Vini d'Italia 2016. I premi speciali

[alexer3b]

Ma ve lo darei io un premio speciale a tutti quanti.

Alex

Sei il solito sfascista, hai rovinato il pathos...

Come rovino il pathos io nessuno mai!

Alex

[alexer3b]

Rosso dell’anno
Etna Rosso V. Barbagalli ’12 – Pietradolce

Bianco dell’anno
Collio Friulano ’14 - Schiopetto

Bollicine dell’anno
Franciacorta Dosage Zero Noir Ris. ’06 – Ca’ del Bosco

Dolce dell’anno
Valle d’Aosta Chambave Moscato Passito Prieuré ’13 – La Crotta di Vegneron

Cantina dell’anno
Allegrini

Miglior rapporto qualità prezzo
Sannio Falanghina Svelato ’14 - Terre Stregate

Viticoltore dell’anno
Giulio Grasso

Cantina emergente
Guado al Melo

Premio per la vitivinicoltura sostenibile
Manincor

Non conosco proprio la Falanghina, quindi al riguardo non mi esprimo.

Per il resto, pare una lista di 10/15 anni fa (con tutti i pro e contro del caso).

La Falanghina la conosco, mediamente una delle migliori dell'areale. Non ho assaggiato questa nello specifico, negli altri anni sempre molto buona e spesso meritevole delle degustazioni finali.

Alex

[SommelierSardo]

Rosso dell’anno
Etna Rosso V. Barbagalli ’12 – Pietradolce

Bianco dell’anno
Collio Friulano ’14 - Schiopetto

Bollicine dell’anno
Franciacorta Dosage Zero Noir Ris. ’06 – Ca’ del Bosco

Dolce dell’anno
Valle d’Aosta Chambave Moscato Passito Prieuré ’13 – La Crotta di Vegneron

Cantina dell’anno
Allegrini

Miglior rapporto qualità prezzo
Sannio Falanghina Svelato ’14 - Terre Stregate

Viticoltore dell’anno
Giulio Grasso

Cantina emergente
Guado al Melo

Premio per la vitivinicoltura sostenibile
Manincor

I vini dell'anno del GR lasciano il tempo che trovano...
Molto peggio quando usciranno i premiati regione per regione (già sulla Puglia ho manifestato le mie perplessità!)
Comunque grazie a Vinogodi per tante cose che scrive (condivisibili o meno), ma intanto scrive... e per il 95% parla comunque di vino...
Invece non mi piace affatto il sign. De Magistris che, forse preso dall'ira del momento, senza contare fino a dieci, ha dichiarato che avrebbe bannato un altro utente su uno spazio democratico di discussione solo perchè non la pensa come lui, o ancora peggio per un "andate a quel paese", in un Paese dove siamo già andati "a quel paese" grazie a tanti personaggi che parlano bene e razzolano male...
Forse Vinogodi si poteva esprimere diversamente ed in maniera più vellutata, ma sicuramente ha reso l'idea al meglio!
Penso che la guida GR abbia bisogno di un profondo rinnovamento, forse più nelle persone che non nello stile... stile a cui ormai si è presa l'abitudine...
Bisogna SVECCHIAREEEEEEEEEE!!!!!
E stiamo tutti Allegrini...
Concordo sul dolce: Passito Prieuré veramente sinuoso!

[gp]

I vini dell'anno del GR lasciano il tempo che trovano...

Quello che penso non serva a nessuno in un forum specialistico sono questi giudizi al tempo stesso recisi e non motivati -- viene da pensare, tanto più recisi quanto più non motivati. Anche quello iniziale di Vinogodi apparteneva a questa categoria (al netto dei toni inaccettabili di cui si è poi scusato).

Io trovo che siano i premi speciali in generale a lasciare il tempo che trovano, e preferisco le guide che non li assegnano. Per restare a quelle più diffuse, per l'Espresso "il bianco dell'anno" e "il rosso dell'anno" esistono solo nel caso in cui c'è un solo vino ai vertici di punteggio in entrambe le categorie, come nella scorsa edizione (20/20 al Barolo Riserva Vigna Rionda 2008 Massolino e al Trebbiano d’Abruzzo 2010 Valentini), altrimenti di solito c'è un tot di ex aequo tra i quali è arbitrario evidenziarne uno, che è poi quello che ci aspettiamo possa succedere nel "mondo reale".
Trovo molto più interessanti i "premi non speciali" che si trovano tra le pagine di quella guida, come il titolo di "miglior Orvieto (ecc.) dell'anno" che va al vino meglio valutato di denominazioni che non raggiungono necessariamente l'eccellenza nazionale. Ancora una volta, qui il confronto è tra entità relativamente omogenee, piuttosto che tra vini diversissimi per provenienza, vitigni ecc. che hanno in comune solo il colore.

[SommelierSardo]

I vini dell'anno del GR lasciano il tempo che trovano...

Quello che penso non serva a nessuno in un forum specialistico sono questi giudizi al tempo stesso recisi e non motivati -- viene da pensare, tanto più recisi quanto più non motivati. Anche quello iniziale di Vinogodi apparteneva a questa categoria (al netto dei toni inaccettabili di cui si è poi scusato).

Io trovo che siano i premi speciali in generale a lasciare il tempo che trovano, e preferisco le guide che non li assegnano. Per restare a quelle più diffuse, per l'Espresso "il bianco dell'anno" e "il rosso dell'anno" esistono solo nel caso in cui c'è un solo vino ai vertici di punteggio in entrambe le categorie, come nella scorsa edizione (20/20 al Barolo Riserva Vigna Rionda 2008 Massolino e al Trebbiano d’Abruzzo 2010 Valentini), altrimenti di solito c'è un tot di ex aequo tra i quali è arbitrario evidenziarne uno, che è poi quello che ci aspettiamo possa succedere nel "mondo reale".
Trovo molto più interessanti i "premi non speciali" che si trovano tra le pagine di quella guida, come il titolo di "miglior Orvieto (ecc.) dell'anno" che va al vino meglio valutato di denominazioni che non raggiungono necessariamente l'eccellenza nazionale. Ancora una volta, qui il confronto è tra entità relativamente omogenee, piuttosto che tra vini diversissimi per provenienza, vitigni ecc. che hanno in comune solo il colore.

Bè... tutto il tuo panegirico per affermare ciò che ho detto io: "I vini dell'anno del GR lasciano il tempo che trovano..."
Se poi vogliamo parlare di tutte le altre guide o dei vari confronti tra vini della stessa categoria, concordo con ciò che affermi tu.
La guida de L'Espresso è una buona guida: peccato che secondo me vogliano essere, a volte, un po' troppo anticonformisti... forse per risaltare rispetto ai giudizi troppo scontati di altri, forse in bene per far conoscere produttori più piccoli che spesso non compaiono da altre parti...

[iulo]

Comunque grazie a Vinogodi per tante cose che scrive (condivisibili o meno), ma intanto scrive... e per il 95% parla comunque di vino...
Invece non mi piace affatto il sign. De Magistris che, forse preso dall'ira del momento, senza contare fino a dieci, ha dichiarato che avrebbe bannato un altro utente su uno spazio democratico di discussione solo perchè non la pensa come lui, o ancora peggio per un "andate a quel paese", in un Paese dove siamo già andati "a quel paese" grazie a tanti personaggi che parlano bene e razzolano male...
Forse Vinogodi si poteva esprimere diversamente ed in maniera più vellutata, ma sicuramente ha reso l'idea al meglio!

Non sono d'accordo, ma d'altra parte come dici tu siamo in democrazia.
Io sto tutta la vita con De Magistris il quale, tra l'altro, quando scrive di vini è anche assai bravo.
Quella di Vinogodi, come lui stesso ha ammesso, è una caduta di stile dovuta all'irruenza di chi, prima i partire lancia in resta, non conta almeno fino a tre.

saluti

[Nebbiolino]

sono molto contento per Guado al Melo dell'amico Michele Scienza, ma chiamarla cantina EMERGENTE mi sembra un po' approssimativo, sono anni che fanno vino.

Ecco, è lo stesso pensiero che avevo avuto io.

[M. de Hades]

sono molto contento per Guado al Melo dell'amico Michele Scienza, ma chiamarla cantina EMERGENTE mi sembra un po' approssimativo, sono anni che fanno vino.

Ecco, è lo stesso pensiero che avevo avuto io.

Non me ne voglia nessuno (anzi, mi mando già a cagare da solo), ma questa non posso che quotarla anch'io...

[brifazio]

Quanto rumore per nulla, o quasi, perché le guide servono solo a chi le pubblica e, a volte ma non sempre, a qualcuno che vi collabora.

[M. de Hades]

Quanto rumore per nulla, o quasi, perché le guide servono solo a chi le pubblica e, a volte ma non sempre, a qualcuno che vi collabora.

Se mi permetti, la tua è una posizione un poco qualunquista.
Inoltre, sempre se mi permetti, quel "a volte ma non sempre", peraltro completato e rifinito dal "qualcuno", pare anche un filo pusillanime.
Il tutto sia detto, naturalmente, senza la benché minima volontà di polemica o di offesa.