Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.
PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...