per dirlo anche io. Si esprime diversamente, viaggia su registri più acidi e minerali; come paragonare il nebbiolo di Valtellina con quello di Langa: impossibile confonderli.


Non sono d'accordo, mi sembra un paragone fuorviante. ..........per me sono più saporiti e soprattutto più interessanti a livello aromatico, almeno in gioventù, quando i bianchi da Borgogna odorano sempre delle solite due o tre cose.


Odorano diversamente perché sono zone diverse :mrgreen:

Compro su ambo i fronti cin soddisfazione ma son 2 piaceri diversi

Se mi dite Savagnin allora ok

Per fortuna che la jura e' un' altra cosa......
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda venicka » 06 ott 2017 16:01

zampaflex ha scritto:Joly - Clos de la Coulée de Serrant 2010

'nammerda. Pesante, bolso, surmaturo, deviato. Pare un marsala semisecco mischiato con succo di mela. 15,5° per la goduria del bevitore. Sapevo fosse pesante, ma non me lo sarei aspettato così strambo (conservazione a parte).
A Nicolas, datte 'na calmata!


condivido ogni singola parola, soprattutto la prima :mrgreen:
Francesco M
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Francesco M » 06 ott 2017 16:10

insomma, un bel vinello
La ragione ha torto
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda davidef » 06 ott 2017 19:47

.
Ultima modifica di davidef il 05 nov 2018 18:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gianni femminella » 06 ott 2017 20:55

Chi è quel bischero che dice che non si beve più Chianti?

Le Stinche c.c. 2012 castello di Lamole

Ematico da manuale, leggera pungenza, fresco, nitido, pulito, scende che è una bellezza, ma ha le sfaccettature necessarie a elevarlo al di sopra di un normale Chianti base ( e al di sopra di molti altri vini in generale ).
Solo 13 gradi e la maturità giusta.
A chi mi chiedesse perché amo il sangiovese farei assaggiare questo. Senza pretese, ma con tutto quello che ti puoi aspettare da una buona bottiglia.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda videodrome » 07 ott 2017 01:05

landmax ha scritto:Cotes du Jura Chardonnay "La Bardette" 2014 Domaine Labet

Ogni volta che bevo i vini dello Jura penso che ne dovrei bere di più. Questo chardonnay "ouillé" (quindi non ossidativo)

Scusa land, non per fare il maestrino, ma solo per chiarire insieme il concetto di ouillè.
"Ouillage (vinification) : l’élevage en fûts de chêne s’accompagne obligatoirement d’une perte de vin, qui s’évapore, ou qui est absorbé par le bois, en particulier dans les premiers mois qui suivent l’entonnage. L’oxygène passe à travers le fût, principalement par les interstices entre les douelles, puis par le trou de bonde et dans une moindre mesure à travers le bois. Il se forme alors un creux à l’intérieur du fût causé par l’évaporation Cet apport, régulier et en petites quantités, induit une oxydation ménagée du vin."
Mi risulta che il fatto di riempire regolarmente la botte con del vino nuovo, aprendola, per colmarla completamente, come detto sopra, comporti cmq una ossidazione, seppur condotta dal vigneron e sicuramente più "tranquilla", ma sempre di ossidazione del vino si tratta.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 07 ott 2017 06:50

Vinos ha scritto:
landmax ha scritto:Cotes du Jura Chardonnay "La Bardette" 2014 Domaine Labet

Ogni volta che bevo i vini dello Jura penso che ne dovrei bere di più. Questo chardonnay "ouillé" (quindi non ossidativo) ne è l'ennesimo esempio. Un vino che ha davvero tutto: profumi, grande pienezza e profondità gustativa, ma soprattutto tanto, tanto sapore.
Ecco, se dovessi trovare un tratto distintivo evidente tra gli chardonnay di Borgogna e quelli dello Jura (per quel poco che ho bevuto), è proprio l'incredibile sapore che sprigionano questi ultimi. Sapore che non è solo sapidità (o mineralità), che pure non manca, ma quel quid di solarità e maturità del frutto in più, che non toglie nulla all'equilibrio o dinamicità di questi vini e che regala sensazioni nuove e davvero appaganti per il bevitore.

Sarebbe davvero interessante, come esperimento, se Marco Vinogodi, ad una delle future "borgognate", provasse a inserire uno di questi campioni (il Grusse En Billat di Ganevat, per dire), per verificare, alla cieca, (i) se viene riconosciuto come "fuori zona" e
(ii) se riesce a "tenere testa", in termini di qualità assoluta, ai grandi di Borgogna (io giurerei di sì).


Ho bevuto un 2012 qualche mese fa e devo dire che mi è piaciuto parecchio.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 07 ott 2017 06:57

Scusate, per correggere gli "orrori"grammaticali ho fatto un casino.
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Ludi » 07 ott 2017 09:03

zampaflex ha scritto:Joly - Clos de la Coulée de Serrant 2010

'nammerda. Pesante, bolso, surmaturo, deviato. Pare un marsala semisecco mischiato con succo di mela. 15,5° per la goduria del bevitore. Sapevo fosse pesante, ma non me lo sarei aspettato così strambo (conservazione a parte).
A Nicolas, datte 'na calmata!


In qualche annata recente Joly esagera decisamente con l'alcol. Per me le annate a cavallo tra la fine del 1990 e gli inizi del 2000 hanno dato le migliori soddisfazioni, con alcune sorprese (grandissima 2003, molto meglio della 2004, che invece è stucchevole). Il suo vino che preferisco, purtroppo raro, è il Moelleux 1995, tra i migliori vini dolci di Loira mai bevuti (ed è un bel complimento)
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda vinogodi » 07 ott 2017 10:16

vinogodi ha scritto:...domani , all'Angiol D'Or , bella bevuta in compagnia e ... in compagnia di San Giovese . Panoramichina su Brunello , Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e qualcosa di Romagna . Finale scoppiettante con Tignanello 1999 (in doppia bottiglia) e finale dolce con Vin Santo ... però di Albarola di Barattieri , su richiesta di un amico forumista che me l'ha formulato in diretta sul forum... 8) che parlare di trader e prezzi speculativi può essere divertente (per me noioso) , ma alla fine beviamo in compagnia divertendoci (e fine settimana con due champagnate epiche con le cuvée de Prestige delle grandi maisons e dei Récoltants più in voga...)
...ieri sera , in quel delle Proposte di Corano Valtidone, grandissima mangiata con appassionati champagnofili con titolo : BELLE BOLLE . cosa?
PS: tutto da magnum o doppia bottiglia , visto che eravamo in 16 .

Preaperitivo per chi aspettava : Magnum di Champagne Brut Dumenil :D :D :D , da bersene un magnum da soli da tanto fragrante e di personalità
Con gli antipasti deliziosi : Champagne metodo Solera Leroux "Ascendent" in doppia bottiglia :D :D :D :) , emergente récoltant con una manina da seguire. Leggere note solera, freschissimo , di beva assassina
Con i primi, altrettanto deliziosi , sempre in doppia :
- Champagne Millessimé 2009 "Le Cran" Bereche : il più affilato dell'intera serata, tagliente , profumatissimo :D :D :D :D
- Champagne Louis XV De Venoge 2006 : il più profumato, ben dosato, ha fatto impazzire le signore , puttanone come pochi ma gran bicchiere :D :D :D :D
- Champagne Egly Ouriet Millesimé 2006 : il più completo, ampio, forte ma gentile , grande complessità :D :D :D :D :)

Con una stupenda Pernice al forno (da leccarsi le dita: l'ho spolpata senza ritegno), tutto in doppia bottiglia:
- Dom Perignon 2006 : perfettino, pettinato, grande piacevolezza ... devo dire che gli altri hanno decisamente brillato maggiormente per personalità :D :D :D :)
- Champagne Collection Oenoteque 2002 "Nature" Dumenil : per tutti la rivelazione della giornata , in grandissima forma , profondo e concettuale :D :D :D :D
- Krug Grande Cuvée : mi aspettavo qualche commento sulla eccessiva affilatezza e giovinezza , invece è stato ingollato senza ritegno. Da aspettare 5 anni ma si farà. Stiamo abituandoci a berli troppo presto. Dopo una minidelusione l'anno scorso (era la 163 E) questo mi ha convinto maggiormente , seppur giovane :D :D :D :D

Con il Parmigiano Selezione 36 del caveau del ristorante : Magnum di RD 1993 Philippart , intenso ed incensoso, il magnum decisamente rende un sacco ... :D :D :D :D

Finalissimo con la pasticceria secca :
- Auslese GoldKapsel Shloss Lieser 2014 :P ... fantastico per beva :D :D :D :D
- Auslese GoldKapsel JJPrum 2014 :P ... 'na delizia :D :D :D :D :)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
AmoSlade
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda AmoSlade » 07 ott 2017 14:42

Brunello di Montalcino 2004 - Uccelliera: colore granato profondo. Profumi ampi di frutta scura e matura, sottobosco, spezie calde e balsamiche. In bocca è pieno, caldo, lungo e morbido, ma non deborda grazie ad una sufficiente acidità ed ai tannini smussati ma ancora vivi. Pur non essendo affatto stanco non vedrei il motivo di aspettare a berlo. Un brunellone in beva (conservazione perfetta, grazie Davidef) forse non campione di finezza e più sullo stile muscolare, ma avercene!
landmax
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda landmax » 07 ott 2017 17:33

videodrome ha scritto:
landmax ha scritto:Cotes du Jura Chardonnay "La Bardette" 2014 Domaine Labet

Ogni volta che bevo i vini dello Jura penso che ne dovrei bere di più. Questo chardonnay "ouillé" (quindi non ossidativo)

Scusa land, non per fare il maestrino, ma solo per chiarire insieme il concetto di ouillè.
"Ouillage (vinification) : l’élevage en fûts de chêne s’accompagne obligatoirement d’une perte de vin, qui s’évapore, ou qui est absorbé par le bois, en particulier dans les premiers mois qui suivent l’entonnage. L’oxygène passe à travers le fût, principalement par les interstices entre les douelles, puis par le trou de bonde et dans une moindre mesure à travers le bois. Il se forme alors un creux à l’intérieur du fût causé par l’évaporation Cet apport, régulier et en petites quantités, induit une oxydation ménagée du vin."
Mi risulta che il fatto di riempire regolarmente la botte con del vino nuovo, aprendola, per colmarla completamente, come detto sopra, comporti cmq una ossidazione, seppur condotta dal vigneron e sicuramente più "tranquilla", ma sempre di ossidazione del vino si tratta.


Grazie, Fabio, per la tua osservazione, che mi ha fatto venire la curiosità di approfondire un poco la questione. Ho approfondito perché io di ossidazioni seppur "controllate" (come riferisce il testo da te riportato) non ho sentito traccia nel vino in questione.

Premesso che io sono un semplice assaggiatore e non certo un esperto di vinificazione, per cui chiedo aiuto a chi ne sapesse di più, da quanto risulta qui https://fr.wikipedia.org/wiki/Ouillage l'ouillage sembrerebbe una procedura "standard" della vinificazione in pieces o barrique. Vedasi questo passaggio:

"Cela permet d'éviter l'oxydation du vin lors de son élevage. L'infiltration du vin dans le bois et l'évaporation qui se produit à travers ce contenant poreux crée en effet une poche d'air au sommet du fût. Cette perte s'estime entre 7 et 11 litres par fût, suivant la température, l'humidité, et le temps d'élevage1. À défaut d'ouillage, le vin au contact de l'air serait exposé à la piqûre acétique (il tournerait au vinaigre). Les bactéries responsables de cet accident (Acetobacter) se développent en effet en présence d'oxygène. Elles transforment alors l'éthanol du vin en acide acétique.

Une fois les fermentations terminées, les tonneaux sont mis à niveau avec le même vin. Tout d'abord deux fois par semaine, ensuite une fois et finalement une fois tous les 15 jours. Le vin utilisé pour l'ouillage est généralement conservé dans une cuve synthétique (pas d'évaporation) munie d'un chapeau dit « flottant » (qui s'ajuste au nouveau niveau après chaque prélèvement dans la cuve) ou remplie de gaz inerte".

Insomma, a quanto parrebbe di capire, l'evaporazione del vino è un fenomeno inevitabile nella vinificazione in legni piccoli, a cui si pone rimedio - in Borgogna come nello Jura, come a Bordeaux - con la pratica dell'ouillage. Tanto è vero che lo stesso sito riporta come eccezione proprio la vinificazione jurassien dei vini "non ouillé".

Nella foto in basso a destra, poi, è riportata l'immagine di una "Broc à vin en cuivre utilisé autrefois pour l'ouillage" proveniente da Nuits Saint Georges, segno evidente, credo, che questa pratica viene svolta anche in Borgogna.

Chi ne sa di più parli, naturalmente!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 08 ott 2017 13:44

Costa del vento 2012 vigneti massa: naso di albicocche e prugne che si sposta poi su note di limone, bocca agile con un grande allungo..bottiglia finita in un amen aperitivizzando :D :D :D :)

Rocca de Piro 2010 arpepe: frutto ancora croccante, bocca freschissima, bocca tonda, equilibrata, con una retro di frutta rossa matura. :D :D :D :)

Walter Musso barbaresco Rio sordo 2014: già pronto, agile, di grande beva, un bouquet di tutto rispetto, prevalentemente floreale, con una nota di anguria che spunta fuori ogni tanto.. :D :D :D :D

Jakot Radikon 2007: appena stappato avrei detto che si trattava di una bottiglia ormai scollinata..invece con l'ossigenazione è venuto fuori bene..miele, spezie (un ventaglio di spezie incredibilmente ampio, salvia, menta, timo), pesca sciroppata, e poi sentori di cantina o di mosto, e ancora piccoli frutti rossi..insomma una complessitá olfattiva invidiabile..bocca non all'altezza ma cmq dignitosa, sufficientemente tesa :D :D :D :D :)
Lorenzo
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 08 ott 2017 15:06

Ho appena bevuto jean francois ganevat les chamois du paradis 2012, mentre pochi giorni fa avevo bevuto il rucchottes di ramonet 2009, ed effettivamente a livello olfattivo ci sono delle similitudini tra i due ma in bocca Ganevat rimane più sottile, con meno struttura più acidità ma meno sapidità e sicuramente meno complessità e pai.
In bocca quindi ribadisco sono molto differenti, più scheletrici e acidi quelli di gavenat più strutturati e compleassi quelli di ramonet( in questo caso).
Non credo che ad una bicchierata con dei borgognoni seri possono reggere, anzi... poi c'e da dire che tra i due c'è una differenza notevole di prezzo e chi ama i vini di grande freschezza, ma che rimangono con un profilo olfattivo molto complesso e intenso, Ganevat dovrebbe essere un riferimento.
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 08 ott 2017 15:08

Alcune bocce bevute a casa in santa pace dell'ultimo periodo. Sono copia e incolla da post che ho scritto su Facebook quindi potrebbe esserci qualche cagata :-)

Jamet cote rotie 2004 : che gran vini fa jamet. Questo 2004 è cote rotie fino al midollo. Note ematiche e ferrose esplodono dal bicchiere, olive nere, pino, carne arrostita, una progressione continua, in bocca il tannino carezzevole è accompagnato da un sapore salmastro che non cede a compromessi. Eleganza e potenza senza peso qui sono di casa come raramente succede.Terza ed ultima 2004 bevuta nell'ultimo anno tra tutte la migliore,davvero in stato di grazia.
2006( piú ruffiana e golosa) 2007 con più struttura ma ancora più sanguigna e rustica.
Se non si è capito jamet è tra i miei produttori preferiti non solo in cote rotie.

Robert chevillon vielles vignes 2013: floreale e fragoloso, lievi sentori dovuti all'affinamento, in bocca è bello teso, si sente la stazza di nuit sant george ed anche la complessità delle vecchie vigne, il tannino é fuso benissimo perciò il vino risulta gosolo già in questa fase. Un bel village ad un prezzo corretto( finalmente).

champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....

Ciró a Vita riserva 2012: colore scarico, ma lumisono, profilo decadente ma affascinante, su note di macchia mediterranea, rose, liquirizia, l'ingresso è dolce ma per niente pesante, il tannino e lì a volte piú presente altre volte più tenue, nonostante i 14,5 la beva è incalzante. Ps sarà che bevo pochissimi vini calabresi( nonostante le mie origini) ma questo mi è piaciuto, non un miracolo in bottiglia ma sicuramente un vino lontano da marmellate di frutta e concentrazioni fine a se stesse. Assaggiato poi con la cucina calabrese rivisitata di Gennaro di Pace dell'osteria porta del vaglio....

Champagne fallet prevostat brut natute:
È inutile che scrivo, comprate e bevete.

Tarlant zero: su base 2008 ottimo da aperitivo, al momento completamente spostato sulle parti dure, affilatissimo. Le prossime almeno tra un paio di anni.

Ramonet rucchottes 2009: chardonnay pieno e muscoloso, accompagnato dalla parte sapida che da equilibrio in chiusura. Una versione più pronta rispetto alla 2010 bevuta qualche mese fa.In genere è un vino che ha una lunga gittata, ho bevuto un 2001 alla cieca lo scorso anno ed era fantastico( distruggendo, il povero trebbiano di valentini pari annata).


Chateuneuf du pape henri bonneau 2007: grande annata in rodano Sud, bonneau non ha fatto marie beurrier ma solo lo chateuneuf e couvve des celestin. Un naso caldo che ti avvolge e coccola, prugna, ciliege e garrique la fanno da padrone, non ha bisogno di aria, si concede subito, la spezia si affaccia e ti stuzzica, il cioccolato ti vizia,la bocca viene inondata di una materia rimarchevole ma setosa, il tannino pizzica leggermente e anticipa un finale di ragguardevole lunghezza.
Ha decisamente superato le aspettative.

Barolo cappello 2008: subito si nasconde, è timido nel rivelarsi. Inizia con un frutto scuro, è trattenuto, ma dategli aria e allora il bouquet viene fuori, fiori, tabacco e arancia sanguinella.
In bocca il profilo autoritario rimane ma non ti impedisce di godere già in questa fase. Si può bere benissimo ma qualche anno in bottiglia gli farà sicuramente bene.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Smarco » 08 ott 2017 17:11

Vinos ha scritto: champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....

Assaggiati tutti i lieux dits :mrgreen: il maisoncelle 2006 rispetto al 2007 è decisamente meglio, chiaramente la 07 non è una grande annata, forse tra i lieux Dits più buoni il croix joly bevuta una magnum 2006 splendidae il genevreaux, anche il loro solera trio s è favoloso e costa un quinto di selosse, fanno anche un interessante oeil de perdrix da un anno circa
Acquisto: solo da persone con feed o conosciute
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 08 ott 2017 17:41

Smarco ha scritto:
Vinos ha scritto: champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....

Assaggiati tutti i lieux dits :mrgreen: il maisoncelle 2006 rispetto al 2007 è decisamente meglio, chiaramente la 07 non è una grande annata, forse tra i lieux Dits più buoni il croix joly bevuta una magnum 2006 splendidae il genevreaux, anche il loro solera trio s è favoloso e costa un quinto di selosse, fanno anche un interessante oeil de perdrix da un anno circa


Grazie Marco, domani a modena c'è lo stand, proverò qualcosa...comunque l'avevo presa da te tramite Fabio, non avevo dubbi che tu avessi assaggiato di tutto ;-)
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda vinogodi » 08 ott 2017 17:48

...figa , poco fa che bella champagnata . Bel parterre de Roi fra gli invitati con qualche celebrità : Giuliano "Razzo Razzoli" , Alessandro Speri (rampollo della famosa casa vinicola) , Belen Rodriguez e Barak Obama . Qualche problema con i buttafuori accalcati fuori dalla sala assaggi , ma comunque non erano caciaroni . Domani due note... 8)
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Smarco » 08 ott 2017 18:16

Vinos ha scritto:
Smarco ha scritto:
Vinos ha scritto: champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....

Assaggiati tutti i lieux dits :mrgreen: il maisoncelle 2006 rispetto al 2007 è decisamente meglio, chiaramente la 07 non è una grande annata, forse tra i lieux Dits più buoni il croix joly bevuta una magnum 2006 splendidae il genevreaux, anche il loro solera trio s è favoloso e costa un quinto di selosse, fanno anche un interessante oeil de perdrix da un anno circa


Grazie Marco, domani a modena c'è lo stand, proverò qualcosa...comunque l'avevo presa da te tramite Fabio, non avevo dubbi che tu avessi assaggiato di tutto ;-)

Si Ho visto...spero per te non ci siano solo i base... che comunque quello 100% meunier è interessante, io sarò da loro a fine mese e spero di assaggiare la 2008 e magari uno dei loro oenotheque che non ho mai provato
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2017

Messaggioda Vinos » 08 ott 2017 18:32

Smarco ha scritto:
Vinos ha scritto:
Smarco ha scritto:
Vinos ha scritto: champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....

Assaggiati tutti i lieux dits :mrgreen: il maisoncelle 2006 rispetto al 2007 è decisamente meglio, chiaramente la 07 non è una grande annata, forse tra i lieux Dits più buoni il croix joly bevuta una magnum 2006 splendidae il genevreaux, anche il loro solera trio s è favoloso e costa un quinto di selosse, fanno anche un interessante oeil de perdrix da un anno circa


Grazie Marco, domani a modena c'è lo stand, proverò qualcosa...comunque l'avevo presa da te tramite Fabio, non avevo dubbi che tu avessi assaggiato di tutto ;-)

Si Ho visto...spero per te non ci siano solo i base... che comunque quello 100% meunier è interessante, io sarò da loro a fine mese e spero di assaggiare la 2008 e magari uno dei loro oenotheque che non ho mai provato



Ci sara les geveneux 2009 e oeil de pedrix....

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