Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

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davidef
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 12:52

Andyele ha scritto:
- Felsina, Fattoria di Fontalloro 1990: nel primo bicchiere molto polveroso. Effettivamente cambiando bicchiere è un altro vino, più pulito e di buona freschezza al naso. In bocca si percepisce un utilizzo di legni piccoli che lo incupiscono un poco, è un po’ caldo ma mantiene una bella integrità. 89+/100



possibile sia Fontalloro, Fattoria di Felsina ? perchè altrimenti non lo ho mai bevuto :roll:
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 12:53

Andyele ha scritto:
- Borgogno Barolo Liste 1988: abbastanza evoluto, leggermente marsalato, balsamico, liquirizia netta. In bocca l’acidità è un po’ scissa e ritorna la balsamicità. 85/100



ho l'impressione che, conservazione a parte, la 1988 a Barolo sia in diversi casi in caduta libera oramai
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Andyele
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Andyele » 24 mar 2013 13:17

- Biondi Santi Brunello di Montalcino Il Greppo Riserva 1990: che sia stata una leggerissima tca o una muffettina comunque fatto sta che il povero Biondi Santi non ha potuto competere ad armi pari con il resto della compagnia. Questa imperfezione gli toglieva qualcosa sia in termini di espressività che di godibilità. In bocca era disteso, spiccava la grande acidità, il tannino è abbastanza risolto, forse un filo esile. Risentito alla fine si era ben pulito (Flufluns confermi o no?) e risultava più godibile mostrando una perfetta integrità. 92/100
- Soldera Gianfranco Brunello di Montalcino Riserva Case Basse 1990: scintillante e trasparente affascina già allo sguardo. Il naso è estremamente balsamico, mentolato, fresco, frutto rosso, intenso ma raffinato, resinoso. Nessun accenno di volatile, molto elegante e pulizia impeccabile. In bocca il tannino è perfetto, graffia ma non fa male, accarezza con forza il palato. Si espande e irrora la bocca con una dolcezza rassicurante ma mai banale, c’è l’acidità, la sapidità, c’è tutto con il giusto equilibrio, compresa la lunghezza e persistenza. 98/100
- San Giusto a Rentennano Percarlo 1990: colore più scuro, al naso sbuffa gioventù, è fresco, escono toni di cioccolata, sottobosco, terra, humus e frutto nero (mora e mirtillo). La bocca è seria, diretta, con tannino vino, molto appagante anche se forse non lunghissimo. Deve ancora dare il meglio di se, ma già ora è buonissimo. 95+/100
- Montevertine Pergole Torte Riserva 1990: il naso è balsamico, il frutto rosso, ciliegioso è ben maturo anche se io ho percepito ad un certo punto un principio di evoluzione, come da leggera botta di calore che assolutamente non mi era arrivata nell’unica volta che avevo bevuto questo vino. Anche qui cè comunque terrosità e sottobosco pur in un profilo più chiaro rispetto al Percarlo. In bocca il tannino è vivo ma non così magistrale ed integrato come lo ricordavo, è comunque succoso e l’acidità ne agevola la beva. Anche la profondità, complessità e lunghezza sono buone ma ben distanti da quelle del suo rivale principale. 92-93/100
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Andyele
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Andyele » 24 mar 2013 13:20

davidef ha scritto:
Andyele ha scritto:
- Felsina, Fattoria di Fontalloro 1990: nel primo bicchiere molto polveroso. Effettivamente cambiando bicchiere è un altro vino, più pulito e di buona freschezza al naso. In bocca si percepisce un utilizzo di legni piccoli che lo incupiscono un poco, è un po’ caldo ma mantiene una bella integrità. 89+/100



possibile sia Fontalloro, Fattoria di Felsina ? perchè altrimenti non lo ho mai bevuto :roll:


Sainasega te di vini toscani. E' proprio quello che ho scritto io, punto e baasta. :mrgreen:
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Chicco76 » 24 mar 2013 15:06

Alessandro anche questa volta merita i nostri più vivi complimenti, per l'organizzazione della giornata e per averci dato l'opportunità di fare il punto sul Sangiovese che si conferma uno dei cavalli vincenti nei panorama vinicolo italiano. Perfetto anche il pranzo, in un ristorante di Firenze dalla cucina molto creativa in assoluta tranquillità, nella nostra stanzetta eravamo come papi !!!

Veniamo ai vini ...

Come sempre inutile disquisire sui nasi dei bicchieri, con una dose da degustazione non è nemmeno possibile pretendere di tirar fuori chissà quali sentori, anche perchè con tre batterie e la golosità di alcuni bicchieri il contenuto finiva abbastanza in fretta. :D

Nella prima batteria ...

Barolo Borgogno Liste 1988 ... Naso di liquirizia, menta ed oliva man mano che si apriva nel bicchiere, Vino di poco corpo, magro, affilato, acido, in bocca scivola via abbastanza presto, è sorretto dalla sola acidità, un vino decadente che ha passato i suoi tempi migliori.
Poggio Antico Brunello Ris. 1988 ... Naso da pesca matura in sovramaturazione con note calde e alcoliche di contorno, un po di sottospirito. Entra in bocca potente ma è molto seduto, nessuna vibrazione, nessuna tensione particolare. Chiude caldo in un finale un po piatto. Un vino decisamente anonimo, si pensa ad una bottiglia sottoperformante
La Cerbaiona Brunello 1990 ... Naso fresco di ciliegia sottospirito, note gessose e minerali. Entra teso in bocca e poi si distende, ampio ed esplosivo. Un vino di corpo, che fa dell'eleganza la sua dote migliore, con una bella scia acido minerale sempre presente che lo sorregge, tannini fitti e un finale dolce da grandissimo vino. Per me il campione della batteria !!!
La Cerbaiona Brunello 1990 ... Naso leggermente più evoluto del fratello, con note agrumate, di arancia sanguinella. In bocca è più monolitico e più statico, più carnoso e prorompente. Non è elegante come il precedente ma sicuramente più potente, con questo frutto carnoso che ti riempie la bocca, con un tannino vivo che comunque lo sosterrà per ancora un bel po di tempo, anche se rispetto al 90 asciuga un po di più. Chiude sempre dolce, un brunello goloso in stile Molinari.
Fontalloro 1990 ... Parto come alcuni con un bicchiere pulito che me lo fa sentire chiuso, polveroso, con sentori da cassettone. Cambio di bicchiere ed ecco note più pulite, ematiche e ferrose, anche se non intensissime (forse la dose non mi consente di andare oltre). In bocca è un vino di potenza, monolitico e cupo, non brilla di eleganza ma si fa bere volentieri. Pecca con un tannino asciugante e un finale caldo. Un sangiovese reso incazzoso dalla botte ... non mi sento comunque di dire che sia un pregio, in questo caso, vista la materia di base ottima !


Nella seconda batteria ...

Biondi Santi Brunello Ris. 90 ... Sento acidità già al naso, corredata però da un muffetta iniziale che poi svanisce dopo circa un'oretta. Escono note del Greppo, minerali, ferrose, arancia. In bocca e tutto BS, con la sua sferzata acida, lineare e preciso, teso e vibrante. Un'annata meno incazzosa del solito, rispetto a precendenti annate già bevute, quasi mitigato forse dalla vendemmia calda che fu in Montalcino. E' stranamente "bevibile", anche il colore già di un bel granato non fa presagire decenni di longevità. E' un vino molto meno affilato del solito, che si chiude in un finale non eccessivamente ampio e lungo. Forse ho una predilizione per questo brunello e a me piace, ma sicuramente non è una vendemmia delle migliori per Sua Maestà.

Soldera Brunello Ris. 90 ... E' la massima espressione del Sangiovese, tutto il resto è nebbia in val padana ... E' il Sangiovese, punto ! Non ci sono nè se, nè ma, assolutamente perfetto ! Al naso è Ipnotico, una violetta delicata, della frutta rossa acidula, naso ipnotico e rodanesco, sembra un profumo di chanel, intensissimo e cangiante. Entra sussurrato in bocca, esplode, si divincola, non trova pace. E' avvolgente, teso, vibrante dall'inzio alla fine. L'acidità è succosa, la vera acidità del frutto segno di una perfetta maturazione delle uve, vendemmiate al punto giusto ! E' perfettamente fusa con la mineralità, le radici hanno prelevato tanto e bene ! La sapidità è da manuale, una grotta marina per intensità. Anche il tannino è perfetto, serrato, succoso, dolce, sempre presente. Quello che stupisce è come tutti questi elementi siano fusi assieme ma ancora ben presenti e distinguibili, segno che sarà un vino dalla grandissima longevità. Il colore rubino brillante nè è un charo esempio. Finisce quanto più lungo si possa immaginare, con una dolcezza del frutto imbarazzante, bevuto dopo tutti gli altri ne cancella indelebilmente il ricordo. Mi inchino a Gianfranco Soldera per quello che ha creato, anzi a Giulio Gambelli per quello che è riuscito a gestire ... :mrgreen:

Percarlo 90 ... Non è da meno, qualche punto in meno di Soldera per questo sangiovese da manuale ! Naso centrato su note di frutta rossa, di cipria, marine, terroso. In bocca sembra un carro armato che stacchetta su un 12 cm ... potenza ed eleganza si fondono assieme. Da subito un'entrata potente, larghissimo e profondo, acidità e mineralità da vendere e un finale dolce, com'è di consetudine per un grande vino. Uso magistrale del legno in questo caso, se ne intuisce del passaggio solo dalle note di cipria al naso, ma in bocca è tutto frutto. Anche in questo caso c'è una perfetta fusione degli elementi, tutti concorrono a sostenere il vino e a renderlo vivo e vibrante. Un tannino sempre fitto e serrato, forse leggermente più aggressivo. Chiude avvolgente e tremendamente lungo. Forse la più grande riuscita di questa etichetta, ancora giovanissima e in divenire, col tempo migliorerà in finezza ed eleganza, ma ha tutte le carte in regola.

Pergole Torte Ris. 1990 ... Al naso note balsamiche e di eucalipto, contornate da sentori marini e iodati. Entra in bocca teso, leggero al sorso, non esplode come dovrebbe. Grande apporto acido sapido, buona dolcezza del frutto, ma non decolla ... non travolge. Gli elementi ci sono tutti ma non spiccano, sono seduti e piegati alla potenza dei successivi vini. Il colore è più granato, non ha la fiera gioventù dei concorrenti. Il tannino è fitto e dolce, il finale lungo e avvolgente ma non decolla. Bellissimo vino ma le aspettative erano troppe.


Nella terza batteria ...

Stupiti e rapiti dalla seconda batteria di vini, i chianti della terza erano più un gioco e un divertimento. Peccato per quel tappo subdolo sulla Selvanella che prometteva bene, mentre il Rancia 88 vince a mio parere la disfida per integrità e piacevolezza del sorso ... Rampolla più compresso e scuro, Bucerchiale più esile e diluito

Finale dolce ...

Un passito che ricorderò a lungo, un vin santo di San Giusto 1990 che nonostante i suoi 15% ha un sorso rinfrescante e glaciale, di un'integrita monumentale, mai stucchevole, mai pesante, vivissimo, sia al naso con i suoi sentori di freschezza, di mou, di caramello e dattero. In bocca è solo piacere, ha una dolcezza che si è fusa perfettamente col resto dei componenti, non prevarica ma si abbraccia al lato acido e insieme formano un connubio perfetto. In netta contrapposizione allo stile Avignonesi dove prevarica la potenza, fa dell'eleganza il suo punto forte ! Grazie per questa perla !


Giusto due considerazioni personali ...

Ritengo la giornata quanto mai istruttiva, l'idea di mettere le bottiglie coperte in questo caso è stata più che azzeccata. Penso che i grandi vini siano usciti in ogni caso, personalmente la batteria dei grandi mi era chiara perchè erano vini già assaggiati, però come tutti sono rimasto un po deluso da quella che doveva essere una delle bottiglie della giornata. Di BS ho bevuto riserve più emozionanti ma ci sta che il più grande Brunello di Montalcino possa essere in qualche annata meno performante. Non è sicuramente un'annata da mettere via per gli estimatori di questo prodotto. Di Soldera ne abbiamo parlato e se ne parlerà sempre a lungo, perchè nessun brunello finora potrà mai intaccare lo scettro del vincitore che gli spetta di diritto. Ha estrapolato l'anima del Sangiovese, gli è riuscito il vino perfetto (o quasi ...). E quando si hanno le aspettative cerebrali per un vino mediatico come il Pergole ris. 90 si può rimanere estremamente delusi da un buon prodotto che però non gioca alla pari con gli altri due, quello che ci siamo trovati noi nel bicchiere. E dire che si è scritto meraviglie di questo vino ... Bisognerebbe indagare, come si è detto a tavola, se quelle due o tre botti nelle quali è stata fatta maturale la selezione del pergole 90 per creare la riserva sono state successivamente assemblate per fare massa, se avesse imbottigliato singolarmente ci potrebbe stare una variabile da bottiglia a bottiglia. Tra qualche settimana mi tolgo lo sfizio con un bombolone e poi si vedrà !

Grazie Ale e grazie a tutti i forumisti presenti, bella compagnia !
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Andyele
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Andyele » 24 mar 2013 20:23

Stasera metto due impressioni anche sull'ultima batteria.

Intanto complimenti a Chicco per le belle note :wink:

Certo deh però, ho già capito che molti dei partecipanti non scriveranno perchè non sono soliti farlo, ma almeno voi Flufluns, Sydney due paroline in più potreste anche scriverle...popò di sfaccendati :mrgreen:
Giusto per confrontarsi e capire se ho scritto delle gran boiate!

Ad Ale non glielo chiedo che lui cià da cullà il bimbo :mrgreen:
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda paperofranco » 24 mar 2013 21:13

Andyele ha scritto:- Soldera Gianfranco Brunello di Montalcino Riserva Case Basse 1990:
scintillante e trasparente affascina già allo sguardo. Il naso è estremamente balsamico, mentolato, fresco, frutto rosso, intenso ma raffinato, resinoso. Nessun accenno di volatile, molto elegante e pulizia impeccabile. In bocca il tannino è perfetto, graffia ma non fa male, accarezza con forza il palato. Si espande e irrora la bocca con una dolcezza rassicurante ma mai banale, c’è l’acidità, la sapidità, c’è tutto con il giusto equilibrio, compresa la lunghezza e persistenza. 98/100


Dì la verità, da quanto bramavi di poter sparare un 98? :mrgreen:

Complimenti per la bella bevuta ragazzi, il sangiovese fa anche bene, oltre tutto..... :mrgreen:
Mi ritrovo abbastanza nelle belle note di Andyele e di Chicco su dei vini che ho bevuto e che ricordo bene. Ris Case Basse '90 è un vino assoluto, direi immortale; sul Pergole, che comunque nel mio ricordo gli sta un pelino sotto, per me era anch'esso stratosferico. Invece il Percarlo, d'accordissimo sulla gioventù, mi dette la sensazione di un '96 di Langa di quelli che non si faranno mai e alla fine mi lasciò come se mancasse qualcosa.
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Sydney » 24 mar 2013 21:34

Andyele ha scritto:Stasera metto due impressioni anche sull'ultima batteria.

Intanto complimenti a Chicco per le belle note :wink:

Certo deh però, ho già capito che molti dei partecipanti non scriveranno perchè non sono soliti farlo, ma almeno voi Flufluns, Sydney due paroline in più potreste anche scriverle...popò di sfaccendati :mrgreen:
Giusto per confrontarsi e capire se ho scritto delle gran boiate!

Ad Ale non glielo chiedo che lui cià da cullà il bimbo :mrgreen:


Le note le ho prese, ma ho il pc perennemente in panne e con l'ipad divento isterico.
Sono comunque molto allineato con te, sono pero' stato piu' severo nei confronti del pergole.
Ah, al tavolo ho dichiarato subito e per primo i 98 punti al secondo vino della seconda batteria per sentirmi dire che ero esagerato....... 8)
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Fufluns
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Fufluns » 25 mar 2013 22:06

Sydney ha scritto: Ah, al tavolo ho dichiarato subito e per primo i 98 punti al secondo vino della seconda batteria per sentirmi dire che ero esagerato....... 8)

Confermo, appena versato Soldera Ris. ’90, hai dato a caldo 98 pti, al che io e nima ti abbiamo detto: “tranquillo, dai, per adesso partiamo con un 96-97..”
Però avevi ragione tu, anzi...questo magnifico vino l’ho tenuto fino alla fine della giornata nel bicchiere (fino a che ora? Boh, le 18? le 19? Non saprei, cmq c’erano già dei giappi che cenavano..!) e non ha fatto altro che crescere ed alla fine i 98 pti li ha superati...e non di poco...e penso di avere detto tutto...
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda alì65 » 25 mar 2013 22:25

Fufluns ha scritto:
Sydney ha scritto: Ah, al tavolo ho dichiarato subito e per primo i 98 punti al secondo vino della seconda batteria per sentirmi dire che ero esagerato....... 8)

Confermo, appena versato Soldera Ris. ’90, hai dato a caldo 98 pti, al che io e nima ti abbiamo detto: “tranquillo, dai, per adesso partiamo con un 96-97..”
Però avevi ragione tu, anzi...questo magnifico vino l’ho tenuto fino alla fine della giornata nel bicchiere (fino a che ora? Boh, le 18? le 19? Non saprei, cmq c’erano già dei giappi che cenavano..!) e non ha fatto altro che crescere ed alla fine i 98 pti li ha superati...e non di poco...e penso di avere detto tutto...


basta come prova convincente oppure sarà sempre un vino troppo caro!!!....purtroppo le annate mature le ho già ciucciate tutte e troppo anticipatamente perchè la 90 non l'ho mai considerata come l'annata top
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Fufluns » 25 mar 2013 22:32

Borgogno Barolo Liste 1988
Naso sereno, disteso ed autunnale di foglie e funghi secchi, liquirizia. In bocca c’è acidità, ma non è perfettamente integrata con l’alcol che risulta un po’ sopra le righe, chiude con un finale pacato di anice, tutto sommato non mi è dispiaciuto: 84 pti

Poggio Antico Brunello di Montalcino Riserva 1988:
Il primo impatto è acre, straccetto bagnato, il frutto non è per niente ben disegnato, un po’ di liquirizia, in bocca non ha nerbo e rimanda le stesse spiacevoli note umide muffetose. Rientra nella categoria vini con difetti, per cui: 60 pti

Cerbaiona Brunello di Montalcino 1990:
Bel naso fine di erbe aromatiche, balsamico, nocciola, menta in caramella. La bocca è fine, gustosa, il finale pulito. 89 pti

Cerbaiona Brunello di Montalcino 1988:
Una bella ciliegia, speziato, terroso e balsamico, tannino deciso. 91 pti

Felsina Fontalloro 1990:
Naso caldo di amarena, profilo che tende leggermento verso lo scuro, la bocca è ben disegnata, in equilibrio, il finale balsamico, la persistenza buona. 88 pti
Ultima modifica di Fufluns il 25 mar 2013 23:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Fufluns » 25 mar 2013 23:02

Biondi Santi Brunello di Montalcino Il Greppo Riserva 1990:
Bottiglia abbastanza diversa da quella bevuta al Bibenda Day, quest’ultima aveva un naso intenso di minerale scuro, polvere da sparo, tabacco scuro, ben equilibrato però da note fresche, mentolate e floreali. Questa invece ha un naso più tenue, che alla fine si pulisce anche di quella presunta imperfezione muffettosa, giocato su un frutto chiaro. In bocca la spinta acido-sapida si fa sentire, chiude con una nota fresca. 91 pti

Soldera Gianfranco Brunello di Montalcino Riserva Case Basse 1990:
Una base fruttata-speziata dalla trama nobilissima, sulla quale è costruito un sangiovese perfetto. Ammaliante, classe cristallina, perfettamente definito, nessuna sbavatura, nel bicchiere col tempo non fa altro che crescere.
In bocca la dinamica è devastante, parte, s’allarga e s’allunga sempre di più fino ad esplodere in un finale interminabile. 100/100

San Giusto a Rentennano Percarlo 1990:
Naso fresco e giovane, ma rilassato, il frutto è fresco e ben assortito, sentori nobili di sottobosco, terroso ma con grazia. In bocca è saporito, ben disegnato e molto lungo. 94 pti

Montevertine Pergole Torte Riserva 1990:
Mi ha deluso, mi aspettavo di più, molto di più. Attacco al naso balsamico, una mineralità di mina di matita, il frutto è rosso, ma troppo semplice. In bocca ha buon nerbo, ma la dinamica non va oltre il discreto, non ha l’accelerazione gustativa che mi aspettavo, non si allarga a dovere. Buono, ma non certamente un fuoriclasse: 86 pti
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Fufluns » 25 mar 2013 23:29

Felsina Rancia Riserva ‘88
Ematico, ribes, balsamico, un po’ scuro di liquirizia, speziato, in bocca il corpo è discreto. 87 pti

Rampolla Riserva ‘90
Mineralità chiara, bocca discreta, un filo caldo. 86 pti

Blucerchiale ‘90
Apre un po’ acre, note di sottobosco umido, leggera tendenza ossidativa, frutta secca, nocciola. La bocca è calda, chiude con leggere note di evoluzione, probabilmente bottiglia non perfettamente a posto. Vale cmq 80 pti
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Fufluns » 25 mar 2013 23:33

Un ringraziamento speciale ad Ale Wineduck che ad organizzare è davvero bravissimo ed a tutti i compagni di bevuta..! :D

Complimenti ad Andyele che ha indovinato alla cieca tutti e 4 i top wine, ma soprattutto ad Erik per le fantastiche vicende che ci ha raccontato...! :shock: :) :lol:
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda apa » 26 mar 2013 08:15

Qualche parola scritta per ringraziare i partecipanti all'incontro di sabato scorso. Frasi scritte in ritardo perchè sono tra coloro che, come ben diceva Alessandro sabato scorso, per un'ora dedicata a se stesso ne deve recuperare quattro per assolvere altri impegni. Ma veniamo all'occasione della degustazione: ci ritroviamo su proposta di Alessandro, un gruppo di appassionati dalla voglia di stare insieme ed assaggiare qualche vino su cui abbiamo molte curiosità ed aspettattive. Con qualcuno già ci conosciamo e siamo contenti di rivederci, con gli altri è un piacere incontrarci per la prima volta. Buone notizie: da Alessio per il suo lavoro; da Andrea (Andyele) in buon forma dopo la dieta e che, oltre l'aspetto fisico, mette in mostra con modestia delle non comuni capacità di riconoscitore di vini (la seconda batteria li ha individuati tutti, così come molti dei vini delle altre due batterie); Andrea (Fufluns) per le sue belle prove di scrittura enologica; tutti noi che non vediamo l'ora di avere nel bicchiere le bottiglie stagnolate da Alessandro che, anche stavolta, si rivela un magnifico organizzatore. Ha preparato tutto, ha scelto un luogo centrale e gradevole, ha aperto le bottiglie, ha predisposto anche il ringer, cui ha cambiato addirittura la bottiglia per non permetterci di riconoscerlo. Per serietà, discrezione ed ispirazione ha veramente pochi rivali. Introduce con un ricordo di Simone ed un velo di commozione scende su tutti. Percepiamo che nel campo in cui ci troviamo, quello degli appassionati di vino, esiste un'intensa solidarietà, anche se non sempre può essere chiaramente avvertibile.
Veniamo a qualche breve nota sui vini:
Champagne Pascal Mazet: perlage fine, si apre con profumi di fiori bianchi, gesso, pane lievemente tostato. La mineralità e gli elementi floreali li ritroviamo ben integrati anche in bocca, dove il vino rivela una discreta persistenza. Piace a molti di noi;
Prima batteria.Borgogno, Barolo Liste 1988: Note ossidative in evidenza, poi liquirizia, fieno essicato, funghi, terra umida, olive nere in salamoia. Struttura non armonica in cui prevalgono note ossidative, pur conservando una certa acidità il vino è esile e conferma i sentori evoluti che il naso aveva anticipato;
Poggio Antico Brunello di Montalcino Riserva 1988: Evoluto, marasca sotto spirito, qualche elemento olfattivo che richiama la pesca, poi funghi secchi, liquirizia, radici. Anche alla gustativa rivela i suoi limiti di tenuta, mostrando un certo sbilanciamento con la componente alcolica, eccessivamente caldo e monocorde;
Cerbaiona Brunello di Montalcino 1990: è il primo di due brunelli dello stesso produttore e rispecchia molto bene la sua annata. Molto apprezzato già alla sua uscita nel 96, oggi si rivela ancora in piena evoluzione, parte un po' chiuso ma fa percepire da subito la sua struttura elegante, armonica, il frutto rosso è ancora vivo e fresco, minerale con note saline pulite e definite. Mette in mostra la sua eleganza anche in bocca, con una buona mineralità ed un grande equilibrio che fa apprezzare la componente fruttata e dolce anche per via retrolfattiva. I tannini molti fini si apprezzano molto stratificati e rendono questo vino, per la sua sottile eleganza, il mio preferito in questa batteria;
Cerbaiona Brunello di Montalcino 1988: è uscito prima del vino sopra descritto e ne ha condiviso la giusta fama fin dall'esordio sul mercato. Bella componente fruttata in cui si distinguono la mora, la marasca, gradevoli le note di terziarizzazione con una conservata integrità olfattiva, sottobosco, muschio, ferro, bacche. In bocca entra pulito, si espande sugli elementi minerali e di frutta matura, molto buona la persistenza;
Fattoria di Felsina Fontalloro 1990: prima arrivano le note empireumatiche poi il frutto maturo e la carruba quindi una tenue speziatura di pepe scuro. In bocca perde un po' degli elementi che ne caratterizzavano il ventaglio olfattivo, austero, ha una mineralità ferrosa marcata ed una certa salinità, persistenza discreta;
Seconda batteria. Biondi Santi Brunello di Montalcino Il Greppo Riserva 1990: rubino scuro con unghia tendente all'arancio. Naso non pulito inizialmente, con il tempo diventa più nitido, fruttini scuri di bosco, note balsamiche, corteccia, china, ardesia, L'acidità è in evidenza e sostiene una buona struttura, in cui ritornano i richiami a frutti di bosco lasciati essiccare, la mineralità, la terra umida. In bocca l'acidità sostiene un insieme integro ma non preciso, si percepisce la mineralità ferrosa e l'arancia ma non si ha l'impressione di una grande eleganza e definizione. Buona la persistenza. Non sembra la migliore tra le annate in cui Biondi Santi ha fatto la sua riserva. Sostanzialmente in linea con un'altra riserva '90 bevuta a gennaio, bel vino ma non particolarmente memorabile;
Brunello di Montalcino Riserva Case Basse 1990: Gianfranco Soldera e Giulio Gambelli nel loro ultimo anno di cooperazione hanno dato vita ad un capolavoro. E' l'unico vino che ho riconosciuto di questa batteria; usando una metafora: è stato lui che ha riconosciuto me, ha individuato le mie possibilità percettive e le ha gestite come voleva, già dall'esame visivo, con il suo rubino luminoso e poi mi ha regalato una delle esperienze olfattive più straordinarie. Corredo aromatico di una complessità ineguagliabile, tutti sentori precisi con una loro identità all'interno di un ventaglio olfattivo eccezionale per ricchezza ed intensità: iris, fiori blu, viola, rosa canina, ciliegia, tamarindo, chinotto, alloro, noce di cola, liquirizia dolce, eucalipto, menta, iodio, tabacco dolce. In bocca ha una corrispondenza diretta con il complesso di sentori aromatici che ci avevano inebriato. Tannini finissimi si alternano in una serie di strati interminabile. Si sviluppa dal centro bocca, ampio e si irradia in un rimando di richiami gustativi che gli forniscono una persistenza enorme. Fedele a se stesso mi fa vivere per la seconda volta in due mesi un'esperienza indimenticabile, dimostrando una grande costanza qualitativa da botiglia a bottiglia.
San Giusto a Rentennano Percarlo 1990: rubino cupo. Al naso arriva prima l'amarena sottospirito, la ciliegia, il tabacco dolce ed il cuoio. L'acidità è notevole, il frutto è ancora vivo e pieno di succo, la mineralità è perfettamente integrata in una struttura tannica impressionante per la sua complessità. Questo vino riesce a rappresentare in modo mirabile il territorio da cui proviene, anche o forse sarebbe meglio dire, sopratutto dopo tutti gli anni trascorsi finora. Promette miglioramenti e di rimanere per lungo tempo alfiere dell'azienda che lo produce e della terra da cui proviene.
Montevertine Pergole Torte Riserva 1990: Colore rubino con unghia granato, alla prima olfazione arriva una lieve balsamicità, l'eucalipto ed un tenue sentore mentolato, poi i mirtilli e le ciliegie, aromi erbacei, quasi eterei, ancora una mineralità ferrosa ed una tenue speziatura dolce. In bocca non è fresco come potevo aspettarmelo, ma più evoluto, meno elegante ed armonico del solito, si tratta di vino non sorretto da una speciale acidità ed i tannini, pur finissimi, non sostengono una struttura che di solito rivela ben altra complessità. Le componenti fruttata e speziata, unite alla mineralità, formano un insieme più opaco, meno armonico e brillante dei miei assaggi precedenti di questo vino. Buona la persistenza ma non tale da imprimersi, come di consueto, nelle tracce mnesiche dell'assaggiatore. Nelle ultime 13 settimane è la terza volta che assaggio questo vino e, tra tutte, questa è stata la bottiglia meno in forma. A dicembre Riccardo, dopo aver aperto la sua doppia magnum ed assaggiato il vino disse "è lui", oggi non sono sicuro che dopo il primo sorso (ed in cieco) lo avrebbe riconosciuto immediatamente. Infatti, pur trattandosi di un bel vino è decisamente sottotono rispetto agli altri assaggi di dicembre e gennaio. Evidentemente non si tratta della cantina (se ho capito bene, la stessa della doppia magnum di dicembre) ne del formato (a gennaio il vino veniva da una bottiglia di 75 cl ed era, se possibile, ancora più in forma della 3 l citata) ma di una storia specifica di questa bottiglia.
Terza batteria. Felsina, Fattoria di Chianti Classico Riserva Rancia 1988: buona la complessità olfativa con sentori di amarene, rabarbaro, cuoio conciato, china, humus, castagna. In bocca ha una struttura, con fitta trama tannica e frutto ancora succoso ed integro e piacevole sapidità. Non un campione di eleganza ma molto piacevole;
Castello dei Rampolla, Chianti Classico Riserva 1990: mostra il naso più elegante della batteria, piccoli frutti scuri, ribes, more, caffè, china, vaniglia e lieve sentore mentolato. In bocca restituisce la senzazione di eleganza, tannini molto fini che si sovrappongono in strati sottili che costruiscono una struttura complessa in cui sono integrati le componenti fruttate e minerali. Lunga la persistenza.
Fattoria Selvapiana, Chianti Classico Riserva Blucerchiale 1990: Da Rufina ecco un vino dal profilo olfattivo segnato da qualce nota di ossidazione ed evoluzione che lasciano un breve spazio ad arancia e marasca sotto spirito, sulle quali prevalgono sentori fungini e di liquirizia. In bocca conserva una debole vitalità in cui le lontane componenti fruttate lasciano ampio spazio agli elementi di terziarizzazione e ferrosi.
Melini, Chianti Classico Riserva La Selvanella 1990: TCA, non valutabile
Vino dolce. San Giusto a Rentennano, Vinsanto 1990: bellissima ed annunciata sorpresa (coperta, ma molti di noi avevano previsto un vino da San Giusto a Rentennano). Vino elegante, equilibrato, complesso, con i suoi sentori di ginestra, cedro candito, rabarbaro, tabacco dolce, anice e chiodi di garofano. La freschezza, sostenuta da un'equilibrata e persistente acidità, ha una sua eco anche in bocca, dove diventa irresistibile con il ritorno degli elementi floreali e fruttati, uniti ad una piacevole mineralità ed alla persistenza lunghissima che consola nella contemplazione del bicchiere, purtroppo ormai vuoto.

Qualche parola sul ristorante Belcore di Firenze che ha saputo fornire piatti degni ad accompagnare una simile degustazione, in un ambiente dedicato ai suoi partecipanti, dove il cibo è stato fornito con discrezione e cortesia.
Grazie ancora ad Alessandro ed a tutti coloro che hanno partecipato ad un'esperienza così intensa di emozioni.
Infine, mi chiedo se Marco vorrà considerare l'invito (o la sfida) rivoltogli da Andrea per proporre, alla prossima Sangiovese Story (del 12 maggio) un interlocutore di pari livello del vino che oggi ci ha entusiasmato.
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Andyele » 26 mar 2013 11:10

C'è da dire che Augusto scrive raramente ma quando lo fa sono interventi che valgono più di cento post. Complimenti per la precisione e competenza con cui riesci a descrivere tutte le bottiglie. Chapeau :wink:
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Re: Le degustazioni dell'Anatra 2013 - sangiovese 1990 (+ 1988)

Messaggioda Andyele » 26 mar 2013 11:13

Fufluns ha scritto:Complimenti ad Andyele che ha indovinato alla cieca tutti e 4 i top wine


Si, avevo indovinato i produttori ma avevo detto essere tutti dell'annata 1999 :D

Che giovinezza imbarazzante c'era in quella batteria?

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