Messaggioda Geo » 21 apr 2014 12:23
Krug 95
Delizioso. Naso molto bello, tipicamente Krug. Scorza di limone, fiori, minerale e note tostate In bocca grande freschezza che dona grande allungo.
Questa annata sta uscendo alla grande.Sicuramente Krug è il più rodanesco dei grandi champagne!!
Clos des Pape 2007
Molto migliore del 2006 bevuto qualche anno fa. Al naso è ricco, carnoso, molto sul frutto, poi erbe aromatiche e note fumè. In bocca ha una bella acidità che fa da contraltare al frutto nero.
Non mi è dispiaciuto, anche tenendo conto del prezzo umano!
Deus Ex 2007
Nettamente il peggiore della prima batteria. Sa di kirsch e mirtillo al naso, monilitico in bocca. Ricco, potente, ma la complessità e la finezza dove sono?
La Mouline 2006 Guigal
La sorpresa con questi 2006 di Guigal (bevuto recentemente anche la Turque) è quanto siano approcciabili. Vince facile la batteria per una innata eleganza.
Amarena, mora e violetta, spezie, un delicato tocco carnoso. Bocca lunga, sfilata e aggraziata. Con l'aria vira prima su note mentolate è tostate per poi ringiovanirsi e risalire di tono.
Hommage a J. Perrin 2005 Magnum
Impressionante. Pulitissimo al naso, zero brett, puzze o simili. Ancora molto giovane specie al naso dove non è del tutto aperto (frutti neri anche schiacciati, carne arrostita, note di torrefazione)
Bocca molto potente, lunga, saturante ma non stancante. Non teme l'ossigeno e regge il passo fino alla fine.
Cuvèe da Capo 2000 Pegau Magnum
Appena versato mi piace abbastanza (e sono tra i pochi) per la grande vitalità. Con l'aria però mi uniformo al giudizio del tavolo. Troppi toni surmaturi e legno in evidenza.
Insieme al Deus Ex il peggiore della serata.
Hermitage Chave 88 tappo
Hermitage Chave 2002
Se vogliamo la sorpresa in positivo della serata. Grande vino in annata difficile.
Molto fine ed elegante, pepe, liquirizia e frutti di bosco con accenni di terra. Bocca molto elegnate e bevibile.
Hermitage Cathelin 1998 Chave
Il motivo principale della serata di vigilia. Vino da 99-100 punti.
Più scuro di colore rispetto agli usuali Chave. Naso che cambia e muta nel corso delle ore, rispetto all'Hermitage è più cerebrale, con tocchi di erbe bruciacchiate e cuoio che escono a tratti.
In bocca è semplicemente perfetto, tridimensionale, con tannini formidabili, non finisce mai.
Da quello che si legge in rete mi aspettavo un vino concentrato, "parkeriano", ma qui il registro è completamente diverso: è sempre Chave ma con un livello di dettaglio e complessità maggiore.
Bisognerebbe bere il 90 o il 95 adesso!
Chateau Rayas 2005
Vino che ha diviso la platea. A me è piaciuto ma ero forse in minoranza. Quello che viene contestato è che è troppo Rayas, troppo uguale a sè stesso.
Il vino ha un naso molto intenso di fragole e frutti maturi in gelatina, poi incenso, china e spezie dolci.
In bocca ha grande freschezza, un ottimo centro bocca, ma manca della uscita spettacolare, della coda di pavone, non si allarga ma piuttosto si restringe nel finale.
Sicuramente la compagnia dei Guigal e della Cathelin non lo aiuta così come la estrema gioventù
Personalmente mi piace parecchio ma capisco le critiche dei compagni di tavolo.
To be continued...
Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni