Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

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maxer
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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda maxer » 20 set 2018 17:12

littlewood ha scritto:
gpetrus ha scritto:
littlewood ha scritto:
maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Riprendo questo thread per accennare all'incontro col produttore tenuto ieri sera a Lecco, grazie a ONAV.
Presentati Tre, Tre rosé, Quattro, Cinque, Sei, Sette, Il grande Quattro e Otto.
Le bolle più anziane sono molto interessanti per l'Italia, molto dritte (no malo), poco solfitate (max 40 gr/hl), capaci di evolvere molto bene (Otto su base 2001 e 2002, sboccatura 2010, davvero intrigante). Stasera recupero gli appunti e butto giù due note.

Buvoli è il mio preferito.
Fra tutti gli spumanti nazionali, le sue bottiglie le considero attualmente superiori anche ad ogni Ferrari (e sono trentino ... :wink: )
Il Selosse italiano

BOOOM!!!!!

non ha scritto che e' il piu' buono.....solo che e' il suo preferito :shock: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Selosse buvoli??? Ma vattenne!!!

Ma almeno, sapete leggere e capire quello che leggete (così, in generale, oltre al mio post in particolare) :?:
Ho dei grossi e fondati dubbi :mrgreen:
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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda maxer » 20 set 2018 17:16

.....
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littlewood
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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda littlewood » 20 set 2018 17:29

maxer ha scritto:
littlewood ha scritto:
gpetrus ha scritto:
littlewood ha scritto:
maxer ha scritto:Buvoli è il mio preferito.
Fra tutti gli spumanti nazionali, le sue bottiglie le considero attualmente superiori anche ad ogni Ferrari (e sono trentino ... :wink: )
Il Selosse italiano

BOOOM!!!!!

non ha scritto che e' il piu' buono.....solo che e' il suo preferito :shock: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Selosse buvoli??? Ma vattenne!!!

Ma almeno, sapete leggere e capire quello che leggete (così, in generale, oltre al mio post in particolare) :?:
Ho dei grossi e fondati dubbi :mrgreen:

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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda apple » 21 set 2018 14:50

...
Ultima modifica di apple il 21 set 2018 14:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda apple » 21 set 2018 14:51

Francone se un giorno diventassi Presidente del Consiglio di questa nazione, un posto da ministro della difesa o degli esteri non te lo leva nessuno... Sei mitico... :D
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Re: Incontri Vino a Venezia '15 Bistrot de Venise: Marco Buvoli!

Messaggioda zampaflex » 21 set 2018 19:49

Appunti della serata.
Si innamora della champagne, gli viene l'idea con altri amici di produrre delle bolle, e si trova da solo già dopo il primo anno (in vigna si fatica, eh). Parte con due terreni, da poco diventati tre, con suoli differenti e in zone diverse ma accomunati dall'esposizione (est e nord-est) e dalla presenza di buona ventilazione. Studia i cloni di Pinot Nero, e solo quello, più adatti per la spumantizzazione, legge molti blog di produttori anche anglosassoni ("non avete idea di quante informazioni ci siano a disposizione") imparando molto pure sulla coltivazione, si dà da fare molto, ma fin dall'inizio sa a quale modello tendere. Dal primo anno di produzione, 2001, comincia a formare una solera per vin de réserve e liqueur, di cui ora gestisce non più di sei annate consecutive.
Riserva che entrerà in quote via via decrescenti nella produzione, ora siamo al massimo all'8%.
Meno prodotti possibili in vigna, controllo accurato dello stato fitosanitario che sul PN è a forte rischio, dovuta attenzione agli sfoltimenti.
Quando vinifica in bianco pressa (in torchio, no pneumatica) con i raspi perché trattengano le bucce e non trasferiscano antociani e particelle, in modo da non dovere chiarificare o facendolo il meno possibile.
No malo, e quindi alta acidità e solforosa totale bassa (40mg).
Non c'è indicazione dell'annata di produzione non essendo totalmente millesimati, anche se oramai lo sono in gran parte.

Bevuto :
TRE BIANCO brut, sboccatura 11/17
Facile, su brioche, miele, cannella, metalli, scorza d'arancia. Ruvido e un po' scomposto, ritorna mela, più acido che sapido. Da caldo sembra molto borgognone, manco fosse uno chardo: burro, violetta. Discreto.

TRE ROSE' sboccatura 02/18 15% di riserva
Fragoloso, legni nobili, frutta secca, anice e zenzero. Bocca vispa e compatta, grande chiusura salina (dal nuovo terreno nei Colli Euganei). Minore complessità ma maggiore vigore. Aggressivo, va lasciato riposare. Interessante.

QUATTRO brut ma con dosaggio superiore (6,5 gr) sboccatura 11/17
Intenso, sul floreale e agrumi: cedro, lime. Erbe di prato.
Il dosaggio qui arrotonda molto, ma mi sa che c'entra anche l'annata. Piacione, ruffianetto, l'alcool però esce. A caldo si slega un po'. Per i neofiti e i disinteressati, quasi da aperitivo.

CINQUE pas dosé, sboccatura 02/18
Vegetale, agrumi, gesso, citronella. Stretto, verticale, attivo. Centro bocca acquoso e carente di forza, chiusura che raschia, sapore che si inabissa. Da caldo, canditi, e regge sostanzialmente bene. Buonino.

SEI extra brut, sboccatura 11/17
Cereale, alcool, naso che a me non è piaciuto, forse boccia imperfetta.
Subito ritorni di caffé e cacao, abbastanza facile e immediato da leggere, con struttura robusta e che ha raggiunto una buona integrazione. Meno appariscente ma di maggior pregio. Sapido, però poi fatica. Medio.

SETTE ROSE' sboccatura 02/18
Marzapane, gomma, zagara, gesso, caffé. Miele d'acacia. Bene intensità e stratificazione.
Bolla agitata, sorso saporito, tanti amari fini. Non coprente ma di buona lunghezza, bella complessità. Ritorni di china, bucce, poi anice e bella persistenza. Buon prodotto, piaciuto.

IL GRANDE QUATTRO
Supersolera, nel senso che ha preso ad un certo punto tutti gli avanzi di riserve rimasti, li ha assemblati, li ha dosati e messi quattro anni sui lieviti.
Acciuga, salmastro, fiori. Bocca tonica, durezze ben bilanciate. Evidente mela verde, agrume; magro e scattante. Non lunghissimo ma intrigante. Buon prodotto anche lui, invitante.

OTTO sboccatura 07/10
Dalle prime due vendemmie, da magnum, vigne giovanissime. Oro carico, perlage fine e duraturo.
Bel naso, ma è la retro che lo identifica come un cavallo di razza. Foglia di menta, tante erbe e radici dalla genziana alla camomilla al rabarbaro. Grande persistenza e suadenza. Molto buono. Non in commercio.
Non progredi est regredi

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