Bevuta ad Arezzo

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gianni femminella
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Re: Bevuta ad Arezzo

Messaggioda gianni femminella » 07 dic 2021 11:59

Caro Luca, ho scritto ben poco io. Il lavoro è convulso e ho pochissimo tempo, oltre a un fattore caratteriale che mi rende poco incline a stare lì a prendere nota e memorizzare quello che bevo. Ho chiacchierato ininterrottamente dalle dodici e mezza fino alle dieci di sera con persone gradevolissime, perciò il bicchiere è passato un po' in secondo piano.
Non aggiungo altro alle tue belle note.

Mi è dispiaciuto solo aver parlato poco con i ragazzi dell'altro tavolo, che spero di incontrare nuovamente in altre occasioni.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
Belluccio
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Re: Bevuta ad Arezzo

Messaggioda Belluccio » 09 dic 2021 09:58

gianni femminella ha scritto:Caro Luca, ho scritto ben poco io. Il lavoro è convulso e ho pochissimo tempo, oltre a un fattore caratteriale che mi rende poco incline a stare lì a prendere nota e memorizzare quello che bevo. Ho chiacchierato ininterrottamente dalle dodici e mezza fino alle dieci di sera con persone gradevolissime, perciò il bicchiere è passato un po' in secondo piano.
Non aggiungo altro alle tue belle note.

Mi è dispiaciuto solo aver parlato poco con i ragazzi dell'altro tavolo, che spero di incontrare nuovamente in altre occasioni.


Spero vivamente ci siano altre occasioni Gianni, noi siamo sempre pronti.....
max.giuli
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Re: Bevuta ad Arezzo

Messaggioda max.giuli » 23 dic 2021 13:40

Luca castoldi ha scritto:Integro quanto scritto da Gianni con quello che si è bevuto.
In realtà non vedo a chi possa interessare, era una scusa per passare qualche ora senza grandi pretese.
Io poi non conoscendo i partecipanti, ho preferito facessero loro, salvo qualche scelta che alla fine ho selezionato.

Confermo Bouquin Dupont Brut magnum deg 2018

Parigot , Manifeste, vino mosso, Pn da savigny les Beaune.

Txacoli Bodega Berroja e Tempranillo Blanco Jarrarte, Abel Mendoza. Due baschi semplici ma gustosi, senza pretese , anche per il portafoglio. Con acciughe e qualche frittino ci stavano bene

Intermezzo con Fallet Gourron extra brut, che mi ha creato non poche difficoltà, mettendomi un po spalle al muro.
Dopo un Fut de chene a 50 euro al tavolo mi è venuto complicato assecondare la sete dei presenti con una bolla pari prezzo.
Così si è bevuto il vv di Bouquin Dupont deg 2019, Solera.
Ovviamente si doveva invertire l'ordine ma i ragazzi hanno visto Fallet e io ho obbedito. Pedissequo.

I due grano a grano di Abel mendoza, Rioja Alta, Graciano e Granacha 2017 e Graciano 2018. Il secondo ha convinto tutti di più, me compreso, più affilato e perfetto coi ravioli d'oca ed il goulash.

A cui è stato anche abbinato Guigal , Ampuis 2005, di freschezza, tensione e ricchezza sublime.

Poi non ricordo quando, visto che girellavo per il bistrot fingendo di lavorare, si è aperto Ramonet, Les ruchottes , Chassagne Montrachet 2008.

A bocca stanca si è chiuso con Champagne Leblanc Collard 2014 , 50/50, champagne che io amo ma che ho sbagliato a proporre a fine pasto. Ha tutta la struttura dei vini del sud della Montagna di Reims. Ma lì era per arrotondare un conto che mi è parso molto ragionevole, considerato che al tavolo servivo io, decisamente unfit al ruolo.
Coi superstiti, mentre si puliva il locale, sembra sia piaciuto molto il Vv Chassagne 2019 dei Fratelli Francois e Vincent Jouard, giovane ma di perfetta dimensione nell'uso del legno, burroso, accogliente ed affilato.
Poi è rimasto solo Gianni e mentre finalmente mangiavo qualche arrosticino, un bel bicchiere di Jeanniard Pn quintessence 2019, dalla bella volatile ma dalla succosità gourmand, con un bel ritorno al frutto rosso integro ,croccante. Oleoso e denso.
per me un vino che farà strada, rumore lo ha già fatto, eletto ambasciatore della sua categoria per il Bureau Interprofessional des grands vins de Bourgogne à la Cave de Beaune.

Max Giuli e Signora ( grazie infinite) ci hanno regalato panettone e un dolce tipo zuppa inglese fatti da pastificio di famiglia a L'Aquila, che mi è parso tutti abbiano molto amato, accompagnati al Vermouth di Sibona, Torino. Che buono.

Ma il vino, onestamente, va bene tutto, ma altro non è stato che un'ottima scusa per passare qualche ora a cazzeggiare.
Non sono troppo adatto a degustazioni professionali e descrizioni troppo tecniche, che nemmeno saprei e mi interessa fare, in un contesto scanzonato. Che è poi l'unico in cui mi adatto a modo.
Però i ragazzi sono stati bene e soprattutto hanno avuto la chance più unica che rara di essere serviti al tavolo da uno che fa fatica ad apparecchiare per seè stesso.
Ah, le acciughe di Juanjo fanno il panico, e lì sono molto fiero
Grazie a tutti di cuore


Anche se in ritardo, aggiungo i miei complimenti a Luca per la selezione di vini e cibarie, selezione che lui fa direttamente sul posto cercando luoghi, persone e abitudini piuttosto che logiche commerciali. Questi luoghi, persone e abitudini ho ritrovato domenica presso il suo bistrot oltre una grande accoglienza. Tra le cose bevute ho molto apprezzato Parigot, Fallet, vv Dupont e Ramonet. Non mi ha entusiasmato Guigal, nel suo impianto perfetto non ho trovato quell'emozione, quel fascino "selvatico" che avrebbe fatto scattare qualche molla nella mia testa, ammetto però che ero più preso dalla compagnia e dalla convivialità e forse questo vino meritava più attenzione. Grazie ancora, anche a tutti i presenti con ho passato una bellissima giornata.
Timoteo
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Re: Bevuta ad Arezzo

Messaggioda Timoteo » 23 dic 2021 18:49

max.giuli ha scritto:....ero più preso dalla compagnia e dalla convivialità.....


la prossima volta vengo.
giurosuddio.
quello dei cristiani.
Luca castoldi
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Re: Bevuta ad Arezzo

Messaggioda Luca castoldi » 23 dic 2021 23:57

max.giuli ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Integro quanto scritto da Gianni con quello che si è bevuto.
In realtà non vedo a chi possa interessare, era una scusa per passare qualche ora senza grandi pretese.
Io poi non conoscendo i partecipanti, ho preferito facessero loro, salvo qualche scelta che alla fine ho selezionato.

Confermo Bouquin Dupont Brut magnum deg 2018

Parigot , Manifeste, vino mosso, Pn da savigny les Beaune.

Txacoli Bodega Berroja e Tempranillo Blanco Jarrarte, Abel Mendoza. Due baschi semplici ma gustosi, senza pretese , anche per il portafoglio. Con acciughe e qualche frittino ci stavano bene

Intermezzo con Fallet Gourron extra brut, che mi ha creato non poche difficoltà, mettendomi un po spalle al muro.
Dopo un Fut de chene a 50 euro al tavolo mi è venuto complicato assecondare la sete dei presenti con una bolla pari prezzo.
Così si è bevuto il vv di Bouquin Dupont deg 2019, Solera.
Ovviamente si doveva invertire l'ordine ma i ragazzi hanno visto Fallet e io ho obbedito. Pedissequo.

I due grano a grano di Abel mendoza, Rioja Alta, Graciano e Granacha 2017 e Graciano 2018. Il secondo ha convinto tutti di più, me compreso, più affilato e perfetto coi ravioli d'oca ed il goulash.

A cui è stato anche abbinato Guigal , Ampuis 2005, di freschezza, tensione e ricchezza sublime.

Poi non ricordo quando, visto che girellavo per il bistrot fingendo di lavorare, si è aperto Ramonet, Les ruchottes , Chassagne Montrachet 2008.

A bocca stanca si è chiuso con Champagne Leblanc Collard 2014 , 50/50, champagne che io amo ma che ho sbagliato a proporre a fine pasto. Ha tutta la struttura dei vini del sud della Montagna di Reims. Ma lì era per arrotondare un conto che mi è parso molto ragionevole, considerato che al tavolo servivo io, decisamente unfit al ruolo.
Coi superstiti, mentre si puliva il locale, sembra sia piaciuto molto il Vv Chassagne 2019 dei Fratelli Francois e Vincent Jouard, giovane ma di perfetta dimensione nell'uso del legno, burroso, accogliente ed affilato.
Poi è rimasto solo Gianni e mentre finalmente mangiavo qualche arrosticino, un bel bicchiere di Jeanniard Pn quintessence 2019, dalla bella volatile ma dalla succosità gourmand, con un bel ritorno al frutto rosso integro ,croccante. Oleoso e denso.
per me un vino che farà strada, rumore lo ha già fatto, eletto ambasciatore della sua categoria per il Bureau Interprofessional des grands vins de Bourgogne à la Cave de Beaune.

Max Giuli e Signora ( grazie infinite) ci hanno regalato panettone e un dolce tipo zuppa inglese fatti da pastificio di famiglia a L'Aquila, che mi è parso tutti abbiano molto amato, accompagnati al Vermouth di Sibona, Torino. Che buono.

Ma il vino, onestamente, va bene tutto, ma altro non è stato che un'ottima scusa per passare qualche ora a cazzeggiare.
Non sono troppo adatto a degustazioni professionali e descrizioni troppo tecniche, che nemmeno saprei e mi interessa fare, in un contesto scanzonato. Che è poi l'unico in cui mi adatto a modo.
Però i ragazzi sono stati bene e soprattutto hanno avuto la chance più unica che rara di essere serviti al tavolo da uno che fa fatica ad apparecchiare per seè stesso.
Ah, le acciughe di Juanjo fanno il panico, e lì sono molto fiero
Grazie a tutti di cuore


Anche se in ritardo, aggiungo i miei complimenti a Luca per la selezione di vini e cibarie, selezione che lui fa direttamente sul posto cercando luoghi, persone e abitudini piuttosto che logiche commerciali. Questi luoghi, persone e abitudini ho ritrovato domenica presso il suo bistrot oltre una grande accoglienza. Tra le cose bevute ho molto apprezzato Parigot, Fallet, vv Dupont e Ramonet. Non mi ha entusiasmato Guigal, nel suo impianto perfetto non ho trovato quell'emozione, quel fascino "selvatico" che avrebbe fatto scattare qualche molla nella mia testa, ammetto però che ero più preso dalla compagnia e dalla convivialità e forse questo vino meritava più attenzione. Grazie ancora, anche a tutti i presenti con ho passato una bellissima giornata.

Ciao Max. Siamo stati bene e mi avete pure visto lavorare.
Poi ci hai riempiti di regali, arrosticini, dolci ed altro.
Il vino era un plus, ma il manifeste di Parigot con un salume, beh, ci stava tanto bene.
In primavera si rifà, torno da Spagna Languedoc Cote du rhone e Loira.
Un modo per divertirci lo troveremo
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.

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