davidef ha scritto:... Da un lato mi sembra che il modo nostrano di fare i formazione sia finalizzato più alla raccolta pubblicitaria che a dare un servizio propriamente inteso ....
Purtroppo ormai il sistema però è questo, amen
... se questo è ciò che appare , qualcosa , dal punto di vista della comunicazione o del risultato, non sta funzionando , almeno nei confronti della tua persona e di tanti altri appassionati delusi. Dico che tutte le guide devono ascoltare con attenzione quello che esprimono i lettori, sennò decade l'intero progetto redazionale, se non c'è confronto e miglioramento continuo. Il punto iniziale quando nacque la Guida Essenziale (ultimissima nata nel panorama enoico editoriale) , era proprio quello di creare una sintesi "sostenibile" perché "tutto" era impossibile , anche dove l'organizzazione a monte fosse fortemente strutturata (leggi case editrici molto grandi e risorse altissime , con risultati a volte apocalittici e disastrosi , tanto da abbandonare quella strada la maggior parte ) . Quindi professionisti con esperienza accertata ( più un dilettante caciarone) che producono una selezione di base , mettendoci la faccia e non nascosti dietro una commissione anonima, con la supervisione di un grande critico (per non far torto a nessuno , diciamo "uno" dei più autorevoli critici italiani). Quel che salta fuori è il risultato che , non lo dico io, viene apprezzato più delle aspettative , senza voler insegnare né glorificarsi impropriamente , che fenomeni editoriali, oggi , non ce ne sono , quindi inutile millantare nulla. La crisi delle guide è data , ormai, dalla possibilità di accedere all'informazione (web) pazzescamente più elevata di una volta , senza necessità di sfogliare enciclopedici tomi o , come alternativa unica, seguire corsi promossi da varie sommellerie .
Personalmente , alcuni vini di alto profilo recensiti, hanno ricevuto 7 - 8 assaggi dalle botti, più un paio dalla bottiglia più una "rifinitura" in privato con la tastiera da una parte e il bicchiere pieno dall'altra , magari assaggiando dalla stessa bottiglia per 24 ore ... OK , non generalizzo perché non tutti i vini hanno avuto la stessa attenzione , ma quasi tutte (personalmente una ottantina di aziende) hanno avuto l'assaggio sia in cantina sia ... fuori cantina.
PS: i campioni portati a casa me li sono comprati e fanno parte della mia assegnazione annuale , basta informarsi dai produttori , di cui sono cliente, in alcuni casi, da tre generazioni , quindi li interpreto "abbastanza bene" ...
PS: si parla tanto del vecchio Bepi ...che era amico di mio padre (come tanti altri produttori del triveneto, visto che proveniva dalla scuola enologica di Conegliano e... visto il mestiere che faceva) , così come i Conterno , dove persino l'antesignano Giacomo aveva fra i rompiballe in cantina spesso mio nonno , non parliamo del povero Giovanni e dell'ultimo nato, Roberto ...