Ritorno in Borgogna......

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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda nonsolodivino » 09 nov 2013 23:22

paperofranco ha scritto:.....ed è la terza volta consecutiva.
Non ostante l'antipatia oramai conclamata di questo forum per la Borgogna, vado contro corrente e ci torno. Parto mercoledì mattina e rientro sabato. Se avete qualche raccomandazione, consiglio, riflessione, del più e del meno, non esitate. Grazie.
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Noi partiremo venerdì destinazione Meursault
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 10 nov 2013 02:57

paperofranco ha scritto:Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.

Concordo totalmente per quanto bevuto.
Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita in base agli atout delle zone, dei comuni, dei manici e agli stili produttivi (les rafles, les rafles!).
Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.
Non sempre un giudizio generale rispecchia il particolare di alcune bottiglie.
Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda nonsolodivino » 10 nov 2013 08:46

l'oste ha scritto:Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita


Concordo, 2011 e 2012 sono come li chiamano loro "millésimes des vignerons" per questo solo chi ha saputo fare le giuste scelte e un lavoro serio viene ripagato. Per il 2012 manca tra il 40 e il 60% della produzione a seconda delle zone, per il 2013 nella zona tra Beaune e il nord di Meursault queste perdite sono ancora superiori.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda nonsolodivino » 10 nov 2013 09:01

paperofranco ha scritto:
nebbiolone ha scritto:Da chi vai?


Fissati, in ordine di visita dal pomeriggio di arrivo a tutto il mattino seguente: Michel Lafarge a Volnay, Ghislaine Barthod a Chambolle, Denis Bachelet a Gevrey. Poi ho tutto il pomeriggio e tutto il giorno seguente che vorrei dedicare ai bianchi; unico appuntamento Fichet a Meursault. Spero ancora di ricevere un ok da Mikulski, per il resto me la giocherò a zingarata.


Belle scelte ! Jean-Philippe Fichet è un serio e rigoroso ha vigne in denominazioni non tra le più conosciute ma questo attesta ancor più la sua bravura. I sui vini sono pieni di brio ed esaltano la purezza e la precisione. Se ti interessa leggi qui http://nonsolodivino.wordpress.com/2011/12/09/jean-philippe-fichet-a-meursault-voce-al-territorio/ così ti fai un'idea di ciò che trovi.

Da Lafarge ci siamo stati l'anno scorso gran bei Volnay "old style" da Gislaine Barthod alcuni anni fa, se hai l'occasione assaggia anche i vini di suo marito Louis Boillot vini per lo più provenienti dalle terre di famiglia a sud di Beaune.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda arnaldo » 10 nov 2013 12:01

l'oste ha scritto:Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Quoto. In effetti proprio ieri ho aperto una seconda bt di Clos Prieur di Gevrey di Harmand Geoffreoy 2007. L'anno scorso,in questa fase era un vinello abbastanza muto e senza grossi spunti. A distanza di un anno si è aperto e ieri aveva un naso molto goloso,classico e una bocca sapida e minerale di buona lunghezza.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 12:40

nonsolodivino ha scritto:
paperofranco ha scritto:
nebbiolone ha scritto:Da chi vai?


Fissati, in ordine di visita dal pomeriggio di arrivo a tutto il mattino seguente: Michel Lafarge a Volnay, Ghislaine Barthod a Chambolle, Denis Bachelet a Gevrey. Poi ho tutto il pomeriggio e tutto il giorno seguente che vorrei dedicare ai bianchi; unico appuntamento Fichet a Meursault. Spero ancora di ricevere un ok da Mikulski, per il resto me la giocherò a zingarata.


Belle scelte ! Jean-Philippe Fichet è un serio e rigoroso ha vigne in denominazioni non tra le più conosciute ma questo attesta ancor più la sua bravura. I sui vini sono pieni di brio ed esaltano la purezza e la precisione. Se ti interessa leggi qui http://nonsolodivino.wordpress.com/2011/12/09/jean-philippe-fichet-a-meursault-voce-al-territorio/ così ti fai un'idea di ciò che trovi.

Da Lafarge ci siamo stati l'anno scorso gran bei Volnay "old style" da Gislaine Barthod alcuni anni fa, se hai l'occasione assaggia anche i vini di suo marito Louis Boillot vini per lo più provenienti dalle terre di famiglia a sud di Beaune.


Grazie mille :wink: .
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 12:41

arnaldo ha scritto:
l'oste ha scritto:Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Quoto. In effetti proprio ieri ho aperto una seconda bt di Clos Prieur di Gevrey di Harmand Geoffreoy 2007. L'anno scorso,in questa fase era un vinello abbastanza muto e senza grossi spunti. A distanza di un anno si è aperto e ieri aveva un naso molto goloso,classico e una bocca sapida e minerale di buona lunghezza.


Perché te l'ha detto l'Oste, se te lo dicevo io mi cazziavi come al solito......... :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 12:41

arnaldo ha scritto:
l'oste ha scritto:Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Quoto. In effetti proprio ieri ho aperto una seconda bt di Clos Prieur di Gevrey di Harmand Geoffreoy 2007. L'anno scorso,in questa fase era un vinello abbastanza muto e senza grossi spunti. A distanza di un anno si è aperto e ieri aveva un naso molto goloso,classico e una bocca sapida e minerale di buona lunghezza.


Perché te l'ha detto l'Oste, se te lo dicevo io mi cazziavi come al solito......... :mrgreen:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda arnaldo » 10 nov 2013 13:02

No..... :D e' che di 2007 rossi ne comprai pochi....a differenza dei bianchi 2007 che ne comprai una cinquantina di bottiglie di produttori vari. Fossi in te, questo giro comunque punterei piu' sui bianchi e sui rossi andrei dove ti ho detto... :D :D
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda gpetrus » 10 nov 2013 13:06

il chiaro ha scritto:
paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:...in bocca al lupo: torna "vincitore" dalla crociata... 8)


Crepi il lupo? Ce l'hai qualche dritta? 8)


Prova J.L.Raillard microproduttore credo a Vosne.


dico la mia ...sono stato lo scorso anno da Raillard, che tra l'altro parla italiano perche' collabora con l'universita' di Siena mi pare. Lui e' molto simpatico e ospitale , pero' sui vini ho qualche perplessita'...mi sono parsi piuttosto semplici , in alcuni casi con qualche puzzetta di troppo,....si trova a Vosne , dalla strada non si capisce che e' una cantina, c'è solo un portone in legno e lui ti aspetta li' davanti.....
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda davidef » 10 nov 2013 13:29

paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:da quel che mi dicono ci si profilo un bel trittico di annate da lasciar stare tra 2011/2012 e 2013, pareri usciti fuori anche sentendo amici che son stati in loco ed importatori un pochino preoccupati per quello che si profila

cerca di capire a mente fredda un pochino cosa si profilerà sui due fronti, bianco e rosso,la 2011 la do già per saltata ma vorrei capire sulle altre se vale la pena muoversi o meno su qualcosa

grazie, buon viaggio :D


Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.



diciamo che tendendo a spaziare molto sulle zone vinicole ed avendo messo via ormai diverse cose la selezione per qualità/tipologia di annata per me è quasi obbligatoria per cui, non avendo la possibilità di andare in Borgogna a breve, ascolto volentieri resoconti

essendo in questo momento focalizzato sull'acquisto di altre cose la Borgogna per me è effettivamente trascurata tranne 2-3 referenze, più che altro se devo bere veloce i Cru del Beaujoulais mi danno molta soddisfazione per esempio (ed alcuni 2011 sentiti sono godibilissimi in attesa vengano pronti i 2010 e 2009), se però salta fuori qualche chicca irrinunciabile segnalamelo che la cerco

:wink:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 14:37

Metto insieme gli ultimi due interventi, di gpetrus e davidef, per fare una piccola riflessione.

Il sogno o il desiderio di qualsiasi grande appassionato, quindi me compreso, è quello di scovare la chicca da custodire gelosamente. Questo vale per tutte le zone, ma ora parliamo di Borgogna, che si presta particolarmente, con quel fascino autunnale(soprattutto in autunno :mrgreen: ) e tutti quegli usci chiusi a stanghetta.
La folle salita dei prezzi è relativamente recente, ma la Borgogna è "Borgogna" da tanto tempo. Quindi, in poche parole, quello che c'era da scoprire è stato ampiamente scoperto, e la possibilita di trovare un grande, sconosciuto ai più e magari con vini a buon mercato, è pressoché inesistente(mai dire mai, ovviamente).
Molto più concreta invece, è la possibilità di trovare qualche produttore che sia pienamente nelle proprie corde e a portata del proprio portafoglio, da seguire negli anni(avendone la possibilità), preoccupandosi il giusto dell'annata, perché in questo caso si punta tutto sul manico.
Io non penso di avere selezionato i migliori produttori alla mia portata, ma dopo due viaggi e diverse bevute, sono quelli che ho scelto, in base a quanto detto sopra.
Ognuno ha o potrà trovare i suoi.
In Borgogna non cerco il "bere veloce", per quello sto benissimo con i miei Chianti.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 10 nov 2013 14:48

paperofranco ha scritto:Metto insieme gli ultimi due interventi, di gpetrus e davidef, per fare una piccola riflessione.

Il sogno o il desiderio di qualsiasi grande appassionato, quindi me compreso, è quello di scovare la chicca da custodire gelosamente. Questo vale per tutte le zone, ma ora parliamo di Borgogna, che si presta particolarmente, con quel fascino autunnale(soprattutto in autunno :mrgreen: ) e tutti quegli usci chiusi a stanghetta.
La folle salita dei prezzi è relativamente recente, ma la Borgogna è "Borgogna" da tanto tempo. Quindi, in poche parole, quello che c'era da scoprire è stato ampiamente scoperto, e la possibilita di trovare un grande, sconosciuto ai più e magari con vini a buon mercato, è pressoché inesistente(mai dire mai, ovviamente).
Molto più concreta invece, è la possibilità di trovare qualche produttore che sia pienamente nelle proprie corde e a portata del proprio portafoglio, da seguire negli anni(avendone la possibilità), preoccupandosi il giusto dell'annata, perché in questo caso si punta tutto sul manico.
Io non penso di avere selezionato i migliori produttori alla mia portata, ma dopo due viaggi e diverse bevute, sono quelli che ho scelto, in base a quanto detto sopra.
Ognuno ha o dovrà trovare i suoi.
In Borgogna non cerco il "bere veloce", per quello sto benissimo con i miei Chianti.

La crescita dei prezzi è più marcata in Borgogna che altrove, sia perchè sono vini molto ricercati sia perchè i numeri di bottiglie sono bassi se paragonati a Bordeaux, Rodano, Chianti eccetera. Forse solo in Langa dove guarda caso i prezzi sono cresciuti spesso di parecchio, si ragiona su numeri simili.
Però come per il nebbiolo non esistono solo Neive o Serralunga, anche per il pinot noir non ci sono solo Chambolle e Vosne. A parte i già noti Fixin e Marsannay, potrebbe rivelarsi interessante fare i piccoli esploratori a Mercurey, Savigny, Chorey, Maranges...
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 15:02

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Metto insieme gli ultimi due interventi, di gpetrus e davidef, per fare una piccola riflessione.

Il sogno o il desiderio di qualsiasi grande appassionato, quindi me compreso, è quello di scovare la chicca da custodire gelosamente. Questo vale per tutte le zone, ma ora parliamo di Borgogna, che si presta particolarmente, con quel fascino autunnale(soprattutto in autunno :mrgreen: ) e tutti quegli usci chiusi a stanghetta.
La folle salita dei prezzi è relativamente recente, ma la Borgogna è "Borgogna" da tanto tempo. Quindi, in poche parole, quello che c'era da scoprire è stato ampiamente scoperto, e la possibilita di trovare un grande, sconosciuto ai più e magari con vini a buon mercato, è pressoché inesistente(mai dire mai, ovviamente).
Molto più concreta invece, è la possibilità di trovare qualche produttore che sia pienamente nelle proprie corde e a portata del proprio portafoglio, da seguire negli anni(avendone la possibilità), preoccupandosi il giusto dell'annata, perché in questo caso si punta tutto sul manico.
Io non penso di avere selezionato i migliori produttori alla mia portata, ma dopo due viaggi e diverse bevute, sono quelli che ho scelto, in base a quanto detto sopra.
Ognuno ha o dovrà trovare i suoi.
In Borgogna non cerco il "bere veloce", per quello sto benissimo con i miei Chianti.

La crescita dei prezzi è più marcata in Borgogna che altrove, sia perchè sono vini molto ricercati sia perchè i numeri di bottiglie sono bassi se paragonati a Bordeaux, Rodano, Chianti eccetera. Forse solo in Langa dove guarda caso i prezzi sono cresciuti spesso di parecchio, si ragiona su numeri simili.
Però come per il nebbiolo non esistono solo Neive o Serralunga, anche per il pinot noir non ci sono solo Chambolle e Vosne. A parte i già noti Fixin e Marsannay, potrebbe rivelarsi interessante fare i piccoli esploratori a Mercurey, Savigny, Chorey, Maranges...
Occhiolino.


Ci credo, però si torna sempre lì: se i vini ti "smuovono" oppure no. Come già detto, sarò banale, ma io sto parecchio bene quando bevo il mio sangiovese, e non lo faccio un viaggio solo per i prezzi "relativamente" onesti dei "borgognini". Le mie referenze, per me, hanno quel qualcosa in più che mi spinge a partire, altrimenti starei a casa. Aggiungo che vorrei esplorare la zona bianca, e qui sono praticamente alla mercè del caso.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda davidef » 10 nov 2013 15:35

forse è il concetto di Borgogna che ho in mente un pochino anomalo, però da questa zona mi aspetto solo cose minimo molto buone per andare sull'emozionale alto/assoluto per cui, concettualmente, non provo attrazione verso una moltitudine di vini che sono sicuramente onesti ed anche buoni ma che non toccano certi tasti, per me bere Borgogna deve essere bere emozione, se poi ci metti anche l'annata storta vedo alcuni vini ancora con meno interesse

qualcosa poi alla fine prendo lo stesso però ci sono talmente tante zone vinicole affascinanti che non riesco a buttarci più di tante energie temporali/economiche , però per i piccoli acquisti ben vengano pareri e reportage fatti bene

onestamente a volte invidio i bevitori monotematici o comunque limitati a poche aree, pensati Franco se avessi interessi anche per Bordeaux, Rodano, Loira, Roussillon, Valpolicella, Alsazia ecc.ecc. , diventa un casino alla fine :mrgreen: :mrgreen:

fine gennaio sarò in Francia per lavoro 5/6 giorni, zona alta, se vado in macchina e non in aereo ci attacco due giorni e passo per qualche zona, l'ipotesi potrebbe essere Champagne (ci sono vicino) o Borgogna scendendo verso casa, quindi vai, raccogliiinformazioni e sapendo cosa amo bere passamele :D
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paolo7505 » 10 nov 2013 15:37

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.

Concordo totalmente per quanto bevuto.
Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita in base agli atout delle zone, dei comuni, dei manici e agli stili produttivi (les rafles, les rafles!).
Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.
Non sempre un giudizio generale rispecchia il particolare di alcune bottiglie.
Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Non lo so Andrea, sono totalmente d'accordo sul fatto che anche in annate minori qualcosa di buono ottimo si possa sempre trovare (anche se poi va molto a gusti personali, per esempio io non mi ritrovo per niente sui rossa di un' annata definita classica come la 2008, anche se piace a parecchi amici che considero grandi esperti di borgogna), e sulla necessità di esplorare nuove zone, meno inflazionate, condivido molto meno le tue aspettative sui prezzi. Primo perchè, escluso al limite i grandi nomi iperspeculativi, che però non vendono in cantina (o almeno io non sono mai riuscito a comprare direttamente) gli aumenti nelle annate 2009-2010 ci sono si stati, ma sono stati in generale molto limitati in cantina, e molto maggiori (perchè c'è stato logicamente effetto somma+ in diversi casi speculazione) nei passaggi distributivi successivi. Secondariamente perchè nei miei giri in borgogna, e ormai è qualche anno che ci andiamo regolarmente, non ho mai visto calare i prezzi dai produttori, al massimo sono rimasti costanti o più generalmente, vuoi la grande annata o vuoi il calo della produzione i prezzi sono aumentati. Adesso forse il passaggio da un'annata riconoscita come grandissima come la 2010 (anche se io sui rossi prefrisco la 2009) per giunta con una scarsa produzione ad una come la 2011, potrebbe anche aver fatto si che i prezzi siano leggermente diminuiti, ma mi stupirei molto di vedere alla fonte, dai produttori che fanno vendita diretta, grandi variazioni.
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda il chiaro » 10 nov 2013 15:49

gpetrus ha scritto:
il chiaro ha scritto:
paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:...in bocca al lupo: torna "vincitore" dalla crociata... 8)


Crepi il lupo? Ce l'hai qualche dritta? 8)


Prova J.L.Raillard microproduttore credo a Vosne.


dico la mia ...sono stato lo scorso anno da Raillard, che tra l'altro parla italiano perche' collabora con l'universita' di Siena mi pare. Lui e' molto simpatico e ospitale , pero' sui vini ho qualche perplessita'...mi sono parsi piuttosto semplici , in alcuni casi con qualche puzzetta di troppo,....si trova a Vosne , dalla strada non si capisce che e' una cantina, c'è solo un portone in legno e lui ti aspetta li' davanti.....


Un amico c'è stato tempo fa e ha portato a casa un po' di roba. Beh, io non sono un frequentatore di bottiglie borgognotte, soprattutto rosse, ma queste mi son piaciute davvero parecchio, roba un po' duretta ma di ottimo spessore.
Bello pure il bianco.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 10 nov 2013 19:13

paolo7505 ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.

Concordo totalmente per quanto bevuto.
Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita in base agli atout delle zone, dei comuni, dei manici e agli stili produttivi (les rafles, les rafles!).
Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.
Non sempre un giudizio generale rispecchia il particolare di alcune bottiglie.
Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Non lo so Andrea, sono totalmente d'accordo sul fatto che anche in annate minori qualcosa di buono ottimo si possa sempre trovare (anche se poi va molto a gusti personali, per esempio io non mi ritrovo per niente sui rossa di un' annata definita classica come la 2008, anche se piace a parecchi amici che considero grandi esperti di borgogna), e sulla necessità di esplorare nuove zone, meno inflazionate, condivido molto meno le tue aspettative sui prezzi. Primo perchè, escluso al limite i grandi nomi iperspeculativi, che però non vendono in cantina (o almeno io non sono mai riuscito a comprare direttamente) gli aumenti nelle annate 2009-2010 ci sono si stati, ma sono stati in generale molto limitati in cantina, e molto maggiori (perchè c'è stato logicamente effetto somma+ in diversi casi speculazione) nei passaggi distributivi successivi. Secondariamente perchè nei miei giri in borgogna, e ormai è qualche anno che ci andiamo regolarmente, non ho mai visto calare i prezzi dai produttori, al massimo sono rimasti costanti o più generalmente, vuoi la grande annata o vuoi il calo della produzione i prezzi sono aumentati. Adesso forse il passaggio da un'annata riconoscita come grandissima come la 2010 (anche se io sui rossi prefrisco la 2009) per giunta con una scarsa produzione ad una come la 2011, potrebbe anche aver fatto si che i prezzi siano leggermente diminuiti, ma mi stupirei molto di vedere alla fonte, dai produttori che fanno vendita diretta, grandi variazioni.

ciao Paolo, mi riferivo più agli aumenti avuti dal 2005 in qui, come giustamente dici ora sia per le annate '11-'12 meno celebrabili e anche causa crisi, a parte le speculazioni sulle "alte" bottiglie, l'aumento si è un po' assestato. Ma purtroppo ha portato alcuni produttori a diventare meno accessibili con leggerezza, per esempio Fourrier, Ghislaine-Barthod, Cathiard e altri.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 10 nov 2013 19:19

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Metto insieme gli ultimi due interventi, di gpetrus e davidef, per fare una piccola riflessione.

Il sogno o il desiderio di qualsiasi grande appassionato, quindi me compreso, è quello di scovare la chicca da custodire gelosamente. Questo vale per tutte le zone, ma ora parliamo di Borgogna, che si presta particolarmente, con quel fascino autunnale(soprattutto in autunno :mrgreen: ) e tutti quegli usci chiusi a stanghetta.
La folle salita dei prezzi è relativamente recente, ma la Borgogna è "Borgogna" da tanto tempo. Quindi, in poche parole, quello che c'era da scoprire è stato ampiamente scoperto, e la possibilita di trovare un grande, sconosciuto ai più e magari con vini a buon mercato, è pressoché inesistente(mai dire mai, ovviamente).
Molto più concreta invece, è la possibilità di trovare qualche produttore che sia pienamente nelle proprie corde e a portata del proprio portafoglio, da seguire negli anni(avendone la possibilità), preoccupandosi il giusto dell'annata, perché in questo caso si punta tutto sul manico.
Io non penso di avere selezionato i migliori produttori alla mia portata, ma dopo due viaggi e diverse bevute, sono quelli che ho scelto, in base a quanto detto sopra.
Ognuno ha o dovrà trovare i suoi.
In Borgogna non cerco il "bere veloce", per quello sto benissimo con i miei Chianti.

La crescita dei prezzi è più marcata in Borgogna che altrove, sia perchè sono vini molto ricercati sia perchè i numeri di bottiglie sono bassi se paragonati a Bordeaux, Rodano, Chianti eccetera. Forse solo in Langa dove guarda caso i prezzi sono cresciuti spesso di parecchio, si ragiona su numeri simili.
Però come per il nebbiolo non esistono solo Neive o Serralunga, anche per il pinot noir non ci sono solo Chambolle e Vosne. A parte i già noti Fixin e Marsannay, potrebbe rivelarsi interessante fare i piccoli esploratori a Mercurey, Savigny, Chorey, Maranges...
Occhiolino.


Ci credo, però si torna sempre lì: se i vini ti "smuovono" oppure no. Come già detto, sarò banale, ma io sto parecchio bene quando bevo il mio sangiovese, e non lo faccio un viaggio solo per i prezzi "relativamente" onesti dei "borgognini". Le mie referenze, per me, hanno quel qualcosa in più che mi spinge a partire, altrimenti starei a casa. Aggiungo che vorrei esplorare la zona bianca, e qui sono praticamente alla mercè del caso.

Sono un bevitore abbastanza onnivoro, anche se il mio "rifugio" è il pinot nero, la curiosità mi porta a bere vini di molte zone diverse. Non amando i vinoni, ultimamente sto persino godendomi i profumi autunnali di grignolino, schiava e pelaverga. Sui chianti (e i sangiovese RdM), quelli boni, con me sfondi una valle aperta, sono i vini più quotidiani (nel senso alto del termine) e abbinabili che mi trovo nel bicchiere. Per esempio ultimamente sono infatuato del Lamole di Susanna Grossi, del meraviglioso RdM 2011 delle Ragnaie e di quello di Mastrojanni, di tutta la gamma di Monteraponi (ormai entrato nella mia top del cuore), delle Miccine a Gaiole, di una piccolissima realtà cooperativa bio super qualità prezzo...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 20:32

davidef ha scritto:forse è il concetto di Borgogna che ho in mente un pochino anomalo, però da questa zona mi aspetto solo cose minimo molto buone per andare sull'emozionale alto/assoluto per cui, concettualmente, non provo attrazione verso una moltitudine di vini che sono sicuramente onesti ed anche buoni ma che non toccano certi tasti, per me bere Borgogna deve essere bere emozione, se poi ci metti anche l'annata storta vedo alcuni vini ancora con meno interesse

qualcosa poi alla fine prendo lo stesso però ci sono talmente tante zone vinicole affascinanti che non riesco a buttarci più di tante energie temporali/economiche , però per i piccoli acquisti ben vengano pareri e reportage fatti bene

onestamente a volte invidio i bevitori monotematici o comunque limitati a poche aree, pensati Franco se avessi interessi anche per Bordeaux, Rodano, Loira, Roussillon, Valpolicella, Alsazia ecc.ecc. , diventa un casino alla fine :mrgreen: :mrgreen:

fine gennaio sarò in Francia per lavoro 5/6 giorni, zona alta, se vado in macchina e non in aereo ci attacco due giorni e passo per qualche zona, l'ipotesi potrebbe essere Champagne (ci sono vicino) o Borgogna scendendo verso casa, quindi vai, raccogliiinformazioni e sapendo cosa amo bere passamele :D


Lo so, infatti è per questo che cerco di semplificarmi la vita...... :mrgreen:

Tranquillo, se trovo un produttore che ritengo essere nelle tue corde non mancherò di segnalartelo, ma secondo me uno c'è già fra i tre da cui andrò 8) .
Detto questo, se io fossi in te, passerei dallo Champagne.
Ultima modifica di paperofranco il 10 nov 2013 20:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 20:34

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Metto insieme gli ultimi due interventi, di gpetrus e davidef, per fare una piccola riflessione.

Il sogno o il desiderio di qualsiasi grande appassionato, quindi me compreso, è quello di scovare la chicca da custodire gelosamente. Questo vale per tutte le zone, ma ora parliamo di Borgogna, che si presta particolarmente, con quel fascino autunnale(soprattutto in autunno :mrgreen: ) e tutti quegli usci chiusi a stanghetta.
La folle salita dei prezzi è relativamente recente, ma la Borgogna è "Borgogna" da tanto tempo. Quindi, in poche parole, quello che c'era da scoprire è stato ampiamente scoperto, e la possibilita di trovare un grande, sconosciuto ai più e magari con vini a buon mercato, è pressoché inesistente(mai dire mai, ovviamente).
Molto più concreta invece, è la possibilità di trovare qualche produttore che sia pienamente nelle proprie corde e a portata del proprio portafoglio, da seguire negli anni(avendone la possibilità), preoccupandosi il giusto dell'annata, perché in questo caso si punta tutto sul manico.
Io non penso di avere selezionato i migliori produttori alla mia portata, ma dopo due viaggi e diverse bevute, sono quelli che ho scelto, in base a quanto detto sopra.
Ognuno ha o dovrà trovare i suoi.
In Borgogna non cerco il "bere veloce", per quello sto benissimo con i miei Chianti.

La crescita dei prezzi è più marcata in Borgogna che altrove, sia perchè sono vini molto ricercati sia perchè i numeri di bottiglie sono bassi se paragonati a Bordeaux, Rodano, Chianti eccetera. Forse solo in Langa dove guarda caso i prezzi sono cresciuti spesso di parecchio, si ragiona su numeri simili.
Però come per il nebbiolo non esistono solo Neive o Serralunga, anche per il pinot noir non ci sono solo Chambolle e Vosne. A parte i già noti Fixin e Marsannay, potrebbe rivelarsi interessante fare i piccoli esploratori a Mercurey, Savigny, Chorey, Maranges...
Occhiolino.


Ci credo, però si torna sempre lì: se i vini ti "smuovono" oppure no. Come già detto, sarò banale, ma io sto parecchio bene quando bevo il mio sangiovese, e non lo faccio un viaggio solo per i prezzi "relativamente" onesti dei "borgognini". Le mie referenze, per me, hanno quel qualcosa in più che mi spinge a partire, altrimenti starei a casa. Aggiungo che vorrei esplorare la zona bianca, e qui sono praticamente alla mercè del caso.

Sono un bevitore abbastanza onnivoro, anche se il mio "rifugio" è il pinot nero, la curiosità mi porta a bere vini di molte zone diverse. Non amando i vinoni, ultimamente sto persino godendomi i profumi autunnali di grignolino, schiava e pelaverga. Sui chianti (e i sangiovese RdM), quelli boni, con me sfondi una valle aperta, sono i vini più quotidiani (nel senso alto del termine) e abbinabili che mi trovo nel bicchiere. Per esempio ultimamente sono infatuato del Lamole di Susanna Grossi, del meraviglioso RdM 2011 delle Ragnaie e di quello di Mastrojanni, di tutta la gamma di Monteraponi (ormai entrato nella mia top del cuore), delle Miccine a Gaiole, di una piccolissima realtà cooperativa bio super qualità prezzo...


Porca miseria Oste, mi cogli in fallo sul mio territorio, la tua chiosa ha stuzzicato la mia curiosità, se hai voglia e possibilità di darmi qualche info in più ascolto con piacere :wink: .
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paolo7505 » 10 nov 2013 20:48

l'oste ha scritto:
paolo7505 ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.

Concordo totalmente per quanto bevuto.
Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita in base agli atout delle zone, dei comuni, dei manici e agli stili produttivi (les rafles, les rafles!).
Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.
Non sempre un giudizio generale rispecchia il particolare di alcune bottiglie.
Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Non lo so Andrea, sono totalmente d'accordo sul fatto che anche in annate minori qualcosa di buono ottimo si possa sempre trovare (anche se poi va molto a gusti personali, per esempio io non mi ritrovo per niente sui rossa di un' annata definita classica come la 2008, anche se piace a parecchi amici che considero grandi esperti di borgogna), e sulla necessità di esplorare nuove zone, meno inflazionate, condivido molto meno le tue aspettative sui prezzi. Primo perchè, escluso al limite i grandi nomi iperspeculativi, che però non vendono in cantina (o almeno io non sono mai riuscito a comprare direttamente) gli aumenti nelle annate 2009-2010 ci sono si stati, ma sono stati in generale molto limitati in cantina, e molto maggiori (perchè c'è stato logicamente effetto somma+ in diversi casi speculazione) nei passaggi distributivi successivi. Secondariamente perchè nei miei giri in borgogna, e ormai è qualche anno che ci andiamo regolarmente, non ho mai visto calare i prezzi dai produttori, al massimo sono rimasti costanti o più generalmente, vuoi la grande annata o vuoi il calo della produzione i prezzi sono aumentati. Adesso forse il passaggio da un'annata riconoscita come grandissima come la 2010 (anche se io sui rossi prefrisco la 2009) per giunta con una scarsa produzione ad una come la 2011, potrebbe anche aver fatto si che i prezzi siano leggermente diminuiti, ma mi stupirei molto di vedere alla fonte, dai produttori che fanno vendita diretta, grandi variazioni.

ciao Paolo, mi riferivo più agli aumenti avuti dal 2005 in qui, come giustamente dici ora sia per le annate '11-'12 meno celebrabili e anche causa crisi, a parte le speculazioni sulle "alte" bottiglie, l'aumento si è un po' assestato. Ma purtroppo ha portato alcuni produttori a diventare meno accessibili con leggerezza, per esempio Fourrier, Ghislaine-Barthod, Cathiard e altri.


E su questo Andrea siamo pienamente d'accordo, è che, se non ho capito male io, tu qui

l'oste ha scritto:Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.


prospettavi una possibile diminuzione dei prezzi, io su questo sono decisamente più pessimista, se non per correzioni veramente minimali, tipo il taglio del cuneo fiscale della prossima finanziaria.......... :roll:
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda fabird » 10 nov 2013 21:00

da Mikulski entrai senza prenotare, si trova accanto alla banca sulla strada principale.

A Meursault mi piacerebbe andare a conoscere il comunicatore social assatanato di patrick essa ma andrei ancora più volentieri a rivisitare il domaine michel bouzereau che dall'unica visita fatta è passato tanto tempo, almeno 6 anni.
Poi andrei a trovare l'amico Philippe Pacalet.
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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda l'oste » 10 nov 2013 21:11

paolo7505 ha scritto:
l'oste ha scritto:
paolo7505 ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:Beh, se si decide di comprare solo grandi annate in effetti dopo la 2009 e la 2010(almeno sui rossi) forse varrebbe la pena di stare un po' fermi. Per quel che ho sentito l'anno scorso dai fusti, la 2011 rossa mi sembra una buona annata, "de plaisir", per dirla coi francesi, e siccome della precedente non mi è toccato nulla, voglio prendere qualcosa di questa.

Concordo totalmente per quanto bevuto.
Poi ovviamente con i 2011 conviene fare una cernita in base agli atout delle zone, dei comuni, dei manici e agli stili produttivi (les rafles, les rafles!).
Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.
Non sempre un giudizio generale rispecchia il particolare di alcune bottiglie.
Per esempio, da qualche mese mi bevo alcuni dei vituperati Borgogna rossi 2007 e spesso con grande soddisfazione...


Non lo so Andrea, sono totalmente d'accordo sul fatto che anche in annate minori qualcosa di buono ottimo si possa sempre trovare (anche se poi va molto a gusti personali, per esempio io non mi ritrovo per niente sui rossa di un' annata definita classica come la 2008, anche se piace a parecchi amici che considero grandi esperti di borgogna), e sulla necessità di esplorare nuove zone, meno inflazionate, condivido molto meno le tue aspettative sui prezzi. Primo perchè, escluso al limite i grandi nomi iperspeculativi, che però non vendono in cantina (o almeno io non sono mai riuscito a comprare direttamente) gli aumenti nelle annate 2009-2010 ci sono si stati, ma sono stati in generale molto limitati in cantina, e molto maggiori (perchè c'è stato logicamente effetto somma+ in diversi casi speculazione) nei passaggi distributivi successivi. Secondariamente perchè nei miei giri in borgogna, e ormai è qualche anno che ci andiamo regolarmente, non ho mai visto calare i prezzi dai produttori, al massimo sono rimasti costanti o più generalmente, vuoi la grande annata o vuoi il calo della produzione i prezzi sono aumentati. Adesso forse il passaggio da un'annata riconoscita come grandissima come la 2010 (anche se io sui rossi prefrisco la 2009) per giunta con una scarsa produzione ad una come la 2011, potrebbe anche aver fatto si che i prezzi siano leggermente diminuiti, ma mi stupirei molto di vedere alla fonte, dai produttori che fanno vendita diretta, grandi variazioni.

ciao Paolo, mi riferivo più agli aumenti avuti dal 2005 in qui, come giustamente dici ora sia per le annate '11-'12 meno celebrabili e anche causa crisi, a parte le speculazioni sulle "alte" bottiglie, l'aumento si è un po' assestato. Ma purtroppo ha portato alcuni produttori a diventare meno accessibili con leggerezza, per esempio Fourrier, Ghislaine-Barthod, Cathiard e altri.


E su questo Andrea siamo pienamente d'accordo, è che, se non ho capito male io, tu qui

l'oste ha scritto:Ma qualcosa di buono -se non ottimo- si può trovare e magari a prezzo competitivo rispetto alle precedenti due annate top riservate ai collezionisti spendaccioni.


prospettavi una possibile diminuzione dei prezzi, io su questo sono decisamente più pessimista, se non per correzioni veramente minimali, tipo il taglio del cuneo fiscale della prossima finanziaria.......... :roll:

Scusa Paolo, c'è un fraintendimento. I prezzi alla fonte restano uguali, ma con la 2011 ci sarà probabilmente più facilità a trovarli sul forum o in canali import senza svenarsi per i ricarichi come per 2009 e 2010 e senza magari dover prendere 6 villages per avere un G.C. A questo mi riferivo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Ritorno in Borgogna......

Messaggioda paperofranco » 10 nov 2013 21:23

fabird ha scritto:da Mikulski entrai senza prenotare, si trova accanto alla banca sulla strada principale.

A Meursault mi piacerebbe andare a conoscere il comunicatore social assatanato di patrick essa ma andrei ancora più volentieri a rivisitare il domaine michel bouzereau che dall'unica visita fatta è passato tanto tempo, almeno 6 anni.
Poi andrei a trovare l'amico Philippe Pacalet.


Se non mi dà l'appuntamento farò così. Michel Bouzerau invece ha risposto alla mail dicendomi che, data la scarsità di produzione delle ultime annate, non è in grado di accettare nuovi clienti. Mi sarebbe piaciuto andare da Grivault, per il Clos Perrières, ma non mi ha risposto.

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