Messaggioda maxer » 01 nov 2017 02:51
Con il fondamentale aiuto di Beppino, un caro amico di infanzia (da piccoli lo chiamavamo Archimede), ho creato HAL2017.
È uno strumento ibrido fra Enomatic, Coravin e il contributo di Vinario, un po' complicato da spiegare ma abbastanza semplice da usare, con ottimi risultati.
Da specificare (e questa è la grossa novità) che ha due aghi di diverso calibro, a seconda che il vino sia bianco o rosso: rispettivamente più piccolo e più grande (per i rosati non abbiamo ancora trovato una soluzione, ma ci stiamo lavorando); schiacciando un bottoncino sulla destra gli aghi vengono spinti nel tappo alternativamente a seconda del tipo di vino, usufruendo ambedue di uno stantuffo ad aria compressa con motore elettrico autonomo (così si risparmia argon) purtroppo un po' rumoroso (ma stiamo lavorando per ridurre il frastuono: Beppino in questo si sta impegnando molto e gira sempre con delle cuffie protettive).
A cosa servono i due aghi presenti assieme ?
Allora per i bianchi abbiamo scoperto, dopo lunghi studi di Beppino, che l'argon aumenta indiscutibilmente la acidità del vino, con conseguente allungamento della capacità di invecchiamento, in special modo per bottiglie con tappi in silicone coricate in cantina buia a 12 gradi e umidità 76,58 %. Almeno di 15-16 anni. Per avere la sicurezza scientifica al 100% di ciò e conseguire la certificazione CEE (se ci sarà ancora la CEE), dobbiamo aspettare ancora 14 anni, visto che usiamo l'ago piccolo solo da sei mesi e siamo sicuri solo al 98%. C'é da dire con sincerità che qualsiasi bianco appena spillato è assolutamente imbevibile e può causare gravi ulcerazioni gastriche (ma ci stiamo lavorando per creare un antidoto: Beppino ha proposto di bere il bianco misto a 10 gr di bicarbonato ma io non sono d'accordo). E poi siamo certi che con il passar del tempo l'acidità diminuirà.
Per i rossi l'ago ha un calibro di 4,92 mm, è molto più lungo (fin quasi alla base della bottiglia), si usa solo con rossi di annata (almeno 20 anni) e aspira sempre una parte della feccia del vino. Beppino l'ha denominato "agone Veronelli". Questo perché il cliente moderno ormai esige solo vini naturali, non filtrati, ruspanti e molto molto invecchiati. E così lo si può accontentare. Il calibro dell'ago, leggermente grandino (di quasi 1/2 cm), crea qualche problema se dopo l'uso si ripone la bottiglia coricata. In questo caso meglio congelarla. Se la bottiglia è riposta in verticale, non c'è alcuna difficoltà: il cliente moderno ama i vini naturali che evolvono. E qui di evoluzione in breve tempo ce n'è a volontà: il foro nel tappo induce cambiamenti inaspettati e clamorosi (per Beppino: "forone Brera"). E così lo si può accontentare.
Per concludere il prezzo.
Abbiamo pensato a 350.000 €uro per la versione luxury. Li vale tutti, credetemi. Anche perché Beppino/Archimede è molto stanco, un po' frustrato e vuole cominciare a vedere i frutti del suo lavoro.
E poi è un prezzo inferiore a quello che ha pagato Vinogodi per il suo apparecchio versione solo super e ad un solo ago che insiste a tenere gelosamente in casa: siamo sicuri che ce lo acquisterà per primo, almeno per confrontarli.
carpe diem