COSA BEVIAMO AD APRILE?

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littlewood
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 24 apr 2019 09:39

vinotec ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Mike76 ha scritto:Monsanto - Chianti Classico "Il Poggio" Riserva 2006
Ancora vita davanti.....


Si hai ragione ma non molta....giusto altri 40-50 anni :lol: :lol: :lol:


[la maggior parte dei commenti su Il Poggio che leggo su questo forum sono come minimo esilaranti :lol: Mi sa che prima o poi dovrò riorganizzare una verticale in azienda come quella di qualche anno fa. Comincia ad esserci troppa gente che non sa che razza di campione mondiale di bellezza e longevità sia questo vino... :roll: ]


...all'ultimo pranzo nella mia cantina del 13 u.s., Enrico(Hansen) me ne ha regalato una bottiglia perfetta del 1985...che sia da bere o ha ancora qualche anno davanti a se?

Ivo si puo' bere come aspettarla 15 anni...
maxer
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda maxer » 24 apr 2019 10:03

Wineduck ha scritto:.....
sarebbe come cercare di spiegare ai no-vax la serietà scientifica e l'impegno appassionato di migliaia di ricercatori della terra oppure spiegare ai complottisti delle scie chimiche i processi chimici che si creano nell'atmosfera a 10.000 metri di altezza oppure cercare di contrastare la teoria "terrapiattista" senza aver prima fatto uso di sostanze stupefacenti oppure spiegare i meccanismi di generazione di inflazione, e di relativo impoverimento diffuso, ai sovranisti convinti della necessità di dover tornare a stampare una propria moneta nazionale per risolvere il problema del debito pubblico oppure mettere in guardia i sostenitori di Putin della pericolosità mortale "dell'abbraccio russo" con il quali vorrebbero sostituire lo "strangolamento americano", ecc. ecc. ecc.
Ormai siamo in epoca del "libera tutti", uno-vale-uno, tutti possono (anzi devono) esprimersi in libertà, usare i social, gli incontri fra gli amici, i cessi dell'autogrill e qualunque altro "media" per smontare, sospettare, abbattere "miti", distruggere tesi, scovare complotti, mettere in guardia "furbescamente" i gonzi che "i saccenti" li vogliono fregare, che studiare, analizzare, ricercare, applicarsi ecc. è solo un grande inganno, che tanto basta fidarsi delle proprie CAPACITA' innate (per il vino bastano due-tre visite a banchi d'assaggio, un Vinitaly e due visite in cantina e diventi subito Master of Masters of the Universe of Wine) per poter dire tutto ed il contrario di tutto.
.....
ci sono persone che degustano, studiano e si applicano per anni, alcuni decenni per arrivare al punto di cercare di capire le potenzialità di sviluppo di un vino negli anni per non parlare dei decenni (le condizioni ottimali di conservazione sono un fattore talmente necessario e scontato che neppure vengono, giustamente, citate). Quelli più bravi fra loro, i più talentuosi, vengono talmente apprezzati dal pubblico grazie alla loro "attendibilità" che diventano giornalisti e critici autorevoli fino a quando qualcuno chiede loro di pubblicare le recensioni ed i punteggi che assegnano accompagnandoli con le loro previsioni sulla parabola evolutiva di quel vino nel tempo. Vini come "Il Poggio di Monsanto" non hanno bisogno della conferma di nessun esperto (sebbene tutti i migliori esprimano giudizi più che positivi) ma certamente nessun semplice appassionato si può permetere di mettere in dubbio la serietà e l'onestà dell'azienda quando scrive che il vino può evolvere positivamente per 30 anni e oltre. Non hai una cantina adatta? Non è colpa dell'azienda e d'altronde nessuno ti chiede di bere i vini invecchiati (male) nella tua casa: comprali invecchiati bene e goditeli. Non sei in grado di capire come si sia evoluto lo stile di affinamento in cantina de Il Poggio negli ultimi 15 anni (senza che questo togliesse di nulla alla qualità del vigneto - terreno, esposizione, idratazione -, al clone che viene utilizzato, al microclima di quella collina più unica che rara, ecc): fai un corso seio di degustazione ed impara da chi ne sa più di te. Quando parliamo di verticali lo facciamo (almeno noi appassionati) per capire come le annate e la mano mutevole del vignaiolo/cantiniere abbiano inciso proprio sulla capacità della vigna di fornire alla cantina una materia prima sostanzialmente stabile (che è poi la teoria alla base di tutte le vinificazioni di singole vigne, dalla Borgogna, al Piemonte, al resto del mondo). Quando si arriva ad organizzare una verticale è perchè quei vini sono già stati messi "enne volte" accanto a vini simili, dissimili, da giovani, da meno giovani, con coppie, orizzontali, ringer, ecc. in modo studiato come pure in modo totalmente edonistico. Fatti venire il dubbio che ci sia qualcuno che lo ha bevuto un po' più di te questo vino, no! C'è un manipolo di appassionati su questo forum che beve i vini di Monsanto da almeno vent'anni, in tutte le salse, in ogni condizione e stagione. NON CI RITENIAMO ASSOLUTAMENTE DEPOSITARI DI UNA VERITA' ASSOLUTA: al contrario, nel vino, la soggettività ha un ruolo importante. Ma questo non autorizza chiunque a "sparare ad altezza d'uomo" su 60 anni di lavoro di una famiglia rispettabile e professionale come i Bianchi di Castello di Monsanto.
.....
Cheers !


Page one, charter one, lesson one, based on the book "The Wine subject to a free and wise interpretation" - Wineduck - publ. The Ship of Theseus" - 2017

Konkordo totalmente nel senso del messaggio :wink:

(non ho riportato le frasi la cui forma ho trovato un po' troppo aggressiva)

Cheers !
Ultima modifica di maxer il 24 apr 2019 10:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda zampaflex » 24 apr 2019 10:09

Avendo bevuto alcuni anni fa un suo pinot nero che mi colpì per l'aderenza al vitigno, molto d'oltralpe rispetto ai canoni nostrani, ed essendo incappato in una (semi)nuova annata qualche giorno fa, decido di rinnovare la conoscenza. Meno male!

Marcel Zanolari - IGT Terrazze retiche Pinot Nero 2013
Incredibile. A cominciare dall'alcool, 12,5%, roba vista l'ultima volta, qui da noi, negli anni 80. Colore diafano, sfumature violetto. Naso intenso ed immediato di fruttini, china, pelliccia, spezie orientali. Impossibile, alla cieca, non collocarlo "di là".
Solo la bocca, piuttosto tenera, tradisce il peccato originale. Ma il tannino è pressoché impercettibile, sofficissimo.
Sconta un voto più basso per la poca forza sul palato, ma il resto...
:D :D :D :) ++

Per chi voglia conoscere la cantina (colture biologiche, ora biodinamiche, uso di anfore e ovoidi in cemento, non si filtra...)
http://www.marcelzanolari.com/
Le vigne a Bianzone e Villa di Tirano giustificano la vinificazione (come Plozza) in Svizzera.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda vinotec » 24 apr 2019 11:02

littlewood ha scritto:
vinotec ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Mike76 ha scritto:Monsanto - Chianti Classico "Il Poggio" Riserva 2006
Ancora vita davanti.....


Si hai ragione ma non molta....giusto altri 40-50 anni :lol: :lol: :lol:


[la maggior parte dei commenti su Il Poggio che leggo su questo forum sono come minimo esilaranti :lol: Mi sa che prima o poi dovrò riorganizzare una verticale in azienda come quella di qualche anno fa. Comincia ad esserci troppa gente che non sa che razza di campione mondiale di bellezza e longevità sia questo vino... :roll: ]


...all'ultimo pranzo nella mia cantina del 13 u.s., Enrico(Hansen) me ne ha regalato una bottiglia perfetta del 1985...che sia da bere o ha ancora qualche anno davanti a se?

Ivo si puo' bere come aspettarla 15 anni...

Grazie Franco!
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 24 apr 2019 11:19

vinotec ha scritto:
littlewood ha scritto:
vinotec ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Mike76 ha scritto:Monsanto - Chianti Classico "Il Poggio" Riserva 2006
Ancora vita davanti.....


Si hai ragione ma non molta....giusto altri 40-50 anni :lol: :lol: :lol:


[la maggior parte dei commenti su Il Poggio che leggo su questo forum sono come minimo esilaranti :lol: Mi sa che prima o poi dovrò riorganizzare una verticale in azienda come quella di qualche anno fa. Comincia ad esserci troppa gente che non sa che razza di campione mondiale di bellezza e longevità sia questo vino... :roll: ]


...all'ultimo pranzo nella mia cantina del 13 u.s., Enrico(Hansen) me ne ha regalato una bottiglia perfetta del 1985...che sia da bere o ha ancora qualche anno davanti a se?

Ivo si puo' bere come aspettarla 15 anni...

Grazie Franco!

Io Ivo vista la nostra eta' me la berrei... :cry:
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Mike76 » 24 apr 2019 13:04

Wineduck ha scritto:Se il tuo intervento uno lo leggesse tutto d'un fiato, magari prestandogli quella giusta e leggera attenzione che le vicende edonistiche della vita meritano (ed il vino è sicuramente uno di questi argomenti), potrebbe addirittura dire che "fila come lo zucchero".
Dopodichè se invece lo rileggesse con un minimo di attenzione in più e con il cervello "acceso", esclamerebbe "...ma che caxxo dice!?". Ne hai sparate talmente tante in così poche riche che anche solo risponderti con un minimo di razionicinio mette nell'imbarazzo di decidere da dove cominciare. Si potrebbe pescare a caso fra: esaltatori di etichette, individui incapaci di essere "umili e scanzonati", Hombre vertical (?? :lol: ), basta con le verticali, vini attrezzati "sulla carta" per attraversare le decadi e molte altre....
Quella top però è questa: "attenti che non sempre quello che c'è scritto sull'etichetta lo si ritrova nel vino" che mette nell'imbarazzo se perseguirti per vie legali o se mettersi a ridere a crepapelle. Sono andato a controllare cosa ci fosse scritto di così tanto "scandaloso" sulla (retro)etichetta de Il Poggio: vicino a casa avevo a disposizione solo una vecchia annata destinata all'esportazione sulla quale in effetti c'è scritto qualcosa di opinabile ovvero che il vino "can age for over 30 years". Io in effetti al posto loro avrei scritto anche 50 e più.... :wink:
Il problema è che risponderti nel merito a questa sequela di .... (ognuno ci metta il termine che preferisce) sarebbe come cercare di spiegare ai no-vax la serietà scientifica e l'impegno appassionato di migliaia di ricercatori sui vaccini in ogni angolo della terra oppure spiegare ai complottisti delle scie chimiche i processi chimici che si creano nell'atmosfera a 10.000 metri di altezza oppure cercare di contrastare la teoria "terrapiattista" senza aver prima fatto uso di sostanze stupefacenti oppure spiegare i meccanismi di generazione di inflazione, e di relativo impoverimento diffuso, ai sovranisti convinti della necessità di dover tornare a stampare una propria moneta nazionale per risolvere il problema del debito pubblico oppure mettere in guardia i sostenitori di Putin della pericolosità mortale "dell'abbraccio russo" con il quali vorrebbero sostituire lo "strangolamento americano", ecc. ecc. ecc.
Ormai siamo in epoca del "libera tutti", uno-vale-uno, tutti possono (anzi devono) esprimersi in libertà, usare i social, gli incontri fra gli amici, i cessi dell'autogrill e qualunque altro "media" per smontare, sospettare, abbattere "miti", distruggere tesi, scovare complotti, mettere in guardia "furbescamente" i gonzi che "i saccenti" li vogliono fregare, che studiare, analizzare, ricercare, applicarsi ecc. è solo un grande inganno, che tanto basta fidarsi delle proprie CAPACITA' innate (per il vino bastano due-tre visite a banchi d'assaggio, un Vinitaly e due visite in cantina e diventi subito Master of Masters of the Universe of Wine) per poter dire tutto ed il contrario di tutto.
La cosa più spassosa è che hai scritto la parola "umili"... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Ogni volta che la rileggo mi viene il mal di pancia dal ridere! Chi sarebbe quello "umile"? :lol: Tu??? Immagine

Provo a tornare serio per chiudere questo post anche troppo lungo per la consistenza della questione: ci sono persone che degustano, studiano e si applicano per anni, alcuni decenni per arrivare al punto di cercare di capire le potenzialità di sviluppo di un vino negli anni per non parlare dei decenni (le condizioni ottimali di conservazione sono un fattore talmente necessario e scontato che neppure vengono, giustamente, citate). Quelli più bravi fra loro, i più talentuosi, vengono talmente apprezzati dal pubblico grazie alla loro "attendibilità" che diventano giornalisti e critici autorevoli fino a quando qualcuno chiede loro di pubblicare le recensioni ed i punteggi che assegnano accompagnandoli con le loro previsioni sulla parabola evolutiva di quel vino nel tempo. Vini come "Il Poggio di Monsanto" non hanno bisogno della conferma di nessun esperto (sebbene tutti i migliori esprimano giudizi più che positivi) ma certamente nessun semplice appassionato si può permetere di mettere in dubbio la serietà e l'onestà dell'azienda quando scrive che il vino può evolvere positivamente per 30 anni e oltre. Non hai una cantina adatta? Non è colpa dell'azienda e d'altronde nessuno ti chiede di bere i vini invecchiati (male) nella tua casa: comprali invecchiati bene e goditeli. Non sei in grado di capire come si sia evoluto lo stile di affinamento in cantina de Il Poggio negli ultimi 15 anni (senza che questo togliesse di nulla alla qualità del vigneto - terreno, esposizione, idratazione -, al clone che viene utilizzato, al microclima di quella collina più unica che rara, ecc): fai un corso seio di degustazione ed impara da chi ne sa più di te. Quando parliamo di verticali lo facciamo (almeno noi appassionati) per capire come le annate e la mano mutevole del vignaiolo/cantiniere abbiano inciso proprio sulla capacità della vigna di fornire alla cantina una materia prima sostanzialmente stabile (che è poi la teoria alla base di tutte le vinificazioni di singole vigne, dalla Borgogna, al Piemonte, al resto del mondo). Quando si arriva ad organizzare una verticale è perchè quei vini sono già stati messi "enne volte" accanto a vini simili, dissimili, da giovani, da meno giovani, con coppie, orizzontali, ringer, ecc. in modo studiato come pure in modo totalmente edonistico. Fatti venire il dubbio che ci sia qualcuno che lo ha bevuto un po' più di te questo vino, no! C'è un manipolo di appassionati su questo forum che beve i vini di Monsanto da almeno vent'anni, in tutte le salse, in ogni condizione e stagione. NON CI RITENIAMO ASSOLUTAMENTE DEPOSITARI DI UNA VERITA' ASSOLUTA: al contrario, nel vino, la soggettività ha un ruolo importante. Ma questo non autorizza chiunque a "sparare ad altezza d'uomo" su 60 anni di lavoro di una famiglia rispettabile e professionale come i Bianchi di Castello di Monsanto.
Mi permetto quindi di suggerire a te un briciolo di sana umiltà: puoi scrivere e criticare chiunque (io l'ho sempre fatto su questo forum, soprattutto ho criticato i degustatori, mai le aziende) e qualunque vino ma fallo parlando il più possibile di quello che hai trovato nel bicchiere.
Quello che c'era nel tuo bicchiere mentre degustavi, nessuno lo potrà confutare mai. Il resto, almeno per adesso, non mi sembra roba che faccia per te.
Cheers!


Ahahahahahahahah!!
Bellino...hai messo anche le frasine in stampatello per quando fai i gridolini...ti ci vedo, tutto paonazzo con la vena sul collo a gridare le tue verità...

Sinceramente non mi ero mai imbattuto in te, però ho visto gente che dopo 3-4 delle tue sparate ha smesso di risponderti.
Ora capisco anche il perché...

Sei talmente partito di testa che non ci penso nemmeno a spiegarti il senso delle mie parole...fiato...anzi, testo sprecato.
Nemmeno hai capito cosa intendevo con "bevitori di etichette" arrivando persino a tirare in ballo le vie legali per Monsanto...te non stai bene di testa.
Spero davvero che tu non lavori nel mondo del vino, perché allora sarebbe veramente il colmo...
Poveri quelli che hanno (o avranno) a che fare con te, io me ne tiro subito fuori.
Ciao picchiatello, penserò a te guardando "Qualcuno volò sul nido del cuculo", mentre con la tua camicina di forza ti portano dentro la struttura, mentre agiti il tuo bicchierino Zalto citando nozioni imparate alla cazzo sul vino.
Buona giornata e buona vita...

Per gli altri utenti del forum...buon proseguimento sul thread, sperando che l'intervento del pazzarello si esaurisca qui...
alemusci
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda alemusci » 24 apr 2019 13:09

Qualche bella bevuta recente:

-vitovska, bajta 2011: macerazione medio-lunga e successivo passaggio in legno non appesantiscono questo vino che resta bevibilissino pur avendo un carattere molto deciso

-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

-fiano di Avellino campore, terredora 2013: vinificazione che strizza l’occhio alla Borgogna con uso di botti piccole. Il risultato però è interessante con naso tipico mineral-idrocarburico davvero ipnotico mentre in bocca si apprezza un filino di burro tostato che conferisce la giusta ciccia ad un vino comunque vivace e con spalla acida ancora bella larga. Sbaglio o i bianchi irpini mediamente sono bbboni, costano un cazzo ed invecchiano sorprendentemente bene?
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 24 apr 2019 13:14

supersonic76 ha scritto:Barbaresco Rabaja Riserva 1996 Cortese :shock:

Ho sempre diffidato da espressioni come "buona ma da attendere", "eccelso ma troppo giovane", "infanticidio aprirlo adesso".
O un vino "spacca" da subito o, certamente, migliorerà, ma non al punto da cambiare la mia prima, personalissima, magari sbagliatissima impressione.
Invece, ed è già la seconda volta che capita con i vini di Cortese, non c'è un cazzo da fare.Alcune bocce bisogna attenderle.La riserva 2008, imbevibile all'inizio si è rivelata na roba mistica, da traccanarne ettolitri senza accorgersene
Ho aperto la 96 già pronto per buttarla nel lavandino nonostante un tappo da....divorare.
Naso pazzesco.Quasi privo di quelle note ossidative (che odio) ma incredibilmente intenso di squisiti profumi di fragole e viole.Perfetta corrispondenza con la bocca.Eleganza allo stato puro.I (tanti) gradi si sentono ma sono magistralmente bilanciati da una freschezza che ha dell'inspiegabile.Persistenza che dire infinita è riduttivo.Grande Vino


Le riserve di Cortese sono sempre buonissime e molto longeve. Spesso sono inaccessibili in gioventù e non ti fanno ben sperare invece dandogli tempo vengono fuori con gran classe. Vorrei dire lo stesso del rabajà base ma purtroppo lo trovo spesso sottotono e la sua longevità, salvo qualche annata, è nettamente inferiore a quella del fratellone. A volte è stanco dopo nemmeno 10 anni... Grandi le riserve, rivedibile il base... Rabajà Riserva 2011 bevuta recentemente già molto buona, senza bisogno di aspettare chissà quanto :D Dipende molto dall'annata..
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 24 apr 2019 13:16

zampaflex ha scritto:Avendo bevuto alcuni anni fa un suo pinot nero che mi colpì per l'aderenza al vitigno, molto d'oltralpe rispetto ai canoni nostrani, ed essendo incappato in una (semi)nuova annata qualche giorno fa, decido di rinnovare la conoscenza. Meno male!

Marcel Zanolari - IGT Terrazze retiche Pinot Nero 2013
Incredibile. A cominciare dall'alcool, 12,5%, roba vista l'ultima volta, qui da noi, negli anni 80. Colore diafano, sfumature violetto. Naso intenso ed immediato di fruttini, china, pelliccia, spezie orientali. Impossibile, alla cieca, non collocarlo "di là".
Solo la bocca, piuttosto tenera, tradisce il peccato originale. Ma il tannino è pressoché impercettibile, sofficissimo.
Sconta un voto più basso per la poca forza sul palato, ma il resto...
:D :D :D :) ++

Per chi voglia conoscere la cantina (colture biologiche, ora biodinamiche, uso di anfore e ovoidi in cemento, non si filtra...)
http://www.marcelzanolari.com/
Le vigne a Bianzone e Villa di Tirano giustificano la vinificazione (come Plozza) in Svizzera.


Non fa un leggero appassimento in pianta?
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda zampaflex » 24 apr 2019 13:37

Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:Avendo bevuto alcuni anni fa un suo pinot nero che mi colpì per l'aderenza al vitigno, molto d'oltralpe rispetto ai canoni nostrani, ed essendo incappato in una (semi)nuova annata qualche giorno fa, decido di rinnovare la conoscenza. Meno male!

Marcel Zanolari - IGT Terrazze retiche Pinot Nero 2013
Incredibile. A cominciare dall'alcool, 12,5%, roba vista l'ultima volta, qui da noi, negli anni 80. Colore diafano, sfumature violetto. Naso intenso ed immediato di fruttini, china, pelliccia, spezie orientali. Impossibile, alla cieca, non collocarlo "di là".
Solo la bocca, piuttosto tenera, tradisce il peccato originale. Ma il tannino è pressoché impercettibile, sofficissimo.
Sconta un voto più basso per la poca forza sul palato, ma il resto...
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Non fa un leggero appassimento in pianta?


Credo di no. Uno dei merlot viene appassito su graticcio come per lo sforzato, invece.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda BarbarEdo » 24 apr 2019 13:53

zampaflex ha scritto:Altare - Barolo vigneto arborina 2004
Emblema di come mettere il nebbiolo nella barrique produca vieppiù il risultato di imbalsare il vitigno. Quindi: ok consueto panorama di fiori secchi e frutti di bosco, conditi da sbuffi tropicali, e accenni balsamici; ma il tannino è troppo maschio, asciuga, e la lunghezza potenziale del sorso si scontra con la striscia chiodata che la polizia tannica ha steso sulla strada verso il fondo della gola...tutto sommato però non male
:D :D :D :) ++

È una mia impressione o quello del tannino troppo duro è un problema che il suo Langhe Arborina non ha (o ha meno)? Anzi, moderno finché vuoi e ben poco "nebbiolo" ma il Langhe (Gi)arborina con qualche annetto è un gran bel vino, più dell'omonimo barolo. Stesso cru, stesse operazioni in vigna. Unica differenza: il barolo va in barrique (25%nuove) dopo aver fatto alcolica e malo in acciaio, il Langhe va subito in barrique 100% nuove a finire di fermentare, e lì ci resta. Ed è mediamente il più elegante dei due!... boh...
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 24 apr 2019 16:42

zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:Avendo bevuto alcuni anni fa un suo pinot nero che mi colpì per l'aderenza al vitigno, molto d'oltralpe rispetto ai canoni nostrani, ed essendo incappato in una (semi)nuova annata qualche giorno fa, decido di rinnovare la conoscenza. Meno male!

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Incredibile. A cominciare dall'alcool, 12,5%, roba vista l'ultima volta, qui da noi, negli anni 80. Colore diafano, sfumature violetto. Naso intenso ed immediato di fruttini, china, pelliccia, spezie orientali. Impossibile, alla cieca, non collocarlo "di là".
Solo la bocca, piuttosto tenera, tradisce il peccato originale. Ma il tannino è pressoché impercettibile, sofficissimo.
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Non fa un leggero appassimento in pianta?


Credo di no. Uno dei merlot viene appassito su graticcio come per lo sforzato, invece.


Te l'ho chiesto perchè sul sito del produttore dichiara
Merlot e Sforzato : appassimento in fruttaio
Nebbiolo, Pinot, Cab Sauvignon : appassimento parziale in vigna
Ora o per appassimento parziale intende surmaturazione degli acini in pianta o altrimenti non saprei :roll:
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 24 apr 2019 16:52

BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Altare - Barolo vigneto arborina 2004
Emblema di come mettere il nebbiolo nella barrique produca vieppiù il risultato di imbalsare il vitigno. Quindi: ok consueto panorama di fiori secchi e frutti di bosco, conditi da sbuffi tropicali, e accenni balsamici; ma il tannino è troppo maschio, asciuga, e la lunghezza potenziale del sorso si scontra con la striscia chiodata che la polizia tannica ha steso sulla strada verso il fondo della gola...tutto sommato però non male
:D :D :D :) ++

È una mia impressione o quello del tannino troppo duro è un problema che il suo Langhe Arborina non ha (o ha meno)? Anzi, moderno finché vuoi e ben poco "nebbiolo" ma il Langhe (Gi)arborina con qualche annetto è un gran bel vino, più dell'omonimo barolo. Stesso cru, stesse operazioni in vigna. Unica differenza: il barolo va in barrique (25%nuove) dopo aver fatto alcolica e malo in acciaio, il Langhe va subito in barrique 100% nuove a finire di fermentare, e lì ci resta. Ed è mediamente il più elegante dei due!... boh...
Il vino è bello perché è misterioso :)


Bisogna vedere se utilizza lo stesso tipo di Barrique per Langhe Nebbiolo e Barolo.Sul barolo inoltre penso faccia una rotomacerazione leggermente più lunga quindi tira fuori "di più" che nel langhe nebbiolo. In teoria eh, le mie sono supposizioni
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda zampaflex » 24 apr 2019 21:08

Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:Avendo bevuto alcuni anni fa un suo pinot nero che mi colpì per l'aderenza al vitigno, molto d'oltralpe rispetto ai canoni nostrani, ed essendo incappato in una (semi)nuova annata qualche giorno fa, decido di rinnovare la conoscenza. Meno male!

Marcel Zanolari - IGT Terrazze retiche Pinot Nero 2013
Incredibile. A cominciare dall'alcool, 12,5%, roba vista l'ultima volta, qui da noi, negli anni 80. Colore diafano, sfumature violetto. Naso intenso ed immediato di fruttini, china, pelliccia, spezie orientali. Impossibile, alla cieca, non collocarlo "di là".
Solo la bocca, piuttosto tenera, tradisce il peccato originale. Ma il tannino è pressoché impercettibile, sofficissimo.
Sconta un voto più basso per la poca forza sul palato, ma il resto...
:D :D :D :) ++

Per chi voglia conoscere la cantina (colture biologiche, ora biodinamiche, uso di anfore e ovoidi in cemento, non si filtra...)
http://www.marcelzanolari.com/
Le vigne a Bianzone e Villa di Tirano giustificano la vinificazione (come Plozza) in Svizzera.


Non fa un leggero appassimento in pianta?


Credo di no. Uno dei merlot viene appassito su graticcio come per lo sforzato, invece.


Te l'ho chiesto perchè sul sito del produttore dichiara
Merlot e Sforzato : appassimento in fruttaio
Nebbiolo, Pinot, Cab Sauvignon : appassimento parziale in vigna
Ora o per appassimento parziale intende surmaturazione degli acini in pianta o altrimenti non saprei :roll:

Se lo ha fatto in quest'annata è un fenomeno di senso della misura , oppure in quella vigna il PN non matura mai :D
Non progredi est regredi
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Alberto
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Alberto » 24 apr 2019 21:43

zampaflex ha scritto:oppure in quella vigna il PN non matura mai :D

Matura, matura...mica siamo in Borgogna... :mrgreen:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Mike76 » 24 apr 2019 23:41

Castello di Neive - Barbaresco Santo Stefano 2009
Beccato in stato di grazia.
Granato profondo, rivela subito la finezza del cru Santo Stefano, con note balsamiche (quasi di menta) e note di viola, che lasciano il passo ad una stratificazione di livelli, anche all'olfatto, che dal floreale passa verso il frutto scuro.
In bocca una pienezza di tannini, in parte anche ruvidi (nel senso buono di carica tannica da Nebbiolo di livello), ma mai asciuganti, che riempiono la bocca e lasciano una scia di mora selvatica che permane in bocca per un bel po'.
Ancora quindi in fase giovane, primaria, quando complice anche l'annata mi sarei aspettato un filo di terziarizzazione in più...piaciuto veramente tanto, un Barbaresco con la B maiuscola come avevo voglia di bere stasera.
miccel
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda miccel » 25 apr 2019 10:36

Mike76 ha scritto:Castello di Neive - Barbaresco Santo Stefano 2009
Beccato in stato di grazia.
Granato profondo, rivela subito la finezza del cru Santo Stefano, con note balsamiche (quasi di menta) e note di viola, che lasciano il passo ad una stratificazione di livelli, anche all'olfatto, che dal floreale passa verso il frutto scuro.
In bocca una pienezza di tannini, in parte anche ruvidi (nel senso buono di carica tannica da Nebbiolo di livello), ma mai asciuganti, che riempiono la bocca e lasciano una scia di mora selvatica che permane in bocca per un bel po'.
Ancora quindi in fase giovane, primaria, quando complice anche l'annata mi sarei aspettato un filo di terziarizzazione in più...piaciuto veramente tanto, un Barbaresco con la B maiuscola come avevo voglia di bere stasera.

Ho bevuto giusto 3 anni fa la 2010, davvero un bellissimo vino, il miglior barbaresco da me assaggiato insieme alla riserva rabajà 2008 di Cortese.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda SommelierSardo » 25 apr 2019 10:52

[quote="alemusci"]Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

Inoltre posto da visitare, alquanto suggestivo con il bellissimo frantoio ipogeo. Comunque tutta la linea merita ed a prezzi davvero onesti
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Spectator » 25 apr 2019 11:47

SommelierSardo ha scritto:
alemusci ha scritto:Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

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..Sui 30eur?
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda alemusci » 25 apr 2019 12:08

Spectator ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
alemusci ha scritto:Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

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Presi in cantina forse anche qualcosa meno
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda alemusci » 25 apr 2019 12:13

SommelierSardo ha scritto:
alemusci ha scritto:Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

Inoltre posto da visitare, alquanto suggestivo con il bellissimo frantoio ipogeo. Comunque tutta la linea merita ed a prezzi davvero onesti


Si, è tipo il più grande frantoio ipogeo del sud Italia. Offre anche ospitalità. Alcuni miei amici ci sono stati da dio: andati fuori stagione, è capitato che in più di un’occasione venissero invitati nelle degustazioni organizzate in cantina con grandi magnate e apertura di magnum e varie bocce di annate storiche dell’azienda ma anche altre bottiglie. Sono tornati estasiati :lol:
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 25 apr 2019 14:11

Spectator ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
alemusci ha scritto:Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

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In enoteca onesta sì. In cantina siamo sui 23. Confermo la qualità del vino: bevuto tante volte in diverse annate. Bella interpretazione del negroamaro. non siamo ai livelli del Patriglione ma la qualità è molto alta
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Wineduck » 26 apr 2019 07:22

Mike76 ha scritto:
Ahahahahahahahah!!
Bellino...hai messo anche le frasine in stampatello per quando fai i gridolini...ti ci vedo, tutto paonazzo con la vena sul collo a gridare le tue verità...

Sinceramente non mi ero mai imbattuto in te, però ho visto gente che dopo 3-4 delle tue sparate ha smesso di risponderti.
Ora capisco anche il perché...

Sei talmente partito di testa che non ci penso nemmeno a spiegarti il senso delle mie parole...fiato...anzi, testo sprecato.
Nemmeno hai capito cosa intendevo con "bevitori di etichette" arrivando persino a tirare in ballo le vie legali per Monsanto...te non stai bene di testa.
Spero davvero che tu non lavori nel mondo del vino, perché allora sarebbe veramente il colmo...
Poveri quelli che hanno (o avranno) a che fare con te, io me ne tiro subito fuori.
Ciao picchiatello, penserò a te guardando "Qualcuno volò sul nido del cuculo", mentre con la tua camicina di forza ti portano dentro la struttura, mentre agiti il tuo bicchierino Zalto citando nozioni imparate alla cazzo sul vino.
Buona giornata e buona vita...

Per gli altri utenti del forum...buon proseguimento sul thread, sperando che l'intervento del pazzarello si esaurisca qui...


Se rileggi tutti i miei interventi su questo argomento non troverai un solo insulto alla tua "eccellentissima" persona. Tu invece essendo un perfetto stereotipo dei pesonaggi contemporanei che sparano giudizi a casaccio senza nè arte, nè parte, quando vieni contestato nel merito non hai altra carta se non l'insulto, il dileggio ed il miserevole tentativo di definire poco attendibile chi smonta le tue tesi strampalate come se fossero delle costruzioni per bambini sotto i 6 anni.
Quindi l'unico effetto che hai ottento con questo ennesimo intervento maldestro è quello di qualificarti come persona: prima ci hai manifestato solo il tuo scarso valore come "esperto di vino". Adesso abbiamo anche capito "quanto vali" come persona in generale. Continua pure a scavare affannosamente nel guano: più zampetti e più affondi. Salutoni 8)
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Spectator » 26 apr 2019 12:13

Messner ha scritto:
Spectator ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
alemusci ha scritto:Qualche bella bevuta recente:


-alberelli di negroamaro vecchie viti, masseria l’astore 2014: da alberelli piantati nel 1947, un vino potente, concentrato, ricchissimo di profumi e che mantiene una beva molto fluida, per niente faticosa. Amare i grandi amaroni o i grandi spagnoli e snobbare vini come questo è un peccato mortale sotto tutto i punti di vista: enologico, culturale e, soprattutto, economico

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..Sui 30eur?


In enoteca onesta sì. In cantina siamo sui 23. Confermo la qualità del vino: bevuto tante volte in diverse annate. Bella interpretazione del negroamaro. non siamo ai livelli del Patriglione ma la qualità è molto alta


..su internet nn riesco a..scovarlo.In azienda,sai se fanno vendita..a privati?Grazie..
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Mike76 » 26 apr 2019 12:57

Wineduck ha scritto:Se rileggi tutti i miei interventi su questo argomento non troverai un solo insulto alla tua "eccellentissima" persona. Tu invece essendo un perfetto stereotipo dei pesonaggi contemporanei che sparano giudizi a casaccio senza nè arte, nè parte, quando vieni contestato nel merito non hai altra carta se non l'insulto, il dileggio ed il miserevole tentativo di definire poco attendibile chi smonta le tue tesi strampalate come se fossero delle costruzioni per bambini sotto i 6 anni.
Quindi l'unico effetto che hai ottento con questo ennesimo intervento maldestro è quello di qualificarti come persona: prima ci hai manifestato solo il tuo scarso valore come "esperto di vino". Adesso abbiamo anche capito "quanto vali" come persona in generale. Continua pure a scavare affannosamente nel guano: più zampetti e più affondi. Salutoni 8)


Benissimo, spero che questo sia il tuo post conclusivo.
Non mi interessa cosa pensi di me, né del vino, né di qualsiasi altra cosa.
Non ho nessuna intenzione di farmi trascinare in discussioni con te, né di spiegarti altre cose.
A mai più risentirci, spero.

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