Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord
Inviato: 04 set 2015 10:23
Ringraziandovi ancora delle info ricevute,
con un pò di ritardo riporto anche io qualche nota sul week end lungo nel rodano (alto), la prima volta per me, terroir di grande suggestione e bellezza, sarà tappa fissa speriamo..
Purtroppo periodo meno adatto per visitare i produttori, quasi tutti
in ferie.
Non ho note precise degli assaggi, vado a memoria.
1° giorno
Ad Ampuis, venerdì mattina cominciamo con Rostaing dove Renè ci ha accolto sorridente con grande disponibilità e cortesia, assaggiati:
Côte Rôtie Cuvée Classique Ampodium 2011, Côte Rôtie La Landonne 2012,
(Côte Rôtie Côte Blonde finito e non assaggiato), Condrieu La Bonnette 2013 o 14 non ricordo (non etichettato, come tutti), Coteaux du Languedoc Puech Noble rouge 2011.
Tutto molto buono, La Landonne di bella finezza, io ho apprezzato molto anche il Puech Noble, molta materia compressa ma con quel grip che permetterà una bella prospettiva.
Guigual chiuso, Jamet irrintracciabile, anche Fleury (ma che cantina faraonica ?), più giù anche Vernay chiuso...
avevamo fissato forunatamente da Cuilleron a Verlieu, linea vasta, un pò tutte le denominazioni del nord tranne hermitage, sul modello dei big rodaneschi (ma questi non si battono ).
Tutto molto pulito e corretto, interessante il Saint Joseph blanc Le Lombard 2014, il condrieu Les Chaillets 13, il Crozes Hermitage Les Deux Terrasses 12, uno dei due Côte Rôtie che non ricordo quale e il Cornas Les Vires mi pare.
Tornati ad Ampuis, salto da Barge sulla piazzetta, ma almeno i base ci hanno fatto scappare con una certa nonchalance
Trovata all'ultimo la signora Jasmin (insegna della cantina dopo la ferrovia impresentabile .. ma sono dettagli su ) dopo un iniziale stralunamento è stata gentile e molto simpatica: producono solo un rose, un colline rodanesche e il cote rotie, che devo dirvi mi è piaciuto, annata 2012 se ricordo bene, nitido e netto, vedremo con un pò di bottiglia, preso anche un 2010 a forza d'insistere..
Ho visto delle pendenze incredibili li sulla collina di Ampuis, impressionanti e non oso immaginare come fanno anche solo a trattare nei punti senza terrazzamenti e con quel terreno friabile e franoso, pazzesco.
2° giorno
Giorno dopo discesa verso Hermitage, attraversato a pie pari subito per andare da Bernard Gripa a Mauves, c'era solo il padre, un orso di poche parole,
assaggio in cantina delle ultime annate del S.Joseph sia bianco che rosso e del S. Peray, precisi senza sussulti in questa fase, primari i bianchi e compresso il rosso, vedremo con un po di bottiglia
Tornati a Tain, salto da La Compagnie de l'Hermitage in piazza (era aperto e siamo passati di li d'altronde), il tipo era solare e disponibile, più italiano che francese, un personaggio davvero che come tale si è fatto perdonare anche diverse sparate alla quali non ho ribattuto per non padronanza alcuna della lingua. Non ho capito alla fine se trattasi di un enoteca o qualcosa di più .. boh!
Per questa denominazione non abbiamo trovato quasi nessuno se non il punto vendita di Chapoutier, (sempre aperto, un altro po anche di notte!),
gentilissimi e cortesi, assaggi (gratuiti) di tutto tranne i big ( l'Hermitage rouge Sizeranne 2011 non male, anche il Cornas Les Arènes '12).
Sosta al ristorante di Jaboulet, dove non si sta male per niente, un cameriere tra l'altro è stato molto gentile e loquace da amante dell'Italia e dei nostri vini: bevuto al calice Condrieu Les Cassines 2010 e l'Hermitage blanc 2012 Le chevalier de Steriberg, corretti, mentre brutto l' Hermitage La Chapelle 2001, stanco e seduto.
Via corsa da Vincet Paris a Cornas nel pomeriggio.
Ha detto tutto Zilio, aggiungo che Vincent mi è piaciuto molto, umile e semplice come difficilmente mi sarei aspettato visto la visibilità che ha gia raggiunto.
3° giorno, Domenica
niente da segnalare, giorno di rientro, se non il pellegrinaggio
sulla collina a Tain alla chapelle
Direi che nel 2017 l'evento biennale della presentazione dei vini del Rodano non me lo farò scappare.. nel frattempo urge progettare una trasferta in periodo migliore,
da marzo a maggio 2016 direi.
con un pò di ritardo riporto anche io qualche nota sul week end lungo nel rodano (alto), la prima volta per me, terroir di grande suggestione e bellezza, sarà tappa fissa speriamo..
Purtroppo periodo meno adatto per visitare i produttori, quasi tutti
in ferie.
Non ho note precise degli assaggi, vado a memoria.
1° giorno
Ad Ampuis, venerdì mattina cominciamo con Rostaing dove Renè ci ha accolto sorridente con grande disponibilità e cortesia, assaggiati:
Côte Rôtie Cuvée Classique Ampodium 2011, Côte Rôtie La Landonne 2012,
(Côte Rôtie Côte Blonde finito e non assaggiato), Condrieu La Bonnette 2013 o 14 non ricordo (non etichettato, come tutti), Coteaux du Languedoc Puech Noble rouge 2011.
Tutto molto buono, La Landonne di bella finezza, io ho apprezzato molto anche il Puech Noble, molta materia compressa ma con quel grip che permetterà una bella prospettiva.
Guigual chiuso, Jamet irrintracciabile, anche Fleury (ma che cantina faraonica ?), più giù anche Vernay chiuso...
avevamo fissato forunatamente da Cuilleron a Verlieu, linea vasta, un pò tutte le denominazioni del nord tranne hermitage, sul modello dei big rodaneschi (ma questi non si battono ).
Tutto molto pulito e corretto, interessante il Saint Joseph blanc Le Lombard 2014, il condrieu Les Chaillets 13, il Crozes Hermitage Les Deux Terrasses 12, uno dei due Côte Rôtie che non ricordo quale e il Cornas Les Vires mi pare.
Tornati ad Ampuis, salto da Barge sulla piazzetta, ma almeno i base ci hanno fatto scappare con una certa nonchalance
Trovata all'ultimo la signora Jasmin (insegna della cantina dopo la ferrovia impresentabile .. ma sono dettagli su ) dopo un iniziale stralunamento è stata gentile e molto simpatica: producono solo un rose, un colline rodanesche e il cote rotie, che devo dirvi mi è piaciuto, annata 2012 se ricordo bene, nitido e netto, vedremo con un pò di bottiglia, preso anche un 2010 a forza d'insistere..
Ho visto delle pendenze incredibili li sulla collina di Ampuis, impressionanti e non oso immaginare come fanno anche solo a trattare nei punti senza terrazzamenti e con quel terreno friabile e franoso, pazzesco.
2° giorno
Giorno dopo discesa verso Hermitage, attraversato a pie pari subito per andare da Bernard Gripa a Mauves, c'era solo il padre, un orso di poche parole,
assaggio in cantina delle ultime annate del S.Joseph sia bianco che rosso e del S. Peray, precisi senza sussulti in questa fase, primari i bianchi e compresso il rosso, vedremo con un po di bottiglia
Tornati a Tain, salto da La Compagnie de l'Hermitage in piazza (era aperto e siamo passati di li d'altronde), il tipo era solare e disponibile, più italiano che francese, un personaggio davvero che come tale si è fatto perdonare anche diverse sparate alla quali non ho ribattuto per non padronanza alcuna della lingua. Non ho capito alla fine se trattasi di un enoteca o qualcosa di più .. boh!
Per questa denominazione non abbiamo trovato quasi nessuno se non il punto vendita di Chapoutier, (sempre aperto, un altro po anche di notte!),
gentilissimi e cortesi, assaggi (gratuiti) di tutto tranne i big ( l'Hermitage rouge Sizeranne 2011 non male, anche il Cornas Les Arènes '12).
Sosta al ristorante di Jaboulet, dove non si sta male per niente, un cameriere tra l'altro è stato molto gentile e loquace da amante dell'Italia e dei nostri vini: bevuto al calice Condrieu Les Cassines 2010 e l'Hermitage blanc 2012 Le chevalier de Steriberg, corretti, mentre brutto l' Hermitage La Chapelle 2001, stanco e seduto.
Via corsa da Vincet Paris a Cornas nel pomeriggio.
Ha detto tutto Zilio, aggiungo che Vincent mi è piaciuto molto, umile e semplice come difficilmente mi sarei aspettato visto la visibilità che ha gia raggiunto.
3° giorno, Domenica
niente da segnalare, giorno di rientro, se non il pellegrinaggio
sulla collina a Tain alla chapelle
Direi che nel 2017 l'evento biennale della presentazione dei vini del Rodano non me lo farò scappare.. nel frattempo urge progettare una trasferta in periodo migliore,
da marzo a maggio 2016 direi.