Ieri sera, degustazione ONAV di Biondi Santi.
Bella serata, ben organizzata, con bicchieri(ni) pulitissimi, al contrario dell'AIS che ci ha fatto bere qualche sera fa con bicchieri indecenti.
Io mi son portato anche due calici seri da casa a scanso di equivoci ...
Morellino di Scansano 2009 - Castello di Montepo'
Sassoalloro 2009 - Castello di Montepo'
Dei tre Biondi Santi "minori" il mio preferito.
Colore poco sangiovese, ma tannino e acidità notevoli che riportavano la testa al clone BBS11 ...
Schidione 2003 - Castello di Montepo'
Brunello di Montalcino 2008 - Biondi Santi
Un amico vicino ha detto "un tappino subdolo nella nostra boccia". Per me era assolutamente indenne da difetti sino alla fine e così la pensava anche un altro amico bevitore interpellato. Chissà! Ovviamente freschissimo al naso, quasi erbaceo, molto floreale, con una nota di alloro spiccata, poi spezie a profusione.
Tannino e acidità, manco a dirlo, impressionanti. Interminabile. Faceva pensare ad un bel ragù d'oca...
Brunello di Montalcino 2007 - Biondi Santi
Inizialmente un pelo ritroso al naso, poi la sosta nel bicchiere grande portatomi da casa gli ha reso giustizia, ed alla fine per me entra comunque nell'olimpo dei "cinque faccine". Note di fragolina, arancia (!?!) che faceva salivare e tabacco, poi balsamico da aerosolterapia ed anche qui un bell'alloro a condire il tutto. Anche qui lunghezza da brivido.
Brunello di Montalcino 2006 - Biondi Santi
Il migliore. Una vera bomba. Iodio, arancia, tabacco. Salivavo al solo sniffarlo. Se scrivo cazzate ditemelo, tanto chi se ne frega. Poi grafite, poi cuoio, poi un complesso di profumi che ritrovavi in bocca, nulla urlato, tutto però preciso a saperli individuare .... alla fine travolti dal tannino finissimo ma diffuso, che corpiva completamente le gengive senza graffiarle, e dall'acidità che ti dice già che se avrai culo e ci sarai ancora, fra 40 anni lui ti aspetterà e sarà perfetto: tu vecchio ed incanutito, lui vigoroso e splendido.
Ecco, dopo ieri sera, e confrontando la bevuta di infanti come questi appena citati con la Riserva 1970 offerta da me in onore di Luciano vignadelmar qualche settimana fa, ho capito (finalmente) la grandezza di questo vino. Il tempo ti fa ritrovare un vino che ha sì un colore diverso, profumi diversi, sapori diversi ... ma mica tanto. Tutto è esaltato dall'invecchiamento, tutto è sposato perfettamente, tutto è più armonico, nulla è stravolto.
Davvero incredibile. Ecco perché quella Riserva del 1970 c'è stato chi ha detto sarà al massimo una 1994... Grande, grandissimo vino.
Oggi, in assoluto, il mio vino preferito.