paperofranco ha scritto:davidef ha scritto:paperofranco ha scritto:Io invece mi dissocio da questa stucchevole parata di complimenti e ringraziamenti(
) e passo subito alla domanda.
Dopo più degustazioni consecutive di tutti i vini del Domaine nella stessa annata(io ho memoria di tre, da quando sono sul forum), soprattutto pensando ai due Monopole, che immagino abbiano tratti peculiari più marcati rispetto agli altri, ce l'hai trovato un filo conduttore(un tratto aromatico, un sentore, una suggestione) che li rende unici e per questo ti fa pensare di poterli riconoscere in mezzo a cento vini?
intanto grazie a tutti per i complimenti, sono vini che ti rapiscono ed il merito se esce fuori qualcosa di interessante da leggere e solo loro
appena ho un attimo provo a decifrare questa domanda, oggi purtroppo avrò una giornata full ma ci provo più avanti
se qualcuno ha curiosità che non siano di tipo monetario le tiri pure fuori
Beh, riconosco che non mi sia uscito un capolavoro di chiarezza come al solito, provo ad integrare.
Secondo me, i grandi vini hanno spesso un’impronta definita, una sorta di tratto somatico che, avendo la fortuna di poterli berli più volte, ce li rende abbastanza distinguibili in mezzo a tanti altri. Penso ad esempio al Monfortino, al Monprivato, a Soldera, ecc.
Chiedevo a Davide se ha trovato questo nel La Tache e nella Romanée-Conti(oppure negli altri, ci mancherebbe), e se lo saprebbe definire.
eccomi...giornate sempre incasinate, non capisco come sia che parto con un programma, lavoro di più del previsto e faccio metà delle cose se mi va bene...misteri...
provo ad essere sinteticamente poco banale tirando subito via dal mazzo Romanée-Conti e Montrachet, questi li riconosceresti in mezzo a mille per i livelli di potenza globale veramente sovrastante tutto se in grande annata, sul Montrachet magari ci può essere lotta con un prodotto ma con il Romanée-Conti la sensazione di vino pesante in bocca è unica del suo genere e comunque parliamo di una amplificazione sensoriale tale che se esiste altro così fatemelo conoscere che lo voglio assolutamente, quindi quà più che di singoli tratti parlerei di dimensione globale dei due vini monstre
del resto della gamma ritengo che siano abbastanza centrabili La Tache e Grands-Echézeaux, avvicinabili Richebourg ed Echezeaux, difficilmente inquadrabile R.S.V. e provo a spiegarmi
La Tache ha sempre presente una nota molto incenso/Thè verde/speziatura di testa e poi stratifica moltissimo ma la partenza in buona annata è quella, sempre riscontrata sia su vini all'uscita che su vini con qulache anno, a breve vorrei stappare un 1993 e potrebbe essere un bel banco di riscontro
G.E. per lo stesso motivo è il vino della linea che ha sempre tratti boschivi/marini ed un tannino di fondo che non è dleicatissimo come energia, è un Bourgogne "atipico" nella sua denominazione e globalmente, tra le cose importanti della zona (che frequento sempre meno quindi correggetemi se sbaglio) vini con questo imprinting così marcato non ne ricordo altri
Echézeaux giovane ha sempre un timbro di fragolina molto golosa e molto ricca, anche quà vale il concetto di amplificazione e quel timbro diventa facilmente stucchevole in altri vini quindi se lo becchi e regge fai 2+2 e potresti anche azzeccarla mentre Richebourg ha potenza virile sempre, mi manca il Richebourgh di Leroy (come molti altri loro vini) ma tra li altri io uno stampo così non lo ho manco mai avvicinati in grande annata quindi anche quà se sai che di Richebourg si tratta ci puoi arrivare come potresti arrivarci per forma del vino molto maschia però con un grasso ben diverso da quello del G.E., ritengo questi due comunque meno centrabili in breve tempo
R.S.V. invece, pur riconoscedone la grandissima eleganza, è sempre un vino per me un filo nebuloso che non offre attacchi diretti ma gioca più sulla cerebralità, questo ritengo sia non centrabile alla cieca a meno che tu non sia un bevitore seriale da ripetuti assaggi annui ed allora tutto può accadere ma come cru lo ritengo quello più sovrapponibile ad altro
sul Vosne-Romanée non mi esprimo, sul Corton le mie perplessità le ho invece già manifestate...i miei vicini di tavolo scommettevano sulla futura dimensione di questo vino, il Domaine se sceglie di mettere quella etichetta su una bottiglia sprovveduto non è, però io conitnuo a non essere convinto, ho 2 2009 e vedremo negli anni a venire cosa capiterà, spero di pentirmi di non averne preso quando potevo