Ad Ognissanti, tra pranzo e cena:
Montello e Colli Asolani Recantina, Pat del Colmèl, 2011 (13%)
Antica varietà dei Colli Asolani, recuperata una decina di anni fa dall'agenzia regionale Veneto Agricoltura mediante uno studio svoltosi proprio con materiale genetico proveniente dall'azienda; che dire: dalla condizione di reliquia alla DOC in un decennio, non male!
Rubino scuro e denso, ma non eccessivamente cupo. L'impronta è quella comune con altri rossi di tipo vernacolare del Triveneto: profumi inizialmente fumosi ed una sensazione di frutto scuro acidulato e leggero cacao, poi esce anche un ciliegione più "dolce" e maturo; in bocca ha un bel passo ed una bella sensazione di naturalezza di beva, aspetti positivamente rustici e che fanno chiudere un occhio su qualche imprecisione al naso (volatile "allegra", ma anche una punta di sporco nelle sensazioni vegetali). Mi aspettavo un tannino più crudo, invece è stato estratto con sensibilità, e la punta di amaro sul finale non deborda.
Straightforward, direbbero oltremanica: di certo l'abbinamento giusto (pasta e fagioli freschi, ad esempio) tende a valorizzarlo, mentre da solo rischia sinceramente di essere un po' troppo naif.
Friuli Isonzo Rive Alte Chardonnay Ciampagnis Vieris, Vie di Romans, 2012 (14%)
Da mezza bottiglia. Con gli chardonnay "nudi", senza l'influsso della variabile-legno, la chiave interpretativa a mio avviso bisogna andare sempre a cercarsela, e non è quasi mai immediata, né banale: sono vini quasi sempre "in sottrazione", con una caratterizzazione mai troppo netta...confondono un po' le idee, insomma. Questo è un vino ovviamente di ambizione, di sicuro ancora molto giovane, ma sembra gli manchi qualcosa...ovviamente non tanto in termini di materia, quanto di dinamicità, di reattività, pagando probabilmente il millesimo caldo e precoce. I descrittori di frutto sono un po' confusi, col melone bianco che si impone nel tempo, ma non in modo delineato, netto, mentre la mineralità in questa fase risulta compressa, quasi soffocata. Pochissimi vini dei Gallo ho trovato piatti, per non dire banali: questo è uno di quelli, purtroppo.