Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

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pippuz
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda pippuz » 08 mag 2013 17:40

Sempre peggio ... che paese di stro_nzi.
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alì65
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda alì65 » 08 mag 2013 18:36

pippuz ha scritto:Sempre peggio ... che paese di stro_nzi.


ti appoggio...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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fabird
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda fabird » 08 mag 2013 20:28

suddai tra 10/15 anni i personaggi che hanno deciso di allargare le maglie capiranno perchè in champagne non hanno allargato i confini per ottemperare alle richieste del mercato.
L'arrampicata, un gioco infinito....... Un gioco finito si gioca per vincerlo,un gioco infinito per continuare a giocare. I partecipanti ad un gioco finito giocano entro confini ben precisi, i partecipanti ad un gioco infinito giocano con i confini
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda davidef » 11 mag 2013 11:13

gobrish ha scritto:http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/terraegusto/2013/05/07/Amarone-maltrattato-famiglie-storiche-via-Consorzio_8664120.html



io invece vado controcorrente...trovo questo comunicato un voler cavalcare l'onda, una bella azione di marketing e comunicazione studiata a tavolino da un gruppo di produttori che più che il bene della denominazione ha i suoi interessi nel loro pool di aziende da far emergere come paladine della situazione...e non è la prima volta che si usa questo sistema che capisco, essendo chi legge solitamente fuori zona e fuori da logiche di conoscienza approfondita dei vari meccanismi, abbastana a senso unico come impressione

la posizione del consorzio, discutibilissima nella sostanza, verte sul sanare delle posizioni di impianti dove da molti anni alcuni soci (grossi soggetti che hanno grossi voti) da svariati anni coltivano e producono già con la dicitura Amarone, al contempo però sanato delle situazioni già presenti da molto sul mercato dovrebbe essere messo uno stop a confini e situazioni ibride

logicamente la cosa non può far piacere ma non è nemmeno così drammatica, le cose su cui combattere sarebbero ben altre ma su questo si preferisce far puntare i riflettori magari non accendendo le luci sulle bottiglie prodotte e gli ettari vitati a disposizione, la compravendita di uve/mosto/vino e tutti i meccanismi che permettono ad alcuni soggetti di mettere sul mercato numeri importanti ben vestiti da etichette virtuose sulla carta, nulla di illegale ma nemmeno morale...però spesso su questo tutti zitti

io penso che il sistema migliore per far crescere la denominazione dove convinvono sia relata di cantine sociali pesantissime ed artigiani, Amaroni alla GDO a 8 € e prodotti da 250€ è fare grandi vini, fare i vini migliori possibili sul territorio dalle proprie vigne, farli conoscere, far capire ed apprezzare le differenze tra prodotti e prodotti, adottare un comportamento che salvaguardi questo brand importantissimo che permette a tutti i vitivoltori della zona di ricavare benessere

questo gruppo di paladini fa questo ? bha......
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gobrish
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda gobrish » 11 mag 2013 11:22

davidef ha scritto:
gobrish ha scritto:http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/terraegusto/2013/05/07/Amarone-maltrattato-famiglie-storiche-via-Consorzio_8664120.html



io invece vado controcorrente...trovo questo comunicato un voler cavalcare l'onda, una bella azione di marketing e comunicazione studiata a tavolino da un gruppo di produttori che più che il bene della denominazione ha i suoi interessi nel loro pool di aziende da far emergere come paladine della situazione...e non è la prima volta che si usa questo sistema che capisco, essendo chi legge solitamente fuori zona e fuori da logiche di conoscienza approfondita dei vari meccanismi, abbastana a senso unico come impressione

la posizione del consorzio, discutibilissima nella sostanza, verte sul sanare delle posizioni di impianti dove da molti anni alcuni soci (grossi soggetti che hanno grossi voti) da svariati anni coltivano e producono già con la dicitura Amarone, al contempo però sanato delle situazioni già presenti da molto sul mercato dovrebbe essere messo uno stop a confini e situazioni ibride

logicamente la cosa non può far piacere ma non è nemmeno così drammatica, le cose su cui combattere sarebbero ben altre ma su questo si preferisce far puntare i riflettori magari non accendendo le luci sulle bottiglie prodotte e gli ettari vitati a disposizione, la compravendita di uve/mosto/vino e tutti i meccanismi che permettono ad alcuni soggetti di mettere sul mercato numeri importanti ben vestiti da etichette virtuose sulla carta, nulla di illegale ma nemmeno morale...però spesso su questo tutti zitti

io penso che il sistema migliore per far crescere la denominazione dove convinvono sia relata di cantine sociali pesantissime ed artigiani, Amaroni alla GDO a 8 € e prodotti da 250€ è fare grandi vini, fare i vini migliori possibili sul territorio dalle proprie vigne, farli conoscere, far capire ed apprezzare le differenze tra prodotti e prodotti, adottare un comportamento che salvaguardi questo brand importantissimo che permette a tutti i vitivoltori della zona di ricavare benessere

questo gruppo di paladini fa questo ? bha......


Ma è possibile fare grandi vini in zone, che secondo quanto dice il comunicato, non sono vocate? La soluzione non sarebbe la zonazione?
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda davidef » 11 mag 2013 11:31

gobrish ha scritto:
davidef ha scritto:
gobrish ha scritto:http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/terraegusto/2013/05/07/Amarone-maltrattato-famiglie-storiche-via-Consorzio_8664120.html



io invece vado controcorrente...trovo questo comunicato un voler cavalcare l'onda, una bella azione di marketing e comunicazione studiata a tavolino da un gruppo di produttori che più che il bene della denominazione ha i suoi interessi nel loro pool di aziende da far emergere come paladine della situazione...e non è la prima volta che si usa questo sistema che capisco, essendo chi legge solitamente fuori zona e fuori da logiche di conoscienza approfondita dei vari meccanismi, abbastana a senso unico come impressione

la posizione del consorzio, discutibilissima nella sostanza, verte sul sanare delle posizioni di impianti dove da molti anni alcuni soci (grossi soggetti che hanno grossi voti) da svariati anni coltivano e producono già con la dicitura Amarone, al contempo però sanato delle situazioni già presenti da molto sul mercato dovrebbe essere messo uno stop a confini e situazioni ibride

logicamente la cosa non può far piacere ma non è nemmeno così drammatica, le cose su cui combattere sarebbero ben altre ma su questo si preferisce far puntare i riflettori magari non accendendo le luci sulle bottiglie prodotte e gli ettari vitati a disposizione, la compravendita di uve/mosto/vino e tutti i meccanismi che permettono ad alcuni soggetti di mettere sul mercato numeri importanti ben vestiti da etichette virtuose sulla carta, nulla di illegale ma nemmeno morale...però spesso su questo tutti zitti

io penso che il sistema migliore per far crescere la denominazione dove convinvono sia relata di cantine sociali pesantissime ed artigiani, Amaroni alla GDO a 8 € e prodotti da 250€ è fare grandi vini, fare i vini migliori possibili sul territorio dalle proprie vigne, farli conoscere, far capire ed apprezzare le differenze tra prodotti e prodotti, adottare un comportamento che salvaguardi questo brand importantissimo che permette a tutti i vitivoltori della zona di ricavare benessere

questo gruppo di paladini fa questo ? bha......


Ma è possibile fare grandi vini in zone, che secondo quanto dice il comunicato, non sono vocate? La soluzione non sarebbe la zonazione?



non è possibile fare grandi vini, ma la denominazione vive anche di vini che costano 10 €, che i consumatori cercano, che le Cantine Sociali producono

la zonazione ? bellissima idea...così magari si vede che qualche paladino da 5 ettari tira fuori qualche centomila bottiglie in più :lol:

meno specchieti per allodole ragazzi, meno vergini, allargare la zona non è una buona cosa ma se serve a sanare situazioni esistenti da tanti anni amen, è il male minore, preferirei ovviamentenon fosse fatta...i problemi sono ben altri...

vogliamo ad esempio parlare di Ripasso ? con che proporzione deve essere fatto il ripasso tra vino e vinacce ? 1:1..... ? ottimo, e chi oggi è salito a 1:5 od oltre aumentando la produzione a dismisura perchè il termine tira ? o chi gioca sull'equivoco della tipologia e della bottiglia ?

ce ne sono di cose da mettere a fuoco...e poi alla fine devono parlare anche i vini, magari tornare ad essere meno grandi comunicatori e migliori produttori di eccellenze...
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda gobrish » 11 mag 2013 11:47

davidef ha scritto:
gobrish ha scritto:
davidef ha scritto:
gobrish ha scritto:http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/terraegusto/2013/05/07/Amarone-maltrattato-famiglie-storiche-via-Consorzio_8664120.html



io invece vado controcorrente...trovo questo comunicato un voler cavalcare l'onda, una bella azione di marketing e comunicazione studiata a tavolino da un gruppo di produttori che più che il bene della denominazione ha i suoi interessi nel loro pool di aziende da far emergere come paladine della situazione...e non è la prima volta che si usa questo sistema che capisco, essendo chi legge solitamente fuori zona e fuori da logiche di conoscienza approfondita dei vari meccanismi, abbastana a senso unico come impressione

la posizione del consorzio, discutibilissima nella sostanza, verte sul sanare delle posizioni di impianti dove da molti anni alcuni soci (grossi soggetti che hanno grossi voti) da svariati anni coltivano e producono già con la dicitura Amarone, al contempo però sanato delle situazioni già presenti da molto sul mercato dovrebbe essere messo uno stop a confini e situazioni ibride

logicamente la cosa non può far piacere ma non è nemmeno così drammatica, le cose su cui combattere sarebbero ben altre ma su questo si preferisce far puntare i riflettori magari non accendendo le luci sulle bottiglie prodotte e gli ettari vitati a disposizione, la compravendita di uve/mosto/vino e tutti i meccanismi che permettono ad alcuni soggetti di mettere sul mercato numeri importanti ben vestiti da etichette virtuose sulla carta, nulla di illegale ma nemmeno morale...però spesso su questo tutti zitti

io penso che il sistema migliore per far crescere la denominazione dove convinvono sia relata di cantine sociali pesantissime ed artigiani, Amaroni alla GDO a 8 € e prodotti da 250€ è fare grandi vini, fare i vini migliori possibili sul territorio dalle proprie vigne, farli conoscere, far capire ed apprezzare le differenze tra prodotti e prodotti, adottare un comportamento che salvaguardi questo brand importantissimo che permette a tutti i vitivoltori della zona di ricavare benessere

questo gruppo di paladini fa questo ? bha......


Ma è possibile fare grandi vini in zone, che secondo quanto dice il comunicato, non sono vocate? La soluzione non sarebbe la zonazione?



non è possibile fare grandi vini, ma la denominazione vive anche di vini che costano 10 €, che i consumatori cercano, che le Cantine Sociali producono

la zonazione ? bellissima idea...così magari si vede che qualche paladino da 5 ettari tira fuori qualche centomila bottiglie in più :lol:

meno specchieti per allodole ragazzi, meno vergini, allargare la zona non è una buona cosa ma se serve a sanare situazioni esistenti da tanti anni amen, è il male minore, preferirei ovviamentenon fosse fatta...i problemi sono ben altri...

vogliamo ad esempio parlare di Ripasso ? con che proporzione deve essere fatto il ripasso tra vino e vinacce ? 1:1..... ? ottimo, e chi oggi è salito a 1:5 od oltre aumentando la produzione a dismisura perchè il termine tira ? o chi gioca sull'equivoco della tipologia e della bottiglia ?

ce ne sono di cose da mettere a fuoco...e poi alla fine devono parlare anche i vini, magari tornare ad essere meno grandi comunicatori e migliori produttori di eccellenze...


Ok, il mercato è più importante dell'appassionato a cui piacerebbe sapere se quel vino viene da quella collina o in pianura, ma non si rischia un effetto Brunello? dove per anni gli importatori americani credo abbiano chiuso i battenti?
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda davidef » 11 mag 2013 12:01

gobrish ha scritto:

Ok, il mercato è più importante dell'appassionato a cui piacerebbe sapere se quel vino viene da quella collina o in pianura, ma non si rischia un effetto Brunello? dove per anni gli importatori americani credo abbiano chiuso i battenti?


certo, ma questo deve partire dal consumatore però, finchè c'è gente che vende Amarone sotto i 10€ a scaffale e consumatori che lo comprano che cosa vuoi dire ? discuti con le cantine sociali che fanno economie di macro scala o con artigiani che ragionano diametralmente all'opposto ? guadagna di più chi ha un mergine di 1 € su una bottiglia e ne 1.000.000 di pezzi o chi ha un ritorno di 5-6 € su 8.000 pezzi ?

il mercato richiedi tot millioni di bottiglie, l'Amarone è il vino italiano oggi nel mondo che ha maggior richiesta per capirci, i consumatori di nicchia quanti sono ? l'1% ? il 2-3 %?

io sarei il primo fautore della equivalenza bottiglia/produttore/vigna ma questo è realisticamente possibile solo con determinati vini, con un numero ristretto di vini e di produttori che rappresentano l'élite produttiva, il concetto di Cru sta emergendo in questi anni (più inteso come vallata che come collina però ma le differenze sono già sostanziali) ma non dimentichiamo che di vini di appassimento si tratta ovvero di prodotti che subisono delle trasformazioni con un ciclo di lavoro diverso in mezzo rispetto ai vini tradizionali dove la mano del produttore incide

mi basterebbe per cominciare l'indicazione in etichetta del numero di bottiglie prodotte e da quale zona arrivano le uve nel caso dei prodotti di bassa fascia mentre vorrei indicazioni più precise nei vini di fascia importante, se passasse questo aspetto sarebbe carino...poi ragioniamo meglio su questi comunicati, moooolto meglio
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda arnaldo » 17 mag 2013 10:04

MI sembra la stessa storia del Prosecco....dove alla fine,purtroppo, visto l'enorme richiesta nel Mondo, hanno dovuto mollare gli ormeggi....e concedere che possa essere prodotto nella Lison, nel padovano, nella Riviera del Brenta....insomma dove capita capita......l'unica differenza sta' chiaramente nell'etichetta e nella denominazione........ma cavoli con questo amarone,,,,che casino........speriamo che non scoppi la bolla prima o dopo......
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda roda19909 » 17 mag 2013 18:12

i nuovi impianti, nelle piane e nei terreni disboscati, hanno prodotto uva( a basso prezzo) che è servita alle famiglie storiche per i loro IGT ( vini Doc trsformati in IGT), ora non si vuole la regolarizzazione, bisognava agire diversamente prima... rifiutare le uve non DOC, non trsformare i Valpolicella superiori e i ripassi in IGT, ora è tardi...

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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda Alberto » 17 mag 2013 18:39

Non facciamo generalizzazioni però, nei 12 ci sono quelli "spregiudicati" alla Allegrini ma anche aziende che non hanno trasformato in IGT i loro DOC e che fanno ancora oggi uno dei 5-6 migliori Amarone in zona Classica, leggi Speri...
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda davidef » 17 mag 2013 19:51

Alberto ha scritto:Non facciamo generalizzazioni però, nei 12 ci sono quelli "spregiudicati" alla Allegrini ma anche aziende che non hanno trasformato in IGT i loro DOC e che fanno ancora oggi uno dei 5-6 migliori Amarone in zona Classica, leggi Speri...



io mi vedo in sede di stesura comunicato delle vergini stracciarsi le vesti disperate....

ogni tanto andrebbe fatto il vecchio confronto Ha vitati - rese adeguate per vini di qualità - bottiglie prodotte ......dopo discutiamo meglio
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda vinogodi » 18 mag 2013 09:55

davidef ha scritto:
Alberto ha scritto:Non facciamo generalizzazioni però, nei 12 ci sono quelli "spregiudicati" alla Allegrini ma anche aziende che non hanno trasformato in IGT i loro DOC e che fanno ancora oggi uno dei 5-6 migliori Amarone in zona Classica, leggi Speri...



io mi vedo in sede di stesura comunicato delle vergini stracciarsi le vesti disperate....

ogni tanto andrebbe fatto il vecchio confronto Ha vitati - rese adeguate per vini di qualità - bottiglie prodotte ......dopo discutiamo meglio

...eppoi le malelingue, le chiacchere da bar, le illazioni... quanta cattiveria, in giro...pensa te che la settimana scorsa ero a Manduria. Ho incontrato due - tre produttori + un grande enologo della zona. Tutti, dico tutti e separatamente, a lamentarsi della crisi ma, soprattutto, che il Veneto ritira molto meno Primitivo, soprattutto "le grandi famiglie" , rispetto a qualche anno fa ... chiaro, la maggior parte del Primiticvo prodotto, ancora oggi per fortuna , ha ancora ottimi acquirenti in quella zona, ma dovevi vedere come mi scompisciavo dalle risate mentre candidamente me lo confessavano quasi con vergineo pudore... :lol:
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda davidef » 18 mag 2013 10:14

vinogodi ha scritto:
davidef ha scritto:
Alberto ha scritto:Non facciamo generalizzazioni però, nei 12 ci sono quelli "spregiudicati" alla Allegrini ma anche aziende che non hanno trasformato in IGT i loro DOC e che fanno ancora oggi uno dei 5-6 migliori Amarone in zona Classica, leggi Speri...



io mi vedo in sede di stesura comunicato delle vergini stracciarsi le vesti disperate....

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...eppoi le malelingue, le chiacchere da bar, le illazioni... quanta cattiveria, in giro...pensa te che la settimana scorsa ero a Manduria. Ho incontrato due - tre produttori + un grande enologo della zona. Tutti, dico tutti e separatamente, a lamentarsi della crisi ma, soprattutto, che il Veneto ritira molto meno Primitivo, soprattutto "le grandi famiglie" , rispetto a qualche anno fa ... chiaro, la maggior parte del Primiticvo prodotto, ancora oggi per fortuna , ha ancora ottimi acquirenti in quella zona, ma dovevi vedere come mi scompisciavo dalle risate mentre candidamente me lo confessavano quasi con vergineo pudore... :lol:


alcuni mesi fa un amico produttore durante una cena tra famiglie a casa sua (ho diversi amici in zona, non fate il toto nomi dai) mi porta giù in garage e mi mostra il campionario delle offerte arrivategli, circa una ventina di campioni di vino con la classica etichetta bianca appiccicata con i dati di analisi e l'indicazione consigliata quale idonea per Amarone, idoeno per Ripasso, Amarone già pronto, ecc. ecc.

le bottiglie arrivavano da alcuni mediatori, figure che cercano di vendere uve, mosto o vino, proveniente dalla zona di origine o da zone atte a dar un prodotto "impiegabile" nella tipologia, durante la proposta dei campioni, spesso telefonica in massima tranquillità o di persona, si danno anche le referenze...

ovviamente la cosa non è segreta per gli addetti ai lavori, penso che nemmeno il consumatore possa ritenerlo un segreto a meno che non si voglia essere ipocriti, ma quando vedi a scaffale un Amarone a 9€ come Cristo puoi pensare venga fatto con uve pregiate ? e pure quando vedi vini a 10-12-14 €...oppure quando trovi bei prodotti nella fascia 20€ da produttori che hanno 5 ettari e fanno 2-300.000 bottiglie

come in tutte le zone di produzione vinicole maggiore è il prestigio della denominazione maggiori sono i magheggi
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda roda19909 » 18 mag 2013 13:08

L'uso di vini meridionali per alzare il livello alcolemico era una pratica diffusa fino a non molti anni fa in tutto il nord Italia: qui si era proibito l'uso dello zucchero, mentre in Francia lo usano tranquillamente (per legge).

per fare una bottiglia di amarone servono più di 3 kg d'uva (valore sui 5 euro), seguono 3 mesi di appassimento, con interventi manuali per pulizia e risistemazione del uve, seguono 3/5 anni di rovere più vetro.
alla fine al produttore serio il costo di una boccia di amarone non è inferiore ai 10/12 euro, perciò amarone a meno di 35/40 euro non è veritiero.

Oggi in valpolicella esistono fior di produttori (oltre alle 12 famiglie), che lavorano seriamente e hanno vitigni d'eccellenza in zone vocate( scoperti prima dagli starnieri che dagli Italiani)... poi c'è molto altro ... come ovunque.

roda
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Re: Amarone 'maltrattato', famiglie storiche via da Consorzio

Messaggioda vinogodi » 18 mag 2013 14:23

roda19909 ha scritto:...Oggi in valpolicella esistono fior di produttori (oltre alle 12 famiglie), che lavorano seriamente e hanno vitigni d'eccellenza in zone vocate( scoperti prima dagli starnieri che dagli Italiani)... poi c'è molto altro ... come ovunque.

roda

...vorresti dire che Manduria e Gioia del Colle non sono "zone vocate"? Attento a quel che dici :lol: 8)
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