Messaggioda miccel » 24 set 2014 20:28
Allora ho preso la Bettane e Desseauve 2015.
Senza entrare nel tema della sua attendibilità, che ovviamente non posso aver testato, faccio tre osservazioni puntuali su come funziona:
1.Il punteggio è dato in ventesimi e muovendosi piuttosto elasticamente sulla scala; si parte davvero dai 13, e molti vini sono segnalati come “coup de coeur” già a 14 o 14,5. Questa ampiezza del range rende in qualche modo più significativi i vini (molto pochi) che vengono valutati 18 o più. O meglio: rende chiaro che gli autori si stanno sbilanciando parecchio su essi.
2.Viene riportata una “finestra di bevuta”, e non è affatto scontata: ad es., ben tre fra Vacqueyras e Gigondas che ho in cantina (e non è che ne abbia decine...) vengono indicati entrare in beva dopo 7-9-10 anni; più di quasi tutti i bordeaux, per intenderci. Interessante.
3.Infine (quanto cercherò di scrivere dà l'idea di una possibile linea di evoluzione delle guide del vino): acquistando il volume si ha – come per altre guide – accesso alla parte del sito dove si trova un database con un grande numero di vini degustati (tutte le degustazioni da quando è nata la guida, credo). L'utente si ritrova, nei fatti, ad utilizzare questo motore di ricerca, e non a sfogliare il libro. Cioè in pratica ciò che si acquista con i 25 euro è un codice di accesso a questo database, rispetto al quale il volume cartaceo è solo un “cadeau”. Se capisco bene (ma penso di sì) il codice si rinnova annualmente acquistando il cartaceo (non è che siano scemi..). Mi domando se è in programma per le guide italiane adottare un sistema del genere.