Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 08 ago 2015 15:57

zampaflex ha scritto:Sono velocemente passato da Valle Reale nei giorni scorsi, assaggiati solo i rossi di buona scalettatura con l'ovvia performance del San Calisto, vino dotato più di equilibrio che di carattere, cosa che a qualcuno potrebbe farlo passare in secondo piano. Ma è un signor vino. Provata la 11 ma ho comprato anche la 10 che risulta correlata con l'annata più fresca.
Sulle piante attorno alla cantina grappoli un po' spargoli ma sani. Escursione termica garantita anche in questa estate rovente e piena fiducia della cantina nel potere produrre il vino di punta dopo alcune annate saltate.


Grande Luciano! :D
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 12 ago 2015 15:39

Accidenti qui sono tutti in ferie.
Un amico ha approfittato del calici sotto le stelle a Pescara per provare i piccoli e mi ha segnalato guardiani farchione e fattoria licia.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 12 ago 2015 15:43

Stappato l'altro ieri Inferi 10 di Marramiero trovando quello che non si vorrebbe : surmaturazione del frutto senza piena maturità fenolica (sensazioni vegetali da raspo verde), passaggio imbalsamatorio in botte piccola e nuova...bruciante all'ingresso, acidità adeguata ma slegata.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda pippo65 » 13 ago 2015 12:50

qualche nome alla rinfusa sul Montepulciano:
interpretazioni tradizionali Filomusi Guelfi, Pepe, Torre dei Beati (CocciaPazza), De Fermo. Modernisti: zaccagnini, Torredei Beati(Mazzamurello) Tenute Ulisse (Fermentazione spontanea NATIVAE), san Calisto di Valle reale (cambiato stile negli ultimi anni).
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda pippo65 » 13 ago 2015 15:50

il miglior Trebbiano d'Abruzzo (escluso Valentini, ok) che abbia assaggiato negli ultimi anni è il Fonte Canale di Tiberio. IMHO, ovviamente. ma convintamente!
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 13 ago 2015 17:02

pippo65 ha scritto:san Calisto di Valle reale (cambiato stile negli ultimi anni).


Cambiato enologo dalla vendemmia 2011 :wink:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 13 ago 2015 17:25

AedesLaterani2012 ha scritto:
pippo65 ha scritto:san Calisto di Valle reale (cambiato stile negli ultimi anni).


Cambiato enologo dalla vendemmia 2011 :wink:


Inclusa? È anche per questo che il 10 è più fresco?
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 13 ago 2015 17:56

zampaflex ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
pippo65 ha scritto:san Calisto di Valle reale (cambiato stile negli ultimi anni).


Cambiato enologo dalla vendemmia 2011 :wink:


Inclusa? È anche per questo che il 10 è più fresco?


Sì, Luciano, l'enologa Luciana Biondo è stata "rimpiazzata" nel 2012 da Emanuel Merlo; il consulente esterno è il noto wine-maker Carlo Ferrini dal 2007, se non ricordo male. :|
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Valdez » 15 ago 2015 12:00

Sarà che quando penso al Montepulciano d'Abruzzo mi sovviene irrimediabilmente l'immagine della pergola abruzzese e delle grande botte in legno di quercia, sarà che sono fortemente influenzo dalla storicità e dalle tradizioni di lunga data, sta di fatto che mi si visualizzano davanti agli occhi due produttori, il primo è Valentini, ed è stato descritto talmente bene e in maniera coinvolgente da aedeslaterani che su questo trovo poco da aggiungere a meno di entrare in tecnicismi oppure numerosi aneddoti che aleggiano tra leggende e realtà, il secondo è un tale Santoleri, per il quale invito a leggere la bellissima descrizione fatta da Mario Soldati in vino al vino. Mi raccontavano che Soldati fu talmente folgorato dalla qualità dei vini, bellezza del luogo con le sue ancora intatte vigne vecchissime in posizione privilegiata e fascino dei proprietari che andò via caricando l'auto oltre il limite di quel che sarebbe capace uno sfollato. Poi le capacità (oppure opportunità, o anche volontà) di marketing non sempre coincidono con i meriti di un prodotto. So che adesso stanno per commercializzare la riserva 2001 con 14 anni di affinamento sulle spalle (l'ultima riserva era ferma al 2000), con la stessa passione e stessa tecnica di sempre, ditemi voi chi si può permettere altrettanto in questi tempi.
Per chi se ne fregasse di tutto questo, l'altra faccia della medaglia è indiscutibilmente Masciarelli, il più internazionale di tutti i Montepulciano (e Trebbiano), il suoi Villa Gemma Rosso e Trebbiano Marina Cvetic sono di chiara scuola Louis Jadot. Ne risulta un montepulciano quasi perfetto, amaroneggiante, piacione, di stampo internazionale e difficilmente riconducibile al varietale, ma indubbiamente un gran vino.
Tra gli altri nomi ribadisco De Fermo (eccellente), Praesidium da Prezza in provincia dell'Aquilla, qui si cambia decisamente zona, entroterra vero e vino autentico e tradizionalista, grande sia il montepulciano che il cerasuolo prodotto con il metodo del salasso. Poi Palazzo Centofanti con i suoi ottimi Montepulciano e cerasuolo dall'impareggiabile rapporto qualità/prezzo e gustosissime nuances da griotte chambertin (tanto che dopo averne provati un'infinità sta ultimamente diventando il mio rosso quotidiano), Chiusa Grande, Torre dei Beati, Nicodemi con il Neromoro, Tenuta Ulisse con i suoi vini senza legno e un profumatissimo e discusso cerasuolo ottenuto da un particolare processo di criomacerazione, Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 15 ago 2015 14:35

Valdez ha scritto:Sarà che quando penso al Montepulciano d'Abruzzo mi sovviene irrimediabilmente l'immagine della pergola abruzzese e delle grande botte in legno di quercia, sarà che sono fortemente influenzo dalla storicità e dalle tradizioni di lunga data, sta di fatto che mi si visualizzano davanti agli occhi due produttori, il primo è Valentini, ed è stato descritto talmente bene e in maniera coinvolgente da aedeslaterani che su questo trovo poco da aggiungere a meno di entrare in tecnicismi oppure numerosi aneddoti che aleggiano tra leggende e realtà, il secondo è un tale Santoleri, per il quale invito a leggere la bellissima descrizione fatta da Mario Soldati in vino al vino. Mi raccontavano che Soldati fu talmente folgorato dalla qualità dei vini, bellezza del luogo con le sue ancora intatte vigne vecchissime in posizione privilegiata e fascino dei proprietari che andò via caricando l'auto oltre il limite di quel che sarebbe capace uno sfollato. Poi le capacità (oppure opportunità, o anche volontà) di marketing non sempre coincidono con i meriti di un prodotto. So che adesso stanno per commercializzare la riserva 2001 con 14 anni di affinamento sulle spalle (l'ultima riserva era ferma al 2000), con la stessa passione e stessa tecnica di sempre, ditemi voi chi si può permettere altrettanto in questi tempi.
Per chi se ne fregasse di tutto questo, l'altra faccia della medaglia è indiscutibilmente Masciarelli, il più internazionale di tutti i Montepulciano (e Trebbiano), il suoi Villa Gemma Rosso e Trebbiano Marina Cvetic sono di chiara scuola Louis Jadot. Ne risulta un montepulciano quasi perfetto, amaroneggiante, piacione, di stampo internazionale e difficilmente riconducibile al varietale, ma indubbiamente un gran vino.
Tra gli altri nomi ribadisco De Fermo (eccellente), Praesidium da Prezza in provincia dell'Aquilla, qui si cambia decisamente zona, entroterra vero e vino autentico e tradizionalista, grande sia il montepulciano che il cerasuolo prodotto con il metodo del salasso. Poi Palazzo Centofanti con i suoi ottimi Montepulciano e cerasuolo dall'impareggiabile rapporto qualità/prezzo e gustosissime nuances da griotte chambertin (tanto che dopo averne provati un'infinità sta ultimamente diventando il mio rosso quotidiano), Chiusa Grande, Torre dei Beati, Nicodemi con il Neromoro, Tenuta Ulisse con i suoi vini senza legno e un profumatissimo e discusso cerasuolo ottenuto da un particolare processo di criomacerazione, Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).


Grazie delle (immeritate) parole di stima! :D Quanto al resto non posso che dirTi: chapeau! Un affascinanante viaggio emozionale (per dirla alla Soldati) fra i Montepulciano ed i Trebbiano d'Abruzzo di visione tradizionalista e 'modernista' (o di aspirazione 'internazionalista', se mi passi il termine)... :wink:
L'occasione è gradita per augurarTi buon Ferragosto, dai Colli bolognesi, davanti ad un calice di Pignoletto frizzante... :mrgreen:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda miccel » 15 ago 2015 20:40

Mi intendo pochino di Montepulciano, ma ci aggiungerei questo, che ho bevuto ieri sera su costolette di agnello alla griglia: EMIDIO PEPE - MONTEPULCIANO 2007, un vino consistente e buono, direi consistentemente buono. Un'aggressione sensoriale, dovuta alla ricchezza, ma il vino è fluido ed equilibrato, giusto nell'acidità e nel tannino, si beve con gusto, trascina.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda max.giuli » 16 ago 2015 16:55

Valdez ha scritto:...Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).


Bella descrizione!
Pecorini molti ma di mio gusto pochissimi:
Quello di Pepe (bevuto poco fa il 2010) è molto buono ma ha un costo.
A scendere di prezzo De Fermo, sui 17
Infine Tiberio, mi sembra ora anche in versione lieviti indigeni, sui 14
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Smarco » 16 ago 2015 18:59

max.giuli ha scritto:
Valdez ha scritto:...Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).


Bella descrizione!
Pecorini molti ma di mio gusto pochissimi:
Quello di Pepe (bevuto poco fa il 2010) è molto buono ma ha un costo.
A scendere di prezzo De Fermo, sui 17
Infine Tiberio, mi sembra ora anche in versione lieviti indigeni, sui 14

Ieri sera ho bevuto il pecorino di Palusci 2013, in etichetta è scritto senza solfiti aggiunti, gradazione 13 gradi, sinceramente è 3 volte che cerco di scrivere qualcosa ma non ci riesco, all inizio puzza poi dopo un po sembra pulirsi ma senza rilevare niente di preciso, in bocca c'è un po di amarognolo e al sorso è astringente con rimandi al pompelmo rosa, vino che mi ha lasciato assai perplesso o che proprio non ho capito.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 17 ago 2015 07:56

Smarco ha scritto:
max.giuli ha scritto:
Valdez ha scritto:...Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).


Bella descrizione!
Pecorini molti ma di mio gusto pochissimi:
Quello di Pepe (bevuto poco fa il 2010) è molto buono ma ha un costo.
A scendere di prezzo De Fermo, sui 17
Infine Tiberio, mi sembra ora anche in versione lieviti indigeni, sui 14

Ieri sera ho bevuto il pecorino di Palusci 2013, in etichetta è scritto senza solfiti aggiunti, gradazione 13 gradi, sinceramente è 3 volte che cerco di scrivere qualcosa ma non ci riesco, all inizio puzza poi dopo un po sembra pulirsi ma senza rilevare niente di preciso, in bocca c'è un po di amarognolo e al sorso è astringente con rimandi al pompelmo rosa, vino che mi ha lasciato assai perplesso o che proprio non ho capito.


Ieri sera, con filetto di trota salmonata, Pecorino d'Abruzzo DOP 2012 di Marramiero (Rosciano -PE-). Affinamento in acciaio e vetro. Rapporto qualità/prezzo ottimo.
Soliti lieviti selezionati inoculati in vasca con aggiunta dei soliti "piacioni", tipo 'sentori tropicali', che - seppur d'impronta 'modernista' - trovo piacevoli fino ad un certo punto. Beva gradevole; gusto rotondo; buona persistenza al palato. Lo riproverei magari con spiedino di carne bianca o pollo allo spiedo.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 24 ago 2015 11:03

AedesLaterani2012 ha scritto:Ieri sera, con filetto di trota salmonata, Pecorino d'Abruzzo DOP 2012 di Marramiero (Rosciano -PE-). Affinamento in acciaio e vetro. Rapporto qualità/prezzo ottimo.
Soliti lieviti selezionati inoculati in vasca con aggiunta dei soliti "piacioni", tipo 'sentori tropicali', che - seppur d'impronta 'modernista' - trovo piacevoli fino ad un certo punto. Beva gradevole; gusto rotondo; buona persistenza al palato. Lo riproverei magari con spiedino di carne bianca o pollo allo spiedo.


Discutevo la scorsa settimana con Capriotti (Poderi San Lazzaro) del perché usasse la barrique per il Montepulciano, e in qualche modo ho intuito che il vitigno è riduttivo e si presta bene ad essere elevato in un ambiente con ossigenazione di un certo spessore, da cui la barrique (chi è più esperto di me sul Montepulciano mi dica se sto scrivendo una vaccata :D ).
Dato che i suoi vini, anche i 14 da barrique nuova / seminuova, non risultano così marcati da tannino e vaniglie varie, mi è venuto in mente l'esempio del Marramiero che ho bevuto a metà mese, abbondante degli uni e delle altre.
...sento odore di chips o aggiunte "industriali"...
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 24 ago 2015 12:14

zampaflex ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:Ieri sera, con filetto di trota salmonata, Pecorino d'Abruzzo DOP 2012 di Marramiero (Rosciano -PE-). Affinamento in acciaio e vetro. Rapporto qualità/prezzo ottimo.
Soliti lieviti selezionati inoculati in vasca con aggiunta dei soliti "piacioni", tipo 'sentori tropicali', che - seppur d'impronta 'modernista' - trovo piacevoli fino ad un certo punto. Beva gradevole; gusto rotondo; buona persistenza al palato. Lo riproverei magari con spiedino di carne bianca o pollo allo spiedo.


Discutevo la scorsa settimana con Capriotti (Poderi San Lazzaro) del perché usasse la barrique per il Montepulciano, e in qualche modo ho intuito che il vitigno è riduttivo e si presta bene ad essere elevato in un ambiente con ossigenazione di un certo spessore, da cui la barrique (chi è più esperto di me sul Montepulciano mi dica se sto scrivendo una vaccata :D ).
Dato che i suoi vini, anche i 14 da barrique nuova / seminuova, non risultano così marcati da tannino e vaniglie varie, mi è venuto in mente l'esempio del Marramiero che ho bevuto a metà mese, abbondante degli uni e delle altre.
...sento odore di chips o aggiunte "industriali"...


Concordo, Luciano, come al solito. Se parliamo del Montepulciano 'Inferi' di Marramiero, vino di punta aziendale che assaggiai in una degustazione AIS, il legno dei caratelli si sente eccome; in questo caso parliamo di cinque passaggi - se non ricordo male nell'arco di un anno - in barriques nuove, ciascuna di legno diverso. Diamine se è marcata la nota boisé! :wink:
Ultima modifica di AedesLaterani2012 il 24 ago 2015 12:24, modificato 2 volte in totale.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 24 ago 2015 12:23

... vale sempre il discorso 'tradizionalista' (alla Valentini, per capirci) che, per levigare il tannino del Montepulciano d'Abruzzo, sarebbe auspicabile la botte grande, in castagno o quercia...
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda bpdino » 24 ago 2015 12:37

E comunque se mai volessimo espatriare dalla terra natia, non dimentichiamoci che nelle Marche c’è un Montepulciano d’Abruzzo che benché faccia un doppio passaggio in botte piccola dopo alcuni annetti lasciato in cantina dimostra l’estrema classe (e potenza, indubbiamente) di cui è capace. Non aggiungo altro!
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 24 ago 2015 12:40

bpdino ha scritto:E comunque se mai volessimo espatriare dalla terra natia, non dimentichiamoci czhe nelle Marche c’è un Montepulciano d’Abruzzo che benché faccia un doppio passaggio in botte piccola dopo alcuni annetti lasciato in cantina dimostra l’estrema classe (e potenza, indubbiamente) di cui è capace. Non aggiungo altro!


Ti piace vincere facile, eh Bernardo? :wink:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda bpdino » 24 ago 2015 12:45

AedesLaterani2012 ha scritto:
bpdino ha scritto:E comunque se mai volessimo espatriare dalla terra natia, non dimentichiamoci czhe nelle Marche c’è un Montepulciano d’Abruzzo che benché faccia un doppio passaggio in botte piccola dopo alcuni annetti lasciato in cantina dimostra l’estrema classe (e potenza, indubbiamente) di cui è capace. Non aggiungo altro!


Ti piace vincere facile, eh Bernardo? :wink:


Eppure spesso non incontra il favore del (grande) pubblico.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda max.giuli » 24 ago 2015 16:13

AedesLaterani2012 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:Ieri sera, con filetto di trota salmonata, Pecorino d'Abruzzo DOP 2012 di Marramiero (Rosciano -PE-). Affinamento in acciaio e vetro. Rapporto qualità/prezzo ottimo.
Soliti lieviti selezionati inoculati in vasca con aggiunta dei soliti "piacioni", tipo 'sentori tropicali', che - seppur d'impronta 'modernista' - trovo piacevoli fino ad un certo punto. Beva gradevole; gusto rotondo; buona persistenza al palato. Lo riproverei magari con spiedino di carne bianca o pollo allo spiedo.


Discutevo la scorsa settimana con Capriotti (Poderi San Lazzaro) del perché usasse la barrique per il Montepulciano, e in qualche modo ho intuito che il vitigno è riduttivo e si presta bene ad essere elevato in un ambiente con ossigenazione di un certo spessore, da cui la barrique (chi è più esperto di me sul Montepulciano mi dica se sto scrivendo una vaccata :D ).
Dato che i suoi vini, anche i 14 da barrique nuova / seminuova, non risultano così marcati da tannino e vaniglie varie, mi è venuto in mente l'esempio del Marramiero che ho bevuto a metà mese, abbondante degli uni e delle altre.
...sento odore di chips o aggiunte "industriali"...


Concordo, Luciano, come al solito. Se parliamo del Montepulciano 'Inferi' di Marramiero, vino di punta aziendale che assaggiai in una degustazione AIS, il legno dei caratelli si sente eccome; in questo caso parliamo di cinque passaggi - se non ricordo male nell'arco di un anno - in barriques nuove, ciascuna di legno diverso. Diamine se è marcata la nota boisé! :wink:


Aimé, a mio avviso Inferi in trend discendente da molti anni. Non è solo un fatto di legno direi. Pur restando come genere tra i montepulciano più o meno costruiti ed appiattiti dal legno si può fare molto meglio.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 24 ago 2015 16:13

AedesLaterani2012 ha scritto:... vale sempre il discorso 'tradizionalista' (alla Valentini, per capirci) che, per levigare il tannino del Montepulciano d'Abruzzo, sarebbe auspicabile la botte grande, in castagno o quercia...


Però sono parecchi i produttori che usano il legno piccolo. In qualche caso male e ne resta un segno, in altri bene e il vino non si ingessa. Vorrei capire meglio questo aspetto del vitigno e del suo invecchiamento, al di là del manico espresso dal singolo.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda max.giuli » 24 ago 2015 17:06

zampaflex ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:... vale sempre il discorso 'tradizionalista' (alla Valentini, per capirci) che, per levigare il tannino del Montepulciano d'Abruzzo, sarebbe auspicabile la botte grande, in castagno o quercia...


Però sono parecchi i produttori che usano il legno piccolo. In qualche caso male e ne resta un segno, in altri bene e il vino non si ingessa. Vorrei capire meglio questo aspetto del vitigno e del suo invecchiamento, al di là del manico espresso dal singolo.


Io di certo non sono nessuno ma mi diletto facendo pochissimo montepulciano per i miei amici da molti anni. Ti posso raccontare in breve la mia piccola esperienza. Nel momento in cui fai le cose "in regola", hai maturità del frutto, porti la fermentazione a "zero" tutto alla ricerca di una buona estrazione dei componenti il vino ha le carte in regola per essere molto longevo ma ha bisogno di molto tempo per esprimersi. Ora comincio a bere il 2008. Barrique da sola, che io uso alcune volte non nuova, non accorcia tali tempi. È inutile girarci attorno, nessuno si scandalizzi, se vuoi un prodotto più pronto devi ricorrere ad altro, in primis lieviti selezionati, poi gomma arabica e quant'altro. Se la materia prima sotto è buona si raggiunge un buon compromesso, altrimenti vengono fuori prodotti indistinguibili l'uno dall'altro che poi perdono anche sul fatto della longevità.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Smarco » 24 ago 2015 18:40

Io sono del parere che montepulciano e barrique non vanno per niente d accordo, tranne qualche eccezione come appunto il kurni, poi comunque soprattutto nelle marche c'è proprio questa usanza di farli belli carichi di legno come podere s Lazzaro e tanti altri
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda zampaflex » 24 ago 2015 21:57

Smarco ha scritto:Io sono del parere che montepulciano e barrique non vanno per niente d accordo, tranne qualche eccezione come appunto il kurni, poi comunque soprattutto nelle marche c'è proprio questa usanza di farli belli carichi di legno come podere s Lazzaro e tanti altri


E mica solo nelle Marche, perché a leggere il sito di Masciarelli, che in Abruzzo ha indicato la strada della "modernità" a molti: "Accompagnati dal nostro personale, visiterete gli ambienti in cui l’uva arriva e inizia la sua trasformazione, la Sala dei Tini, dove riposa il Villa Gemma Rosso, la Bottaia dei Rossi, con oltre 1.000 barrique di rovere francese..." !

Dovrei perdere tempo a cercare le schede tecniche di ogni Montepulciano che ho provato negli anni, ma il sospetto che le barriques siano la scelta di maggioranza ce l'ho.
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