ETNA ROSSO

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gianni femminella
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda gianni femminella » 13 lug 2018 21:03

Riporto su l'argomento per Lorenzo
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
Messner
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 13 lug 2018 21:08

Lorenzo,
leggi tutto il thread, ti fai un idea interessante del terroir etneo.
Messner
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 06 set 2019 19:01

Riporto in auge il post, così facciamo qualche aggiornamento
I prezzi purtroppo stanno schizzando e primo su tutti ovviamente Magma.. in loco ha un prezzo che sta sulle 220 eurine.
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.
Fa dei vini che sono mooolto più puliti di 4-5 anni fa ma per me deve ancora lavorare sulla pulizia... Bevuto Chiusa Spagnolo e Campo Re 16 in loco: il primo aveva un filino di brett ma complessivamente era abbastanza pulito il secondo era devastato dal brett. Hanno una bellissima struttura, una vena acida molto importante e una persistenza ottima ma non sono tuttora puliti al naso...
Graci è saltato fuori con un super cru Arcuria sopra il Pozzo, prezzo 150 sacchi.
Pietradolce e barbabecchi anche loro hanno superato i 100 euro
Silvia Maestrelli chiede 100 euro in cantina per Il Contrada Caselle :shock:
Ad oggi ci sono circa 230 produttori su tutto il territorio etneo, fortissima espansione dovuta ad un terroir unico che tira ed ha enormi potenzialità inespresse: molti stanno riprendendo in mano le vigne di famiglia o sono in cerca di parcelle abbandonate da ripristinare.
Segnalo tre chicche: Alfio Cosentino Vigna Don Paolo 2016, curato da Salvo Foti (introvabile se non in loco, e lo è quasi anche in loco...Se volete berlo Cave Ox a Castiglione di Sicilia, tra l'altro fanno un ottima pizza con farine locali e ingredienti del territorio). Alla cieca è Borgogna bianca, diciamo più sullo stile Puligny... Non sfigura di fianco ad un discreto village... Non vi dico il prezzo perchè mi mandate a dar via il culo
Per i rossi invece segnalo Etna Rosso Santo Spirito di Palmento Costanzo. Buonissimo, completo, di razza, elegante, strutturato, persistente.
Vinudilice 2016 di Foti è squisito..Complessità non facile da raggiungere in un rosato. Vigna Bosco, agro di Bronte, 1350m slm,
Notevole crescita quaitativa anche per Piano dei Daini. Qualsiasi vino prendiate è buono, menzione speciale per Vigna Vico
eno
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda eno » 06 set 2019 19:59

[quote="Messner"]Riporto in auge il post, così facciamo qualche aggiornamento
I prezzi purtroppo stanno schizzando e primo su tutti ovviamente Magma.. in loco ha un prezzo che sta sulle 220 eurine.
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.
Fa dei vini che sono mooolto più puliti di 4-5 anni fa ma per me deve ancora lavorare sulla pulizia... Bevuto Chiusa Spagnolo e Campo Re 16 in loco: il primo aveva un filino di brett ma complessivamente era abbastanza pulito il secondo era devastato dal brett. Hanno una bellissima struttura, una vena acida molto importante e una persistenza ottima ma non sono tuttora puliti al naso...

Scusa Messner, ma...non sono" tuttora" puliti? Se sono brettati non lo sono adesso nè lo saranno in seguito, punto.E poi , un vino "devastato" dal brett è un vino rovinato, di che parliamo? E costa un botto, poi... :shock:
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RussianMind
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda RussianMind » 06 set 2019 23:01

I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.


fonte per dire una cosa del genere?

Perché è abbastanza confutabile
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 07 set 2019 10:16

eno ha scritto:
Messner ha scritto:Riporto in auge il post, così facciamo qualche aggiornamento
I prezzi purtroppo stanno schizzando e primo su tutti ovviamente Magma.. in loco ha un prezzo che sta sulle 220 eurine.
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.
Fa dei vini che sono mooolto più puliti di 4-5 anni fa ma per me deve ancora lavorare sulla pulizia... Bevuto Chiusa Spagnolo e Campo Re 16 in loco: il primo aveva un filino di brett ma complessivamente era abbastanza pulito il secondo era devastato dal brett. Hanno una bellissima struttura, una vena acida molto importante e una persistenza ottima ma non sono tuttora puliti al naso...

Scusa Messner, ma...non sono" tuttora" puliti? Se sono brettati non lo sono adesso nè lo saranno in seguito, punto.E poi , un vino "devastato" dal brett è un vino rovinato, di che parliamo? E costa un botto, poi... :shock:


Forse non ci siamo capiti.. Cornelissen dalla 2013/2014 in poi ha cominciato a lavorare un po' meglio in cantina riducendo i difetti (prima erano vini impressionanti, pieni di brett e volatile, spesso non riuscivi a finirne un bicchiere). Ad oggi, le annate nuove che produce sono più pulite ma non ha ancora raggiunto la pulizia assoluta perchè su certi vini gli scappa ancora la mano. Se migliorerà ed eliminerà completamente i difetti (cosa che non penso, vende anche grazie a questo, lui lo sa benissimo che i suoi vini sono brettati) allora sì che si cambierà registro.

Tu pensavi che io avessi detto che un vino difettato si pulisce con gli anni, assolutamente no. Io intendevo che negli anni ha migliorato la tecnica di vinificazione e sta diminuendo i difetti, anche se non c'è ancora riuscito (penso non lo voglia fare, questa è la peculiarità dei suoi vini). I vini ante 2014 sono nati pieni di difetti e sono tuttora così, ovviamente, il difetto non sparisce con l'affinamento

Sono stato più chiaro adesso?
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda eno » 07 set 2019 10:35

Diciamo che io ho capito esattamente quello che avevi scritto ... :lol: :lol: Poi hai creato un po' di confusione, dicendo che i vini adesso sono"moooolto" piu' puliti, pero' aggiungendo poi che uno era devastato dal brett...Comunque l'importante è chiarirsi. Quello che invece non capisco è come si possano accettare (e pagare cari, poi) vini impestati di brett e volatile.Un filo dell'una e dell'altra posso accettarlo, anche se preferirei di no, ma un vino devastato dal brett...mah...
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 07 set 2019 10:43

RussianMind ha scritto:
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.


fonte per dire una cosa del genere?

Perché è abbastanza confutabile


Vado tutti gli anni in loco, a Randazzo, diverse settimane. Conosco bene il territorio e ho instaurato un buon rapporto con diversi enotecari e ristoratori. Tutti mi hanno detto che è di gran lunga il vino che vendono di più, dal susucaru alle contrade al magma. Cornelissen non vende a privati quindi per forza la gente che va a fargli visita (soprattutto stranieri) si riversa nelle enoteche o nei ristoranti. E lo fa in loop. Considera che stiamo arrivando ad un livello di turismo enologico impressionante in quella zona...
Tutti i giorni ma dico tutti i giorni in estate ci sono gruppi di stranieri su e giù per le vigne del vulcano in visita a realtà vitivinicole. E sono parecchi, soprattutto asiatici! D'inverno mi hanno detto che cala un po' ma comunque ce ne sono lo stesso!

Adesso ti faccio un osservazione: magma 16 in praticamente tutte le enoteche in cui sono andato nella zona etnea sta sui 220, alcune anche 250. Online molte enoteche lo vendono a 220. Il prezzo sembra calmierato all'inverso: sotto ai 220 non si va, oltre no limits. Callmewine, Galli, Meteri (solo tannico lo aveva a 190, una mosca bianca) hanno quel prezzo lì. Coincidenze? No semplicemente è il prezzo di vendita consigliato dalla fonte. La tiratura è limitata, la richiesta supera la domanda, il prezzo continua a salire sul mercato mentre sono 3 anni che il prezzo in cantina, per operatori, rimane bloccato. Prima si comprava con 140 euro, adesso neanche per sogno. La stessa cosa vale per tutte le sue contrade che hanno un prezzo di vendita in enoteca che sta sulle 65/70 eurine.
Ho fatto l'esempio più eclatante ma ci sono tantissimi produttori, soprattutto medio piccoli, che hanno un prezzo di vendita relativamente basso nei confronti degli operatori e il prezzo poi schizza su appena viene rivenduto al cliente. Anche ricarichi del 150%.
Ora su alcuni produttori questo sistema diventa una lama a doppio taglio perchè è probabile che ti rimangano invenduti, ma su quelli arcinoti vai senza problemi, e si acuirà questo fenomeno di rincaro.
Vogliono cercare di rendere il territorio una potenziale miniera d'oro alla stregua delle Langhe (ora non sto a paragonare i due terroir, per me langhe batte 100 a 0 Etna). Sembra che ci stiano riuscendo perchè fino a 15 anni fa il vino etneo era semisconosciuto e aveva prezzi bassissimi, ora è cresciuto esponenzialmente e continua a farlo
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 07 set 2019 10:49

eno ha scritto:Diciamo che io ho capito esattamente quello che avevi scritto ... :lol: :lol: Poi hai creato un po' di confusione, dicendo che i vini adesso sono"moooolto" piu' puliti, pero' aggiungendo poi che uno era devastato dal brett...Comunque l'importante è chiarirsi. Quello che invece non capisco è come si possano accettare (e pagare cari, poi) vini impestati di brett e volatile.Un filo dell'una e dell'altra posso accettarlo, anche se preferirei di no, ma un vino devastato dal brett...mah...


Sì sono molto più puliti nel senso che se prima erano tutti devastati dal brett e dalla volatile ora ne trovi uno o due di cru che hanno questo difetto, un bel passo in avanti vero?! :lol: :lol:
Comunque basta essersi chiariti 8)

Purtroppo e dico purtroppo negli ultimi anni vanno molto queste tipologie di vino, lo sai meglio di me, e la gente vuole spacciare per qualcosa di particolare e genuino un vino difettato. Si abituano a bere vini difettati e per loro il difetto diventa un quid in più, ignorando che è un difetto. Entrano in un circolo in cui si beve solo vini difettati. Allora finchè c'è un pelino di volatile può essere tollerata se sotto abbiamo una materia importante (Cornelissen sotto ha una materia importante, soprattutto su contrade e magma) se però eccede insomma... meglio lavandinarli
Anche perchè se uno bevesse solo ed esclusivamente vini puliti si sognerebbe di bere Valentini, Rinaldi and so on
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda zampaflex » 07 set 2019 12:38

Messner ha scritto:Vinudilice 2016 di Foti è squisito..Complessità non facile da raggiungere in un rosato. Vigna Bosco, agro di Bronte, 1350m slm,
Notevole crescita quaitativa anche per Piano dei Daini. Qualsiasi vino prendiate è buono, menzione speciale per Vigna Vico


A luglio ho preso sulla fiducia Vinupetra 16, che ho assaggiato a Mivino. mi è sembrato molto buono, ma un po' sottile.
Vinudiluce 17 invece non mi è piaciuto.
Secondo te a quanti anni dalla vendemmia vanno bevuti i Vinupetra?
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 07 set 2019 12:49

zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:Vinudilice 2016 di Foti è squisito..Complessità non facile da raggiungere in un rosato. Vigna Bosco, agro di Bronte, 1350m slm,
Notevole crescita quaitativa anche per Piano dei Daini. Qualsiasi vino prendiate è buono, menzione speciale per Vigna Vico


A luglio ho preso sulla fiducia Vinupetra 16, che ho assaggiato a Mivino. mi è sembrato molto buono, ma un po' sottile.
Vinudiluce 17 invece non mi è piaciuto.
Secondo te a quanti anni dalla vendemmia vanno bevuti i Vinupetra?


Io aspetterei almeno 5 anni... Su annate importanti per estrazione anche 7-8... Vinupetra abbisogna di tempo per concedersi e trovare l'equilibrio.
Cosa non ti è piaciuto di Vinudilice 17?
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda zampaflex » 07 set 2019 12:58

Messner ha scritto:Cosa non ti è piaciuto di Vinudilice 17?


Non ho preso appunti, solo un voto complessivo, basso. Non mi ricordo altro.
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda RussianMind » 07 set 2019 13:17

Messner ha scritto:
RussianMind ha scritto:
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.


fonte per dire una cosa del genere?

Perché è abbastanza confutabile


Vado tutti gli anni in loco, a Randazzo, diverse settimane. Conosco bene il territorio e ho instaurato un buon rapporto con diversi enotecari e ristoratori. Tutti mi hanno detto che è di gran lunga il vino che vendono di più, dal susucaru alle contrade al magma. Cornelissen non vende a privati quindi per forza la gente che va a fargli visita (soprattutto stranieri) si riversa nelle enoteche o nei ristoranti. E lo fa in loop. Considera che stiamo arrivando ad un livello di turismo enologico impressionante in quella zona...
Tutti i giorni ma dico tutti i giorni in estate ci sono gruppi di stranieri su e giù per le vigne del vulcano in visita a realtà vitivinicole. E sono parecchi, soprattutto asiatici! D'inverno mi hanno detto che cala un po' ma comunque ce ne sono lo stesso!

Adesso ti faccio un osservazione: magma 16 in praticamente tutte le enoteche in cui sono andato nella zona etnea sta sui 220, alcune anche 250. Online molte enoteche lo vendono a 220. Il prezzo sembra calmierato all'inverso: sotto ai 220 non si va, oltre no limits. Callmewine, Galli, Meteri (solo tannico lo aveva a 190, una mosca bianca) hanno quel prezzo lì. Coincidenze? No semplicemente è il prezzo di vendita consigliato dalla fonte. La tiratura è limitata, la richiesta supera la domanda, il prezzo continua a salire sul mercato mentre sono 3 anni che il prezzo in cantina, per operatori, rimane bloccato. Prima si comprava con 140 euro, adesso neanche per sogno. La stessa cosa vale per tutte le sue contrade che hanno un prezzo di vendita in enoteca che sta sulle 65/70 eurine.
Ho fatto l'esempio più eclatante ma ci sono tantissimi produttori, soprattutto medio piccoli, che hanno un prezzo di vendita relativamente basso nei confronti degli operatori e il prezzo poi schizza su appena viene rivenduto al cliente. Anche ricarichi del 150%.
Ora su alcuni produttori questo sistema diventa una lama a doppio taglio perchè è probabile che ti rimangano invenduti, ma su quelli arcinoti vai senza problemi, e si acuirà questo fenomeno di rincaro.
Vogliono cercare di rendere il territorio una potenziale miniera d'oro alla stregua delle Langhe (ora non sto a paragonare i due terroir, per me langhe batte 100 a 0 Etna). Sembra che ci stiano riuscendo perchè fino a 15 anni fa il vino etneo era semisconosciuto e aveva prezzi bassissimi, ora è cresciuto esponenzialmente e continua a farlo


Sicuramente si è mosso bene facendo l'etichetta ad hoc per il Cave Ox (il locale di riferimento del versante nord, un must) ed essendo molto presente sul territorio (lo trovi spesso a fare una pausa nei posti giusti, tipo il Buongustaio a Randazzo). Ma cos'è Randazzo o l'Italia (dove Cornelissen è molto meno distribuito di altri) rispetto al mondo?
Il titolo che conferisci a Cornelissen io lo darei a un Graci che vende un botto ovunque (in Italia è con Pellegrini) o di un Passopisciaro per il quale arrivano da ogni dove all'Etna. E' Franchetti il fenomeno assoluto dell'Etna, quello che muove le masse. Poi sì, Cornelissen, ma anche Giuseppe Russo, Foti anche se ne fa poche, SRC sta andando forte, Pietradolce, Eduardo Acosta Torres per le bottiglie che fa.

Riguardo alla quantità di visitatori, l'ho vista anche io aumentare, ma siamo lontanissimi dai numeri delle langhe, Bolgheri, Montalcino, Chianti Classico.

Riguardo ai vini di Cornelissen, sono d'accordo che ora sono molto più coordinati e meno estremi/erronei di un tempo. A me Magma piace molto ed è un vino che dove non ricaricano troppo, può valere l'esperienza, Munjebel discretamente, il base Susucaru-Contadino finora no, anzi non lo consiglio affatto.

/
In generale all'Etna sono in pochi a fare grandi bianchi. Questo il vero tema secondo me.
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Messner » 07 set 2019 14:30

RussianMind ha scritto:
Messner ha scritto:
RussianMind ha scritto:
I vini di Cornelissen sono ampiamente i più ricercati di tutto il vulcano e si vendono con una facilità disarmante.


fonte per dire una cosa del genere?

Perché è abbastanza confutabile


Vado tutti gli anni in loco, a Randazzo, diverse settimane. Conosco bene il territorio e ho instaurato un buon rapporto con diversi enotecari e ristoratori. Tutti mi hanno detto che è di gran lunga il vino che vendono di più, dal susucaru alle contrade al magma. Cornelissen non vende a privati quindi per forza la gente che va a fargli visita (soprattutto stranieri) si riversa nelle enoteche o nei ristoranti. E lo fa in loop. Considera che stiamo arrivando ad un livello di turismo enologico impressionante in quella zona...
Tutti i giorni ma dico tutti i giorni in estate ci sono gruppi di stranieri su e giù per le vigne del vulcano in visita a realtà vitivinicole. E sono parecchi, soprattutto asiatici! D'inverno mi hanno detto che cala un po' ma comunque ce ne sono lo stesso!

Adesso ti faccio un osservazione: magma 16 in praticamente tutte le enoteche in cui sono andato nella zona etnea sta sui 220, alcune anche 250. Online molte enoteche lo vendono a 220. Il prezzo sembra calmierato all'inverso: sotto ai 220 non si va, oltre no limits. Callmewine, Galli, Meteri (solo tannico lo aveva a 190, una mosca bianca) hanno quel prezzo lì. Coincidenze? No semplicemente è il prezzo di vendita consigliato dalla fonte. La tiratura è limitata, la richiesta supera la domanda, il prezzo continua a salire sul mercato mentre sono 3 anni che il prezzo in cantina, per operatori, rimane bloccato. Prima si comprava con 140 euro, adesso neanche per sogno. La stessa cosa vale per tutte le sue contrade che hanno un prezzo di vendita in enoteca che sta sulle 65/70 eurine.
Ho fatto l'esempio più eclatante ma ci sono tantissimi produttori, soprattutto medio piccoli, che hanno un prezzo di vendita relativamente basso nei confronti degli operatori e il prezzo poi schizza su appena viene rivenduto al cliente. Anche ricarichi del 150%.
Ora su alcuni produttori questo sistema diventa una lama a doppio taglio perchè è probabile che ti rimangano invenduti, ma su quelli arcinoti vai senza problemi, e si acuirà questo fenomeno di rincaro.
Vogliono cercare di rendere il territorio una potenziale miniera d'oro alla stregua delle Langhe (ora non sto a paragonare i due terroir, per me langhe batte 100 a 0 Etna). Sembra che ci stiano riuscendo perchè fino a 15 anni fa il vino etneo era semisconosciuto e aveva prezzi bassissimi, ora è cresciuto esponenzialmente e continua a farlo


Sicuramente si è mosso bene facendo l'etichetta ad hoc per il Cave Ox (il locale di riferimento del versante nord, un must) ed essendo molto presente sul territorio (lo trovi spesso a fare una pausa nei posti giusti, tipo il Buongustaio a Randazzo). Ma cos'è Randazzo o l'Italia (dove Cornelissen è molto meno distribuito di altri) rispetto al mondo?
Il titolo che conferisci a Cornelissen io lo darei a un Graci che vende un botto ovunque (in Italia è con Pellegrini) o di un Passopisciaro per il quale arrivano da ogni dove all'Etna. E' Franchetti il fenomeno assoluto dell'Etna, quello che muove le masse. Poi sì, Cornelissen, ma anche Giuseppe Russo, Foti anche se ne fa poche, SRC sta andando forte, Pietradolce, Eduardo Acosta Torres per le bottiglie che fa.

Riguardo alla quantità di visitatori, l'ho vista anche io aumentare, ma siamo lontanissimi dai numeri delle langhe, Bolgheri, Montalcino, Chianti Classico.

Riguardo ai vini di Cornelissen, sono d'accordo che ora sono molto più coordinati e meno estremi/erronei di un tempo. A me Magma piace molto ed è un vino che dove non ricaricano troppo, può valere l'esperienza, Munjebel discretamente, il base Susucaru-Contadino finora no, anzi non lo consiglio affatto.

/
In generale all'Etna sono in pochi a fare grandi bianchi. Questo il vero tema secondo me.


Ma sicuramente siamo lontanissimi da langhe, montalcino and so on, ma siamo anche lontanissimi come qualità di vino... non vorremo paragonare un top di gamma etneo con un top di gamma ilcinese/langarolo?! :lol:
Dico solo che loro vogliono arrivare a quei numeri, è la loro volontà...Che ci riescano ne dubito, ma i prezzi stanno schizzando eh...
Randazzo non è nulla, come non lo è Castiglione di Sicilia, Bronte, Milo e così via, ma considera che un vino venduto a prezzo x dalla fonte se salta fuori a 2x o addirittura 2,5x in enoteche mediamente oneste con ricarichi molto contenuti (non faccio nomi, ma in territorio etneo ce ne sono alcune) significa che tira parecchio e che di mercato ne ha parecchio. Soprattutto se il prezzo di partenza è elevato. poi Cornelissen fa storia a se per le ragioni che ti ho detto poco fa: gli altri vini non hanno suddetti ricarichi in queste enoteche. Non ti puoi permettere di fare un 2x su barbagalli o barbabecchi, rimani con bottiglie invendute.
Qui sul forum molti sanno il prezzo di barbagalli alla fonte e anche di Barbabecchi, basta avere i listini di Cuzziol e Pellegrini.
Sappiano che in territorio etneo si trovano rispettivamente a 100 e 120, siamo ben lontani da 2x o 2,5x...E sono due vini che si vendono senza problemi, così come il Prephylloxera di Terre Nere e il Pietramarina di Benanti
Michelasso
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Re: ETNA ROSSO

Messaggioda Michelasso » 16 set 2019 12:10

Non solo rosso...comunque: sono indeciso se partecipare ad una degustazione guidata in cui si berranno i seguenti vini, voi che ne pensate?

    I Vigneri di Salvo Foti - VINUDILICE - Spumante Metodo Classico
    Primaterra - PRIMAE ROSAE - Etna rosato DOC - 2018
    Vivera - SALISIRE - Etna bianco DOC - 2010
    Tenuta di Bastonaca - Etna rosso DOC - 2014
    Gulfi - RESECA - Sicilia IGT - 2011
    Tenuta di Aglaea - ANNACARE - Etna rosso DOC - 2012
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
(G. Debord)

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