Pinot noir italiano

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Bruciato
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda Bruciato » 23 mar 2017 14:41

il Cuna è buono ma non è di certo il rapporto qualità prezzo il suo punto di forza

in Italia quello con il rapporto migliore resta sempre Gottardi con il suo prodotto d'ingresso: buono appena uscito, buono con qualche anno, buono anche vecchio...

ultimamente trovo molto piacere nel pinot di Pfischer
Slovenia
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda Slovenia » 23 mar 2017 14:58

gpetrus ha scritto:Vignai da Duline in friuli


Bevuto qualche mese fa, bella sorpresa!
Importazioni dirette.
Emetto fattura. Accetto bonifico, Satispay e carte di credito.
Spedisco da lunedì a giovedì.
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raissa79
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda raissa79 » 23 mar 2017 15:11

Un paio di anni fa ho assaggiato il BURGUM NOVUM di Castelfeder 2009 e mi piacque molto. Stessa annata provai la riserva H.LUN ...che costa leggermente meno e vale tanto meno. Gottardi mi è piaciuto molto anche il base.
Io sono bellezza e amore;
io sono amicizia, tuo conforto;
io sono colui che dimentica
e perdona.
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda paperofranco » 23 mar 2017 15:29

AlessandroMarzocchi ha scritto:Lasciando perdere il discorso Borgogna vs. Italia (ma davvero sentite l'esigenza di fare ancora il confronto?), qualcuno ha mai bevuto il pinot nero di Podere Fortuna?

Poi da un punto di vista più affettivo che di reale prestigio, direi anche il Melampo di Castel del Piano


Si.
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picenum
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda picenum » 23 mar 2017 16:10

Timoteo ha scritto:
picenum ha scritto:il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja


quante ne sai!

Purtoppo non c'era a quella degustazione, ma in quella dell'anno prima dove c'era solo la civettaja di cui appresso...
paperofranco ha scritto:
il chiaro ha scritto:
picenum ha scritto:il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja


Quoto in toto: scusate il francesismo, ma a me il blauburgunder ha abbastanza rotto le sfere.
Staderini e Civettaja altro pianeta.
Al vivit quest'anno Staderini presenterà il cuna 2013, provatelo e ditemi se in Italia esiste di meglio. Ho detto Italia :D


Con tutto il rispetto per Staderini, per me il Cuna fa cacare alla grande, così come quello del Podere Civettaia, e costa anche ingiustificatamente caro. Le migliori espressioni rimangono quelle Altoatesine, però mi associo alla controdomanda di Alì e Landmax: ma perché?

hai sempre dimenticato di dire per me.
io la civettaja l'ho bevuto per la prima volta assieme ad esimi conoscitori della materia e vicino aveva Clos de la roche VV 2006Ponsot, Pommard Les Epenots 2008 Voillot, Clos des Lambrays GC 2002, e seppur con i suoi limiti rispetto ai citati non ha fatto "cacare". de gustibus. così come concordo con il chiaro per le ultime annate del Cuna. Naturalmente sempre impressioni personali.
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda paperofranco » 23 mar 2017 17:06

picenum ha scritto:
Timoteo ha scritto:
picenum ha scritto:il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja


quante ne sai!

Purtoppo non c'era a quella degustazione, ma in quella dell'anno prima dove c'era solo la civettaja di cui appresso...
paperofranco ha scritto:
il chiaro ha scritto:
picenum ha scritto:il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja


Quoto in toto: scusate il francesismo, ma a me il blauburgunder ha abbastanza rotto le sfere.
Staderini e Civettaja altro pianeta.
Al vivit quest'anno Staderini presenterà il cuna 2013, provatelo e ditemi se in Italia esiste di meglio. Ho detto Italia :D


Con tutto il rispetto per Staderini, per me il Cuna fa cacare alla grande, così come quello del Podere Civettaia, e costa anche ingiustificatamente caro. Le migliori espressioni rimangono quelle Altoatesine, però mi associo alla controdomanda di Alì e Landmax: ma perché?

hai sempre dimenticato di dire per me.
io la civettaja l'ho bevuto per la prima volta assieme ad esimi conoscitori della materia e vicino aveva Clos de la roche VV 2006Ponsot, Pommard Les Epenots 2008 Voillot, Clos des Lambrays GC 2002, e seppur con i suoi limiti rispetto ai citati non ha fatto "cacare". de gustibus. così come concordo con il chiaro per le ultime annate del Cuna. Naturalmente sempre impressioni personali.


Invece l'ho detto
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda paperofranco » 23 mar 2017 17:09

.....e in ogni caso direi che, anche se uno non lo dice, di darlo per assunto, che si esprima un parere personale. Salvo quando ad esprimersi siano dei "professori" tipo quelli con cui avrai bevuto il Civettaia, suppongo. Allora bisogna inchinarsi e zitti, giusto?
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda picenum » 23 mar 2017 17:30

paperofranco ha scritto:.....e in ogni caso direi che, anche se uno non lo dice, di darlo per assunto, che si esprima un parere personale. Salvo quando ad esprimersi siano dei "professori" tipo quelli con cui avrai bevuto il Civettaia, suppongo. Allora bisogna inchinarsi e zitti, giusto?

assolutamente Franco. non era per fare polemica. il per me era riferito solo al sottolineato ovvero al fatto che i migliori dovrebbero essere altoatesini, che per carità ci può stare, come il fatto che non ti piacciano i su citati.
l'esempio degli esimi era solo per dire che sono in molti che ne riconoscono la bontà al di la delle mie impressioni (io bevo, ascolto, ma bevo, quello che mi piace lo ribevo. non ho altri interessi e soprattutto nessuna riverenza).
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda paoly » 23 mar 2017 17:34

e il Mason di Manincor?
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xoan
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda xoan » 23 mar 2017 17:41

Bruciato ha scritto:in Italia quello con il rapporto migliore resta sempre Gottardi con il suo prodotto d'ingresso: buono appena uscito, buono con qualche anno, buono anche vecchio...


come lo vedi un 2007? andato o con ancora qualcosa da dire?
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda paperofranco » 23 mar 2017 17:51

picenum ha scritto:
paperofranco ha scritto:.....e in ogni caso direi che, anche se uno non lo dice, di darlo per assunto, che si esprima un parere personale. Salvo quando ad esprimersi siano dei "professori" tipo quelli con cui avrai bevuto il Civettaia, suppongo. Allora bisogna inchinarsi e zitti, giusto?

assolutamente Franco. non era per fare polemica. il per me era riferito solo al sottolineato ovvero al fatto che i migliori dovrebbero essere altoatesini, che per carità ci può stare, come il fatto che non ti piacciano i su citati.
l'esempio degli esimi era solo per dire che sono in molti che ne riconoscono la bontà al di la delle mie impressioni (io bevo, ascolto, ma bevo, quello che mi piace lo ribevo. non ho altri interessi e soprattutto nessuna riverenza).


Si, scusami Emidio, mi giravano un po' i coglioni in quel momento....... :wink:
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda Timoteo » 23 mar 2017 17:53

picenum ha scritto:
paperofranco ha scritto:.....e in ogni caso direi che, anche se uno non lo dice, di darlo per assunto, che si esprima un parere personale. Salvo quando ad esprimersi siano dei "professori" tipo quelli con cui avrai bevuto il Civettaia, suppongo. Allora bisogna inchinarsi e zitti, giusto?

assolutamente Franco. non era per fare polemica. il per me era riferito solo al sottolineato ovvero al fatto che i migliori dovrebbero essere altoatesini, che per carità ci può stare, come il fatto che non ti piacciano i su citati.
l'esempio degli esimi era solo per dire che sono in molti che ne riconoscono la bontà al di la delle mie impressioni (io bevo, ascolto, ma bevo, quello che mi piace lo ribevo. non ho altri interessi e soprattutto nessuna riverenza).


ma che fai, bevi coi professori?
me parevi più uno che fa sega a squola.
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda videodrome » 23 mar 2017 18:17

alì65 ha scritto:una domanda, perchè? :D

Claudio, provo a dirtelo io il perchè. Forse pechè spendendo un 90 € per un village di Roussseau in annata media ti aspetteresti un livello qualitativo ben più elevato di ciò che hai nel bicchiere.
Forse perchè bevendo qualche pinot nero alla cieca dei nostri migliori e qualche village francese che costa il quadruplo, come diceva anche vinogodi, sì le differenze le trovi ma non sono così eclatanti come ci si aspetterebbe.
Forse perchè partendo dal preconcetto che in Italia tutti i PN fanno cagare non li si beve mai e non si sperimenta e magari qualcosa di decente vien fuori (io sono il primo perchè non ho un pn italico in cantina al momento). E di perchè a volerli trovare ce ne sarebbero altri.
E' chiaro, sempre come dice Marco, che se ti sposti sui 1er d'oltralpe i mondi del PN (italia vs francia) non sono neppure paragonabili. Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot. Settimana scorsa ha aperto un CSJ di Esmonin 2008 e ne sono rimasto abbastanza deluso. Se penso che con quei soldi mi potevo prendere una riserva poggio di sotto (nel periodo in cui ho preso con gli stessi soldi il CSJ), beh mi incazzo non poco....
landmax
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda landmax » 23 mar 2017 18:57

videodrome ha scritto:
alì65 ha scritto:una domanda, perchè? :D

Claudio, provo a dirtelo io il perchè. Forse pechè spendendo un 90 € per un village di Roussseau in annata media ti aspetteresti un livello qualitativo ben più elevato di ciò che hai nel bicchiere.
Forse perchè bevendo qualche pinot nero alla cieca dei nostri migliori e qualche village francese che costa il quadruplo, come diceva anche vinogodi, sì le differenze le trovi ma non sono così eclatanti come ci si aspetterebbe.
Forse perchè partendo dal preconcetto che in Italia tutti i PN fanno cagare non li si beve mai e non si sperimenta e magari qualcosa di decente vien fuori (io sono il primo perchè non ho un pn italico in cantina al momento). E di perchè a volerli trovare ce ne sarebbero altri.
E' chiaro, sempre come dice Marco, che se ti sposti sui 1er d'oltralpe i mondi del PN (italia vs francia) non sono neppure paragonabili. Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot. Settimana scorsa ha aperto un CSJ di Esmonin 2008 e ne sono rimasto abbastanza deluso. Se penso che con quei soldi mi potevo prendere una riserva poggio di sotto (nel periodo in cui ho preso con gli stessi soldi il CSJ), beh mi incazzo non poco....


Mah mah mah e ari-mah...
PIPPO1
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda PIPPO1 » 23 mar 2017 19:13

Passando dall altra parte delle alpi.... non è niente male quello di Ottin
gpetrus
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda gpetrus » 23 mar 2017 19:19

PIPPO1 ha scritto:Passando dall altra parte delle alpi.... non è niente male quello di Ottin

Vero, lo avevo giá scritto qui sul forum anch'io
AmoSlade
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda AmoSlade » 23 mar 2017 19:36

videodrome ha scritto:Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot.


Dal basso della mia esperienza, sono d'accordo. Le poche volte che mi sono avventurato con qualche village sono state quasi sempre delusioni (per la verità l'ultima volta solo mezza delusione con il Vosne Romanée di Mugneret Gibourg che male non era ma nemmeno chissà che). Mi sono ripromesso che approfondirò seriamente la borgogna solamente quando avrò: a) qualche soldo in più :mrgreen: b) la possibilità di farlo con qualcuno che già ne sa. Anche se poi la curiosità prende il sopravvento e qualche bottiglia qua e là mi capita di prenderla, pur sapendo che questo tipo di approccio paga poco...
Bruciato
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda Bruciato » 23 mar 2017 20:31

xoan ha scritto:
Bruciato ha scritto:in Italia quello con il rapporto migliore resta sempre Gottardi con il suo prodotto d'ingresso: buono appena uscito, buono con qualche anno, buono anche vecchio...


come lo vedi un 2007? andato o con ancora qualcosa da dire?


bevuto da poco 2010: perfetto.
secondo me 2007 sarà altrettanto buono
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il chiaro
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda il chiaro » 24 mar 2017 20:15

paperofranco ha scritto:
il chiaro ha scritto:
picenum ha scritto:il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja


Quoto in toto: scusate il francesismo, ma a me il blauburgunder ha abbastanza rotto le sfere.
Staderini e Civettaja altro pianeta.
Al vivit quest'anno Staderini presenterà il cuna 2013, provatelo e ditemi se in Italia esiste di meglio. Ho detto Italia :D


Con tutto il rispetto per Staderini, per me il Cuna fa cacare alla grande, così come quello del Podere Civettaia, e costa anche ingiustificatamente caro. Le migliori espressioni rimangono quelle Altoatesine, però mi associo alla controdomanda di Alì e Landmax: ma perché?


Dissento totalmente dal papero :D :D :D :D :D
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda eno » 25 mar 2017 00:58

videodrome ha scritto:
alì65 ha scritto:una domanda, perchè? :D

Claudio, provo a dirtelo io il perchè. Forse pechè spendendo un 90 € per un village di Roussseau in annata media ti aspetteresti un livello qualitativo ben più elevato di ciò che hai nel bicchiere.
Forse perchè bevendo qualche pinot nero alla cieca dei nostri migliori e qualche village francese che costa il quadruplo, come diceva anche vinogodi, sì le differenze le trovi ma non sono così eclatanti come ci si aspetterebbe.
Forse perchè partendo dal preconcetto che in Italia tutti i PN fanno cagare non li si beve mai e non si sperimenta e magari qualcosa di decente vien fuori (io sono il primo perchè non ho un pn italico in cantina al momento). E di perchè a volerli trovare ce ne sarebbero altri.
E' chiaro, sempre come dice Marco, che se ti sposti sui 1er d'oltralpe i mondi del PN (italia vs francia) non sono neppure paragonabili. Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot. Settimana scorsa ha aperto un CSJ di Esmonin 2008 e ne sono rimasto abbastanza deluso. Se penso che con quei soldi mi potevo prendere una riserva poggio di sotto (nel periodo in cui ho preso con gli stessi soldi il CSJ), beh mi incazzo non poco....



D'accordo, per quanto mi riguarda
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venicka
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda venicka » 25 mar 2017 13:42

eno ha scritto:
videodrome ha scritto:
alì65 ha scritto:una domanda, perchè? :D

Claudio, provo a dirtelo io il perchè. Forse pechè spendendo un 90 € per un village di Roussseau in annata media ti aspetteresti un livello qualitativo ben più elevato di ciò che hai nel bicchiere.
Forse perchè bevendo qualche pinot nero alla cieca dei nostri migliori e qualche village francese che costa il quadruplo, come diceva anche vinogodi, sì le differenze le trovi ma non sono così eclatanti come ci si aspetterebbe.
Forse perchè partendo dal preconcetto che in Italia tutti i PN fanno cagare non li si beve mai e non si sperimenta e magari qualcosa di decente vien fuori (io sono il primo perchè non ho un pn italico in cantina al momento). E di perchè a volerli trovare ce ne sarebbero altri.
E' chiaro, sempre come dice Marco, che se ti sposti sui 1er d'oltralpe i mondi del PN (italia vs francia) non sono neppure paragonabili. Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot. Settimana scorsa ha aperto un CSJ di Esmonin 2008 e ne sono rimasto abbastanza deluso. Se penso che con quei soldi mi potevo prendere una riserva poggio di sotto (nel periodo in cui ho preso con gli stessi soldi il CSJ), beh mi incazzo non poco....



D'accordo, per quanto mi riguarda


Io no, ma proprio per niente :mrgreen:
Senza polemica ma secondo me se uno cerca il meglio che c'è in italia tra staderini e alto adige dovrebbe far lo stesso anche in borgogna, chiaro che rousseau o altri "grandi" in fatto di q/p sono un'inculata, così come vari village di diversi produttori.
Però, visto che parliamo di bocce sopra i trenta euro secondo me si puo' e si dovrebbe cercare altro, cioè o produttori giovani o denominazioni cosiddette minori ma che col manico giusto possono tirar fuori bei vini.
Mi cito: tutte le ultime annate, quelle diciamo post-cambio di gestione, dei volnay 1er cru (clos des chenes e les mitans) di christophe vaudosey costano sotto i 40 euro e per me giocano un altro campionato rispetto a qualunque pinot nero italico.
Costando quanto i migliori se non meno.
E del resto che clos des chenes e les mitans a volnay siano vigne più vocate per la produzione di pinot nero rispetto a mazzon a egna non è una cosa che dovrebbe sorprendere nessuno credo.
Denominazioni minori?
Bon, ho bevuto più volte svariati 1er cru di savigny les beaune di pierre guillemot, alcuni con oltre vent'anni di cantina sulle spalle, e mostravano tutti una purezza di frutto, una salinità e una freschezza che non ho mai trovato in un pinot nero italico giovane, non oso immaginare dopo vent'anni.
E qui addirittura siamo su bocce sotto i trenta euro.
Alla fine secondo me solo nella categoria 10/15 euro i pinot neri italiani possono vincere sulla borgogna, tuttavia son convinto che se uno si sbatte bene a cercare anche qui perdiamo.
In conclusione il mio pensiero sulla questione è il seguente:
Alto Adige : Borgogna = Franciacorta : Champagne
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda Kalosartipos » 25 mar 2017 13:50

venicka ha scritto:Alto Adige : Borgogna = Franciacorta : Champagne

:mrgreen:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda zampaflex » 25 mar 2017 19:33

venicka ha scritto:
eno ha scritto:
videodrome ha scritto:
alì65 ha scritto:una domanda, perchè? :D

Claudio, provo a dirtelo io il perchè. Forse pechè spendendo un 90 € per un village di Roussseau in annata media ti aspetteresti un livello qualitativo ben più elevato di ciò che hai nel bicchiere.
Forse perchè bevendo qualche pinot nero alla cieca dei nostri migliori e qualche village francese che costa il quadruplo, come diceva anche vinogodi, sì le differenze le trovi ma non sono così eclatanti come ci si aspetterebbe.
Forse perchè partendo dal preconcetto che in Italia tutti i PN fanno cagare non li si beve mai e non si sperimenta e magari qualcosa di decente vien fuori (io sono il primo perchè non ho un pn italico in cantina al momento). E di perchè a volerli trovare ce ne sarebbero altri.
E' chiaro, sempre come dice Marco, che se ti sposti sui 1er d'oltralpe i mondi del PN (italia vs francia) non sono neppure paragonabili. Sui village in borgogna penso davvero sia necessario berne tanti e pescare quelli giusti perchè anche spendendo tanto per un village di uno dei produttoroni famosi, beh non hai la garanzia di berti sto gran pinot. Settimana scorsa ha aperto un CSJ di Esmonin 2008 e ne sono rimasto abbastanza deluso. Se penso che con quei soldi mi potevo prendere una riserva poggio di sotto (nel periodo in cui ho preso con gli stessi soldi il CSJ), beh mi incazzo non poco....



D'accordo, per quanto mi riguarda


Io no, ma proprio per niente :mrgreen:
Senza polemica ma secondo me se uno cerca il meglio che c'è in italia tra staderini e alto adige dovrebbe far lo stesso anche in borgogna, chiaro che rousseau o altri "grandi" in fatto di q/p sono un'inculata, così come vari village di diversi produttori.
Però, visto che parliamo di bocce sopra i trenta euro secondo me si puo' e si dovrebbe cercare altro, cioè o produttori giovani o denominazioni cosiddette minori ma che col manico giusto possono tirar fuori bei vini.
Mi cito: tutte le ultime annate, quelle diciamo post-cambio di gestione, dei volnay 1er cru (clos des chenes e les mitans) di christophe vaudosey costano sotto i 40 euro e per me giocano un altro campionato rispetto a qualunque pinot nero italico.
Costando quanto i migliori se non meno.
E del resto che clos des chenes e les mitans a volnay siano vigne più vocate per la produzione di pinot nero rispetto a mazzon a egna non è una cosa che dovrebbe sorprendere nessuno credo.
Denominazioni minori?
Bon, ho bevuto più volte svariati 1er cru di savigny les beaune di pierre guillemot, alcuni con oltre vent'anni di cantina sulle spalle, e mostravano tutti una purezza di frutto, una salinità e una freschezza che non ho mai trovato in un pinot nero italico giovane, non oso immaginare dopo vent'anni.
E qui addirittura siamo su bocce sotto i trenta euro.
Alla fine secondo me solo nella categoria 10/15 euro i pinot neri italiani possono vincere sulla borgogna, tuttavia son convinto che se uno si sbatte bene a cercare anche qui perdiamo.
In conclusione il mio pensiero sulla questione è il seguente:
Alto Adige : Borgogna = Franciacorta : Champagne


Ma in Borgogna per trovare vini come dici tu devi sbatterti tanto, ma tanto...e prendere solenni inqulate prima di fare centro...
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda across the universe » 25 mar 2017 19:45

difficile non essere d'accordo con l'equazione di venicka
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Re: Pinot noir italiano

Messaggioda beluga » 25 mar 2017 21:09

Sul forum è in vendita il MARSANNAY LES GRANDS VIGNES 13 di Bart a 20 euro.
Provato con Altoatesini di pari prezzo li distrugge.
Me ne importo

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