gmi1 ha scritto:carletto ha scritto:Vedi giucas, la verità secondo me é che alcune versioni di pignoletto classico come quelle di Orsi o Torricella non hanno nulla da invidiare ad alcuni bianchi tanto incensati su questo forum. Per questo motivo per un non bolognese, che il pignoletto non sa nemmeno cosa sia, l'assaggio puó rivelarsi una piacevole sorpresa. Poi noi bolognesi eno-fenomeni lo critichiamo salvo poi berlo di nascosto alla prima occasione
credo che hai perfettamente colto nel segno
a casa propria sono tanti che lo bevono, il piacere che dá é superiore a tanti vinoni superlativi e rafforzativi
io poi non disdegno la versione frizzante di alcuni produttori, dalla primavera a fine estate a casa mia vanno alla grande
...questa sera, dopo avere letto gli sviluppi del topic, passo da una nota enoteca storica bolognese in Strada Maggiore. Giuro: volevo prendere un Pignoletto. Ma poi convinco uno dei cantinieri -che da anni pazientemente mi sopporta
- a ravanare giu' in cantina. Ne esce uno CHARDONNAY CVETIC 2001 MASCIARELLI ben conservato. A casa lo apro : giallo oro zecchino, un tripudio di torrone, nocciola, menta, burro fuso. Pachidermico ed alcoolico, ma ancora ben vivo. Piaciuto mediamente, ma esperienza tutto sommato accettabile ed accrescitiva. Ho fatto bene ?..Ho fatto male ? ....Di certo ho speso di piu'
. In sintesi : io il Pignoletto lo bevo e spesso pure mi piace (anche in bolla spensierata; Torricella poi mi manca, ma provvederò ). Ma da qui a farne un vino di caratura superiore , beh , ne passa assai. Almeno per il momento. Tutto qui ( ovviamente per me).
P.S.:...certo: se impazzano il Pecorino, la Passerina, ecc... il Pignoletto ci fa comunque la sua porca figura