riflessione alcolica estiva toscana

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Nebbiolino
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Nebbiolino » 05 ago 2013 15:17

paperofranco ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:[Eh, ma qui parliamo di vini da 15,2°/15,5°... Non è facile star dietro a quell'alcol. Il problema poi è che come sempre più spesso succede negli ultimi anni, questo alcol è figlio di tanto caldo e di conseguenza va di pari passo con frutti molto maturi e spinti. Che a me proprio non piacciono, in un barolo.
La 2008, per dire, è stata parecchio alcolica, ma in linea di massima presenta un profilo aromatico molto classico. Chi ha saputo lavorare bene, ha tirato fuori bei vini.
Sulla 2007 oltre ad alcol importante c'è anche un frutto molto maturo che a me non è mai riuscito a piacere; sulla 2009 la situazione è anche peggiore, perchè non ha l'acidità che almeno in parte aveva la 2007. La 2011 sarà, temo, molto difficile da digerire... assaggi non ne ho ancora avuti, ma diversi produttori mi hanno parlato di vini caldi e alcolici, con le gradazioni di cui sopra.
D'altronde stiamo avendo primavere difficili (in un senso o nell'altro) seguite da estati che alternano a botte di grandine e nubifragi, lunghi periodi bollenti con temperature sempre sui 34/35 gradi e punte di 37. Mah.


Sono d'accordo, anche sulla 2008, ci sono bei profumi. Invece che mi dici della 2010 a Barbaresco?


A differenza di Barolo, dove finora ho sentito solo cose belle, a Barbaresco la differenza ho idea la faccia il produttore. Ma in un certo senso è il leit motiv di Barbaresco.

In compenso, mi arrivano notizie riguardo una grande riuscita di Giacosa. :mrgreen:
Roland
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Roland » 05 ago 2013 16:02

Ciao , ieri rovistando in una cantina naturale ho scovato una bottiglia ,annata 69 , di un bordeaux rouge imbottigliato da un negociant "Schroder & de Costant ......pensandola defunta ..........l'ho aperta con la convizione piena di lavandinarla .

Vino di integrità mostruosa , di piacevole beva , ma ripeto colore integrissimo ,

Gradi alcolici 11° :shock:
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda de magistris » 05 ago 2013 16:45

pudepu ha scritto:
de magistris ha scritto:
pudepu ha scritto:Come si suol dire, avete ragione un po' tutti. A discolpa del produttore posso soltanto dire che tenere le gradazioni basse nel 2011 e' stato praticamente impossibile. Soprattutto nella zona dell'azienda in questione a Piancornello, quindi zona calda vi assicuro che e' stato difficile davvero e per raccogliere uve a 13.5 l'unico modo sarebbe stato di produrre 110 qli a ettaro oppure di raccogliere con qualche settimana di anticipo con tutti i problemi del caso. Terrei quindi l'annata 2011 come caso estremo che non fa' molto testo. Esiste pero' come dice il Succi una ricerca esasperata della maturazione sia con impianti ad alta densita' che con l'abbassamento delle rese dato da diradamenti esagerati.


però 2011 quante stelle?


4 stelle con tanto di mattonella di Ferragamo. Ti bastano? :lol:


ottimo e abbondante. :D
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda gabriele succi » 05 ago 2013 17:22

paperofranco ha scritto:Quindi Gabriele mi pare di capire che, assodato oramai che non riberremo più un chianti a 12,5, non è che siamo totalmente in balia del clima, ma un po' ci si mette anche del nostro con le pratiche agronomiche, e forse qualcosina si potrebbe fare, giusto?

Certo che qualcosa si potrebbe fare...anche se non sempre viene...
Lo scorso anno, stessa vigna, 5 file non diradate, 5 in maniera leggera, 5 in maniera pesante; sesto 2,8 X 1...
Quella con il grado alcolico più alto era quella non diradata...

:shock: :shock:

Sicuramente i sesti iperfitti e le nuove selezioni clonali, fatte in piena epoca "Maroniana/Parkeriana", non aiutano...
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda gpetrus » 05 ago 2013 17:30

concordo anch'io sul fastidio dell'alcool nel bicchiere , ma il clima e' cambiato...io lo dico sempre quando assaggio ( sempre meno ) bianchi regionali ( friulano in primis ) con 14.5 e piu' gradi....imbevibili.....e allora non ci restano che borgogna e riesling :mrgreen:
nb: rimpiango molto i bianchi nostrani con 12-12,5 ° :cry:
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda fabird » 05 ago 2013 18:05

paperofranco ha scritto:
fabird ha scritto:a me invece infastidisce molto di più leggere sulle etichette 13% e di fatto alla degustazione si sente più alcol e non di poco.
succede sempre con le etichette d'oltralpe.


Come puoi immaginare, ciò che m'infastidisce veramente, non è tanto il numerino quanto quello che si sente bevendo :wink: .


bevendo in questi gg un meursault di d'auvenay con in etichetta 13% e bere la btg in 2 a pranzo e cena abbiamo risentito l'alcol nelle gambe.
in borgogna mi fu confidato da un produttore di meursault che lasciano i 13 in etichetta per non superare i limiti imposti dalle tassazioni nei paesi nordici.

ci vorrebbe qualcuno desideroso e curioso di analizzare codesti vini dei più importanti produttori
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda pudepu » 05 ago 2013 18:13

fabird ha scritto:
paperofranco ha scritto:
fabird ha scritto:a me invece infastidisce molto di più leggere sulle etichette 13% e di fatto alla degustazione si sente più alcol e non di poco.
succede sempre con le etichette d'oltralpe.


Come puoi immaginare, ciò che m'infastidisce veramente, non è tanto il numerino quanto quello che si sente bevendo :wink: .


bevendo in questi gg un meursault di d'auvenay con in etichetta 13% e bere la btg in 2 a pranzo e cena abbiamo risentito l'alcol nelle gambe.
in borgogna mi fu confidato da un produttore di meursault che lasciano i 13 in etichetta per non superare i limiti imposti dalle tassazioni nei paesi nordici.

ci vorrebbe qualcuno desideroso e curioso di analizzare codesti vini dei più importanti produttori


con un village della maison si potrebbe provare
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Alberto » 05 ago 2013 18:16

fabird ha scritto:bevendo in questi gg un meursault di d'auvenay con in etichetta 13% e bere la btg in 2 a pranzo e cena abbiamo risentito l'alcol nelle gambe.

Occhio però a non scambiare gli effetti dell'alcol con quelli della solforosa... :roll: :wink:
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Alberto » 05 ago 2013 18:19

cecaba ha scritto:
Alberto ha scritto:
cecaba ha scritto:"vinoni" sia bianchi che rossi già dopo pochi anni, persa un po' d'acidtà, schiantano clamorosamente.

Un vino non può "perdere acidità" perché la quantità di acidi, salvo precipitazioni massicce di tartrati in bottiglia su vini non stabilizzati prima dell'imbottigliamento, è immutabile nel tempo...


Perdona l'ignoranza! Quindi, ad esmpio, l'acidtà rimane uguale in una barbera appena uscita ed una pari annata dopo dieci anni di bottiglia?

Esatto, se non ci sono precipitazioni in bottiglia di tartrati (EDIT/AGGIUNTA: oppure anche se il vino svolge la malolattica in bottiglia) l'acidità chimicamente non varia.
Si sente di più o di meno nello stesso vino - giovane o maturo - solo per una questione di equilibrio interno delle varie componenti gustative.
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda benux » 05 ago 2013 19:20

io invece vado controcorrente se vedo un rosso sotto i 14° neanche lo prendo in considerazione :D
Per i bianchi posso scendere anche a 13 °

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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda paperofranco » 05 ago 2013 19:56

Roland ha scritto:Ciao , ieri rovistando in una cantina naturale ho scovato una bottiglia ,annata 69 , di un bordeaux rouge imbottigliato da un negociant "Schroder & de Costant ......pensandola defunta ..........l'ho aperta con la convizione piena di lavandinarla .

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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda zampaflex » 05 ago 2013 20:12

io oggi ho assaggiato alcuni vini della AOC Cheverny. Tutti a bassa gradazione. Tutti orrendamente simili alla risciacquatura delle botti. Tranne uno 100% romorantin, che sembrava piuttosto il risciacquo di pneumatici vecchi.
Tra le due possibilità, mi sa che vado di RdM a 15 gradi... :roll:
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda paperofranco » 05 ago 2013 21:02

zampaflex ha scritto:io oggi ho assaggiato alcuni vini della AOC Cheverny. Tutti a bassa gradazione. Tutti orrendamente simili alla risciacquatura delle botti. Tranne uno 100% romorantin, che sembrava piuttosto il risciacquo di pneumatici vecchi.
Tra le due possibilità, mi sa che vado di RdM a 15 gradi... :roll:


Zampa, il bòno e il poco bòno non c'entrano nulla col grado alcolico. Come hai sicuramente capito, facevo un discorso diverso.
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda seicorde6 » 05 ago 2013 22:00

paperofranco ha scritto:
Roland ha scritto:Ciao , ieri rovistando in una cantina naturale ho scovato una bottiglia ,annata 69 , di un bordeaux rouge imbottigliato da un negociant "Schroder & de Costant ......pensandola defunta ..........l'ho aperta con la convizione piena di lavandinarla .

Vino di integrità mostruosa , di piacevole beva , ma ripeto colore integrissimo ,

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A mia memoria, alcuni, anzi direi i più, dei vecchi grandi Bordeaux anni 70 che ho bevuto non recavano in etichetta l'indicazione del grado alcolico, che comunque si sentiva bene essere contenuto.



Château Latour '64 bevuto in Bue House al Primo Bordeaux Tour di qualche anno fa......boccia perfetta e 11 gradi in etichetta di leggendaria goduria.
Incredibile per integrità, beva e persistenza. Una delle boccie della vita.

Io penso che l'aumento del grado alcoolico sia da attribuire solo in parte al cambamento climatico.
Credo che il mercato abbia condizionato molto l'aumento del grado alcolico in etichetta.....Il consumatore secondo me non ha tempo di aspettare, vuole tutto e subito e sotto certi aspetti il consumatore medio non è nemmeno nella posizione di poter digerire l'idea di dover aspettare 10 anni per bere un buon Barolo.
Evidentemente è finito il tempo dei maratoneti, ora sono di moda i centometristi.
Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone la pensano così?
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda zampaflex » 05 ago 2013 22:36

paperofranco ha scritto:
zampaflex ha scritto:io oggi ho assaggiato alcuni vini della AOC Cheverny. Tutti a bassa gradazione. Tutti orrendamente simili alla risciacquatura delle botti. Tranne uno 100% romorantin, che sembrava piuttosto il risciacquo di pneumatici vecchi.
Tra le due possibilità, mi sa che vado di RdM a 15 gradi... :roll:


Zampa, il bòno e il poco bòno non c'entrano nulla col grado alcolico. Come hai sicuramente capito, facevo un discorso diverso.


Ovviamente si. Diciamo che ho giocato d'anticipo nei confronti dei francofili (non nel senso che vogliono bene a te :wink: ).
Concordo che un vino di peso anche medio con tutto questo alcool diventa un mostro. Speriamo che i viticultori si adeguino, ove possibile...
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Lalas » 05 ago 2013 23:09

Negli ultimi 10/15 anni hanno reimpiantato vigne con una tale densità e altezza da terra che anche mio figlio di 3 anni avrebbe difficoltà a vendemmiare...nessuno si è preoccupato del cambiamento climatico che era nell'aria però da tempo...
Ecco la felicità della vita, amore e vino ugualmente dobbiamo aver vicino.
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda alexer3b » 06 ago 2013 08:49

de magistris ha scritto:
pudepu ha scritto:
de magistris ha scritto:
pudepu ha scritto:Come si suol dire, avete ragione un po' tutti. A discolpa del produttore posso soltanto dire che tenere le gradazioni basse nel 2011 e' stato praticamente impossibile. Soprattutto nella zona dell'azienda in questione a Piancornello, quindi zona calda vi assicuro che e' stato difficile davvero e per raccogliere uve a 13.5 l'unico modo sarebbe stato di produrre 110 qli a ettaro oppure di raccogliere con qualche settimana di anticipo con tutti i problemi del caso. Terrei quindi l'annata 2011 come caso estremo che non fa' molto testo. Esiste pero' come dice il Succi una ricerca esasperata della maturazione sia con impianti ad alta densita' che con l'abbassamento delle rese dato da diradamenti esagerati.


però 2011 quante stelle?


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ottimo e abbondante. :D

Gran piastrella tra l'altro, da rifarci la cucina.

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Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda paperofranco » 06 ago 2013 08:57

seicorde6 ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Roland ha scritto:Ciao , ieri rovistando in una cantina naturale ho scovato una bottiglia ,annata 69 , di un bordeaux rouge imbottigliato da un negociant "Schroder & de Costant ......pensandola defunta ..........l'ho aperta con la convizione piena di lavandinarla .

Vino di integrità mostruosa , di piacevole beva , ma ripeto colore integrissimo ,

Gradi alcolici 11° :shock:


A mia memoria, alcuni, anzi direi i più, dei vecchi grandi Bordeaux anni 70 che ho bevuto non recavano in etichetta l'indicazione del grado alcolico, che comunque si sentiva bene essere contenuto.



Château Latour '64 bevuto in Bue House al Primo Bordeaux Tour di qualche anno fa......boccia perfetta e 11 gradi in etichetta di leggendaria goduria.
Incredibile per integrità, beva e persistenza. Una delle boccie della vita.

Io penso che l'aumento del grado alcoolico sia da attribuire solo in parte al cambamento climatico.
Credo che il mercato abbia condizionato molto l'aumento del grado alcolico in etichetta.....Il consumatore secondo me non ha tempo di aspettare, vuole tutto e subito e sotto certi aspetti il consumatore medio non è nemmeno nella posizione di poter digerire l'idea di dover aspettare 10 anni per bere un buon Barolo.Evidentemente è finito il tempo dei maratoneti, ora sono di moda i centometristi.


Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda il chiaro » 06 ago 2013 09:27

zampaflex ha scritto:io oggi ho assaggiato alcuni vini della AOC Cheverny. Tutti a bassa gradazione. Tutti orrendamente simili alla risciacquatura delle botti. Tranne uno 100% romorantin, che sembrava piuttosto il risciacquo di pneumatici vecchi.
Tra le due possibilità, mi sa che vado di RdM a 15 gradi... :roll:


Posso sapere nomi e cognomi? Sai, tratto un paio di aziende che fanno romorantin e mi fai preoccupare con queste uscite :mrgreen:
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda seicorde6 » 06 ago 2013 11:41

paperofranco ha scritto:
seicorde6 ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Roland ha scritto:Ciao , ieri rovistando in una cantina naturale ho scovato una bottiglia ,annata 69 , di un bordeaux rouge imbottigliato da un negociant "Schroder & de Costant ......pensandola defunta ..........l'ho aperta con la convizione piena di lavandinarla .

Vino di integrità mostruosa , di piacevole beva , ma ripeto colore integrissimo ,

Gradi alcolici 11° :shock:


A mia memoria, alcuni, anzi direi i più, dei vecchi grandi Bordeaux anni 70 che ho bevuto non recavano in etichetta l'indicazione del grado alcolico, che comunque si sentiva bene essere contenuto.



Château Latour '64 bevuto in Bue House al Primo Bordeaux Tour di qualche anno fa......boccia perfetta e 11 gradi in etichetta di leggendaria goduria.
Incredibile per integrità, beva e persistenza. Una delle boccie della vita.

Io penso che l'aumento del grado alcoolico sia da attribuire solo in parte al cambamento climatico.
Credo che il mercato abbia condizionato molto l'aumento del grado alcolico in etichetta.....Il consumatore secondo me non ha tempo di aspettare, vuole tutto e subito e sotto certi aspetti il consumatore medio non è nemmeno nella posizione di poter digerire l'idea di dover aspettare 10 anni per bere un buon Barolo.Evidentemente è finito il tempo dei maratoneti, ora sono di moda i centometristi.


Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?



Cambia perchè di solito a un maggiore grado alcolico equivale una (anche per me) sgradevole concentrazione di frutta sotto spirito e prugna secca che in alcune tipologie di vini proprio non mi va giù.
Alcuni vecchi chianti (anni 60/70) appena imbottigliati e messi in commercio erano sbilanciati verso un acidità veramente pazzesca, da risultare quasi imbevibili, o almeno così mi dicono visto che io non ero ancora nato.....qualche anno di affinamento (e fortunatamente ne ho avuto prova bevendone alcuni) faceva solo del bene.
Ma ora il consumatore vuole stappare e bere.....non vuole sentirsi la lingua scartavetrata da tannini devastanti o avere il palato anestetizzato da vino acidulo.
E con la frutta concentrata non si sbaglia quasi mai. :|
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda pippuz » 06 ago 2013 11:44

paperofranco ha scritto:Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?

Cambia si. Esperienza personale: ho degli amici che quando comprano un vino (solitamente GDO) spesso lo scelgono in base al grado alcoolico.
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda Nebbiolino » 06 ago 2013 12:46

pippuz ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?

Cambia si. Esperienza personale: ho degli amici che quando comprano un vino (solitamente GDO) spesso lo scelgono in base al grado alcoolico.


Verissimo.

Spesso per il consumatore medio e non particolarmente attento, grado alcolico alto = buon vino.

Conosco gente che quando parla del vino che ha comprato, per sottolinearne la bontà evidenzia due cose: il grado alcolico elevato, e il prezzo alto a cui hanno comprato la bottiglia.

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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda de magistris » 06 ago 2013 13:23

Nebbiolino ha scritto:
pippuz ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?

Cambia si. Esperienza personale: ho degli amici che quando comprano un vino (solitamente GDO) spesso lo scelgono in base al grado alcoolico.


Verissimo.

Spesso per il consumatore medio e non particolarmente attento, grado alcolico alto = buon vino.

Conosco gente che quando parla del vino che ha comprato, per sottolinearne la bontà evidenzia due cose: il grado alcolico elevato, e il prezzo alto a cui hanno comprato la bottiglia.

Deficienti.


ok, Marzio. Ma chi non ci è passato?
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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda petitbogho » 06 ago 2013 13:43

de magistris ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
pippuz ha scritto:
paperofranco ha scritto:Mi sfugge qualcosa. Cosa cambia per il consumatore frettoloso se il grado alcolico è più alto di un po' d'anni fa?

Cambia si. Esperienza personale: ho degli amici che quando comprano un vino (solitamente GDO) spesso lo scelgono in base al grado alcoolico.


Verissimo.

Spesso per il consumatore medio e non particolarmente attento, grado alcolico alto = buon vino.

Conosco gente che quando parla del vino che ha comprato, per sottolinearne la bontà evidenzia due cose: il grado alcolico elevato, e il prezzo alto a cui hanno comprato la bottiglia.

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Re: riflessione alcolica estiva toscana

Messaggioda bruber73 » 06 ago 2013 14:43

Visti anche i limiti di legge per chi guida penso che, anche per i produttori, il grado alcolico elevato stia diventando più un problema che una tendenza per seguire il mercato. Ricordo anche io qualche anno fa bianchi della valle d'isarco da 15 - 15,5 gradi. Tra l'alto mi diceva un cantiniere della cantina di bolzano che ultimamente gli arrotondamenti sono sempre al ribasso quindi i 15 spesso sono 15,4 e i 15,5 sono in realtà 15,9. Sicuramente si paga la somma dei cambiamenti climatici della selezione clonale e dei sesti d'impianto.

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