Sydney ha scritto:alì65 ha scritto:vinogodi ha scritto:alì65 ha scritto:
Negli ultimi anni ne ho bevuti parecchi:
78 ora godibile ma ancora molta strada davanti, fantastico
95 si puo' tranquillamente bere ma anche aspettare
98 comincia ad essere approcciabile ma serebbe maglio attendere
01 inavvicinabile per gioventu'. Io ricordo un po' di alcol, yogurt e molta dolcezza.
Ho ritrovato le note della bevuta fatta nel 2007 da Marco, eccole:
L'aperitivo:
KRUG.
Sboccatura 2000 o 2001 (vecchia etichetta), sempre un piacevolissimo Champagne, con bolla fine ben solubilizzata, da berne a secchi come si dice.
L'introduzione:
LOPEZ DE HEREDIA Rosado Vina Tondonia '97, Rioja.
Colore rosa antico, mi ricorda infatti il rosa pastello scarico dei soldatini e delle bambole di quando ero piccolo, un po’ troppo vinoso al momento, ma piacevole in bocca; per i miei gusti un pelo troppo morbido, un po’ di acidita’ sferzante in piu’ e sarebbe ottimale.
LOPEZ DE HEREDIA Blanco Vina Tondonia '81, Rioja.
Bel colore giallo carico ma non evoluto cosi come l’eta’ potrebbe far pensare, ossidato al punto giusto come la tipologia Rioja blanca richiede, asciugante in bocca da renderlo, a mio parere, vino da tutto pasto.
Prima batteria:
LOPEZ DE HEREDIA Vina Bosconia '99, Rioja.
Classico colore ciliegia con unghia sul violaceo, mi ha un po’ deluso per l’essere troppo monocorde; da risentire.
DOMINIO DE TARES Bembibre '02, Bjerzo.
Colore violaceo, e’ il vino che ho capito meno sinceramente; sicuramente troppo in evidenza l’alcool sia al naso e soprattutto in bocca.
BODEGAS AALTO Aalto PS '01, Ribera del Duero.
Melanzana al colore, gran bel vino, mi ha dato note di caffe’ e cioccolato fondente, e’ stato il migliore della prima batteria a mio parere.
VALL LLACH '01, Priorat.
Di colore viola intenso, speziato con note di zafferano, pepe, peperone e sicuramente tante altre cose che non ho colto ma che la sua complessita’ lasciava intuire. A me e’ piaciuto, la beva era piacevole.
Seconda batteria:
LA RIOJA ALTA Gran Reserva 890 '81, Rioja.
Un viaggio della memoria, colore ciliegia con unghia mattonata come le grandi reservas della Rioja, di una bevibilita’ pari ad un maturo Pinot Nero di Borgogna, vellutato e leggermente boise’, a dimostrare come il vigneto Tempranillo che ha riposato per anni ed anni nelle grandi botti dia vini che a me incantano ed intrigano.
ALTESINO Brunello di Montalcino '74.
Subito al naso dava speranze di esserci ancora, poi si e’ spento fino a dire di non esserci piu’.
CASTILLO Y GAY Gran Reserva Especial '78, Rioja.
Eccolo il padrone di casa della giornata, la Rioja nella sua massima espressione, colore ciliegia brillante, unghia leggermente mattonata, il naso piu’ fine e complesso della giornata, legno di scatola da sigari vuota, tabacco, speziato e leggere note di cacao. Per finire un retro nasale complesso e raffinatissimo; nessun difetto, perfetto in tutto, sopra le righe in niente, lo vedo come il decatleta dei vini, capace di competere in tutte le specialita’ e di eccellere in una valutazione totale.
VEGA SICILIA Unico '86, Ribeira del Duero.
Aperto alle 11 di mattina, paga la sua breve esposizione all’aria, perche’ non gli ha lasciato il tempo di pulirsi e di esprimersi al massimo da subito nel bicchiere. In ogni caso e’ un gran vino, che ricorda i grandi Rodano, con colore rosso scuro tendente al violaceo, frutti di bosco, prugna, tabacco e, a mio avviso, leggermente untuoso. Grande
Terza batteria:
LACALLE Y LAORDEN Vina El Pison '00, Rioja.
Non mi ha entusiasmato, sicuramente paga l’annata che in Rioja e’ stata deludente, ma sicuramente e’ un vino ben fatto e non stucchevole.
E. GUIGAL Cote Rotie La Landonne '97.
E’ piaciuto a tutti, con il suo color porpora, la sua speziatura e la sua morbida tannicita’. Ottima scelta quella di affiancarlo ai grandi di Spagna, le sue larghe spalle si sono dimostrate all’altezza.
PALACIOS L'Ermita '99, Priorat.
Grande e ben fatto, il termine di paragone per tutto il Priorato, viola al colore con unghia granato scuro, potente al naso e in bocca, bacche, frutti rossi e tannico. Ottima sapidita’ e legno nuovo in evidenza. Grande la PAI.
PINGUS '99, Ribera del Duero.
E’ stato un piacere sentirlo per la prima volta in una delle sue annate piu’ rinomate, se lo si vuole guardare criticamente e’ tanto e troppo per la sua corposita’, lunghezza e profondita’. Personalmente mi chiamava meno a berlo dell’Ermita, che forse in questo e’ un pelo piu’ equilibrato, ma questi sono vini che vanno assaggiati per poter capire che cosa sono i grandi vini moderni che puntano molto (se non tutto) sull’estrazione, con, immagino residui secchi da paura. PAI lunga lunga.
L'appendice:
EMILIO LUSTAU Gran Reserva Rare Oloroso Emperatriz Eugenia, Jerez.
Bel colore ambrato con bellissimi riflessi di luce, aspro e piacevole in bocca, ottima chiusura di questo viaggio in Spagna.
Il 78 di Ygay era sublime, con un grande potenziale davanti, ma anche la reserva 890 mi aveva impressionato, anche lei con 26 anni sul groppone