zampaflex ha scritto:alì65 ha scritto:-Grisone 2010 Sassella, Alfio Mozzi; parte subito con un naso pulito, interessante ma con legnetto ben presente e una punta alcolica....bocca precisa, piena ma sempre segnata dal legno e da una punta amarognola/alcolica
il sorso è comunque interessante e piacevole (checchesenedica il legno, se ben dosato, fa sempre la sua porca figura)
-Sol 2013, Valtellina Superiore, Barbacàn; siamo ai livelli di Grisone come struttura ma con una "pastosità" maggiore, lo preferisco al primo
Grisone 2010 appena uscito era un profluvio di florealità, poi col tempo ha evidentemente pian piano perso quella immediatezza, quella spontaneità: non lo assaggio da due anni, ma mi sa che la strada è segnata. Sappi che era la prima annata prodotta, quindi la botte nuova ha inevitabilmente inciso. 2011 non all'altezza, 2012 devo riprovarlo, 2013 ancora da sentire.
Sol: bene. A me era piaciuto, non quanto il 2011 (non trovato, purtroppo). Altra azienda giovanissima, questa è la terza annata, promettono bene.
(...)
Ti rimangono quindi Marsetti (bombardone, nei parametri valtellinesi ovviamente), Dirupi riserva (giòvine) e Menegola (prontissimo). Il sussulto per me non lo troverai, conoscendoti
Dei piccoli produttori partiti negli ultimi dieci anni, categoria di cui Mozzi (sottozona Sassella) e Söl (sottozona Valgella) rappresentano le penultime leve, secondo me andrebbe assaggiato Buzzetti (prima annata prodotta 2006, sottozona Sassella, unico vino Terrazzi Alti). Anche qui all'inizio il legno si faceva sentire troppo, ma nelle ultime annate mi sembra che abbia raggiunto un livello veramente alto.
Il Sassella Grisone di Mozzi è un po' double face, la florealità c'è ma per il momento è sotto schiaffo. Il 2010 assaggiato tre estati fa mi era subito sembrato molto segnato da un legno sproporzionato rispetto alla materia. Con le annate successive il risultato è meno univoco, ma il registro è sempre un po' lo stesso. Comunque anch'io lo riassaggerò.
Come già detto altre volte, il podio della florealità varietale del Nebbiolo (annata più, annata meno) spetta però al Sassella Sassi Solivi della Coop. Triasso Sassella, altra realtà nata circa dieci anni fa (prima annata: 2004). Se piacciono i vini ciccioni come il Valgella Barbacàn però è meglio girare al largo...
Nei "Vini da scoprire" di Castagno & Co. appena uscito ci sono due vini in rappresentanza della Valtellina: proprio Il Sassella Grisone di Mozzi e, curiosamente, il Le Prudenze di Marsetti, vino di vendemmia tardiva o rinforzo di uve appassite a cui tutto sommato si attaglia la definizione sintetica di zampaflex ("bombardone").