...Nebbiolo , la più grande bocca del pianeta , dove i tannini non sono un contorno ma un ingrediente fondamentale per una stimolazione unica ed una evoluzione nel tempo epica: anche qui il panorama è variegato , soprattutto nelle più alte espressioni del Nebbiolo , cioè Barolo e Barbaresco. Mediamente Barolo dovrebbe essere più longevo per una carica tannica più fitta , in realtà le pratiche colturali/tecniche (manico) sommati ad areali particolarmente vocati ( Serralunga e Monforte) creano una regola che ... è un'eccezione , in quanto esistono areali con vocazione più "pronta" anche se di ottima longevità (La MOrra e Castiglione Falletto/Verduno). Ma sono regole del piffero, solo indicazioni di massima , perchè nella mia breve esperienza ne ho viste di tutti i colori. A Barbaresco , similmente, esistono aree più pronte ( Treiso) rispetto a Barbaresco , più austeri e longevi , ma anche Neive non scherza ... dipende sempre dal produttore, annata , esposizione , resa , tecnica e ... mazzi e scazzi...
PS: esistono Barolo che si bevono dal beccuccio già dalla botte ( Verduno) e vini da dimenticare per decenni , tanti ( epiche le Riserve di Borgogno, Monfortino , Pio Cesare, Franco Fiorina, antichi Fontanafredda e Marchesi di Barolo , quando fra le due guerre erano le due cantine top con le migliori appezzamenti e migliori tecnici di Langa) .
PS: detto questo , ad esempio , che La Morra si beve più giovane ed è meno longevo, poi ti apro ( vintage di un paio di anni fa ) Oddero , Marcarini e Annunziata di Ratti di 50 anni e oltre ( 1967 e 1971) e ti commuovi ... godendo