Inizio con i ringraziamenti a Silvia e Angelo, la riuscita della serata è per maggior parte merito loro. Niente e dico niente è stato meno di perfetto. Diciamo poi che abbiamo avuto un discreto culo...Nessun tappo, nessuna malconservazione
Salon 1996 - Giovanissimo ed incazzato, acidità limonosa a gogo che comunque non compromette la beva. 94 pt
Montrachet DRC 2000 - Naso eccezionale, floreale, polvere pirica e un burro salato che viene fuori alla distanza, il tutto fuso in un insieme delicato ma ben presente. In bocca è giovanissimo ma d'una precisione ed eleganza fuori dal comune, chiusura lunga, salata...arrapante
risentito prima di andar via, aperto da 8 ore, non aveva mollato d'un cm. 97/98 pt
Chateau d'Yquem 1976 - Un caro amico una volta mi disse "Yquem inizia ad esser buono quando è nero", beh qui ci siamo quasi, il naso è una cosa sconvolgente, oltre allo zafferano e al miele di castagno colpisce la nota di cognac incredibilmente elegante. In bocca ha un equilibrio che solo un grande vino preso al punto giusto di maturazione può avere, larghissimo e lunghissimo. L'abbinamento col lollipop di zucchero filato e foie gras ( piatto geniale ) mi ha messo KO. Anche questo risentito a fine serata
ancora più intensità e tensione. Un'esperienza mistica. 98/99 pt
Chambertin Rousseau 1999 e Clos de la Roche Leroy 2000 - Grandissimi e diversissimi tra di loro, rubino scintillante lo Chambertin con un naso inteso ma forse un pò statico dove la ciliegia la fa da padrona, olfattivamente di molto superiore il vino di Madame, incenso, more e frutti di bosco e una nota balsamica mentolata in evidenza. La bocca ( Vibrante lo Chambertin, setoso e suadente il Clos de la Roche ) conferma la differenza tra i due, unico punto in comune è la sensazione di freschezza che ti lasciano alla fine. Al momento preferisco di poco il Leroy ( 97 pt ), ma ho il presentimento che il Rousseau ( 96/97 pt ) col tempo diventerà un vino assoluto. Anche qui abbinamento da manuale, il risotto al piccione, tecnicamente meraviglioso.
Chateau Haut Brion 1989 - Tutto è nato per "colpa" sua, era il vino su cui avevo le maggiori aspettative, non sono state deluse. Appena Stefano finisce di versarmelo infilo il naso nel bicchiere, chiudo gli occhi e capisco, capisco ciò che Jok e Karroth mi avevano raccontato, descrivere i sentori richiederebbe troppo tempo, c'è una parola che può riassumere tutto: Bordeaux. Bocca monumentale, il vino la invade in ogni suo centimetro, tannino setoso, seducente, perfetto. Finale interminabile, vino immenso. 99/100 pt
Chateau Margaux 1982 - Parte malino, con qualche puzzetta e qualche imperfezione in bocca. In una quindicina di minuti si pulisce e mostra la sua classe, vino eccezionale che però, considerando il blasone e l'annata, ho trovato un pelino avanti. In altre serate avrebbe fatto sfracelli, ieri ha avuto la sfortuna di capitare tra l'HB 1989 e la Mouline 1988. 95 pt
La Mouline Guigal 1988 - Altro vino mostruoso, me lo aspettavo buono ma non fino a questi livelli. Naso ipnotico con frutti di bosco, ciliegia, carne arrostita, balsamicità, spezie e pepe nero. La bocca è mastodontica, travolgente con un tannino che graffia delicatamente il palato. Anche questo ci mette un pò prima di lasciarmi. 99/100 pt
Per la cronaca con gli ultimi 3 ci abbiamo mangiato: rostinciana di cinta, tris di bisteccone ( Mucco Pisano, Limousine e Chianina...una meglio dell'altra ) e salcicce di cinta crude con l'olio del Campinoti ( eccezionale )
I dolci sono stati degnamente accompagnati da un Moscato d'Autunno Saracco 2001...chevelodicoafà???
Dom Ruinart Rosè 1990 buono, ma non chiedetemi di più che erano le 2.00 ed ero cotto.
Momento della serata...Quando tutti dopo aver dato la prima snasata all'HB 1989 ci siamo guardati ed abbiamo iniziato ad esultare come se avessimo segnato in finale di Champion's League.
Senza ombra di dubbio la bevuta ( e mangiata ) più importante della mia vita, averla condivisa con persone che reputo Amici rendo il tutto ancora più bello.
Alla prossima confratelli.