marcolanc ha scritto:vinogodi ha scritto:...ieri sera bevuto molto bene...
Avendo letto l'anticipazione su qualche nome, sono curioso di leggere le note...
... buonissimi gli aperitivi bollosi , con una nota particolare per il Leclerc Briant 2006 in stile molto "selossiano" (
). Giulio una certezza (
) . In attesa del suo 2004 , accontentiamoci di questo moloch italico , dove la 2002 sta arrivando al vertice della sua parabola. Tutti buoni i bianchi fermi, salvo...: fra tutti emergeva, spaventoso, il Batard Montrachet 2006 di Ramonet (
) , vino della serata senza dubbio , solita florealità ma anche grande mineralità, ha messo un pò in ombra il Batard 2004 di Leflaive, di grande materia ma meno espressivo e con qualche leggerissima nota stanca (
) .Per tutti fra i primi, per me che lo conosco bene una piccola delusioncella . A differenza dei 2004 rossi , i 2006 bianchi qualche bella sorpresa la riservano. Non è piaciuto eccessivamente alla popolazione presente ma secondo me incredibile il Trebbiano 2004 di Valentini (
), unico nel suo genere e proprio per questo alimentando dubbi in palati poco avezzi a tanta magnitudine e originalità. Vino per palati allenati e , nella panoramica generale , spiccava davvero per "stranitudine e devianza dagli standard abtuali" . Superbo.
GRandissima prova dei due Loira, sia il Buisson Renard 2011 di Dagenau (
) , sorprendente per spettro olfattivo e droiture sapida , sia Les Monts Damnées di Pascal Cotat 2012 (
) forse vino più apprezzato dalla moltitudine per bevibilità davvero estrema. Grande curiosità per l'Extreme Les Clos Perdus (
), giallo carico con leggere note ramate , di forte nota balsamica con un retrogusto vegetale che non tutti hanno capito. La platea s'è divisa decisamente, o pollice verso o pollice alzatissimo. Secondo me gran bianco con personalità decisa e non scontata. Successo planetario per il Trocken Oberhauser di Donnhoff 2011 (
) che ha estasiato le narici di tutti fino a chiedere plebiscitariamente una panoramica di Riesling tedeschi oppure, addirittura, una monografia del produttore. Meursault Boillot tappato (
) ma sostituito con un altro genevrieres di Jobart 2004 (
) che ha dato idea della possanza della zona e del mostruoso potenziale della Borgogna in generale. Straordinari sia il Valmur (Chablis Grand Cru) di Bessin 2011 (
) sia il Vaudesir (CHablis Grand Cru) di Louis Michel 2006 (si, avete letto bene anche questa volta) che ho addirittura preferito seppur per un pelo di fica, più ricco e gaudente , integro e con una frutta bianca da sballo (buona pure l'acidità) .Produttore che d'ora in poi seguirò con più costanza .Visibilio nei bianco-depressi ai tavoli e gioia , con conferme varie , per chi invece è bianchista d'elezione . DElusione della serata, soprattutto da chi ne incensava le doti all'apparire perchè massimo bianco bevuto fino a quel momento nella loro enobanale vita di bevitori, il Cervaro della Sala 2010 (
) che scompariva di fronte a tutti , dico tutti, i vini presenti. ... e lì a tirar fuori le sciocchezze della bottiglia sottoperformante, dei dubbi di conservazione, dell'annata ... palle, era l'ultima di tre bocce dalla mia cantinetta ed era sempre lui: solo che, certi confronti, diventano impietosi e bisogna renderesene conto. Enorme ma senza grip, boisé, monocorde...si , insomma , da solo fa presa , ma in certi contesti...