Messaggioda brifazio » 11 nov 2015 15:30
Da noi c'è poco. Malvasia puntinata, grechetto e cesanese.
A parte sopratutto le letture e i consigli altrui, i ricordi e le bottiglie di qualche anno fa, che sto vedendo, per il presente (in commercio e di reperibilità non troppo difficile) Casal Pilozzo, La Visciola e Ciolli per me sono imprescindibili. E poi per Mottura il Poggio della Costa che difficilmente sbaglia un colpo. Purtroppo il Cannellino non tira più e non ci si scommette. Ho sempre trovato onesto quello di Castel de Paolis, interessante in abbinamento.
A Piglio da provare, a trovarlo, il cesanese di Costa Graia.
Riprovato di recente non una, ma per ben due volte Montiano 2001, per me e non solo, nella migliore annata.
In passato lo avevo difeso sfidandolo nel tempo, ora lo scopro incapace di evolvere, si porterà sino alla fine il suo frutto quasi immutabile. Un'ottima produzione, proprio come una statua di cera a Madame Tussauds.
Mi piacerebbe invece provare tra qualche anno l'evoluzione dell'Habemus, grenache, syrah e carignan, ma il prezzo di uscita già alla prima annata era impressionante. E il vino negli assaggi passati era acerbo. A quei prezzi l'azienda potrebbe pensare di commercializzarlo con più calma. Il posto però è pazzesco, da visitare. È nella più vasta area, praticamente ininterrotta, meno abitata e con meno strade asfaltate, della regione, Appennini a parte. È selvaggia e affascinante, ricca di specie vegetali, fauna e funghi. E vede e sente il mare, anche quando non è vicinissimo.
Due domande che hanno un nesso:
a) davvero piacciono i nuovi Fiorano?
b) qualcuno ha provato veramente, intendo in bocca, con calma, seduti e più d'una volta, senza preconcetti, le due produzioni recenti di Casale del Giglio, il Biancolella di Ponza "Faro della Guardia" e il Bellone di Anzio "Antium"?