...buon Natale, ragazzi, e un pò di relax, non mi sembrano contenuti così originali. Che venga da Fufluns il "riporto" dello scritto , però non mi stupisce.
Sono anni che fra appassionati ci si mette in guardia dalle furbate, di ogni tipo. Poi, ognuno, anche in questo campo si crea il percorso personale, soprattutto se concerne il bevitore seriale e non il compravenditore professionista. Il discorso del vino si può estendere a qualsiasi bene di valore, ma con il vino le regole sono abbastanza elementari , dove l'aspetto fiduciale è senz'altro predominante, di qualsiasi natura provenga il vino o la bevuta. Poi lascio ai tanti che vogliono perpetrare per i più svariati motivi la cultura del sospetto fra gli appassionati , che fa vivere la maggior parte di loro piuttosto male ... è un pò che se ne parla , ma vedo che sempre più spesso le voci provengono o sono messe ad arte in giro da chi vede male il mercato del bere alto, un pò per incapacità economica oppure per inesperienza oppure per svariati motivi per cui è difficile l'accesso alle fonti ufficiali di approvvigionamento, per la qual cosa la convinzione che chi compra è uno sprovveduto o un coglione, mentre chi vende raramente una persona onesta e trasparente.Le regole sono poche e chiare... anche se non a tutti. Su quella delle bicchierate dei privati, soprassiedo per ovvi motivi, non è una professione e avvengono soprattutto fra amici, quindi quanto scritto mi sembra per lo meno tristissimo solo a pensarlo. Poi, chiaramente, le motivazioni o regoline in questi casi mi fanno cadere un pò le palle, ma tantè, se De Cristoforo ne è convinto, nel regime enodemocratico che ci contraddistingue ci si può benissimo esprimere anche in questi termini...