gp ha scritto:Note dolci in evidenza e "acidità quasi timida" non sono proprio ciò che sui tende ad associare a un tipico Chianti Classico, anche se maturo -- salvo che per un periodo abbastanza lungo questo è stato il modello prevalente della denominazione.
Di questo vino è stato scritto*: "Da principio era più tradizionale, sangiovese al 100%, una tipicità panzanese rigorosa. (...) Poi [il produttore] ha iniziato a volerlo più corposo e morbido, un po' più "bordolese", e ha cominciato a inserire il merlot nel blend. Dal '97 in poi il Giorgio Primo ha cominciato ad avere la "r" moscia, fino ad arrivare alla versione del '03, nella quale il vino, pur splendido, non sarebbe stato più credibile come Chianti Classico", ed è diventato Supertuscan (Igt Toscana Rosso).
Naturalmente ciò non toglie che questo vino possa piacere (de gustibus), è solo per capire di cosa stiamo parlando.
* "20 anni di vini: i migliori d'Italia" [1988-2007] di D. Cernilli
Non saprei, avrei dovuto avere di fianco una bottiglia del '96, per un confronto sensato. Francamente non ho notato una presenza invadente del Merlot.
Piuttosto, per quanto ben assorbito (e ci mancherebbe, dopo 19 anni...), penso proprio che il legno abbia modellato in quel modo alcuni caratteri del vino.
Sulla tipicità non mi esprimo, non ho sufficiente esperienza.