miccel ha scritto:SUAVIA – SOAVE CL. MONTE CARBONARE 2012
Entra con una deliziosa sapidità agrumata, si allarga bene in bocca, rotondo, maturo, si appesantisce leggermente sul finale. Comunque un bel vino, facile ma non privo di sviluppi (sensazioni amarognole-erbacee, ad esempio); sta alla grande sulla pasta col pesce e costa il giusto.
Detto chiaramente ciò, se questi sono i bianchi italiani di punta (vedi tre bicchieri gambero, grande vino slow food), sempre più mi convinco che il gap con i cugini transalpini rimane ancora ampio, sui vini bianchi.
Una postilla: veramente male studiata l’etichetta, lunga e nera, che cinge interamente la pancia della tozza bottiglia lasciando solo una fessurina verticale larga pochi millimetri, con la conseguenza che, versati i primi due bicchieri, risulta impossibile capire quale sia il livello del liquido rimasto.
E' un bel vino, niente da dire... ma un'altra tipologia rispetto ai bianchi francesi, non per questo inferiore.
A 10€ è un gran bell'acquisto!
Di Suavia prova gli altri due: Massifitti (100% trebbiano di Soave) e Le Rive (come il MC è 100% garganega). Ne Le Rive troverai quel quid in più rispetto al MC, dato dal tipo di evoluzione studiata per questo vino, in cui il vino passa anche dolcemente in legno.
Rispetto al MC, Le Rive hanno un tocco di eleganza in più ed una nota zuccherina in meno, che nel MC, dopo qualche bicchiere, tende invece a stancarmi.
Tutta la linea è comunque caratterizzata da un filo conduttore comune che sono una bella spalla acida ed una sapidità conturbante.
Sarebbe interessante vedere i prodotti su Suavia in annate più fredde (ormai impossibili), secondo me ne gioverebbero parecchio! Vedremo il 2014, più fresca ma dove ha piovuto veramente troppo...