Panoramica Richerbourg:
Oenoteque 1996: sale, note affumicate, crosta di pane, acidità che sprigiona giovinezza, ti rapisce e poi ti scuote, infine ti afferra, ti sbatte in faccia la realtà, ti ricorda che Lui è uno dei migliori champagne prodotti negli ultimi 20 anni.
Anne gros richebourg 2006:parte sul frutto, mai urlato,tenue, quasi a nascondere la vigoria del suo terroir, poi evolve e inizia a richiamare l'attenzione, il naso cambia registro, squilla, lo assaggi e avverti una giovinezza che non ti aspetti, ma nel frattempo continui a bere,non puoi farne a meno e pensi Ops siamo solo all'inizio
thibault liger belair richebourg 2009: subito l'annata mostra i muscoli, il legno fa da contorno, caffè, amarena, doppie le dimensioni rispetto ad anne gros, poi però vira su note animalesche che portano il vino su un profilo rodanesco e oltre , spinto,perde fascino nonostante la bocca poderosa.
gros frere et soeur richebourg 2002: lattico, yogurt alla fragola, ha bisogno di tempo, diverso rispetto alla boccia bevuta 2 anni fa, poi si ripulisce e la parte lattica sparisce, in bocca esplode per fruttosità, ruffiano, goloso, puttana, fuochi d'artificio per palati poco allenati, pinot noir barocco.
Barolo monfortino 2002: intenso, angurioso, balsamico, complesso, ti scuote, la progressione è continua, si differenza dagli altri pinot per vigoria e tannino, lungo, incazzato più del solito, ti stordisce.
Richerbourg meo camuzet 2008: wow, qui si sale di livello, lo stacco con gli altri vini è netto, cambiano le proporzioni, pirotecnico , energico, ibl palato viene violentato da un' onda che travolge e sconvolge, tutto è sparato a mille, frutto,tannino, acidità, un groviglio di eccessi che lottando tra loro portano al paradosso, ovvero equilibrio.Il miglior vino della giornata? Per alcuni SI!!
domaine romanee conti richebourg 2001 e leroy 2001: scontro tra i Titani.
Nei vini di dcr e leroy attraverso i vari cru c'è sempre un filo conduttore, il famoso manico, l'incenso per leroy, per dcr un frutto tridimensionale, diverso, che non ritrovo in nessun altro vino e che non riesco a descrivere, questa volta leroy è debordante più del solito e dcr ne soffre ma recupera in finezza, l'impatto con la violenza di Meo è stato forte perciò è difficile dare meriti e demeriti, forse dcr soffre un po' la spavalderia degli altri. Qui tutto è soggettivo, gli ultimi sono tre grandissimi vini dove scegliere un podio è complicato.
Leroy, Meo,Dcr per gli amanti di madame
Meo, leroy, dcr per chi cerca stupore in Richerbourg
Dcr, leroy, meo per chi cerca nel pinot nero a tutti costi la finezza anche in un cru dove si può chiedere molto di più
Dom perignon 1985: grazie Marco per avermi assecondato/accontentato...che grande champagne, fusione tra note boschive e mielose, con una bolla carezzevole, che incanta, armonizza e ti accompagna in un finale che da ristoro . Da bocce come questa si capisce perché dom perignon è tra le maison più importanti in assoluto in champagne.