alì65 ha scritto:merlotto85 ha scritto:Ludi ha scritto:merlotto85 ha scritto:alì65 ha scritto:è tutta una questione di gusti
se ti piacciono i vini rigorosi e austeri si, altrimenti passa a zone più a nord per vini più piacevoli e goduriosi come Gevrey o Chambolle
su quali acquistare troppo lunga la lista....prova varie zone e fatti una tua idea che è la cosa migliore
grazie , sui pommard è vero che i vini sono più introversi, ma su volnay vale la stessa cosa ? chambolle mi piace molto ma su i premier cru giovani non si rischia un infaticidio....
Volnay è molto più floreale e leggiadro di Pommard, che a causa della grande quantità di ferro presente nel terreno è decisamente più muscolare.
Detto questo, Voillot e pochi altri a parte, per i rossi è meglio andare a nord. Vosne-Romanée è il comune che personalmente preferisco...vini speziati ed eleganti, per me la summa della Borgogna.
dalla mia limitata esperienza , ho assagiato un Vosne ma mi è parso più carnoso , concentrato, rispetto allo chambolle assaggiato che era più fresco ed elegante , poi magari conta tanto anche il produttore
conta tutto più che mai....produttore, cru e annata...l'insieme fa la forza
Come si era argomentato a suo tempo, conta sicuramente più il cru che il comune. Attribuire caratteri distintivi al comune è una generalizzazione che inevitabilmente è vera in alcuni casi e falsa in altri, nella misura in cui ogni comune contiene cru con caratteristiche diverse.
Nel 2014 su "The World of Fine Wine" Bettane si era scagliato polemicamente contro i
terroiristes confondendo i due livelli, cioè utilizzando gli stereotipi comunali per demolire la loro tesi sulla riconoscibilità dei cru borgognoni. Il risultato era stato un autogol clamoroso, perché Bettane non si era accorto che due vini che aveva citato come prova a carico, considerandoli non riconoscibili come Vosne Romanée a causa del loro carattere "too splendidly robust", corrispondevano pari pari alla sintesi dei caratteri distintivi del cru di Vosne da cui provenivano (guarda caso lo stesso, Beaumonts) fornita da Coates nella sua opera di riferimento "The Wines of Burgundy: Revised Edition": "full and firmly concentrated".
Ne avevamo discusso qui
viewtopic.php?f=13&t=171664