Alcune bocce bevute a casa in santa pace dell'ultimo periodo. Sono copia e incolla da post che ho scritto su Facebook quindi potrebbe esserci qualche cagata
Jamet cote rotie 2004 : che gran vini fa jamet. Questo 2004 è cote rotie fino al midollo. Note ematiche e ferrose esplodono dal bicchiere, olive nere, pino, carne arrostita, una progressione continua, in bocca il tannino carezzevole è accompagnato da un sapore salmastro che non cede a compromessi. Eleganza e potenza senza peso qui sono di casa come raramente succede.Terza ed ultima 2004 bevuta nell'ultimo anno tra tutte la migliore,davvero in stato di grazia.
2006( piú ruffiana e golosa) 2007 con più struttura ma ancora più sanguigna e rustica.
Se non si è capito jamet è tra i miei produttori preferiti non solo in cote rotie.
Robert chevillon vielles vignes 2013: floreale e fragoloso, lievi sentori dovuti all'affinamento, in bocca è bello teso, si sente la stazza di nuit sant george ed anche la complessità delle vecchie vigne, il tannino é fuso benissimo perciò il vino risulta gosolo già in questa fase. Un bel village ad un prezzo corretto( finalmente).
champagne dehours les maisoncelle 2007: naso non particolarmente intenso o complesso, ma bocca di tutto rispetto, con acidità tagliente sostenuta da una gran bella struttura e da una bolla finissima. Rispetto al base qua siamo su un altro livello. Sarei curioso di assaggiare altri lieux dits( magari in annate differenti). Se qualcuno li ha assaggiati e sa dirmi qualcosa....
Ciró a Vita riserva 2012: colore scarico, ma lumisono, profilo decadente ma affascinante, su note di macchia mediterranea, rose, liquirizia, l'ingresso è dolce ma per niente pesante, il tannino e lì a volte piú presente altre volte più tenue, nonostante i 14,5 la beva è incalzante. Ps sarà che bevo pochissimi vini calabresi( nonostante le mie origini) ma questo mi è piaciuto, non un miracolo in bottiglia ma sicuramente un vino lontano da marmellate di frutta e concentrazioni fine a se stesse. Assaggiato poi con la cucina calabrese rivisitata di Gennaro di Pace dell'osteria porta del vaglio....
Champagne fallet prevostat brut natute:
È inutile che scrivo, comprate e bevete.
Tarlant zero: su base 2008 ottimo da aperitivo, al momento completamente spostato sulle parti dure, affilatissimo. Le prossime almeno tra un paio di anni.
Ramonet rucchottes 2009: chardonnay pieno e muscoloso, accompagnato dalla parte sapida che da equilibrio in chiusura. Una versione più pronta rispetto alla 2010 bevuta qualche mese fa.In genere è un vino che ha una lunga gittata, ho bevuto un 2001 alla cieca lo scorso anno ed era fantastico( distruggendo, il povero trebbiano di valentini pari annata).
Chateuneuf du pape henri bonneau 2007: grande annata in rodano Sud, bonneau non ha fatto marie beurrier ma solo lo chateuneuf e couvve des celestin. Un naso caldo che ti avvolge e coccola, prugna, ciliege e garrique la fanno da padrone, non ha bisogno di aria, si concede subito, la spezia si affaccia e ti stuzzica, il cioccolato ti vizia,la bocca viene inondata di una materia rimarchevole ma setosa, il tannino pizzica leggermente e anticipa un finale di ragguardevole lunghezza.
Ha decisamente superato le aspettative.
Barolo cappello 2008: subito si nasconde, è timido nel rivelarsi. Inizia con un frutto scuro, è trattenuto, ma dategli aria e allora il bouquet viene fuori, fiori, tabacco e arancia sanguinella.
In bocca il profilo autoritario rimane ma non ti impedisce di godere già in questa fase. Si può bere benissimo ma qualche anno in bottiglia gli farà sicuramente bene.