Grandi Lambrusco - THREAD UNIFICATO

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bobbisolo
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda bobbisolo » 23 ott 2018 09:17

Ciao
fanno prodotti differenti e stanno in zone differenti, bomporto l'uno e canolo di correggio l'altro, più sorbara nel primo e più salamino nel secondo... dove il primo si caratterizza per spiccata acidità, il secondo propende per una maggior larghezza e finezza(purtroppo a reggio siamo indietro come la coda del porco, e non esistono tante espressioni di salamino quante ne esistono di sorbara a modena)
Da bellei trovi sorbara, rosé rosso e bianco metodo classico e charmat, ma anche chardonnay e pinot nero piantati in collina(il mattaglio e via dicendo). Trovi anche un sorbara rosso mc recentemente degorgiato annata 2009(siamo sopra ai 20€ :shock: ) , forse valevole per un "confronto" con il lini 2006.
Da Lini, trovi bianco(riuscito bene l'ultimo) rosé e rosso charmat da uve salamino e sorbara(nel rosé), lambrusco rosso metodo classico(credo 2006 ora) da salamino, pinot nero in bianco e rosa metodo classico, buon prezzo.

Bellei riprenderei il rosé mc e magari una bottiglia per tipo della linea il mattaglio, con anche una bottiglia per tipo di sorbara in bianco e rosso 36... nulla di indimenticabile a parte forse il rosé

Lini, bianco charmat davvero beverino, mc rosso 2006 esperimento da provare ma piacevolezza non garantita, pinot nero mc più il bianco del rosé
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zampaflex
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2018 09:28

bobbisolo ha scritto:Lini ... mc rosso 2006 esperimento da provare ma piacevolezza non garantita


No, no...piacevolissimo! Molto bene, chiaramente più aromatico e rotondo rispetto ad un Sorbara, ma comunque molto fresco e lungo. Ecco, semmai si apre il problema di come abbinarlo al cibo.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda bobbisolo » 23 ott 2018 09:40

zampaflex ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Lini ... mc rosso 2006 esperimento da provare ma piacevolezza non garantita


No, no...piacevolissimo! Molto bene, chiaramente più aromatico e rotondo rispetto ad un Sorbara, ma comunque molto fresco e lungo. Ecco, semmai si apre il problema di come abbinarlo al cibo.


mi sono espresso male e sicuramente proseguirò, volevo invece dire che potrebbe non piacere a tutti... non sono convinto sia universalmente buono o eccellente perchè ha gusti e struttura inconsueti per un lambrusco, per questo non garantivo la piacevolezza... spiazza, rimane comunque una nicchia da qualche migliaio di bottiglie, è l'eccezione non la regola
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda vinogodi » 23 ott 2018 10:49

bobbisolo ha scritto:.., rimane comunque una nicchia da qualche migliaio di bottiglie, è l'eccezione non la regola...
... per palati "navigati" di Lambrusco ... 8)
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda michelep » 02 nov 2018 10:27

Domani sarà in Emilia e ho una mezza giornata libera: più interessante una visita da paltrinieri o a cantine della volta? (o altri)
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda LaSciura » 02 nov 2018 10:47

michelep ha scritto:Domani sarà in Emilia e ho una mezza giornata libera: più interessante una visita da paltrinieri o a cantine della volta? (o altri)

A entrambe per prendere il vino :lol:
Caratteristiche differenti, la prima è più piccolina e vedi la pressa soffice per fare champenoise, i cesti per giropallet e l'impianto nuovo di imbottigliamento, nella seconda le grandi botti di una volta e la tradizionalità (da Paltrinieri è più facile che la visita te la faccia fare lui, da Della Volta Christian Bellei è sempre un po' schivo, più facile che ti accompagni Angela).
Sono comunque a pochissima distanza una dall'altra.
La sola arma che tollero, è un cavatappi.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Avvinazzato1970 » 02 nov 2018 11:13

michelep ha scritto:Domani sarà in Emilia e ho una mezza giornata libera: più interessante una visita da paltrinieri o a cantine della volta? (o altri)


Fra i due la mia preferenza andrebbe a Paltrinieri, però a Cant. della Volta è possibile fare degli assaggi più completi...
Ma quoto la Sciura: vai da entrambi!
(e se ci scappa passa pure da Zucchi :mrgreen: )
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda michelep » 02 nov 2018 17:36

entrambi forse faccio fatica, per ora punto su Volta poi se ci scappa anche Paltrinieri vado, grazie
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda michelep » 05 nov 2018 12:38

Alla fine solo Cantina della Volta. C'era parecchia gente, la visita ce l'ha fatta uno dei soci.
Cantina davvero tirata a lucido, interessante anche se il colpo d'occhio sulle bottiglie in affinamento non c'è (a quanto ho capito sono quasi tutte in altre strutture nei dintorni per problemi di spazio).
In degustazione sentito Rimosso, CDV BrutRosso, Lambrusco Rosé, DDR 2009, Mattaglio Rosé, Mattaglio Pas Dosé.
Prima della visita li avevo sentiti solo in fiera in mezzo al casino, nemmeno ricordavo cosa avevo sentito e cosa no. Tutti parecchio interessanti, il lambrusco rosé soprattutto è quello da lasciarci il cuore.
Impressionante cosa sono riusciti a tirare su dal nulla (cioè, c'era Bellei e la sua testa, fine) in una decina d'anni.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Biavo » 05 nov 2018 12:45

michelep ha scritto:Alla fine solo Cantina della Volta. C'era parecchia gente, la visita ce l'ha fatta uno dei soci.
Cantina davvero tirata a lucido, interessante anche se il colpo d'occhio sulle bottiglie in affinamento non c'è (a quanto ho capito sono quasi tutte in altre strutture nei dintorni per problemi di spazio).
In degustazione sentito Rimosso, CDV BrutRosso, Lambrusco Rosé, DDR 2009, Mattaglio Rosé, Mattaglio Pas Dosé.
Prima della visita li avevo sentiti solo in fiera in mezzo al casino, nemmeno ricordavo cosa avevo sentito e cosa no. Tutti parecchio interessanti, il lambrusco rosé soprattutto è quello da lasciarci il cuore.
Impressionante cosa sono riusciti a tirare su dal nulla (cioè, c'era Bellei e la sua testa, fine) in una decina d'anni.



Pensavo che dopo la morte di Beppe Bellei sarebbe stata dura andare avanti, invece il Figlio Christian è stato bravissimo. Chapeau.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda vinogodi » 05 nov 2018 12:54

...sabato sera , al calduccio della magione con pochi amici mentre fuori si scatenava il diluvio, un "november porc" casalingo con salumi vari (salame mantovano, salame Felino, mariola, ciccioli , culatello, rigatoni alla salsiccia, ... ecc ) e Lambrusco a farla da padrona :
- Lambrusco Nero Lini 910 : accattivante come pochi , di struttura non certo esile , senza grosse asperità ma di bellissima beva :D :D :)
- Incantabiss Fondo Bozzole Lambrusco mantovano : Lambrusco Mantovano abbastanza estremo , nero pece, qualche riduzione iniziale, secchissimo , sgrassante come un Mastro Lindo :D :D :)
- Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo Cavicchioli : sempre un classico , non sbaglia mai , fragrante e frutattissimo , tagliente , pulente come pochi... :D :D :) +
- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale) 2013 : finalmente rilassato, ha bisogno davvero di qualche anno per assestarsi. Riduzioni al minimo, bella tessitura e spuma discreta. Un Lambrusco concettuale , per intenditori (ne fa poco più di un migliaio di bocce) :D :D :D
- Radice Paltrinieri 2011 : avete letto bene , 2011 . Rosa pallido , profumi terziarizzati verso aghi di pino e balsamicità soffusa, bocca ancora una rasoiata ma ... più tranquilla. Più invecchia e più mi piace :D :D :D :)

Fuoriprogramma , tenzone fra :
- Barbian Rosso 2015 Ariola ... rotondo, tanto legno ancora in evidenza , un po' "terra lontana" per i rimandi al gusto internazionale. Beva ancora un po' pesantina, da aspettare :D :D
- Nabucco 2015 : sta acquisendo solennità, legno ben integrato, potente , fruttato , espansivo e caratteriale ... :D :D :D +
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Avvinazzato1970 » 05 nov 2018 13:58

vinogodi ha scritto:- Radice Paltrinieri 2011 : avete letto bene , 2011 . Rosa pallido , profumi terziarizzati verso aghi di pino e balsamicità soffusa, bocca ancora una rasoiata ma ... più tranquilla. Più invecchia e più mi piace :D :D :D :)



Fantastico! Adoro il Radice e ne sto facendo riposare alcune bottiglie...

In tema "quello che non ti aspetti", ho provato un paio di Fontana dei Boschi di Vittorio Graziano con
qualche annetto e anche lì il godimentometro è salito a livelli vertiginosi! :lol: :lol: :lol:
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda vinogodi » 05 nov 2018 14:09

Avvinazzato1970 ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Radice Paltrinieri 2011 : avete letto bene , 2011 . Rosa pallido , profumi terziarizzati verso aghi di pino e balsamicità soffusa, bocca ancora una rasoiata ma ... più tranquilla. Più invecchia e più mi piace :D :D :D :)



Fantastico! Adoro il Radice e ne sto facendo riposare alcune bottiglie...

In tema "quello che non ti aspetti", ho provato un paio di Fontana dei Boschi di Vittorio Graziano con
qualche annetto e anche lì il godimentometro è salito a livelli vertiginosi! :lol: :lol: :lol:
...grande Lambrusco "potenziale" ma assai incostante. Concordo nell'aspettare . Artigiano da ascoltare, oltre che da bere...
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda bobbisolo » 05 nov 2018 15:42

A proposito di paltrinieri e cantine della volta, racconto la piccola esperienza d'acquisto di questo sabato... cantine che stanno a un tiro di schioppo l'una dall'altra.

Parto con l'intenzione di comprare un po' di loro vino, che conosco...
prima sosta, senza prenotare, da bellei... concordiamo sulla bellezza di questa architettura moderna non senza ritrovarci d'accordo su quanto c'entrasse poco con l'ambiente circostante e quanto poco sembrasse "cantina" tradizionale... zero vigna nei paraggi... le impressioni prendono conferma all'interno, dove sembra di entrare in un'azienda di quelle supercool con colori e open-space ma dove davvero, si capisce poco che facciano vino... infatti non vedremo mai i locali cantina.
La gentilissima ragazza fa del suo meglio per accoglierci e spiegare, decidiamo di acquistare il rosé che conosciamo e un po' indecisi, non conoscendolo, il brut rosso 2016.
Ci aspettavamo ci facesse almeno assaggiare il rosso prima dell'acquisto (senza chiedere, ovvio), data anche la nostra indecisione; ma il colmo lo raggiungiamo alla fine, dove una cassa di vino finisce in mano a me e l'altra a mia madre (con un braccio inutilizzabile) e tanti saluti.
- Vini perfetti -

Procediamo con un po' d'amarezza ripensando ai modi e alla proposta di Della Volta(sicuro fighetta e molto poco collegata al territorio di origine, ma dal'altra parte anche solida), che poco hanno a che fare con l'accoglienza dell'emiliano...
Arrivati il primo impatto è completamente diverso, villa padronale, architettura preservata e un grande portone dal quale si accede finalmente alla cantina... Da loro sei li, fra le grandi botti e una splendida architettura in legno.
Si coglie che questi il vino lo facciano da almeno 100 anni... C'è davvero un legame con il passato nei locali e nell'atteggiamento delle persone.. si è circondati dalle loro vigne... Dentro poi non c'è l'impiegato (anche e giustamente disinteressato), ma c'è la famiglia Paltrinieri.
Indecisi anche qui su cosa comprare, ci fanno invece assaggiare due o tre cose e alla fine usciamo con il Sant'agata (un sorbara charmat un po' più scuro rispetto alla norma)e il grosso ( preso per confrontarlo col Bellei, quindi il paltrinieri più ruspante ma nettemante più emozionante, il bellei stilisticamente perfetto, molto più elegante, ma dai profumi e sapori delicati -e qui dubbio: perchè usare lo sgrondo che cola quando appoggi i grappoli in pressa? Perchè non spremere un pochino e fare il vino con quello? Per quel che capisco lo sgrondo è la parte più ossidata... chi sa, per favore dica la sua-); Radice purtroppo finito.
La gentile signora infine, ripone i cartoni su un comodissimo transpallet e li porta fino al nostro mezzo lasciandoci il tempo di caricare.

Belle aziende e buone cose, fra loro molto diverse seppur vicine.

Paltrinieri mi ha lasciato un'impressione di maggior franchezza, sincerità; ho visto le vigne... Bellei ho respirato una certa supponenza e un "fighettismo" che definirei da "Modena centro".
Lo dico senza remore, una è un bel prodotto di marketing, l'altra invece tenta di fare si un prodotto accattivante, ma con molta umiltà (di prezzi e di immagine), a fronte forse anche di una "tecnica" un po' più modesta.
Sui vini, Paltrinieri in generale più "rustico" ma non meno emozionante o piacevole;
Bellei colpisce per la precisione e vini perfetti ma siamo su mercurio se guardiamo i prezzi.

Personalmente, mi piacerebbe vedere/assaggiare i rifermentati dei modenesi con qualche aggiunta di salamino piuttosto che chardonnay e pinot... che esiste, ma sembra solo fattibile in rosso e per giunta scuro.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda picenum » 05 nov 2018 22:27

Angol D'amig, Sandrone lambrusco dell'emilia. l'azienda è di modena ed il vino (che buono!) ha almeno un 30% di salamino (in parti uguali credo grasparossa,sorbara e salamino); colore quasi rosato cmq rubino scarico. a me piace tanto.

poi per chi riesce ad andare in loco... citerei nel thread il sorbara del prof Venturelli (persona alquanto squisita, ed anche il suo trebbiano di spagna è da provare).
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Timoteo » 05 nov 2018 22:36

picenum ha scritto:
poi per chi riesce ad andare in loco... citerei nel thread il sorbara del prof Venturelli (persona alquanto squisita, ed anche il suo trebbiano di spagna è da provare).


etichette particolari.

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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda picenum » 05 nov 2018 22:40

una battaglia navale... non c'ho capito nulla :mrgreen:
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Michelasso » 06 nov 2018 02:08

vinogodi ha scritto:- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale)


Qualcuno mi spiega in cosa consiste esattamente questa fermentazione ancestrale, che, a quanto ho inteso, è peculiarità del Lambrusco?
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda vinogodi » 06 nov 2018 08:52

Michelasso ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale)


Qualcuno mi spiega in cosa consiste esattamente questa fermentazione ancestrale, che, a quanto ho inteso, è peculiarità del Lambrusco?
...rifermentazione in bottiglia . Vuoi mettere "ancestrale" che effetto che fa? :lol:
Ps: in Genetica è accezione di Plesiomorfo , per cui nella sistematica biologica, di un carattere fenotipico primitivo, già presente nell'antenato comune di linee filetiche diverse; contrapposto a apomorfo. (scusate la digressione professionale :mrgreen: )
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Ludi » 06 nov 2018 09:42

Michelasso ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale)


Qualcuno mi spiega in cosa consiste esattamente questa fermentazione ancestrale, che, a quanto ho inteso, è peculiarità del Lambrusco?


è un metodo particolare di rifermentazione che costituisce, in un certo senso, l'antesignano del metodo classico. Il vino viene imbottigliato quando non ha ancora completato il processo fermentativo; dunque, i lieviti consumano lo zucchero residuo in bottiglia, producendo CO2 e quindi rendendo il vino frizzante. Si pratica molto in certe zone della Francia, e in alcuni esempi di Prosecco (tipo quello di Casa Coste Piane).
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda maxer » 06 nov 2018 10:06

vinogodi ha scritto:
Michelasso ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale)


Qualcuno mi spiega in cosa consiste esattamente questa fermentazione ancestrale, che, a quanto ho inteso, è peculiarità del Lambrusco?
...rifermentazione in bottiglia . Vuoi mettere "ancestrale" che effetto che fa? :lol:
Ps: in Genetica è accezione di Plesiomorfo , per cui nella sistematica biologica, di un carattere fenotipico primitivo, già presente nell'antenato comune di linee filetiche diverse; contrapposto a apomorfo. (scusate la digressione professionale :mrgreen: )

Incuriosito (e avendo un po' di tempo libero a disposizione .....), ho cercato di approfondire l' argomento per renderlo più semlice e alla portata di tutti.
Porto dunque questo esempio, piccolo ma esauriente, che secondo me toglierà ogni dubbio al riguardo, considerata forse un po' troppo professionale la digressione di Marco.

Dicesi "apomorfo" un carattere morfologico modificatosi in un determinato taxon.
Cioè, sempre per far capire, le elitre dei Coleotteri sono un carattere allo stato apomorfo se paragonate alle ali degli insetti Pterigoti, che in questo caso sono un carattere allo stato "plesiomorfo".

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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda vinogodi » 06 nov 2018 10:08

maxer ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Michelasso ha scritto:
vinogodi ha scritto:- Lambrusco " Salici" Monte delle Vigne (fermentazione ancestrale)


Qualcuno mi spiega in cosa consiste esattamente questa fermentazione ancestrale, che, a quanto ho inteso, è peculiarità del Lambrusco?
...rifermentazione in bottiglia . Vuoi mettere "ancestrale" che effetto che fa? :lol:
Ps: in Genetica è accezione di Plesiomorfo , per cui nella sistematica biologica, di un carattere fenotipico primitivo, già presente nell'antenato comune di linee filetiche diverse; contrapposto a apomorfo. (scusate la digressione professionale :mrgreen: )

Incuriosito (e avendo un po' di tempo libero a disposizione .....), ho cercato di approfondire l' argomento per renderlo più semlice e alla portata di tutti.
Porto dunque questo esempio, piccolo ma esauriente, che secondo me toglierà ogni dubbio al riguardo, considerata forse un po' troppo professionale la digressione di Marco.

Dicesi "apomorfo" un carattere morfologico modificatosi in un determinato taxon.
Cioè, sempre per far capire, le elitre dei Coleotteri sono un carattere allo stato apomorfo se paragonate alle ali degli insetti Pterigoti, che in questo caso sono un carattere allo stato "plesiomorfo".

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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda zampaflex » 06 nov 2018 10:25

E allora, perché dimenticare quel matto del Bergianti?
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda Michelasso » 06 nov 2018 13:41

Ludi ha scritto:è un metodo particolare di rifermentazione che costituisce, in un certo senso, l'antesignano del metodo classico. Il vino viene imbottigliato quando non ha ancora completato il processo fermentativo; dunque, i lieviti consumano lo zucchero residuo in bottiglia, producendo CO2 e quindi rendendo il vino frizzante. Si pratica molto in certe zone della Francia, e in alcuni esempi di Prosecco (tipo quello di Casa Coste Piane).


vinogodi ha scritto:...rifermentazione in bottiglia . Vuoi mettere "ancestrale" che effetto che fa? :lol:
Ps: in Genetica è accezione di Plesiomorfo , per cui nella sistematica biologica, di un carattere fenotipico primitivo, già presente nell'antenato comune di linee filetiche diverse; contrapposto a apomorfo. (scusate la digressione professionale :mrgreen: )


Ok, grazie ad entrambi...precisazione per precisazione, però se la fermentazione viene solamente completata in bottiglia, a rigore non si dovrebbe parlare di ri-fermentazione, presupponendo il prefisso 'ri' un'iterazione del fenomeno suddetto... :mrgreen:

Comunque ieri ho assaggiato il Vigna del Cristo 2017 di Cavicchioli e, da profano del Lambrusco, devo dire che mi ha impressionato, soprattutto dal punto di vista olfattivo, tant'è che nella mia personale scheda sono andato ben oltre il punteggio attribuitogli dal relatore di turno (io 88, lui 84), e a fine lezione tornavo molto più volentieri ad annusare e assaggiare questo e non il Montepirolo di San Patrignano che in teoria doveva essere il "pezzo forte" della serata.
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Re: Grandi Lambrusco

Messaggioda michelep » 06 nov 2018 17:16

bobbisolo ha scritto:A proposito di paltrinieri e cantine della volta, racconto la piccola esperienza d'acquisto di questo sabato... cantine che stanno a un tiro di schioppo l'una dall'altra.

Parto con l'intenzione di comprare un po' di loro vino, che conosco...
prima sosta, senza prenotare, da bellei... concordiamo sulla bellezza di questa architettura moderna non senza ritrovarci d'accordo su quanto c'entrasse poco con l'ambiente circostante e quanto poco sembrasse "cantina" tradizionale... zero vigna nei paraggi... le impressioni prendono conferma all'interno, dove sembra di entrare in un'azienda di quelle supercool con colori e open-space ma dove davvero, si capisce poco che facciano vino... infatti non vedremo mai i locali cantina.


Io sono arrivato senza aver chiamato o prenotato nulla, ho chiesto "si puo' visitare la cantina e assaggiare qualcosa?" e mi hanno accompagnato senza problemi. Ci ha seguito uno dei soci (?) che non si occupa di quello quindi alcuni passaggi mancavano, ma era appassionato e gentilissimo.
Poi degustazione (con mortadella più buona del mondo, fra l'altro) di quello che chiedevo. In teoria la degustazione era a pagamento (2x15€ per i nostri 5 calici), in pratica ho pagato solo le 3 bottiglie (50€ più o meno).

Vigna non se ne vede perché l'unico vigneto di proprietà è in collina, la vigna in pianura per il lambrusco la affittano di anno in anno da viticoltori della zona.

La differenza con Paltrinieri (che mi piace parecchio) è proprio una scelta stilistica: uno continua la tradizione del lambrusco di una volta della zona, l'altro continua la tradizione del suo nonno (e padre) che si era intestardito a emulare i propri amici francesi non solo con CH e PN ma anche con sorbara. Due prodotti diversi ma ottimi.
(cmq CDV fa anche l'ancestrale, per nulla fighetto, meglio del BrutRosso che forse della gamma è il più anonimo)

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