Messaggioda Wineduck » 09 lug 2018 15:01
Da qualche settimana non mi affacciavo al forum per ragioni di lavoro ed altri impegni.
Torno e trovo lo stesso vecchio, inossidabile, forum.
Soprattutto specchio perfetto di questa Italia decadente, sicuramente destinata a morire a ridimensionarsi ulteriormente nel panorama economico-finanziario del mondo globalizzato.
I commenti che vegnono fatti sulle iniziative imprenditoriali dei nostri migliori viticoltori sono fra il risibile ed il demoralizzante.
Ci sarebbe molto da scrivere ma avendo pochissimo tempo mi limito a delle affermazioni flash:
1) i produttori di vino sono prima degli imprenditori e poi qualcos'altro (contadini, enologi, agronomi, cantinieri, commercianti, ecc.);
2) la "poesia" come la chiamate voi è una fesseria che qualcuno si è creato nel cervello anni fa, frutto di pura fantasia, forse in fase di decantazione dei fumi dell'alcool. Chi mi legge da molti anni si ricorderà che era il tema principale di discussione con il gruppo AVR a cui cercavo di spiegare che tutti quelli ceh vendono vino hanno una loro strategia di "marketing" perchè per TUTTI la priorità è vendere il vino che hanno in cantina e venderlo ad un prezzo che ritengono sufficientemente remunerativo;
3) il prezzo infatti non è una variabile controllabile dal produttore: il prezzo lo fa l'incontro fra la domanda e l'offerta ed accusare un produttore italiano di essere uno "speculatore" (con un linguaggio degno dei razzolatori di monnezza!) dopo che per decenni vi siete tragugiati migliaia di bottiglie francesi vi rende più ridicoli di clown a fine carriera. Dai 2-5 euro a bt. in su, tutti i prezzi sono determinati dal valore percepito dal cliente, non hanno niente a che fare con il costo della produzione. Quindi l'unica differenza la fanno due fattori: quante bottiglie hai prodotto e quanti sono disposti a pagare un determinato prezzo. Se ci sono 1.500 ricchi disposti a pagare 400 euro per quelle bottiglie (a fronte di 150.000 che le vorrebbero ma non riusciranno ad averle), per quale caz*o di motivo dovrebbero venderle a € 50 cad. a noi barboni?
4) perchè alla fine il problema è tutto qui: una volta ci sentivamo fra i più ricchi del mondo e bevevamo a prezzi, proibitivi per il 99,99% dell'umanità, i nostri migliori vini (oltre a quelli dei "maestri di mercato" francesi), adesso invece il mondo è cambiato alla velocità della luce ed i BARBONI "MORTI DI FAME" SIAMO DIVENTATI NOI. Non ci possiamo permettere i vini da € 500 a bt. esattamente come molti altri non si potevano permettere quelli da € 50 venti anni or sono.
La differenza è che noi siamo rimasti al palo (anzi siamo arretrati) e gli altri sono andati avanti, molto più avanti.
Quindi adesso schiumiamo rabbia accusando i produttori che (finalmente) si muovono bene sul mercato globale e rimangono agganciati al mondo evoluto. Noi invece facciamo ragionamenti tristi (Alì65 in particolare ha una visione sovranista da far paura, la perfetta sintesi di come pensa in modo perdente la maggioranza degli italiani) che ci condanneranno ad essere ancora più sfigati, poveri e marginali nel mondo che conta. Probabilmente l'ondata sovranista ci porterà a chiuderci ancora di più magari a tornare a stampare Lire, anzi fiorini, ducati, sesterzi, poi sempre peggio.... fino al baratto fra beni primari.
I turisti del mondo globale ci verranno ad osservare dall'alto sui loro autobus-mini-jet mentre nelle noi, davanti alle nostre capanne, danzeremo in cerchio e faremo i nostri riti magici contro le malattie infettive (che nel frattempo ci avranno decimati).
Per adesso (purtroppo) quello che avevo pronosticato 15-10 anni or sono si è verificato. Spero tanto di sbagliarmi per i prossimi 10-15 ma temo sempre di più che rischio di azzeccarci anche stavolta...
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton