Galloni lascia WA

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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Baroloonline » 15 feb 2013 17:39

Palma ha scritto:Specifico che per quanto mi riguarda, intendevo che lo seguirò nel senso che leggerò, ogni tanto, ciò che scriverà, per trarne qualche spunto, per trovare qualche conferma e qualche punto di vista diverso; non certo per prendere per oro colato i suoi giudizi, o per valutare acquisti in base a questi, se non appunto per avere qualche indicazione su alcune vecchie annate di particolari vini. Proprio allo stesso modo in cui consulto il si di Parker ora.
Purtroppo, soprattutto tra i critici "professionisti" non trovo molto di valido in giro, per cui uno che si salva lo leggo volentieri.


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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda gabriele succi » 15 feb 2013 19:39

A chi può interessare, qui i commenti di Galloni sui Brunello di Montalcino 2008.

http://www.youtube.com/watch?v=PmxTkwRH ... r_embedded
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Lalas » 16 feb 2013 00:18

gabriele succi ha scritto:A chi può interessare, qui i commenti di Galloni sui Brunello di Montalcino 2008.

http://www.youtube.com/watch?v=PmxTkwRH ... r_embedded


Ma non mi avevi detto che era bbono???
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda pudepu » 16 feb 2013 09:40

Lalas ha scritto:
gabriele succi ha scritto:A chi può interessare, qui i commenti di Galloni sui Brunello di Montalcino 2008.

http://www.youtube.com/watch?v=PmxTkwRH ... r_embedded


Ma non mi avevi detto che era bbono???


e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda gabriele succi » 16 feb 2013 10:06

Lalas ha scritto:
gabriele succi ha scritto:A chi può interessare, qui i commenti di Galloni sui Brunello di Montalcino 2008.

http://www.youtube.com/watch?v=PmxTkwRH ... r_embedded


Ma non mi avevi detto che era bbono???

Eh, ma io notoriamente non capisco una cippa...
...altrimenti non mi intestardirei a fare del vino in Romgna... :?

pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda pudepu » 16 feb 2013 10:27

gabriele succi ha scritto:
pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:


Mah sinceramente non l'ho capito e devo dire che spesso Galloni legge le annate molto bene. Ieri ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca insieme a degli importatori che ogni anno organizzano un orizzontale qui da me, devo dire che vini pronti non ne ho trovati, anzi direi il contrario.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Nelle Nuvole » 16 feb 2013 10:59

pudepu ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:


Mah sinceramente non l'ho capito e devo dire che spesso Galloni legge le annate molto bene. Ieri ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca insieme a degli importatori che ogni anno organizzano un orizzontale qui da me, devo dire che vini pronti non ne ho trovati, anzi direi il contrario.


Dice bene Riccardo (sei tu vero?). Nel caso specifico del Brunello, generalmente i vini a questo stadio evolutivo sono difficilmente leggibili. Nel senso che ci vuole una certa conoscenza del Sangiovese per capire come si evolveranno, anche solo fra pochi mesi. Poi si assesteranno per un paio di anni, prima di ricominciare ad evolversi molto più lentamente. Dai miei assaggi a Houston e New York, i vini erano stati spediti a dicembre quindi proprio infanti, ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda alì65 » 16 feb 2013 12:38

Nelle Nuvole ha scritto:
pudepu ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:


Mah sinceramente non l'ho capito e devo dire che spesso Galloni legge le annate molto bene. Ieri ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca insieme a degli importatori che ogni anno organizzano un orizzontale qui da me, devo dire che vini pronti non ne ho trovati, anzi direi il contrario.


Dice bene Riccardo (sei tu vero?). Nel caso specifico del Brunello, generalmente i vini a questo stadio evolutivo sono difficilmente leggibili. Nel senso che ci vuole una certa conoscenza del Sangiovese per capire come si evolveranno, anche solo fra pochi mesi. Poi si assesteranno per un paio di anni, prima di ricominciare ad evolversi molto più lentamente. Dai miei assaggi a Houston e New York, i vini erano stati spediti a dicembre quindi proprio infanti, ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.


da Riccardo ho assaggiate i vari cru 2008 dalle botti e il potenziale mi sembrava buno ma l'assaggio definitivo deve essere fatto in bt, dalla botte molti assaggi si tende a sopravvalutarli
questa tua affermazione ....ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.... l'ho sentita molte volte in particolare dai produttori per indicare un'annata non proprio delle migliori, per indicare che anche da millesimi non al top si ha comunque un carattere figlio dell'annata.....
e va bene, mi sembra giusto ma da consumatore cerco sempre il meglio, come 04 e 06, già la 07 mi aveva lasciato un pò li tranne un paio
poi viene la componente economica-adesso più che mai in primo piano-che è al consumatore in crescita all'acquisto; se invece ci si fermasse un'attimo con i prezzi magari qualche acquisto in più lo farei, non si può sempre aumentare anche quando il prodotto non è al meglio della qualità
detto ciò qualche bt che ho nel cuore l'acquisterò ugualmente ma non credo come nelle due annate precedenti e mai come nella feci con la 99 e 04..
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda de magistris » 16 feb 2013 13:04

Nelle Nuvole ha scritto:
pudepu ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:


Mah sinceramente non l'ho capito e devo dire che spesso Galloni legge le annate molto bene. Ieri ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca insieme a degli importatori che ogni anno organizzano un orizzontale qui da me, devo dire che vini pronti non ne ho trovati, anzi direi il contrario.


Dice bene Riccardo (sei tu vero?). Nel caso specifico del Brunello, generalmente i vini a questo stadio evolutivo sono difficilmente leggibili. Nel senso che ci vuole una certa conoscenza del Sangiovese per capire come si evolveranno, anche solo fra pochi mesi. Poi si assesteranno per un paio di anni, prima di ricominciare ad evolversi molto più lentamente. Dai miei assaggi a Houston e New York, i vini erano stati spediti a dicembre quindi proprio infanti, ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.


credo che sui 2008 ci sia spazio per letture molto diverse, tutte a loro modo legittime.

Se ne parlava qualche mese fa: l'idea che mi sto facendo è quella di un'annata molto eterogenea, che con gli occhi di dieci anni fa sarebbe stata facilmente raccontata come la classica "annata media", per effetto di vini sicuramente più "sottili" rispetto al paradigma del "grande millesimo", a volte un po’ troppo crudi e non perfettamente sostenuti. Una di quelle annate che, tuttavia, con gli occhi di oggi possono diventare scrigno di autentici gioielli di finezza e luce, con più “possibilità emozionali” dettate dalla sensibilità del vignaiolo rispetto a vendemmie dove fa praticamente tutto il sole e il clima (tipo la 2007, che di vini “imprevedibili” ne ha segnalati ben pochi, a mio avviso).

Tra le cose che ho assaggiato, per esempio, non c’è un solo 2007 che mi abbia dato la stessa intensità di vibrazioni e brividi del Madonna delle Grazie ’08 de Il Marroneto, tacendo stavolta sugli assaggi a Le Ragnaie, altrimenti Riccardo si monta la testa… :D

Anche sul discorso annata pronta/da aspettare credo che abbiano ragione un po’ tutti e a fare la differenza è il “punto di osservazione”: se il parametro di accessibilità è dato dal “volume”, è giusto dire che la 2008 si potrà bere in tempi più rapidi, come lo si dice sulla 2007 borgognona o la 2005 langarola. Se invece ci si focalizza sull’aspetto “durezze da armonizzare”, penso anch’io che la 2008 a Montalcino si gioverà di una pazienza non inferiore a quella richiesta per 2004 o 2006, ad esempio. A patto che stiamo parlando di quei vini veramente grandi e magici, perché per la “massa” dei 2008 non credo che il tempo li farà diventare migliori di quelli che sono, come detto fin troppo verdini, immaturi e taglienti nella maggior parte dei casi.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Lalas » 16 feb 2013 19:04

Siamo andati un po' OT...ma questa discussione mi è piaciuta molto e vorrei leggerne molte altre, con le impressioni di chi produce e di chi assaggia.
Grazie a tutti
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda megaMAX » 17 feb 2013 03:20

vinotec ha scritto:Dear Subscribers & Friends,

You may have seen news circulating online about Antonio Galloni's announcement to venture out on his own. He told me a few hours before the news broke, and I can't say I was surprised that he didn't want to be an employee in our new structure, as he was brought on as an independent contractor. I fully understand his decision and, as I told him, he has done a great job over the last six years and has a brilliant future, in my opinion. He will be missed, but we want you to know we will continue to generate great content and superb reviews. We support Antonio, his work ethic, integrity and grasp of new wine regions - which is fabulous and something to be admired. As much as I hate to see Antonio go in a different direction, I am happy for him and his family and wish him all the good fortune he most deservedly merits.


Indipententemente da tutto, è bello vedere come un ex-datore di lavoro abbia così tanta stima e auguri così limpidamente il successo di un ex-collaboratore ed ora potenziale acerrimo concorrente... mi immagino un cosa del genere in Italia e mi vengono in mente solo cose tristi: battaglie in tribunale, sui media o a colpi d'ascia :x :x
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Nelle Nuvole » 17 feb 2013 13:33

alì65 ha scritto:
Nelle Nuvole ha scritto:
pudepu ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
pudepu ha scritto:e ti aveva detto bene! E' un'annata da amatori, non proprio facilissima pero' ci sono dei bellissimi vini

Ecco, proprio la stessa cosa che ha sentenziato Galloni...

:P :roll:


Mah sinceramente non l'ho capito e devo dire che spesso Galloni legge le annate molto bene. Ieri ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca insieme a degli importatori che ogni anno organizzano un orizzontale qui da me, devo dire che vini pronti non ne ho trovati, anzi direi il contrario.


Dice bene Riccardo (sei tu vero?). Nel caso specifico del Brunello, generalmente i vini a questo stadio evolutivo sono difficilmente leggibili. Nel senso che ci vuole una certa conoscenza del Sangiovese per capire come si evolveranno, anche solo fra pochi mesi. Poi si assesteranno per un paio di anni, prima di ricominciare ad evolversi molto più lentamente. Dai miei assaggi a Houston e New York, i vini erano stati spediti a dicembre quindi proprio infanti, ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.


da Riccardo ho assaggiate i vari cru 2008 dalle botti e il potenziale mi sembrava buno ma l'assaggio definitivo deve essere fatto in bt, dalla botte molti assaggi si tende a sopravvalutarli
questa tua affermazione ....ho avuto la conferma che questa è una bellissima annata, forse non così costruita e strutturata mascolinamente come il 2007, ma che può dare vini con una gran classe e finezza.... l'ho sentita molte volte in particolare dai produttori per indicare un'annata non proprio delle migliori, per indicare che anche da millesimi non al top si ha comunque un carattere figlio dell'annata.....
e va bene, mi sembra giusto ma da consumatore cerco sempre il meglio, come 04 e 06, già la 07 mi aveva lasciato un pò li tranne un paio
poi viene la componente economica-adesso più che mai in primo piano-che è al consumatore in crescita all'acquisto; se invece ci si fermasse un'attimo con i prezzi magari qualche acquisto in più lo farei, non si può sempre aumentare anche quando il prodotto non è al meglio della qualità
detto ciò qualche bt che ho nel cuore l'acquisterò ugualmente ma non credo come nelle due annate precedenti e mai come nella feci con la 99 e 04..


lL'annata 2004 e 2006 andrebbero lasciate stare per un po'. al momento quella che si beve meglio è la 2003.
Detto questo, confesso che sinceramente mi fa cadere le braccia quest'atteggiamento "compro solo le annate migliori". L'ho già scritto i altri luoghi, un produttore serio ci mette la sua di faccia nel dichairare un'annata in grado di chiamarsi Brunello, o Barolo, O Chianti Classico Riserva, ecc. E' normale, e anche meravigliosamente essenziale, che ogni vendemmia sia diversa. le ultime poi sono una vera sfida per i vignaioli, e anche per le viti - le quali però se la stanno cavando bene. Non ci sono annate migliori, ma diverse. Alcune le puoi bere subito e gioirne perché già integrate, altre devono dormire per almeno dieci anni da quanto sono scontrose.

Per questo a volte chi assaggia prematuramente i vini, da botte o appena imbottigliati, ne ricava impressioni negative o distorte. Ieri ne parlavamo con Pudepu, Galloni è un conoscitore esperto di Barolo, Borgogna e di tante altre zone, ma probabilmente sul brunello deve farsi un po' le ossa.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda meursault » 17 feb 2013 13:51

Nelle Nuvole ha scritto:Per questo a volte chi assaggia prematuramente i vini, da botte o appena imbottigliati, ne ricava impressioni negative o distorte. Ieri ne parlavamo con Pudepu, Galloni è un conoscitore esperto di Barolo, Borgogna e di tante altre zone, ma probabilmente sul brunello deve farsi un po' le ossa.


A parte l'impressione di Galloni sull'annata 2008, di cui, preciso, non ho assaggiato nulla, devo dire però che alcune considerazioni sono non banali e anche a mio avviso centrate.
In particolar modo, vogliamo dire oppure no che capita spesso a Montalcino di sentire delle "riserve", più sfibrate e stanche rispetto ai vini usciti un anno prima?
Non è forse vero che capita a quel punto che i vini usciti come riserva siano poi in realtà meno buoni ed anche più cari dei Brunello "semplici"?
Non è una regola in verità, ma insomma, io non mi sento di dare tutti i torti a Galloni nell'evidenziare questo aspetto che a me sembra abbastanza presente nei vini di Montalcino.
Forse che l'obbligatorietà dell'anno in legno supplettivo, anche quando le "materie prime di partenza" non sono propriamente adatte ad affrontare un periodo così lungo di affinamento in legno alla fine non faccia più danni che altro?
Non sarebbe sufficiente ad esempio uscire un Brunello "normale" ed un cru da un vigneto particolarmente vocato come "selezione" per differenziare la gamma di una cantina (tipo come fa Mastrojanni)?
Ed eventualmente lasciare la libertà al produttore, se lo ritiene opportuno, di aumentare l'affinamento......
E' chiaro che fare una riserva non è obbligatorio, e nessuno punta il fucile contro ad un produttore se non la fa, ma insomma......secondo me qualcosa che non quadra c'è.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Nelle Nuvole » 17 feb 2013 15:46

meursault ha scritto:
Nelle Nuvole ha scritto:Per questo a volte chi assaggia prematuramente i vini, da botte o appena imbottigliati, ne ricava impressioni negative o distorte. Ieri ne parlavamo con Pudepu, Galloni è un conoscitore esperto di Barolo, Borgogna e di tante altre zone, ma probabilmente sul brunello deve farsi un po' le ossa.


A parte l'impressione di Galloni sull'annata 2008, di cui, preciso, non ho assaggiato nulla, devo dire però che alcune considerazioni sono non banali e anche a mio avviso centrate.
In particolar modo, vogliamo dire oppure no che capita spesso a Montalcino di sentire delle "riserve", più sfibrate e stanche rispetto ai vini usciti un anno prima?
Non è forse vero che capita a quel punto che i vini usciti come riserva siano poi in realtà meno buoni ed anche più cari dei Brunello "semplici"?
Non è una regola in verità, ma insomma, io non mi sento di dare tutti i torti a Galloni nell'evidenziare questo aspetto che a me sembra abbastanza presente nei vini di Montalcino.
Forse che l'obbligatorietà dell'anno in legno supplettivo, anche quando le "materie prime di partenza" non sono propriamente adatte ad affrontare un periodo così lungo di affinamento in legno alla fine non faccia più danni che altro?
Non sarebbe sufficiente ad esempio uscire un Brunello "normale" ed un cru da un vigneto particolarmente vocato come "selezione" per differenziare la gamma di una cantina (tipo come fa Mastrojanni)?
Ed eventualmente lasciare la libertà al produttore, se lo ritiene opportuno, di aumentare l'affinamento......
E' chiaro che fare una riserva non è obbligatorio, e nessuno punta il fucile contro ad un produttore se non la fa, ma insomma......secondo me qualcosa che non quadra c'è.


Non ho il disciplinare sottomano, ma sono sicura al 99% che il Brunello Riserva non ha l'obbligo di un affinamento in trovere più lungo che il tipo "annata". Quello che viene richiesto è un periodo di bottigliamento minimo prima della commercializzazione di 6 mesi invece che 4. L'uscita poi è dopo 6 anni invece che 5. Anche sull'attesa per venderlo ci sarebbe da dire, ci sono diverse scuole di pensiero.
Il concetto di vino "Riserva" è quello di parte migliore di una vendemmia, non necessariamente proveniente da un unico vigneto. Può essere un taglio aziendale che raggruppa la produzione di vigne più vecchie che forniscono vini più concentrati, o vigne che godono di una posizione privilegiata nel caso di una vendemmia calda o fredda, e così via. Per quel che mi ricordo Biondi Santi faceva così e penso continui a farlo. Una selezione aziendale di minore quantità, da "riservare" per un invecchiamento più lungo.
Nel disciplinare c'è anche la possibilità di produrre un Brunello "Vigna", cioè proveniente da una particella specifica e sempre quella.
Naturalmente c'è chi produce delle riserve serie, chi cambia solo l'etichetta del Brunello annata rimasto invenduto, chi produce solo qualche migliaio di bottiglie e non ritiene che valga la pena differenziarle, chi al contrario lo fa, e così via.
Mi ricordo, parecchi anni fa, che l'allora moglie del Palmucci di Poggio di Sotto, si lamentò con me perché il loro Brunello Riserva, 4.000 bottiglie prodotte, era stato stra-premiato quando ormai era venduto tutto, mentre invece le 20.000 bottiglie di Brunello normale facevano fatica a venderle.
In ogni caso, il termine e l'attribuzione "Riserva" non appartiene solo al Brunello. ripeto, per me e per l'azienda dove lavoro, è la possibilità di separare il top dei top, necessariamente non più del 10% della produzione, un vino che, in teoria, ha più bisogno di aspettare per raggiungere la completa integrazione.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda alì65 » 17 feb 2013 22:18

Nelle Nuvole ha scritto:
Non ho il disciplinare sottomano, ma sono sicura al 99% che il Brunello Riserva non ha l'obbligo di un affinamento in trovere più lungo che il tipo "annata". Quello che viene richiesto è un periodo di bottigliamento minimo prima della commercializzazione di 6 mesi invece che 4. L'uscita poi è dopo 6 anni invece che 5. Anche sull'attesa per venderlo ci sarebbe da dire, ci sono diverse scuole di pensiero.


è giusto ma sdoganerei i 5 e 6 anni perchè diversi 08 sono già in commercio, diventano 4 anni e qualcosa, c'è chi tira fino a Settembre e chi imbottiglia e esce quando gli gira...

Il concetto di vino "Riserva" è quello di parte migliore di una vendemmia, non necessariamente proveniente da un unico vigneto. Può essere un taglio aziendale che raggruppa la produzione di vigne più vecchie che forniscono vini più concentrati, o vigne che godono di una posizione privilegiata nel caso di una vendemmia calda o fredda, e così via. Per quel che mi ricordo Biondi Santi faceva così e penso continui a farlo. Una selezione aziendale di minore quantità, da "riservare" per un invecchiamento più lungo.


il BS fa una selezione delle vigne più vecchie per la ris., c'è chi seleziona le uve dalla stessa pianta e decide di fare rosso o Brunello oppure tutte e due, c'è chi fa ris. solo prendendo una parte del millesimo mettendolo sul mercato un'anno dopo, c'è chi improvvisamente fa ris. solo perchè-secondo lui-l'annata lo permette senza prima accertarsi che il suo vino sia adatto, c'è chi lo fa solo perchè guadagna di più, c'è chi prova la ris. pensando basti tenerla un pò di più in legno senza pensare che, magari, quel vino non può e non potrà mai reggere l'affinamento più lungo in legno....
l'anno passato-ma già con il 2004 c'erano brutti segnali-ho sentito ris. che già erano stanche, sfibrate, con un frutto oltre la maturazione corretta

Nel disciplinare c'è anche la possibilità di produrre un Brunello "Vigna", cioè proveniente da una particella specifica e sempre quella.
Naturalmente c'è chi produce delle riserve serie, chi cambia solo l'etichetta del Brunello annata rimasto invenduto, chi produce solo qualche migliaio di bottiglie e non ritiene che valga la pena differenziarle, chi al contrario lo fa, e così via.


come ho scritto sopra, esiste ancora molta confusione, non c'è, o meglio ci sarebbe, una retta via, c'è chi crede d'essere nel giusto e che il suo Brunello sia il migliore, il vicino ce l'ha più piccolo, ecc....

Mi ricordo, parecchi anni fa, che l'allora moglie del Palmucci di Poggio di Sotto, si lamentò con me perché il loro Brunello Riserva, 4.000 bottiglie prodotte, era stato stra-premiato quando ormai era venduto tutto, mentre invece le 20.000 bottiglie di Brunello normale facevano fatica a venderle.


questa è interessante, tempo fa si affrontò questo fatto come magicamente bt targate 98 invendute improvvisamente uscirono dai magazzini e invasero il mercato saturo di richieste.... :shock: :shock:
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda ugc » 18 feb 2013 14:00

megaMAX ha scritto:
vinotec ha scritto:Dear Subscribers & Friends,

You may have seen news circulating online about Antonio Galloni's announcement to venture out on his own. He told me a few hours before the news broke, and I can't say I was surprised that he didn't want to be an employee in our new structure, as he was brought on as an independent contractor. I fully understand his decision and, as I told him, he has done a great job over the last six years and has a brilliant future, in my opinion. He will be missed, but we want you to know we will continue to generate great content and superb reviews. We support Antonio, his work ethic, integrity and grasp of new wine regions - which is fabulous and something to be admired. As much as I hate to see Antonio go in a different direction, I am happy for him and his family and wish him all the good fortune he most deservedly merits.

Indipententemente da tutto, è bello vedere come un ex-datore di lavoro abbia così tanta stima e auguri così limpidamente il successo di un ex-collaboratore ed ora potenziale acerrimo concorrente... mi immagino un cosa del genere in Italia e mi vengono in mente solo cose tristi: battaglie in tribunale, sui media o a colpi d'ascia :x :x

Beh, gli americani sono da sempre molto politically correct in queste cose, non per altro quando qualcuno viene licenziato il comunicato recita quasi sempre che tizio "...has left to pursue other opportunities"
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et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda pudepu » 18 feb 2013 19:40

de magistris ha scritto:Tra le cose che ho assaggiato, per esempio, non c’è un solo 2007 che mi abbia dato la stessa intensità di vibrazioni e brividi del Madonna delle Grazie ’08 de Il Marroneto, tacendo stavolta sugli assaggi a Le Ragnaie, altrimenti Riccardo si monta la testa… :D


Venerdi' ho assaggiato una quarantina di 2008 alla cieca e il mio preferito guarda un po' e' stato il madonna delle Grazie insieme a Salvioni e Poggio di Sotto. I miei li riconosco e l'imparzialita' va a farsi benedire :lol:
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda meursault » 18 feb 2013 20:57

Nelle Nuvole ha scritto:Non ho il disciplinare sottomano, ma sono sicura al 99% che il Brunello Riserva non ha l'obbligo di un affinamento in trovere più lungo che il tipo "annata". Quello che viene richiesto è un periodo di bottigliamento minimo prima della commercializzazione di 6 mesi invece che 4. L'uscita poi è dopo 6 anni invece che 5. Anche sull'attesa per venderlo ci sarebbe da dire, ci sono diverse scuole di pensiero.
Il concetto di vino "Riserva" è quello di parte migliore di una vendemmia, non necessariamente proveniente da un unico vigneto. Può essere un taglio aziendale che raggruppa la produzione di vigne più vecchie che forniscono vini più concentrati, o vigne che godono di una posizione privilegiata nel caso di una vendemmia calda o fredda, e così via. Per quel che mi ricordo Biondi Santi faceva così e penso continui a farlo. Una selezione aziendale di minore quantità, da "riservare" per un invecchiamento più lungo.


Infatti non credo nemmeno io che l'affinamento supplettivo non sia obbligatoriamente da fare in legno, ma di fatto poi alla fine succede spesso che il vino rimanga in legno qualche altro mese.
Comunque il concetto che volevo esprimere è che a Montalcino capita non così di rado di imbattersi in Brunello riserva un po' fiacchi, sfibrati, e questo è ovviamente un po' un controsenso e cotribuisce a confondere le idee al consumatore.
Forse, ed è un discorso generale, un affinamento obbligatorio così lungo non è sempre ottimale in tutte le annate e non tutti i produttori sono in grado di gestirlo in modo ottimale.....my 2 cents.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Dedalus
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Dedalus » 18 feb 2013 22:52

Per sciogliere qualsiasi dubbio:

Articolo 5
"Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” non può essere immesso al consumo prima del 1° gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” può portare come qualificazione la menzione “Riserva” se immesso al consumo successivamente al 1° gennaio dell’anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l’annata della vendemmia, fermi restando i minimi di due anni di affinamento in contenitori di rovere e di sei mesi in bottiglia."

Dunque il tema dell'eventuale "stanchezza da legni" delle Riserve andrà addebitata esclusivamente alla cultura di cantina e di assaggio dei produttori, e non al disciplinare odierno.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda Wineduck » 23 feb 2013 23:03

Sono l'unico che non aveva capito ceh WA è stato venduto ad una società editrice di Singapore?

http://divini.corriere.it/2013/02/23/galloni-ecco-il-vino-multimediale/

Parker quindi è diventato un dipendente della rivista che ha creato... 8)
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda seeionoou » 02 mar 2013 16:32

Ma siete sicuri che lo abbia lasciato veramente?


Antonio Galloni - In the Cellar
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda vinotec » 02 mar 2013 18:55

seeionoou ha scritto:Ma siete sicuri che lo abbia lasciato veramente?


Antonio Galloni - In the Cellar
Feb 28 Central and Southern Italy - TWA Article


Michele


Dear Subscribers & Friends,

You may have seen news circulating online about Antonio Galloni's announcement to venture out on his own. He told me a few hours before the news broke, and I can't say I was surprised that he didn't want to be an employee in our new structure, as he was brought on as an independent contractor. I fully understand his decision and, as I told him, he has done a great job over the last six years and has a brilliant future, in my opinion. He will be missed, but we want you to know we will continue to generate great content and superb reviews. We support Antonio, his work ethic, integrity and grasp of new wine regions - which is fabulous and something to be admired. As much as I hate to see Antonio go in a different direction, I am happy for him and his family and wish him all the good fortune he most deservedly merits.

We are currently in the process of making the most of the expertise of our existing team while also obtaining the services of new talented writers. We expect to have information in this regard to share with you very soon. Meanwhile, it's business as usual at the Wine Advocate with an exciting issue about to go out at the end of February, which includes my reviews of the 2010 Bordeaux wines (in bottle) as well as in-depth regional reports from Neal Martin, David Schildknect, Antonio Galloni, Mark Squires and Lisa Perrotti-Brown.

All my best,
Robert Parker

...se lo dice Parker, c'è da credergli... :wink:
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tisana
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda tisana » 03 mar 2013 03:02

ho inavvertitamente consultato il sito di Galloni in italiano anziche' in inglese: la sezione inglese "PRESS" e' stata trasformata in sezione "PREMERE" :lol: :lol: :lol: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda il chiaro » 03 mar 2013 18:04

Wineduck ha scritto:Sono l'unico che non aveva capito ceh WA è stato venduto ad una società editrice di Singapore?

http://divini.corriere.it/2013/02/23/galloni-ecco-il-vino-multimediale/

Parker quindi è diventato un dipendente della rivista che ha creato... 8)


In pratica vuol fare un forum GR senza cazzari (come me) e più produttori che vi scrivono. In più i video che noi non abbiamo. :D
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Re: Galloni lascia WA

Messaggioda vinotec » 08 mar 2013 06:45

...da questa mattina, Galloni non appare più nel sito ufficiale on-line di W.A. dove era posizionato subito dopo il "gran Mogol"...al suo posto c'è ora Neal Martin...
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