PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

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PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinotec » 01 apr 2017 16:03

PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…
Come oramai d’uso, ci siamo ritrovati nella mia cantina, forumisti e non, per il consueto pranzo primaverile.
Il tema come sempre è Italia(questa volta direi Toscana) vs Francia.
MENU’:
- schiacciatine al pomodoro, crescentine con squacquerone e salame del contadino.
- Crostini al fagiano
- Risotto al germano reale
- Tordi e merli in casseruola
- Colombacci al tegame
- Lepre in salmì
- Polenta fritta, porcini fritti e patate arrosto
- Parmigiano reggiano 40 mesi con mostarda viadanese
VINI:
- CHAMPAGNE OLIVIER GRAND RESERVE MAGNUM
- CHAMPAGNE POMMERY ROSE’
- CHAMPAGNE MICHEL GENET 2008
- BIONDI SANTI 2010 ANNATA
- PERGOLE TORTE 1994
- SASSICAIA 2003
- PERCARLO 1999
- GRANDS ECHEZEAUX LOUIS LATOUR 2003
- LA MISSION HAUT BRION 1996
- VIN SANTO DILETTI 1917 (CENTENARIO)
OUTSIDER:
- BARBERA GAJA 1985
- BAROLO CERETTO RIS. SPEC. 1967
- BAROLO BARISONI 1971
CHICCHE E DESIDERATA
- CASTELLUCCIO RONCO DEI CILIEGI 1980
- CASTELLUCCIO RONCO CASONE 1982
- CASTELLUCCIO RONCO DELLE GINESTRE 1983
- CASTELLUCCIO RONCO DEI CILIEGI 2004
- CASTELLUCCIO RONCO DEL RE 2001
Commenti e foto seguiranno quando saremo più sobri…
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinotec » 01 apr 2017 16:31

Prime impressioni a caldo:
VINI:
- CHAMPAGNE OLIVIER GRAND RESERVE MAGNUM :D :D :D :D
- CHAMPAGNE POMMERY ROSE’ :D :D :D :D
- CHAMPAGNE MICHEL GENET 2008 :D :D :D :D
- BIONDI SANTI 2010 ANNATA :D :D :D :D :D
- PERGOLE TORTE 1994 :D :D :D :D :D +
- SASSICAIA 2003 :D :D :D :D
- PERCARLO 1999 :D :D :D :D :D
- GRANDS ECHEZEAUX LOUIS LATOUR 2003 :D :D :D :D
- LA MISSION HAUT BRION 1996 :D :D :D :D :D +
- VIN SANTO DILETTI 1917 (CENTENARIO) :D :D :D :D :D :shock: cum laude
OUTSIDER:
- BARBERA GAJA 1985 :D :D :D :D
- BAROLO CERETTO RIS. SPEC. 1967 :D :D :D :D
- BAROLO BARISONI 1971 :D :D :D :D
CHICCHE E DESIDERATA
- CASTELLUCCIO RONCO CASONE 1982 :D :D :D :D :)
- CASTELLUCCIO RONCO DELLE GINESTRE 1983 :cry:
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 01 apr 2017 21:00

...di Champagne ho bevuto solo l'Olivier da magnum , davvero buonissimo e piacevolissimo, con leggero agrume e frutta bianca. :D :D :D :) Poi ho iniziato ad aprire le bottiglie e i ceffi presenti ne hanno approfittato per scolarsi le altre fino all'ultima goccia lasciandomi con il lumino in mano ...
Veniamo ai rossi e partirei dal Grands Pomerol ... ahem ... il Grands Echezaux di Latour 2003 . Devo ammetterlo , subito sin dall'apertura, mi ha lasciato perplesso . Nel prosieguo della serata ho meditato assai sulla valenza di questo vino, classificandolo alla fine , come grande capolavoro della tecnica enologica . Non so se complice l'annata, oppure la mano ispirata del vigneron da cui attinge quel grande Negociant di Louis Latour , sta di fatto che avevamo nel bicchiere uno dei vini di "sintesi enologica" fra i più sorprendenti della storia. Probabile sia uno straordinario vino "di compromesso" che accontenta gli amanti del Sirah , gli amanti del Merlot, gli amanti del Cabernet Sauvignon , gli amanti del Tempranillo e persino gli amanti di Casanova di Neri ... un pò meno per gli amanti del Pinot Nero (classico? ) . Quindi ai dubbiosi interrogativi , personali iniziali, mi si è dischiuso un mondo intero , composito, variegato, sfaccettato e multiforme . Landmax entusiasta , ma lui stesso è cosciente di quanto adori la sua capacità di estrarre le essenze più sconosciute da vini così enigmatici . Lo stesso Ivo, che di ciccia enologica si nutre, si è beato di cotanta , vellutata e rotonda libidine enoconcettuale . Mi pemetto una velata nostalgia per De Montille e Rousseau , ma il mio palato sono cosciente sia corrotto e corruttibile , in quanto mi piace da morire Bernard Dugat Py quindi non sarò io a ergermi a paladino dell'austerità pinottesca ... 8) ... per me un eccezionale :D :D :)
- ... per quel che riguarda il Biondi santi 2010 è una versione a dire poco eccellente , seppur un leggero sospetto (ma quanto sono cagacazzi....) mi è sorto quando ho visto il firmamento fin troppo da subito ... ma il Brunello del grande Franco non era quello limonoso da giovane, affilato come una katana, bruciante per acidità che solo i decenni (tanti) riescono ad addomesticare quel puledro scalpitante proveniente dal Greppo? Questo è robba buonissima già da oggi, succoso, energico, di pulizia esemplare, elegante ... si , insomma , da ingollarsene senza ritegno. Tra l'altro con materia sontuosa . Vino vicino ai 95/100 , mica pippe ... ma se è già così oggi , come piffero sarà fra 100 anni? (l'età che ritengo consona ad una buona terziarizzazione del leviatano di Montalcino gloria nazionale)... 8) ... :D :D :D :D :)
Ultima modifica di vinogodi il 01 apr 2017 22:56, modificato 2 volte in totale.
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 01 apr 2017 22:51

...la coppia di Sangiovese successivi è quanto di più didattico ci possa essere nello sviluppare un tema di antitesi relativamente ad uno stesso vitigno. Devo dire che il Pergole , all'apertura , è forse stato uno dei più bei vini della giornata. Foglioso , di bella tensione acida, elegantissimo, solo apparentemente esile rispetto al potentissimo vicino di bicchiere. Il colore rosso antico, con decise nuances granate se non proprio aranciate. I profumi sono sempre soffusi , mai urlati , quasi dolci. Nel tempo una lieve nota di tabacco e di tamarindo . Ha l'apice dopo una mezzoretta , poi leggermente cala nel tempo , senza raggiungere più le note iniziali. La bocca è setosa e fresca . Versione sorprendente , come ci ha abituato Martino anche nelle annate "classiche" , anzi, sono proprio queste che ti sorprendono di più . :D :D :D :D . Al contrario, Percarlo ti aggredisce da subito perchè è possesnte e potente. Versione strong di Sangiovese come se ne vedono pochi in circolazione, mantiene una bocca arrabbiata (positivamente , perchè ha tannini quasi nebbioleggianti) per tutto il tempo nel bicchiere , mentre il naso cambia più volte di semitoni. Dopo un intermezzo decisamente terroso e corteccioso, finisce in gloria con note balsamiche accentuate su sottobosco autunnale. Bicchierone davvero virile , di bella complementarietà con la cacciagione , con cui va a nozze ... :D :D :D :)
PS: gli uccellini fra i più buoni mai mangiati a memoria... :P :P :P :P :P
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 09:41

Ringraziando Ivo & Sons per la consueta squisita ospitalità, mi sento di dire che il Brunello '10 di BIONDI-SANTI è una gran boccia, che ha svettato nella prima batteria su Pergole e Percarlo... buonissimo La Mission, ma con le pirazine non vado molto d'accordo.
Alto livello pure per i vini della seconda batteria, con mia preferenza per i Nebbiolo.
Da lacrima il "Casa Diletti" 1917... l'anno di Caporetto :lol:
N.B.: lo Champagne di OLIVIER, a temperatura da limoncello :mrgreen: , scendeva bene..

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 09:45

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 09:51

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 09:54

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Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 09:56

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Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 10:00

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 10:08

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 10:19

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Kalosartipos » 02 apr 2017 10:33

risotto col germano reale...

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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 02 apr 2017 12:05

..bene ( o male ): fa brutto tempo per cui la prevista gitarella versiliese per accontentare la moglie ormai insofferente delle mie periodiche mancanze di casa , sia per lavoro (necessario) , sia per le visite in cantina per la guida che per bicchierate , è saltata e sostituita da un pomeriggio di Shopping assa più oneroso di una assegnazione di Rouget , ma ci sta . Veniamo a noi:
- Sassicaia 2003 : più volte nella storia breve del forum così come in altre occasioni pubbliche, mi sono espresso con grande perplessità sul perchè abbia prodotto questa annata , seconda solo alla nefasta 2002 . Ho avuto la risposta , che già sospettavo (e sapevo , anche se , all'usita nel 2005 , qualche spiraglio rispetto alla 2002 l'avevo tenuto aperto in maniera possibilista) . Ne sono sempre più convinto: spirito imprenditoriale , perchè il sostegno di una azienda passa per la vendita del prodotto e , senza soldi, non si campa né si fa campare lo staff di chi lavora nella tua azienda. Quindi non solo mero profitto ma anche propensione etica al sociale come deve essere in parte l'imprenditoria . Obiettivo raggiunto : se ricordo non ha scorte di quest'annata in cantina e il ricavato ha permesso una serena prosecuzione dell'attività aziendale oltre ad avere corrisposto la giusta retribuzione ai tanti lavoratori, fissi o stagionali, dell'azienda....ah , già , il Sassicaia 2003 di ieri : bevibile in associazione ai colombacci e uccellini : in questo caso, però , quasi sommersi dal sugo di cottura per esprimere un certo significato sensoriale di abbinamento con quest'altra Nostra gloria nazionale , che almeno gli ossicini è riuscito a farli deglutire . Cosa ne penso del sassicaia 2003 ? Non vorrei essere criptico , preferisco passare al vino dopo ...( :D :D :) di incoraggiamento perchè , comunque, l'ho bevuto tutto e gli uccellini ormai mitici mi avrebbero fatto sembrare il Castellino un Chambertin in tetrabrik)
- La Mission Haut Brion 1996 : se non avesse avuto qualche imperfezione al naso dovuta , penso, a qualche chilometro di troppo di spostamento nella sua ormai matura vita, sarebbe vino di valore eccezionale . Non mi ha infastidito la leggerissima nota vegetale e pirazinica (ci mancherebbe , anzi...) ma proprio il virare nel tempo in note di corteccia , pur mantenendo uno spettro rilevante in termini di complessità (che ho apprezzato senza meno) . La bocca era stratosferica , splendida splendente comne ha da essere un grande Bordeaux in piena maturità. Gourmant , pieno, vellutato ma teso e deciso nell'affrontare papille ed intero distretto boccale. Finale fra i più lunghi, così come la mobilità nel bicchiere la pià elevata , forse, dell'intera giornata ... :D :D :D :D :)
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 02 apr 2017 14:13

...Barbera 1985 Gaja : una sola parola sorge spontanea all'apertura di questo vino : IRREALE . Se la gioca con il Vinsanto di Diletti come fenomeno paranormale da studio enologico . Snobbato un pò da tutti perchè semplicemente una Barbera, l'ho adorata senza meno perchè avevo la pelle d'oca ad ogni sorso bevuto. Il colore davvero innaturale , tanto da confermare la data della vendemmia ad ogni sorso perchè avevo paura che quei buontemponi dei compagni di bevuta mi avessero messo un vino di venti anni più giovane nel bicchiere. Il naso era "marascato" come hanno da essere le barbere mature... ma questa è qualcosa di più. Forse la Barbera più vecchia e nel contempo più integra, in rapporto all'età , che abbia mai bevuto. Il naso vira con l'ossigenazione in garrigue e confettura di prugne , potente e mai doma , aumenta di intensità con l'ossigenazione. Una Barbera di questa età la destineresti al comparto "meditazione" , ma questa sostiene tutta la cacciagione presente, aumentando il suo plus qualitativo oltre ogni immaginazione. OK , parlo con il sentimento e poco con la ragione ... ma il vino non è anche componente irarzionale ed emozionale , oltrechè ludo-epicurea? Bocca fresca , morbida , di suadente sensualità . Più ci penso e più mi intriga . Giudizio "oggettivo" :D :D :D :)+ , soggettivissimo ed emozionale :D :D :D :D :D , ora capisco perchè sostegno di tanti "Sorì" aziendali...
- Barolo di Osvaldo Barisone : MERAVIGLIOSO esempio di Barolo terziarizzato ... bene , con tutti gli spigoli e le curve al loro posto . Tesissimo per trama tannica setosa e ancora lungi dallo spirare, rusticano come sa essere solo un grande Nebbiolo ispirato in annata mitica , età solo apparentemente senile nella veste mattonata carica. Il profumo era decisamente fungino, balsamico , con mineralità appena accennata ed una buona intensità mai virata in accenni decrepiti, anzi. Bocca che ispirava energia e austerità . Cazzo che buono ... :D :D :D :D
- Barolo Ceretto 1967: Artistico nella veste granato chiaro con decisi riflessi aranciati sull'unghia. I profumi sono di foglie e fiori secchi e cuoio, il pellame nobile leggerissimo , con quella rosa macerata non così lontano ricordo . Ho "auscultato" all'olfatto note officinali, intriganti sensazioni di caffè e sigaro toscanello . Bocca setosissima , quasi lieve nella sua impettita eleganza . Minchia , come era bravo Ceretto ... :D :D :D :D
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinotec » 02 apr 2017 18:37

...Marco, cosa dici di sua Maestà il vinsanto Diletti 1917? Intendo anche rispetto agli altri vinsanto della stessa Casa o quelli degli avi di mia moglie (Casa Liverzani) che abbiamo bevuto nelle passate edizioni... 8)
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 02 apr 2017 18:57

vinotec ha scritto:...Marco, cosa dici di sua Maestà il vinsanto Diletti 1917? Intendo anche rispetto agli altri vinsanto della stessa Casa o quelli degli avi di mia moglie (Casa Liverzani) che abbiamo bevuto nelle passate edizioni... 8)
...capitolo a parte :mrgreen: ... sono appena tornato "ferito" dallo shopping , a dopo un commento adeguato per tale meraviglia ... 8) 8)
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda egio » 02 apr 2017 19:25

Davvero una splendida edizione del pranzo primaverile brisighellese ormai di tradizione, quella di quest'anno.
Bottiglie in grande forma, anche quelle più in là con gli anni, e una cucina ai livelli massimi di sempre.

Mi ritrovo in gran parte nelle avvolgenti note di Marco. Aggiungo solo due battute di impressioni personali, dunque, su ciascuna bottiglia.

Sono arrivato con 2' e 18" di ritardo nella cantina di Ivo...e la magnum di Olivier era già stata strizzata e asciugata...!!! :shock:

Mi son rifatto col finto Rosé di Pommery, assolutamente piacevole e centratissimo sulla mortadella di Pasquini, e col Genet, più pieno e tostato, che "teneva" bene persino il crostino con le rillettes di fagiano, mentre ci si accomodava a tavola.
Il calice di Latour, spiazzante abbastanza, non stava affatto male a fianco del risotto al germano. Vino piacevole fin quasi piacione, passiamo oltre senza troppe nostalgie, ma il calice l'ho bevuto con gusto.
Biondi Santi, dopo essersi preso il suo tempo nel bicchiere, se ne è uscito alla grande; concordo, non ricordo un BS di annata importante tanto godurioso così giovane.
Pergole una delle migliori bottiglie di '94 assaggiata, inizia con un naso davvero incantatore. Grandissima l'eleganza in bocca, una versione da bere con grande allegria.
A me che non sono un supertifoso di Sassicaia, questo 2003 ha dato alla fine più di quel (poco) che mi aspettassi. Chiaro, se fosse uscito a metà prezzo sarebbe stato un discorso commercialmente molto più rispettabile. Ma ho finito il bicchiere senza soffrire, in bella abbinata con i oselin.
Percarlo, notevole bottiglia di notevole versione. Sfidando le reprimende di Ivo, mi son tenuto il calice sino in fondo al pasto, insieme al Bordeaux, convinto che il tempo lo avrebbe aperto e pulito ulteriormente al naso, e così è stato. Come diceva Ronaldo (quello vero) dalla cima del pan di zucchero, quando parlava di pneumatici: potenza e controllo. Super.
La Mission HB, piaciutissimo.all'inizio della sua maturità, note verdi davvero trascurabili, tranne per un kalos super sensibile all'argomento. Naso davvero cangiante, con i snetori austeri di grafite e cuoio in bell'equilibrio su spezie e frutto. Anche lui a fine giornata splendidissimo vero bordeaux.
Bellissima rivelazione la barbera di Gaja, con un impatto iniziale da applausi.

Grande sorpresa il Barisone, che non conoscevo. Bottiglia davvero in forma, che dà una immagine meravigliosa del barolo vicino al mezzo secolo. Non cede di un millimetro, impressionante.
Il mio coetaneo Ceretto fa una notevolissima figura, con mia grande soddisfazione. Il goccio atteso nel bicchiere qualche minuto in più poi - anche a buon diritto - precipita piuttosto nettamente.
Casone 1982 una sola parola: SPETTACOLO! Un saluto al maestro Baldi.
VINSANTO 1917, invece, nemmeno una parola. Perché non ci sono quelle giuste. :shock: :shock: :shock:


Grazissime, Ivo. Bevuta (e mangiata) da standing ovation!!
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinogodi » 02 apr 2017 20:33

...guardate: con tutto il rispetto di tutte le bottiglie bevute, indipendentemente da qualche ironia , di ottimo livello, per l'emozione "particolare" abbiamo dovuto aspettare il finale , anche un pò inaspettato. De profundis per il Ronco delle Ginestre , passato a miglior vita per problemi probabilmente di conservazione , perchè il tappo era eccellente , ancor più di quello del Ronco dei Casoni 1982. Quest'ultimo ,sarà l'annata , sarà lo stato di grazia, non l'avevo mai bevuto ma ho dovuto resettarmi dal punto di vista concettuale sui Sangiovese di Romagna. OK , ho spesso in bocca quello che sarà il futuro ( e, in parte , il presente) con quel malnato di Gabriele Succi, che Dio ce l'abbia in gloria perchè fa oggi i migliori Sangiovese di quell'area derelitta ( :lol: ) che svetta per piadine e discoteche , ma avere un riferimento come questo Ronco dei casoni , è privilegio mica da poco .... e grande responsabilità enologica. Bel granato intenso, si sviluppa al naso con uno spettro da grande Brunello . E' sferico e nello stesso tempo verticale, ti avviluppa le narici e sempre in evoluzione positiva nel bicchiere. Humus nobile , quello di un sottobosco rigoglioso , fatto di foglie caduche , di licheni, di rugiadosa spianata di frutti ipogei (un pò di Tartufo lo emanava dopo ossigenazione). La bocca retta ma morbida, fresca e piena. Che si vuole di più ... :D :D :D :D :) .
Lascio le cinque faccine per un , ormai solito e scontato, vinsantoeterno di Diletti. Inutile ripetere concetti già espressi fino alla noia; vino da studio , ricerca applicata e ...relativa pubblicazione da mettere in ogni biblioteca enologica. Diverso da tutti gli altri bevuti fino ad ora, mi sembrava un maturo Semillon (mai sentito parlare di Buca delle Canne? Questo è un epigono ... con cento anni sul groppone :shock: ) . Giallo oro carico senza cedimento alcuno, in bocca stavolta era terribile per frutta gialla matura in infusione ( o macedonia) . Il miele aleggiava con l'ossigenazione, ma erano i pistilli di zafferano uniti alla mela cotogna in confettura , con un pizzico di senape dolce di contorno, a far sprizzare gioia alle papille. Bocca dolce ma sorretta da quella acidità assassina che ne caratterizza l'eterna longevità . Ho preferito di un pizzico un paio di annate più vecchie bevute sempre da Ivo, ma ho paura che la mia sia una reprimenda da assuefazione, perchè rimane un vino mitico ... anzi ... mitologico , essendo solo disponibile per i pochi privilegiati che frequentano Vinotec House... :P :P :P :P :P ...
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda romanee' » 03 apr 2017 09:38

emozioni e sorprese sempre disponibili ed in quantita' notevoli in vinotec house.....cibi/(cacciagione superba) stupendi,vini eccellenti,persone splendide...poi questa volta erano presenti anche i figli del mitico ivo (io li chiamo i patacchini :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )

i vini gia' ampiamente espressi ,come sempre hanno soddisfatto ed entusiamato...soprprese bellissime,e conferme assolute..
nota a parte naturalmente per in vin santo che ogni volta manda in estasi i commensali,creando una sorta di paradiso mentale,e un rispetto religioso da contemplare in silenzio assoluto...vino irreale...mistico..

il cibo...la cacciagione superba..gli uccellini fuori concorso assoluto...ho pero' un dubbio..che il mitico speziale non sappia ben contare...o si confonde con i numeri....c'era cibo per 30 persone..non per 14.. :mrgreen: :mrgreen:
e questa mia tesi ha trovato conferma la sera..dove ho cenato nel ristorante che ha preparato le leccornie per il pranzo..e il cuoco (massimo )mi ha detto ...dio bon..ivo mi ha portato un bosco intero di caccia..non finivo piu' di pulire e preparare.. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

unica nota stonata della giornata...ahime'....non c'era la farmacista.... :cry: :cry: aveva cambiato turno...ma il buon ivo,e il gran volpone mario(il fratello),avevano cmq l'altra farmacista..la mora...e si..perche' i volponi sono previdenti.. 8) 8) 8)

che dirti ivo..ancora grazie...e a prestissimo :wink:
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda vinotec » 03 apr 2017 10:36

...veduta d'insieme e Marco alle prese col vinsanto Diletti 1917...

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gabriele succi
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda gabriele succi » 03 apr 2017 12:17

Sui vini niente da aggiungere...
Un grazie infinito a Ivo che mi ha reso partecipe al pranzo!
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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hansen
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda hansen » 03 apr 2017 12:32

grazie ancora Ivo !!!
e che chiusura con un altro gioiello autoctono ..sta volta quasi giovanile il vin santo Diletti 1917
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Lalas
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda Lalas » 03 apr 2017 22:58

Onorato di essere presente a questo meraviglioso pranzo, ringrazio Ivo per l'opportunità di assaggiare vini fuori dal tempo. E mi riferisco al Vin Santo 1917. Se non avessi visto sempre Marco aprire queste bottiglie di 100 e passa anni mai ci avrei creduto di avere nel bicchiere un vino così datato. Come questo 1917, ancora di una freschezza imbarazzante con un ventaglio di profumi ben descritti da Vinogodi. A me è piaciuto molto perchè la dolcezza era ben percepibile ma sorretta da un'acidità senza tempo. Davvero uno dei più completi e armonici fra quelli che ho avuto la fortuna di bere con Ivo.
Degli altri vini ha già parlato Marco e Lorenzo. I due Barolo mi hanno davvero sorpreso, Ceretto 1967 per me davvero spaziale, il Barolo di Barisone forse un po' troppo terziarizzato per i miei gusti ma in bocca seta pura. La Mission molto buono, Pergole piaciuto tanto, BS 2010 davvero da 95/100, di una pulizia imbarazzante. Invece non mi è piaciuto molto il Grands Echezeaux, da un vino con questo nome mi aspetto ben altro. Così come la Barbera di Gaja, piaciuta ai più ma a me proprio per niente. Percarlo bella versione, forse per colpa del mio bicchiere un po' "sporco" non pulitissimo al naso, ma con una bocca davvero sontuosa. Dimenticavo Sassicaia 2003....beh forse un motivo c'è....
Poi Ronco Casone 1982, Il Pergole Torte delle Romagna che non c'è più...questo mi viene da dire di questo splendido vino.
Per il cibo invece una parola sola : eccezionale. Tordi, merli e colombacci da lacrime.

Grazie Ivo
Ecco la felicità della vita, amore e vino ugualmente dobbiamo aver vicino.
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hansen
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Re: PRANZO PRIMAVERILE IN VINOTEC - HOUSE…

Messaggioda hansen » 04 apr 2017 10:41

due note dalla prima batteria

Biondi Santi 10 la definirei una versione da antologia grande precisione dai tratti algidi un vino che come al solito non ha nulla di superfluo ..come una grande opera d'arte di Morandi dove la sua magia sta quasi nel togliere come una sorta di sottrazione chiaroscurale per poi rivelarsi al palato con tutta la energia radiante e la sua solita acidità eccezionale e progressione da campione vero.. peccato sia andato alle stelle come prezzi sopratutto la riserva 10 che a questo punto si propsetta un vino immenso ma che alla fine giustamente vale i soldi che sta quotando ora

Pergole 94 già bevuto varie volte grazie anche al mitico cultore Zac compreso Sodaccio è forse una delle cose più felici uscite in quel millesimo disastroso ..anche se però il numero uno rimane un fantasmagorico Solaia

La Mission 96 abbastanza statica al naso ma dalla bocca di grande spessore e già bella amalgamata e setosa poi eccezionale la piega floreale che ha preso nel bicchiere con il passare del tempo

Percarlo direi che fino a fine anni novanta nella sua categoria sangiovesone è un vino che può anche piacere e se abbinato bene può fare sua porca figura

delusione Sassi 03 che sono d'accordo con Marco potevano anche non fare uscire e il moderno G.E. sempre 03 che sembra tutto tranne che un g.e.

poi gran bella triade di vini maturi

Barolo 71 Barisone (negoziante mi ha raccontato Ivo) tanto fungo porcino poi semi di finocchio erbe officinali a go go e finale di fiori secchi che bello

Ronco de Casone 82 uno dei tanti gioielli di casa Baldi sfornati in quegli anni mitici e visionari di questo produttore mitico..bottiglia di qualche punto sotto comunque a quelle mitologiche bevute alle serate con il Maestro che giravano anche over 95 punti tranquillamente

Ceretto 67 molto iodato meno complesso dei tre ma si fa bere ancora volentieri

imbevibile x me la barbera di Gaja che per carità era si ancora viva ma tutto quel cioccolatone misto prugna fradicia e quella bocca flaccida non riuscivo veramente ad affrontare..forse vino per amanti dei culoni over size cellulitici :oops:

sul cibo tordi merli e colombacci da lacrime

risotto al germano reale equlibratissimo nei sapori

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