Mantua me genuit - Natale 2016

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Andyele
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Re: Mantua me genuit - nerello in altura

Messaggioda Andyele » 16 dic 2013 15:56

alì65 ha scritto:
Andyele ha scritto:Una curiosità ho letto spesso di un accostamento del Faro Palari alla Borgogna, come tipologia di vino, come sensazioni richiamate.
Fabio, alla luce di questa verticale, oppure anche altri che hanno dimestichezza con questo vino...siete d'accordo con questo parallelo?

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Wineduck
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Re: Mantua me genuit - nerello in altura

Messaggioda Wineduck » 16 dic 2013 16:50

arnaldo ha scritto:Per rispondere alle molte domande sul Faro Palari,riportero' alcune brevi note prima di procedere nel racconto dei giorni trascorsi a Roma.

2003 colore molto scarico,quasi etereo di un bel rubino chiaro,molto luminoso. Il naso è leggero con noti dolci,di legno morbido e non fastidioso /tipo balsa)un filo di burro e menta. In bocca pero' dimostra una bella potenza e avvolgenza con il tannino ancora in evidenza anche se nello stile di questo vino (mai aggressivo)un dolce frutto di ciliegia sottospirito e ancora una leggera nota di legno. In generale pero' un vino di bella freschezza e grande eleganza,nessun sentore di cotto o surmaturo come ti aspetteresti dal 2003 in Sicilia.

2002 colore piu' scuro del precedente,un bel granatone con riflessi rosso scuro. Naso decisamente piu' intenso che varia dalla grafite al frutto rosso con accenni di note animali.il tannino è piu' morbido anche se si fa sentire e mette in evidenza una maggiore mineralita' e una sostanziale corrispondenza con il naso. Col passare del tempo il frutto diventa piu' nitido con sentori di mora e rovo selvatico.

2001 colore intermedio fra i due precedenti ma sempre caratterizzato dalla bella luminosita' tipica del Palari. Il naso si apre molto lentamente rivelando bellissime note di the', pietra focaia e iodio (il professore,presente alla serata,ha colto in modo magnifico questo sentore salino veramente particolare):piu' tardi il naso evolvera' in una nota di terra bagnata molto piacevole. In bocca è elegante,armonico,e bilanciato:tutte le componenti sono al loro posto e creano un quadro molto coerente con quello del naso. decisamente il migliore fino a questo punto.

2000 il colore è piu' scuro fra tutte le annate in degustazione. La luminosita' c'è ma fatica a passare nelle trame rosso scure e rubino intenso. naso molto intrigante di fichi,frutta candita,foglia di the' e fieno secco. in bocca il tannino è un po' astringente e leggermente asciugante pur lasciando trasparire gli stessi descrittori del naso. tende ad essere piu' pastoso e molle dei precedenti con un acidita'meno pimpante anche se la PAI è discretamente lunga. In generale mi è sembrato un vino piu' largo e meno profondo del 2001 (anche se il delegato Slow food interpretava al contrario questa definizione).

1998 colore granata molto simile al miglior Barolo. Il naso è bellissimo con sentori di china e un leggero fume' che cambia in tabacco e in frutta rossa matura e soprattutto una bella limatura di ferro.In bocca è armonico,succoso,fresco e minerale con sentori di prugna matura,ancora ferro bagnato e un tannino molto elegante.L'acidita'lo rende di una bevibilita'estrema e lascia presagire ad una lunga vita.
Decisamente l'annata che ho preferito e che saro'molto curioso di studiare nella sua evoluzione futura.probabilmente il faro Palari è un vino che da' il meglio di se' nel lungo periodo ma anche se bevuto giovane lascia incantati per l'eleganza innata che lo caratterizza.

ROMA - verticale FARO 1998/2003 note di Alessandro WINEDUCK - luogo indefinito :)


Ti giuro che queste non me le ricordavo neppure io ... :shock: :D Grazie
Eravamo nella sala dell'Hotel St. Regis. Era una degustazione organizzata dall'AIS Roma alla presenza di Salvatore Geraci. Conservo ancora la bottiglia autografata del Faro '98 che mi presi a fine serata. Mi invitò Antonio-Fusty il forumista che più mi manca fra tutti quelli che non frequentano più questi lidi... :(
Fu in quella occasione che conobbi Salvatore. Poi ci siamo risentiti più volte fino ad organizzare la verticale del gennaio 2008 da Arnolfo.
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Sembra sia passato un secolo.... :twisted:
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Re: Mantua me genuit - nerello in altura

Messaggioda videodrome » 16 dic 2013 18:03

Andyele ha scritto:Una curiosità ho letto spesso di un accostamento del Faro Palari alla Borgogna, come tipologia di vino, come sensazioni richiamate.
Fabio, alla luce di questa verticale, oppure anche altri che hanno dimestichezza con questo vino...siete d'accordo con questo parallelo?

Gioco in anticipo...io no! :mrgreen:

Direi che è un vino territoriale, magari nelle annate fresche, visto il frutto croccante e l'acidità assai viva, può piacere ai borgognofili.
L'unico di quelli bevuti accostabile a qualcosa della borgogna era la 2005.
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda videodrome » 25 dic 2013 18:46

Francesismi natalizi

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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda davidef » 26 dic 2013 19:33

Fabio...Pontet e Leoville ? dicci tutto subitissimo 8)
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda videodrome » 26 dic 2013 21:34

davidef ha scritto:Fabio...Pontet e Leoville ? dicci tutto subitissimo 8)

Davide, stasera scrivo qualcosa ma ti preannuncio che, per ragioni diverse, i 2 bordeaux hanno un pò deluso.
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda davidef » 26 dic 2013 22:05

videodrome ha scritto:
davidef ha scritto:Fabio...Pontet e Leoville ? dicci tutto subitissimo 8)

Davide, stasera scrivo qualcosa ma ti preannuncio che, per ragioni diverse, i 2 bordeaux hanno un pò deluso.



Son curioso accidenti, Pontet non è nemmeno parente di quello di oggi e Leoville è uno dei miei Bordeaux del cuore, muoviti dai :mrgreen:
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda videodrome » 27 dic 2013 01:08

videodrome ha scritto:Francesismi natalizi

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Ogni scusa è buona per aprire qualche bottiglia, a maggior ragione per Natale...
Bollinger Grande Année 2000 (deg genn 2010)
Giallo oro, il quadro olfattivo si dispiega su note di agrumi, buccia di mandarino,
miele, note di evoluzione inserite cmq in una quadro di piacevolezza ed armonia, meno presenti note di pasticcieria e burro,
il palato è solleticato da un perlage fine, l'estrazione del frutto è di buona profondità, persistenza ed ottima fattura, sorretta da acidità viva, anche qui agrumi, mandarino, chiusura tra il metallico/sapido ed una nota di mandorla. Difficile essere delusi da GA, da bersi (con soddisfazione) ora, non avrà la longevità della 2002 ma in questo momento rivela essere al giusto grado di maturità.
Etienne Sauzet - Puligny montrachet Les folatières 2007: giallo paglierino con riflessi dorati, al naso emergono note di fiori gialli, camomilla, limone, violetta e lavanda, il sorso è molto sapido, meno floreale che al naso, quasi salino e chiude con pepe bianco (sembra più uno chablis che puligny) note di passaggio in legno totalmente assenti (che in generale mi fanno preferire sauzet a ramonet ad es.). Meno sfaccettato di un Folatières 07 bevuto qualche mese fa (quello era in stato di grazia, questo solamente buono) produttore che apprezzo per costanza qualitativa e precisione.
Domaine Jobard - Mersault Blagny 2005 se Sauzet si contraddistingue per una discreta verticalità, nel mersault sono presenti rotondità e maggiore grassezza.
Giallo oro bello carico, l'olfatto si caratterizza per note di pesca, burro, nocciola, qualche accenno di tostatura. Maggior pressione palatale di sauzet in un quadro di maggior opulenza e rotondità. Maggior profondità estrattiva ma meno preciso di sauzet. Cmq non è andata male considerando che parecchie di queste bottiglie sono affette da ossidazione precoce.
Château Pontet Canet - Pauillac 1996:di color rubino quasi impenetrabile, l'impressione è di essere al cospetto di un vino parecchio rigido, quasi ingessato. ll corredo olfattivo è stabilizzato sulle classiche note vegetali verdi di cabernet. Neppure dopo 3/4 ore si è mosso da queste note piraziniche abbastanza preponderanti. In bocca direi molto giovane, siamo agli inizi dell'evoluzione, il tannino è discretamente risolto ma ancora vigoroso, purtroppo anche il sorso è marcato da sentori linfatico/vegetali che per il momento mettono il frutto rosso in secondo piano. Il potenziale c'è tutto come potenza, acidità, tannino, pare essere all'inizio dell'evoluzione, tuttavia mi pare un vino che difficilmente riuscirà a scrollarsi di dosso quei sentori vegetali. La fattura non mi sembra delle migliori.
Château Leoville Las cases - St. Julien 1993 :
rosso rubino molto vivo, più sgranato e lievi riflessi aranciati sul bordo del Pontet, bella ricchezza olfattiva, profuma di mora, cassis, prugna, nota ematica, terra, finale di cedro e resina, bella terziarizzazione e naso che ti aspetti da bordeaux di rango. Purtroppo molto meno brillante in fase gustativa dove risulta un po' diluito, il frutto è parecchio maturo e soprattutto manca di acidità, in bocca risulta un po' stanco e seduto. Il millesimo non è certo di grande rilievo ma in questo caso azzarderei che la bottiglia non fosse particolarmente in forma.
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda fabird » 29 dic 2013 07:24

mazis chambertin 2003 dmaine d'auvenay.

ottimo.
L'arrampicata, un gioco infinito....... Un gioco finito si gioca per vincerlo,un gioco infinito per continuare a giocare. I partecipanti ad un gioco finito giocano entro confini ben precisi, i partecipanti ad un gioco infinito giocano con i confini
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Re: Mantua me genuit - nerello in altura

Messaggioda alì65 » 29 dic 2013 09:35

Andyele ha scritto:
alì65 ha scritto:
Andyele ha scritto:Una curiosità ho letto spesso di un accostamento del Faro Palari alla Borgogna, come tipologia di vino, come sensazioni richiamate.
Fabio, alla luce di questa verticale, oppure anche altri che hanno dimestichezza con questo vino...siete d'accordo con questo parallelo?

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quella tarocca!!! Langa la vedo più su Etna che Faro
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda davidef » 29 dic 2013 11:34

Château Pontet Canet - Pauillac 1996:di color rubino quasi impenetrabile, l'impressione è di essere al cospetto di un vino parecchio rigido, quasi ingessato. ll corredo olfattivo è stabilizzato sulle classiche note vegetali verdi di cabernet. Neppure dopo 3/4 ore si è mosso da queste note piraziniche abbastanza preponderanti. In bocca direi molto giovane, siamo agli inizi dell'evoluzione, il tannino è discretamente risolto ma ancora vigoroso, purtroppo anche il sorso è marcato da sentori linfatico/vegetali che per il momento mettono il frutto rosso in secondo piano. Il potenziale c'è tutto come potenza, acidità, tannino, pare essere all'inizio dell'evoluzione, tuttavia mi pare un vino che difficilmente riuscirà a scrollarsi di dosso quei sentori vegetali. La fattura non mi sembra delle migliori.


Diciamo che Pontet Canet ha virato di prepotenza l'impostazione dagli anni 2000 verso forse una ricchezza di frutto superiore ed un concetto di maturazione per vini pronti "prima", penso che il 1996 da quello che leggo sia un vino che tra 10/15 anni sarà il classico Bordeaux assestato, comunque i vini di oggi sono ben altra cosa :wink:

Château Leoville Las cases - St. Julien 1993 :
rosso rubino molto vivo, più sgranato e lievi riflessi aranciati sul bordo del Pontet, bella ricchezza olfattiva, profuma di mora, cassis, prugna, nota ematica, terra, finale di cedro e resina, bella terziarizzazione e naso che ti aspetti da bordeaux di rango. Purtroppo molto meno brillante in fase gustativa dove risulta un po' diluito, il frutto è parecchio maturo e soprattutto manca di acidità, in bocca risulta un po' stanco e seduto. Il millesimo non è certo di grande rilievo ma in questo caso azzarderei che la bottiglia non fosse particolarmente in forma.


i St. Julien '93 non sono delle macchine da guerra però restano delle bottiglie deliziose oggi se perfette come altri '93, Las Cases non fa eccezione segnando comunque per fortuna un buon stacco dal fratellino Barton questo si piuttosto diluito

l'accento sulla maturazione spinta però mi fa pensare ad una evoluzione/conservazione non proprio accademica....

personalmente, cambiando zona ma restando su un target simile, un 1993 che in questa fase amo particolarmente e Cos d'Estournel che presenta un ventaglio molto "Cos" con una bocca deliziosa, se ti capita provalo 8)
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Re: Mantua me genuit - Francesismi natalizi

Messaggioda videodrome » 28 feb 2014 23:56

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Re: Mantua me genuit - Alto piemonte

Messaggioda videodrome » 02 mar 2014 23:25

Inserisco qualche nota sui vini bevuti giovedì sera alla Locanda delle Grazie, con la presenza del famoso coccodrillo nella attigua chiesa della beata vergine a vegliare sonnecchioso… :D

Le Piane – Boca 2004
Performance sottotono per il vino di Christoph Kuntzli, trovato monocorde e abbastanza spento, inizialmente in bocca quasi vinoso, spina acida assai attenuata che non sorregge il frutto, trovato abbastanza slegato ed un filo maturo. Abbastanza dimesso anche al naso, faticano ad uscire i tratti floreali del nebbiolo.

Ferrando – Carema etichetta nera riserva 2006
Si presenta con un rubino scarico, quasi trasparente, naso di rosa, floreale, ginseng, ferro e note sanguigne. Grip tannico, fittezza fenolica, mineralitá e acidità si fondono in un risultato appagante ed è soprattutto il finale aranciato, ferruginoso ed assai fresco che spinge alla beva e ti accorgi che il bicchiere è già vuoto. Ottima prestazione e miglior vino della serata.

Antoniolo – Gattinara Osso San Grato 2004
più cupo del Carema, inizialmente si concede poco, fatica ad ingranare le marce alte, ma lasciandolo nel bicchiere migliora sempre più. È un vino austero che si esprime al naso in sensazioni di radice, rabarbaro, spezie, inchiostro, liquirizia amara. Grande compostezza in bocca, la trama tannica è vellutata, armonioso, di una delicatezza quasi femminile. Il giorno successivo si definisce con ancor maggior nettezza e profondità.

Travaglini – Gattinara riserva 2006
Rubino con riflessi purpurei, fiori essiccati e tratti mentolati, bouquet olfattivo di pregevole fattura, in bocca anche fruttini rossi, susina, bella mineralitá, vino che bevuto qualche volta difficilmente tradisce, per me una certezza.

Poderi Aldo Conterno – Barolo bussa Romirasco 2004

messo in batteria per vedere l’effetto che fa… beh il risultato non è stato per niente confortante. In questo vino si percepisce molto di più la mano del produttore che il territorio. Le sensazioni fruttate e mature sono avvolte da un sostrato di vaniglia, borotalco, smalto che prevalgono nella definizione del quadro olfattivo. Sorso morbido, caldo, leggermente dolce che penso possa piacere a palati non così avvezzi all’austeritá floreale del nebbiolo più tipico.

Merkelbach – Urziger würzgarten riesling auslese 2010
Sono di parte, ma è una gioia bere questi vini dal rapporto q/p impareggiabile. Lo accosti al naso e ti sembra di entrare in una pasticceria, meglio konditorei, dove hanno appena sfornato uno strudel caldo, poi lo riaccosti e pare di essere in una limonaia fiorita ed ancora ti gira la testa che ti imbatti nei cedri e nella frutta candita. Magari il sorso è più leggerino, ma non puoi stancarti di berlo con l’acidità che ti fa salivare il palato e bilancia il grado oechsle. E che bella mela verde… come aperitivo o prima del dolce anche e soprattutto da solo, ogni momento è quello giusto.
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Re: Mantua me genuit - Alto piemonte

Messaggioda arnaldo » 03 mar 2014 18:32

Belle bottiglie,Fabio,complimenti pure le note.....
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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda videodrome » 11 apr 2014 01:30

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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda gpetrus » 11 apr 2014 08:45

videodrome ha scritto:Immagine


TOH....stasera apriamo anche noi proprio questa......assieme a qualche altro '88 :D ....mi aspetto una grande boccia
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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda videodrome » 11 apr 2014 09:01

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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda danyraffy » 11 apr 2014 09:02

chardonnay 89 aperto domenica.. defunto... sob
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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda videodrome » 11 apr 2014 09:09

gpetrus ha scritto:
TOH....stasera apriamo anche noi proprio questa......assieme a qualche altro '88 :D ....mi aspetto una grande boccia

Gran bella bottiglia, poi con calma aggiungo le note
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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda videodrome » 11 apr 2014 09:11

danyraffy ha scritto:chardonnay 89 aperto domenica.. defunto... sob

la riserva 91 di ieri sera era uno spettacolo (già dal colore)
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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda danyraffy » 11 apr 2014 09:23

il colore della tua foto è stata la prima cosa che ho notato.. probabilmente l essere "riserva" fa la differenza..
ho ancora qualche bottiglia 89-90... vedremo, ma a questo punto son pessimista..
in compenso come backup abbiam aperto un Breg 99... gran bottiglia, anche se ovviamente cambia genere, decisamente un altro sport!

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Re: Mantua me genuit - Hvala Josko

Messaggioda videodrome » 13 apr 2014 00:37

videodrome ha scritto:Immagine
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Un ringraziamento innanzitutto al maestro per avere fornito le due bottiglie di gravner perfettamente conservate.
Antinori - Cervaro della Sala 1999
Il Cervarone, pur con le imperfezioni che spesso lo contraddistinguono, ha retto bene l'urto del tempo. E' un vino maturo ma integro, di un giallo dorato intenso ma senza toni ambrati. Sensazioni di cedro, frutta candita, miele e ovviamente un sostrato vanigliato. Il naso cmq è tutto sommato equilibrato. Sorso discreto fino a centro bocca, poi prende il sopravvento la vaniglia che va a coprire le sensazioni fruttate e pervade il palato anche a sorso ormai finito. Di fattura un po’ grossolana e finale troppo boisé.
Gravner - Chardonnay Riserva 1991
Il colore è irreale per un bianco di 23 anni, pare uno chablis di 3/4 anni… e pure l'impatto olfattivo evoca sensazioni da chablis di elevata finezza, assestato su note floreali: fiori di campo, violetta, camomilla, timo, menta piperita, in un quadro di rinfrescante freschezza. Ancora più incredibile al sorso, che è accostabile.. ad un Les Clos di raveneau, di grande precisione l'estrazione di frutto ed acidità ancora tagliente, non delude le aspettative, giustamente considerato tra i più grandi bianchi italiani di sempre. Mi sbilancio, 93 punti.
Gravner - Rujno 1988
Anche in questo caso si resta interdetti dal violaceo cupo, senza alcuna sgranatura aranciata sui bordi, del rujno. Splendide le sensazioni al naso dove il frutto iniziale lascia il posto a terziarizzazioni raffinate. Amarena, cioccolato amaro, rabarbaro, chicco di caffè, lieve goudron e tanto tabacco biondo, in una girandola di sensazioni ammalianti. L'amarena e l'arancia che riempiono il palato al primo acchito, trascolorano in sensazioni speziate e di tabacco; il finale è vigorosamente sapido. Naso davvero caleidoscopico, appena inferiore in bocca. 92 Punti

2 bottiglie di grandissima soddisfazione.
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Re: Mantua me genuit - Joly, tres Joly....

Messaggioda videodrome » 18 apr 2014 09:10

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Re: Mantua me genuit - Joly, tres Joly...

Messaggioda picenum » 18 apr 2014 09:33

Aspettando i risultati, intanto dico tanta invidia ...

e ne approfitto per farvi i complimenti per le bevute che vi fate e le note che mettete sempre.
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Re: Mantua me genuit - Alto piemonte

Messaggioda Muffato » 21 apr 2014 18:08

videodrome ha scritto:Inserisco qualche nota sui vini bevuti giovedì sera alla Locanda delle Grazie, con la presenza del famoso coccodrillo nella attigua chiesa della beata vergine a vegliare sonnecchioso… :D


Merkelbach – Urziger würzgarten riesling auslese 2010
Sono di parte, ma è una gioia bere questi vini dal rapporto q/p impareggiabile. Lo accosti al naso e ti sembra di entrare in una pasticceria, meglio konditorei, dove hanno appena sfornato uno strudel caldo, poi lo riaccosti e pare di essere in una limonaia fiorita ed ancora ti gira la testa che ti imbatti nei cedri e nella frutta candita. Magari il sorso è più leggerino, ma non puoi stancarti di berlo con l’acidità che ti fa salivare il palato e bilancia il grado oechsle. E che bella mela verde… come aperitivo o prima del dolce anche e soprattutto da solo, ogni momento è quello giusto.

Ho in cantina due bottiglie del 2012, mi consigli di aspettare almeno un paio di anni prima di bere la prima ?
Ho anche 2 bottiglie di un Kabinett della stessa azienda , stesso discorso ?
Grazie

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