Proprio domenica ho partecipato ad una manifestazione dove si sbicchieravano solo bollicine e, essendo in provincia di Brescia la Franciacorta ha fatto la parte del leone coe numero di aziende presenti.
Sul mio insindacabile tabellino hanno spiccato due vini di due aziende diverse, entrambi non dosati:
San Cristoforo 2008 pas dosé
Cola 2009 non dosato.
Un gradino comodo sotto quello che per me rimane un punto di riferimento della zona: Faccoli.
Cavalleri molto classico e affidabile.
Delusione assoluta dal diversamente economico Vittorio Moretti di Bellavista.
Alternativi (nel senso che stilisticamente hanno poco a che spartire con il modello Franciacorta) Cà del Vent (spam alarm: ci collaboro, sapevatelo) con uno stile molto secco, ma un frutto maturo.
Non presente (o forse non l'ho visto io
) Il Pendio che di solito non mi delude.
In linea di massima la tecnica è acquisita, qualcuno va oltre (vedi cà del Bosco che mi pare abbia vasche per il lavaggio dell'uva, addirittura), ma se non si mira a vini che abbiano caratteristiche che li rendono "unici" si rischia di finire in un appiattimento tristo. I dosaggi danno la mazzata finale.
Capitolo prezzi: io capisco che tappo, vetro, etichetta, confezione, spedizione, manodopera, macchinari..... Abbiano costi del tutto simili a quelli francesi, ma allora mi chiedo perchè perseverare quando a cifre molto simili posso bere champagne decisamente seri (attenzione, ne esistono pure di pessimi)