davidef ha scritto:giusto per rifare il punto al netto di una serie di aspetti, al netto di questi nomi che proprio evitiamo di considerare
Giacomo Conterno
Gaja
Giacosa
Mascarello Bartolo
Rinaldi
Roagna (solo il Crichet Pajè, gli altri mettiamoli tra i papabili)
oggi, secondo Voi, in Langa nelle denominazioni Barolo e Barbaresco, quali sono le 5 aziende per denominazione sul mercato in questo momento assolutamente da mettere via senza contare aspetti come il rapporto q/p e cose similari, parliamo [u]solo sotto il profilo emozionale e qualitativo.[/u]
5+5 nomi e se possibile perchè
grazie
....non ho letto tutto, ma mi sembra che nessuno abbia parlato di stili, come se non vi fosse più alcuna differenza fra "classici" e "moderni", giusto per esemplificare al massimo. E invece la differenza c'è sempre, eccome, seppure gli estremi si siano un po' avvicinati nel corso del tempo. Quindi, io mi domando, perché non dichiarare apertamente le proprie preferenze, e partire da lì per qualsiasi ragionamento, invece di vendersi come valutatori al di sopra dei gusti e delle parti, che fa anche abbastanza ridere le palle? Se uno adora i vini di Voerzio, Clerico e Altare non può allo stesso modo adorare i vini di Conterno, Mascarello, Accomasso, e viceversa, non c'è nulla da fare, sennò ci si prende di per il culo, ma se vi fa piacere continuiamo pure. Come tutti gli improvvisi estimatori di Burlotto, spuntati come funghi negli ultimi tempi, ora che ce ne sono veramente troppi è partita anche la gara a chi lo conosce da più tempo, tanto per non farsi mancare nulla, ma per piacere.
Comunque, fatta la premessa, ecco il mio piccolo contributo:
non ho moltissimi assaggi di nomi nuovi, ma trovo Interessanti e da seguire Principiano, dal 2010 in avanti, l'ultima delle sue svolte stilistiche, e Cascina Fontana, entrambi nel solco di uno stile classico, più ortodosso quello di Cascina Fontana, più originale quello di Principiano.