Che vi bevete a maggio 2015

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b.severini
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda b.severini » 18 mag 2015 06:33

Barbaresco Castello di Neive Santo Stefano Riserva 2004 :D :D :D :D :D :D

Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D

Barolo Fletcher 2011 :D :D :)
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda zampaflex » 18 mag 2015 10:06

b.severini ha scritto:Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D


Le note, LE NOTE!!! Almeno voi neoiscritti impegnatevi un po' :D
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Spectator
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Spectator » 18 mag 2015 12:05

zampaflex ha scritto:
b.severini ha scritto:Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D


Le note, LE NOTE!!! Almeno voi neoiscritti impegnatevi un po' :D


..Anche quelle del Fletcter..per favore :oops: .
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Ludi
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Ludi » 18 mag 2015 12:06

C. Picariello, Fiano di Avellino 2011: non sarà all'altezza della 2010, ma si comincia (solo ora!) a bere che è un piacere. Pietra focaia a gogò, assieme a note salmastre ed una frutta ancora in sottofondo.
Chateau de la Nerthe, CdP Cuvée des Cadettes 1998: fantastica terziarizzazione, con note decisamente scure di camino e tabacco latakia, ma garrigue e amarena sono ancora dietro l'angolo a scalpitare....
Diebolt Vallois, Prestige: un campione di compostezza e rigore stilistico, con bevibilità da denuncia penale. Grande Champagne.
H. Boillot, Puligny-Montrachet Clos de la Mouchere 2008: scambiato alla cieca per uno chablis, tanta era la dominante fresca. Mi conferma il mio giudizio più che positivo sulla tenuta della 2008.
Tignanello 2004: impeccabile, ma il Sangiovese dove sta? OK, la spalla acida ed il tannino è quello, ma le dominanti olfattive sono decisamente del cabernet....
Osso S. Grato 1999: un trionfo di goduriosa bevibilità, di complessità aromatica, di equilibrio e rigore. Più lo bevo, più ne berrei.
M. N. Ledru, Grand Cru Extra Brut: molto più opulento e ossidativo del Diebolt, anche se l'acidità citrina del finale testimonia la mano di Madame Pinot.
Zidarich, Malvasia 2006: piaciuto più a me che agli altri del gruppo. Ancora vivido ed integro, con pepe bianco e bergamotto a farla da padrone.
S. Rivella, Barbaresco Montestefano 2005: molto meglio al naso, floreale e catramoso al punto giusto, che in bocca, con tannino leggermente scomposto (e forse verde).
d'Alceo 2001: qui lo dico e qui....lo ribadisco. Per me il più grande taglio bordolese italiano, decisamente più intrigante del Sassicaia, specie per la beva compulsiva e la croccantezza del frutto. Scolato in un attimo.....
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Kalosartipos » 18 mag 2015 13:56

zampaflex ha scritto:
b.severini ha scritto:Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D


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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Kalosartipos » 18 mag 2015 20:05

Bbono.. rieslingheggia :D
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda gpetrus » 18 mag 2015 20:17

b.severini ha scritto:Barbaresco Castello di Neive Santo Stefano Riserva 2004 :D :D :D :D :D :D

Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

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Barolo Fletcher 2011 :D :D :)


che e' sto Fletcher? un'altra americanata ? o meglio australianata ? :mrgreen:
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Rabona » 18 mag 2015 21:34

Ferrari Perle 2007

Probabilmente è già stato detto tutto e di più,sicuramente meglio....
Profumi tenui di frutti gialli,al gusto la cosa che più mi esalta è l'armoniosita' dell'insieme,senza lame acide o altro,tanta tanta eleganza!,con finale leggerissimamente ammandorlato.
Prosit! :mrgreen:
Papo ma il vino e' il latte dei grandi?!
Certo amore! :mrgreen:
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Alberto
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Alberto » 19 mag 2015 20:40

Forlì Rosso Vigna alle Querce, Tenimenti San Martino in Monte, 2005 (14%)
Azienda più nota per il "mitico" Sangiovese Vigna 1922, in questo caso però si tratta di un uvaggio romagnol-bordolese-rodanesco (in percentuali per me ignote).
L'alta collina di Modigliana marca con una bella freschezza complessiva al naso, che è tuttosommato la parte migliore di questo vino: mentolato e speziato con una buona succosità ancora del frutto scuro (ribes nero su tutto); c'è un boisé leggermente tropicale, ma rimane nei ranghi. Bocca con qualche limite di trama e volume (per via dell'annata fredda?), a fronte di un'acidità tutt'affatto scalpitante, quasi aggressiva, che se non altro ha il pregio di allungare in qualche modo il sorso. Legno che si fa più asciutto ed asciugante, con tannino (gallico) un po' rude sul finale. Alla fine si fa bere senza grossi rimpianti...però mi piacerebbe risentirlo in annata più "cazzuta" in termini di polpa e maturità, perché la struttura non manca.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda CiccioCH » 20 mag 2015 10:15

Vouvray Le Mont sec 2007, Domaine Huet: Naso bellissimo di agrumi idrocarburi( :shock: ) e spezie di media intensità con tocco di miele in sottofondo. Dolcezza bilanciata e acidità notevole. In bocca è fresco e sapido. Si beve molto bene. Piaciuto molto. Curioso di provare il Clos de Bourg 2010 prossimamente.
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda puspo » 20 mag 2015 13:54

Bourgogne 2013 Marc Colin
È pur sempre un sorso di Borgogna.
Buona acidità, solita nota minerale che all'inizio tende un po' al sulfureo, che però non disturba, vino un po' acerbo ma pulito, da aspettare qualche mese in mese per far assorbire il leggero amarognolo. Come sempre, per il prezzo è un'ottima bottiglia di avvicinamento a bevute più importanti.
Un bianco base che non mi stufa mai
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
http://www.checkmycellar.com/Cellar_001.html
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda max.giuli » 20 mag 2015 22:05

Collestefano 2008
Preciso, senza fronzoli, è un vino che non ha nulla da venderti, anice stellato, buona struttura, più verticale che largo, bocca minerale e sapida trainata dalla giusta acidità.
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda max.giuli » 20 mag 2015 22:55

CiccioCH ha scritto:Vouvray Le Mont sec 2007, Domaine Huet: Naso bellissimo di agrumi idrocarburi( :shock: ) e spezie di media intensità con tocco di miele in sottofondo. Dolcezza bilanciata e acidità notevole. In bocca è fresco e sapido. Si beve molto bene. Piaciuto molto. Curioso di provare il Clos de Bourg 2010 prossimamente.


Mi hai dato l'idea per la bottiglia di questa sera, ho ancora davanti un bicchiere di 2011. Confermo la nota mielosa a contrasto con un acidità molto presente. Poca struttura secondo me, le due componenti acida e dolce/affumicata rimangono quindi separate ma sembra essere una caratteristica di questo tipo di chenin. Io ho sbagliato un primo abbinamento, poi perfetto su un erborinato vaccino delle mie zone, Gran Sasso. Ciao
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda videodrome » 20 mag 2015 23:33

Kalosartipos ha scritto:
zampaflex ha scritto:
b.severini ha scritto:Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D


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E soprattutto: quale scala faccinometrica usi? Cinque? Sei? Otto? Dieci? :roll:

Beh dai, non è l'unico.... :D
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Kalosartipos » 21 mag 2015 07:04

videodrome ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
zampaflex ha scritto:
b.severini ha scritto:Barolo Rinaldi Tre Tine 2011 :D :D :D :D :D

Barolo Vietti Ravera 2011 :D :D :D :D

Barolo Vajra Bricco delle Viole 2011 :D :D :D :D :D :D


Le note, LE NOTE!!! Almeno voi neoiscritti impegnatevi un po' :D

E soprattutto: quale scala faccinometrica usi? Cinque? Sei? Otto? Dieci? :roll:

Beh dai, non è l'unico.... :D

La mia è una domanda seria, non ironica..
Se usa scala cinque faccine ed il Bricco della Viole '11 è fuori scala... cosa succederebbe con un Monfortino?
Oppure, se usa scala dieci, i vini mi pare che siano stati poco apprezzati..
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda zampaflex » 21 mag 2015 09:45

max.giuli ha scritto:
CiccioCH ha scritto:Vouvray Le Mont sec 2007, Domaine Huet: Naso bellissimo di agrumi idrocarburi( :shock: ) e spezie di media intensità con tocco di miele in sottofondo. Dolcezza bilanciata e acidità notevole. In bocca è fresco e sapido. Si beve molto bene. Piaciuto molto. Curioso di provare il Clos de Bourg 2010 prossimamente.


Mi hai dato l'idea per la bottiglia di questa sera, ho ancora davanti un bicchiere di 2011. Confermo la nota mielosa a contrasto con un acidità molto presente. Poca struttura secondo me, le due componenti acida e dolce/affumicata rimangono quindi separate ma sembra essere una caratteristica di questo tipo di chenin. Io ho sbagliato un primo abbinamento, poi perfetto su un erborinato vaccino delle mie zone, Gran Sasso. Ciao


Questo sottolineato E' il carattere schizofrenico dello chenin, specie se lievemente surmaturo come capita di volere fare a tanti produttori della zona (per non dire che è tradizione produrre l'abboccato, cioé demi-sec).
E' un vitigno difficile da equilibrare tra queste due componenti, e la forte sapidità data dal terreno calcareo di origine marina della zona non aiuta la ricerca di tale equilibrio. Avrete anche notato due aromi tipici: la cotognata e (soprattutto in chenin più agé, i piselli in scatola).
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda gp » 21 mag 2015 11:21

Sarà come dici tu, però sta di fatto che ieri in un confronto diretto tra questi pari annata
- Fiano di Avellino DOCG Pietramara Etichetta Bianca - I Favati 2009
- Vouvray AOC Domaine Huet Le Mont (sec) 2009
- Fiano di Avellino DOCG Vigna della Congregazione - Villa Diamante 2009
- Savennières-Coulée de Serrant AOC Nicolas Joly Clos de la Coulée de Serrant sec 2009 [15,5° :shock: ]
il Vouvray di Huet ha colpito molti di noi (indipendentemente). Un vino incredibilmente "umami", glutammatico come da noi sanno essere solo certi Greco di Tufo (questo credo corrisponda ai tuoi piselli in scatola). Poi magari in altre annate il miracolo non si sarebbe ripetuto, oppure altri vini sarebbero stati più in forma (i nasi dei due Fiano erano purtroppo tra il decadente e il decaduto, cosa credo inevitabile data la difficoltà del 2009).
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda CiccioCH » 21 mag 2015 12:17

zampaflex ha scritto:
max.giuli ha scritto:
CiccioCH ha scritto:Vouvray Le Mont sec 2007, Domaine Huet: Naso bellissimo di agrumi idrocarburi( :shock: ) e spezie di media intensità con tocco di miele in sottofondo. Dolcezza bilanciata e acidità notevole. In bocca è fresco e sapido. Si beve molto bene. Piaciuto molto. Curioso di provare il Clos de Bourg 2010 prossimamente.


Mi hai dato l'idea per la bottiglia di questa sera, ho ancora davanti un bicchiere di 2011. Confermo la nota mielosa a contrasto con un acidità molto presente. Poca struttura secondo me, le due componenti acida e dolce/affumicata rimangono quindi separate ma sembra essere una caratteristica di questo tipo di chenin. Io ho sbagliato un primo abbinamento, poi perfetto su un erborinato vaccino delle mie zone, Gran Sasso. Ciao


Questo sottolineato E' il carattere schizofrenico dello chenin, specie se lievemente surmaturo come capita di volere fare a tanti produttori della zona (per non dire che è tradizione produrre l'abboccato, cioé demi-sec).
E' un vitigno difficile da equilibrare tra queste due componenti, e la forte sapidità data dal terreno calcareo di origine marina della zona non aiuta la ricerca di tale equilibrio. Avrete anche notato due aromi tipici: la cotognata e (soprattutto in chenin più agé, i piselli in scatola).


Mi ritrovo nelle vostre descrizioni. Tipologia che mi garba molto però.. :D
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda zampaflex » 21 mag 2015 13:53

gp ha scritto:Sarà come dici tu, però sta di fatto che ieri in un confronto diretto tra questi pari annata...il Vouvray di Huet ha colpito molti di noi (indipendentemente). Un vino incredibilmente "umami", glutammatico come da noi sanno essere solo certi Greco di Tufo (questo credo corrisponda ai tuoi piselli in scatola).


In ordine:
- umami: per la mia esperienza, è più autentica sapidità, proprio come se avessero messo del sale nel vino; poi magari è solo questione di definizioni e intendiamo la stessa cosa;
- i fiano delle zone giuste sanno essere altrettanto sapidi, certo l'annata non ha aiutato;
- Joly e l'alcool: purtroppo calca la mano ultimamente...
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda gp » 21 mag 2015 14:27

Si fa per spaccare i capelli in 4, naturalmente :wink: , ma per me umami è più "esaltatore di sapidità", proprio come il glutammato. In associazione con questa, dà un tipo di sapidità particolare e abbastanza rara (almeno allo stato puro), mentre la percezione di vino salato può essere più netta con altri tipi di sapidità.
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda stemolino » 21 mag 2015 14:42

gp ha scritto:Sarà come dici tu, però sta di fatto che ieri in un confronto diretto tra questi pari annata
- Fiano di Avellino DOCG Vigna della Congregazione - Villa Diamante 2009
[15,5° :shock: ]
il Vouvray di Huet ha colpito molti di noi (indipendentemente). Un vino incredibilmente "umami", glutammatico come da noi sanno essere solo certi Greco di Tufo (questo credo corrisponda ai tuoi piselli in scatola). Poi magari in altre annate il miracolo non si sarebbe ripetuto, oppure altri vini sarebbero stati più in forma (i nasi dei due Fiano erano purtroppo tra il decadente e il decaduto, cosa credo inevitabile data la difficoltà del 2009).


A marzo ho stappato il Vigna Congregazione 2009 ed era in forma, ha solo necessitato di adeguata ossigenazione. Non nascondo però che il naso era su note che mi sono parse tutt'altro che di frutta fresca ma nulla di decaduto per me..comunque molto meglio in bocca.
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda arnaldo » 21 mag 2015 17:00

In questi giorni
TERLANO - Quarz sauvignon 2001 - incredibile ma vero! Vivo e vegeto. Classico naso di erbe aromatiche (salvia e rosmarino) affilato da nota minerale/salmastra. Bocca scintillante,sapida,lunga con lieve nota alcolica sopra le righe, ma comunque,ragazzi,gran bottiglia questa 2001,grande invecchiamento come pochi in Italia....
TRABUCCHI - Amarone della valpolicella 1997 - granato semitrasparente. Il tempo e forse anche lo stile di allora ha smagrito questo amarone....pensando ai Trabucchi ultime annate viene quasi da ridere. Frutta disidratata,spezie in grani,tabacco essicato.....beva goduriosa e avvolgente ( siamo a 15°)....non aspetterei oltre per la stappatura......didattico.....
CESARINI SFORZA - Tridentum Rose' mill. 2008 - rubino melograno.Bollicine finissime e molto persistente.E profuma proprio di melograno e fragoline con lieve soffio erbaceo....molto fine al naso quanto suadente in bocca,maturo,vagamente retro',ma ben fatto con discreta persistenza.best Buy da LAVIS (tn)......
PODERE GUADO AL MELO - Bolgheri Rosso Rute 2012 -rubino intenso. naso pimpante di frutta rossa condita da spezie e tabacco biondo.Una delle sorprese al FIVI per un azienda che non assaggiavo da quasi 10 anni,gamma coerente,bei vini, di taglio internazionale,Qui maggioranza Cabernet Sauv ma niente peperoni et simili....tanta frutta e spezie...gran beva. best buy a 10 euro.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda zampaflex » 21 mag 2015 17:44

Lunedì sera, approfondimento sul Riesling organizzato in fretta e furia con prevedibili carenze, soprattutto sull'adeguata maturazione delle bocce.
Comunque:

Trimbach - Clos Saint Hune 1999
Un tocco di evoluzione comporta i classici idrocarburo e cera d'api, poi si sente un po' di crema e l'alcool prende il sopravvento. In bocca è glicerico e compresso, sapido ma anonimo. Mah. :?:

FX Pichler - Unendlich 2006
Qui il naso racconta un'altra storia, tutta di frutta gialla matura ma frizzante di energia, polline, cedro, camomilla, melone, e non cede di un millimetro per due ore. In bocca è tondo, lungo, persistente con grazia e tenacia: sussurra più che urlare. Bella vena minerale un po' nascosta e timida, in complesso è setoso. Peccato che come nella stragrande maggioranza degli striaci, se si alza la temperatura l'alcool diventa fastidioso e tende al cognac. :(

Knoll - Ried Schutt 2010
Naso giovanile, bocca freschissima con bonbon alla fragola in evidenza e un tocco erbaceo. Però è scomposto, da amalgamare e secondo me anche in chiusura. Attendere.

Zind Humbrecht - Clos Windsbuhl 2010
Naso agrumato, lieve riduzione. Bocca aspra, minerale e sembra di sentire della carbonica. Poco sviluppo. In chiusura netta, rimandato.

Zind Humbrecht - Rangen de Thann grand cru Clos saint Urbain in involontaria miniverticale:
2012
Rosa e mandarino, ratafià, idrocarburo, camomilla, scorza d'arancia. E' stato a lungo tra i preferiti della serata. La bocca pare a buon punto su toni minerali, di fiore d'arancio, è ben rotonda. Ma si sfina presto fino a scomparire quasi...
2010
Chiuso, ridotto e poco espressivo; diluito e sugli amari. Rimandato.
2006
Ambrato come un passito, abbiamo temuto per una premox ma pian piano si è aperto dando buone soddisfazioni. Miele e caramella d'orzo, ovvio idrocarburo, qualche nota lattea e un lieve fumé lo caratterizzano. In bocca è gradevole con note mentolate, di agrumi rossi, un piccolo residuo bilancia degli amari fini, l'equilibrio tra freschezza e morbidezze c'è e rende ancora più piacevole la più attenta degustazione.

Rolly Gasmann - Silberberg de Rorschwir 2000
bellissimo naso floreale e fruttato, caffé. Però cede presto, si azzittisce e appaiono spunti sintetici. In bocca è etereo, minerale il giusto, e coerente col naso. Resta il dubbio di cosa una boccia conservata maniacalmente avrebbe potuto offrire.

Quando però entra in campo la Mosella non ce n'è più per nessuno...
Dr. Loosen - Erdener Treppchen Spaetlese 2007
Non lunghissimo né grandemente complesso: spuntano note di crema al limone e menta. Si fa notare senza strafare.

Fritz Haag - Brauneberger Juffer Sonnenuhr Auslese 2010
Avevo giusto letto che i 2010 sono ancora in beva, e questo lo dimostra alla grande, con bella espressività, ottima integrazione, grande bevibilità. Prevalentemente agrumato, residuo centratissimo, ha pressione palatale e durata.
Sono molto contento di avere preso un discreto carico di '10 a suo tempo :D
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Alberto
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda Alberto » 22 mag 2015 16:41

Ieri sera ritrovo veneto alla Cantina Enoteca Mediterraneo di Badoere (TV), con nutrita sequenza di bottiglie. :wink:

Nell'ordine:

Trento Brut Nature Bouquet, Pedrotti (sb. 2/2014)
Bel naso floreale ed agrumato quasi "effervescente", bocca più sempliciotta e meno pimpante, peccato.

Gavi di Gavi Etichetta Nera, La Scolca, 2006
Per me il migliore della batteria: compiuto, sottile ma ficcante, con un idrocarburo sfumato ed una mandorla didascalica e variegata, fresca al naso, tostata in bocca, torroncinosa sul finale.

Pfalz Riesling Trocken Buntsandstein, Hirschhorner Hof, 2008
Pesca ed agrumi con sospetto di dolcezza al naso, bocca invece stra-secca con un'acidità dal punch brutale. Pure una certa vena acetica. Aperto forse 10 anni in anticipo, ma l'eleganza dove sta?

A.A. Terlano Sauvignon Lieben Aich, Manincor, 2009
50 sfumature di verde, in grandissima finezza. Tanto sale e niente legno. Bello bello.

Condrieu L'Octroi, Domaine Pierre Gaillard, 2012
Fascinoso e speziato, anche se ancora un po' "massiccione". Non sono convinto che i Condrieu non invecchino, perciò sono sicuro che fra 5-6 anni sarà un altro film.

Rosso Conero Riserva Dorico, Moroder, 1990
Giù il cappello: terziari tartufati da sangiovese di razza, animo ombroso da montepulciano integerrimo, e nel bicchiere non molla un millimetro.

VdT Il Sodaccio di Montevertine, Montevertine, 1994
Chettelodicoaffare: reattività e sapore, agrumi da manuale e quel quid di inafferrabile classe di Montevertine, al di là dei singoli descrittori. Vino della giornata all'unanimità, o quasi.

Salento Rosso Notarpanaro, Taurino, 1997
Prugna e ciliegiona di prammatica al naso, bocca "ingombrante" con tannini ancora giovani. Durerà altri 20 anni, di sicuro, pur non essendo mai e poi mai un vino elegante.

Franciacorta Riserva Vintage Collection Dosage Zero Noir, Ca' del Bosco, 2005 (sb. Autunno 2014)
Vista l'ambizione, c'è da rimanere delusi: nocciola di classe al naso, ma bollicina davvero (con mia sopresa!) troppo grossa, e poco grip ed allungo.

A.A. Merlot MMIV, Alois Lageder, 2004
Sembra non nascondere affatto la sua ruffianeria, vino goloso più giocato sulla facilità del binomio frutto-spezia che su di una vera profondità. Un po' costruito?

Rosso del Sebino Maurizio Zanella, Ca' del Bosco, 2004
Di sicuro più ampio, stratificato e completo del precedente, bel chicco di caffè al naso, anche se una certa rigidità della traccia vegetale lo appiattisce un po' alla lunga. Molto giovane ancora, comunque.

Brut Rosé Rosa, Villa Rinaldi, 2005
Bah. Sfocato ai profumi e completamente privo di eleganza, non so se è per via della sboccatura non recente, ma quasi quasi azzarderei che era così già di suo in partenza. Tiremm'innanz.

Douro Tinto Pinteivera, Chapoutier, 2009
Questo è una bombettina in fasce mica da ridere, secondo me: "scuro" e fruttatissimo, sfacciato, irrequieto in bocca, con acidità potente ed una certa terrosità. E costa 2 Lire, letteralmente.

South Australia Shiraz-Mourvedre Bin 2, Penfolds, 2008
All'apice, fà un po' il compitino senza sbavare, coi soliti toni balsamici e la concentrazione pronunciata degli "aussies". Manca la vera profondità, ma pazienza.

Syrah TPS, Marco Buvoli, 2008
Tannino gallico aggressivo da morire, a fronte di una materia certamente non debordante; speziatura vaga e indistinta. L'aria non porta grandi benefici. Trascurabile.

Bandol Rouge, Chateau de Pibarnon, 2007
Non convince per una nota (bella quanto volete, ma troppo moncorde) di caffè espresso al naso, tanto da far passare sopra, alla fine, anche su una bella freschezza e dinamicità di bocca. Ne avessi un'altra lo risentirei fra 5-6 anni, questa sembrava una bottiglia poco felice. Peccato.

Moscato d'Asti La Galeisa, Romano Dogliotti, 2007
Ormai sgasato o quasi, e sembra di mettere sotto al naso un mojito: menta, lime, leggerissima evoluzione caramellosa. Buono.
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vinogodi
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Re: Che vi bevete a maggio 2015

Messaggioda vinogodi » 22 mag 2015 20:28

...oggi ho bevuto due vini pazzeschi fra i più buoni degli ultimi anni: uno che entrerà nella storia del vino italiano. Cosa?
- Amarone Riserva 2003 Zymé (97/100? In ascesa...)
- Amarone Riserva Selezione di Giuseppe Quintarelli 2000 (99+/100 ...massì , diciamo 100/100).
Il primo startosferico per rapporto qualità prezzo, il secondo leggermente costosetto ma ai vertici assoluti del vino italiano e mondiale...
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