...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

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Spectator
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Spectator » 15 mag 2018 16:52

..Caprandole,rosso 2016.Vino..biologico,recita l'etichetta. Sangiovese + discreto saldo di Foglia Tonda,vitigno antico originario della zona senese, da poco recuperato da questa e altre poche aziende toscane,dice il mio studio..ampelografico :lol: . Rosso rosso rubino brillante,molto accattivante..naso ritroso di fiori tipo il geranio,la mammola e frutta rossa ancora nn matura.Sorso agile,snello,pulito..molto gastronomico ma nn grossolano.Un classico vinello toscano ben fatto,gradevole e..senza pensieri.
Ultima modifica di Spectator il 16 mag 2018 13:05, modificato 1 volta in totale.
landmax
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda landmax » 16 mag 2018 11:44

alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:Massì, contribuisco anch'io con due rapide segnalazioni:

Nuits Saint-Georges 1er Cru Aux Boudots 2014 Dom. Jean Grivot (di Vosne Romanee, da non confondere con il - quasi - omonimo Grivault Albert di Meursault)


scusa, ma come si fa a confondere uno con l'altro; non mi sembra abbiano nulla in comune...


Claudio, prova a pronunciarli e trovami le differenze, se ci riesci... :wink:

alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:: vino semplicemente emozionante, da ogni punto di vista. Un mix delle migliori caratteristiche di Vosne e Nuits (così lo definisce Castagno e mi ci ritrovo completamente), è - per intensità e complessità aromatiche (più da Vosne che da Nuits), sapore, profondità tannica (più da Nuits che da Vosne) ed armonia complessiva - a tutti gli effetti un grand cru. Vale oggi non meno di 94-95/100. Costa eh (credo attorno ai 135 euro/bott.), ma per gli attuali prezzi di Borgogna ed il godimento assoluto che sa regalare quasi un best buy.


ma la differenza tra Vosne e NSG quale sarebbe...per capire


Claudio, leggi anche ciò che ho scritto tra parentesi... :wink:
O ti devo fare una lezioncina sulle differenze tra Vosne e NSG??? :lol:

alì65 ha scritto:94-95 punti sarebbe tantissima roba!!!! il costo di 135€, a questo punto, sarebbe basso...


Te lo confermo, per la qualità che esprime (e alla tavolata eravamo tutti concordi) credo sia davvero un acquisto eccellente, di questi tempi...

Aggiungo che i vini di NSG sono molto cambiati negli ultimi anni e produttori come Chevillon e lo stesso Gouges (che ha saggiamente "modernizzato" il proprio stile, per rendere i vini un pò più pronti in gioventù, un pò come Etienne per il Dom. De Montille) stanno tirando fuori dei veri capolavori a prezzi ancora abbordabili, come il Les Saint Georges di Gouges o il Les Vaucrains di Chevillon, tanto per dirne due.
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda birrachiara » 16 mag 2018 12:05

Monte di Grazia bianco 2016 da uve pepella, ginestra e biancatenera. Molto buono, note olfattive di intensità contenuta, si percepiscono caratteri agrumati. Molto interessante al gusto, acido e sapido, corre via fresco ed elegante. Non bevevo loro vini da 4/5 anni..chapeau
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda paperofranco » 18 mag 2018 16:49

landmax ha scritto:
alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:Massì, contribuisco anch'io con due rapide segnalazioni:

Nuits Saint-Georges 1er Cru Aux Boudots 2014 Dom. Jean Grivot (di Vosne Romanee, da non confondere con il - quasi - omonimo Grivault Albert di Meursault)


scusa, ma come si fa a confondere uno con l'altro; non mi sembra abbiano nulla in comune...


Claudio, prova a pronunciarli e trovami le differenze, se ci riesci... :wink:

alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:: vino semplicemente emozionante, da ogni punto di vista. Un mix delle migliori caratteristiche di Vosne e Nuits (così lo definisce Castagno e mi ci ritrovo completamente), è - per intensità e complessità aromatiche (più da Vosne che da Nuits), sapore, profondità tannica (più da Nuits che da Vosne) ed armonia complessiva - a tutti gli effetti un grand cru. Vale oggi non meno di 94-95/100. Costa eh (credo attorno ai 135 euro/bott.), ma per gli attuali prezzi di Borgogna ed il godimento assoluto che sa regalare quasi un best buy.


ma la differenza tra Vosne e NSG quale sarebbe...per capire


Claudio, leggi anche ciò che ho scritto tra parentesi... :wink:
O ti devo fare una lezioncina sulle differenze tra Vosne e NSG??? :lol:

alì65 ha scritto:94-95 punti sarebbe tantissima roba!!!! il costo di 135€, a questo punto, sarebbe basso...


Te lo confermo, per la qualità che esprime (e alla tavolata eravamo tutti concordi) credo sia davvero un acquisto eccellente, di questi tempi...

Aggiungo che i vini di NSG sono molto cambiati negli ultimi anni e produttori come Chevillon e lo stesso Gouges (che ha saggiamente "modernizzato" il proprio stile, per rendere i vini un pò più pronti in gioventù, un pò come Etienne per il Dom. De Montille) stanno tirando fuori dei veri capolavori a prezzi ancora abbordabili, come il Les Saint Georges di Gouges o il Les Vaucrains di Chevillon, tanto per dirne due.


A parte il punteggio, che poi ognuno darà il suo, dipende se 135 euro è il prezzo da noi sullo scaffale, oppure là, ma per esperienza diretta so che è molto difficile entrare da Jean Grivot, ci ho provato per anni, quindi penso più alla prima. In tal caso non mi sembra un cattivo prezzo, trattandosi di un premier che confina con Vosne, e quindi ne sente il puzzo, anche in termini speculativi. Il vino non l’ho bevuto.

Su Nuit St. George, non sento i vini dei due Domaine emblematici citati da qualche annetto, al tempo però mi sembravano lontani dall’essere dei capolavori, almeno per il mio gusto.

Detto questo, anche a me è venuta voglia di esplorare un po’ Nuit St. George, ma lo ammetto, più perché gli spazi di manovra nei villaggi più prestigiosi sono sempre più stretti ( a Chambolle e a Vosne sono quasi annullati, forse è rimasta ancora qualche possibilità a Gevrey ), che per un effettiva attrazione verso quella zona.

Quando parlo di spazi di manovra intendo la seconda e la terza fascia, quelle in cui mi posso muovere io.
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda landmax » 18 mag 2018 17:30

paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Nuits Saint-Georges 1er Cru Aux Boudots 2014 Dom. Jean Grivot: vino semplicemente emozionante, da ogni punto di vista. Un mix delle migliori caratteristiche di Vosne e Nuits (così lo definisce Castagno e mi ci ritrovo completamente), è - per intensità e complessità aromatiche (più da Vosne che da Nuits), sapore, profondità tannica (più da Nuits che da Vosne) ed armonia complessiva - a tutti gli effetti un grand cru. Vale oggi non meno di 94-95/100. Costa eh (credo attorno ai 135 euro/bott.), ma per gli attuali prezzi di Borgogna ed il godimento assoluto che sa regalare quasi un best buy.


alì65 ha scritto:94-95 punti sarebbe tantissima roba!!!! il costo di 135€, a questo punto, sarebbe basso...


landmax ha scritto:Te lo confermo, per la qualità che esprime (e alla tavolata eravamo tutti concordi) credo sia davvero un acquisto eccellente, di questi tempi...

Aggiungo che i vini di NSG sono molto cambiati negli ultimi anni e produttori come Chevillon e lo stesso Gouges (che ha saggiamente "modernizzato" il proprio stile, per rendere i vini un pò più pronti in gioventù, un pò come Etienne per il Dom. De Montille) stanno tirando fuori dei veri capolavori a prezzi ancora abbordabili, come il Les Saint Georges di Gouges o il Les Vaucrains di Chevillon, tanto per dirne due.


A parte il punteggio, che poi ognuno darà il suo, dipende se 135 euro è il prezzo da noi sullo scaffale, oppure là, ma per esperienza diretta so che è molto difficile entrare da Jean Grivot, ci ho provato per anni, quindi penso più alla prima. In tal caso non mi sembra un cattivo prezzo, trattandosi di un premier che confina con Vosne, e quindi ne sente il puzzo, anche in termini speculativi. Il vino non l’ho bevuto.


Ti confermo che 135 € è (più o meno) il prezzo da noi pagato su qualche sito on line... citofonare Marcolanc per maggiori dettagli :wink:

paperofranco ha scritto:Su Nuit St. George, non sento i vini dei due Domaine emblematici citati da qualche annetto, al tempo però mi sembravano lontani dall’essere dei capolavori, almeno per il mio gusto.

Detto questo, anche a me è venuta voglia di esplorare un po’ Nuit St. George, ma lo ammetto, più perché gli spazi di manovra nei villaggi più prestigiosi sono sempre più stretti ( a Chambolle e a Vosne sono quasi annullati, forse è rimasta ancora qualche possibilità a Gevrey ), che per un effettiva attrazione verso quella zona.

Quando parlo di spazi di manovra intendo la seconda e la terza fascia, quelle in cui mi posso muovere io.


Il vino di Grivot bevuto l'altro giorno, a mio giudizio, sta senza alcun dubbio nella prima fascia e metterebbe in riga molti vini ben più blasonati: l'accostamento ad un grand cru non è stato affatto casuale, per me ne ha proprio le stimmate. Poi sappiamo tutti che ciascuna bottiglia fa storia a sè, magari siamo stati fortunati noi l'altro giorno, ma il vino che abbiamo bevuto aveva un sapore tridimensionale, una profondità gustativa veramente impressionanti. Ed emozionanti.

Quanto agli altri due citati, Les Vaucrains 2014 di Chevillon è un vino che mi ha proprio emozionato, la bocca è letteralmente elettrizzante, un vino imperdibile imho. Il 2012 è probabilmente meno grande, ma comunque notevole. Les Saint Georges 2014 di Gouges, bevuto 2 volte, è un vino eccellente che ha ancora bisogno di tempo, in divenire oggi (e ci mancherebbe!), con un'architettura tannica poderosa, ma di bellissima estrazione, finezza e complessità. Non a caso è il grand cru in pectore della denominazione (dicono lo dovrebbe diventare a breve). Se poi questi due stiano in prima, seconda o terza fascia bisogna intendersi: se per prima intendiamo solo i migliori grand cru di Leroy, DRC e pochi altri, evidentemente no. Se intendiamo invece la qualità che può esprimere un buon/ottimo grand cru di Borgogna, allora sì. Imho, naturalmente.
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda paperofranco » 18 mag 2018 18:00

landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Nuits Saint-Georges 1er Cru Aux Boudots 2014 Dom. Jean Grivot: vino semplicemente emozionante, da ogni punto di vista. Un mix delle migliori caratteristiche di Vosne e Nuits (così lo definisce Castagno e mi ci ritrovo completamente), è - per intensità e complessità aromatiche (più da Vosne che da Nuits), sapore, profondità tannica (più da Nuits che da Vosne) ed armonia complessiva - a tutti gli effetti un grand cru. Vale oggi non meno di 94-95/100. Costa eh (credo attorno ai 135 euro/bott.), ma per gli attuali prezzi di Borgogna ed il godimento assoluto che sa regalare quasi un best buy.


alì65 ha scritto:94-95 punti sarebbe tantissima roba!!!! il costo di 135€, a questo punto, sarebbe basso...


landmax ha scritto:Te lo confermo, per la qualità che esprime (e alla tavolata eravamo tutti concordi) credo sia davvero un acquisto eccellente, di questi tempi...

Aggiungo che i vini di NSG sono molto cambiati negli ultimi anni e produttori come Chevillon e lo stesso Gouges (che ha saggiamente "modernizzato" il proprio stile, per rendere i vini un pò più pronti in gioventù, un pò come Etienne per il Dom. De Montille) stanno tirando fuori dei veri capolavori a prezzi ancora abbordabili, come il Les Saint Georges di Gouges o il Les Vaucrains di Chevillon, tanto per dirne due.


A parte il punteggio, che poi ognuno darà il suo, dipende se 135 euro è il prezzo da noi sullo scaffale, oppure là, ma per esperienza diretta so che è molto difficile entrare da Jean Grivot, ci ho provato per anni, quindi penso più alla prima. In tal caso non mi sembra un cattivo prezzo, trattandosi di un premier che confina con Vosne, e quindi ne sente il puzzo, anche in termini speculativi. Il vino non l’ho bevuto.


Ti confermo che 135 € è (più o meno) il prezzo da noi pagato su qualche sito on line... citofonare Marcolanc per maggiori dettagli :wink:

paperofranco ha scritto:Su Nuit St. George, non sento i vini dei due Domaine emblematici citati da qualche annetto, al tempo però mi sembravano lontani dall’essere dei capolavori, almeno per il mio gusto.

Detto questo, anche a me è venuta voglia di esplorare un po’ Nuit St. George, ma lo ammetto, più perché gli spazi di manovra nei villaggi più prestigiosi sono sempre più stretti ( a Chambolle e a Vosne sono quasi annullati, forse è rimasta ancora qualche possibilità a Gevrey ), che per un effettiva attrazione verso quella zona.

Quando parlo di spazi di manovra intendo la seconda e la terza fascia, quelle in cui mi posso muovere io.


Il vino di Grivot bevuto l'altro giorno, a mio giudizio, sta senza alcun dubbio nella prima fascia e metterebbe in riga molti vini ben più blasonati: l'accostamento ad un grand cru non è stato affatto casuale, per me ne ha proprio le stimmate. Poi sappiamo tutti che ciascuna bottiglia fa storia a sè, magari siamo stati fortunati noi l'altro giorno, ma il vino che abbiamo bevuto aveva un sapore tridimensionale, una profondità gustativa veramente impressionanti. Ed emozionanti.

Quanto agli altri due citati, Les Vaucrains 2014 di Chevillon è un vino che mi ha proprio emozionato, la bocca è letteralmente elettrizzante, un vino imperdibile imho. Il 2012 è probabilmente meno grande, ma comunque notevole. Les Saint Georges 2014 di Gouges, bevuto 2 volte, è un vino eccellente che ha ancora bisogno di tempo, in divenire oggi (e ci mancherebbe!), con un'architettura tannica poderosa, ma di bellissima estrazione, finezza e complessità. Non a caso è il grand cru in pectore della denominazione (dicono lo dovrebbe diventare a breve). Se poi questi due stiano in prima, seconda o terza fascia bisogna intendersi: se per prima intendiamo solo i migliori grand cru di Leroy, DRC e pochi altri, evidentemente no. Se intendiamo invece la qualità che può esprimere un buon/ottimo grand cru di Borgogna, allora sì. Imho, naturalmente.


Io non parlo di gran cru o premier cru Max, parlo di produttori, per me RC e Leroy non esistono neanche, purtroppo, considero della prima fascia, che non mi posso permettere, Rousseau, Roumier, Mugnier, questa gente qui insomma. Gouge e Chevillon li metto nella seconda fascoa, come Jean Grivot, quindi, un po' quella che cerco di bazzicare anch'io. Ora, codeste bottiglie nello specifico non le ho bevute (intendo proprio codeste annate), ma per la mia esperienza con tali produttori, non è mai scoccata la scintilla.
marcolanc
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda marcolanc » 19 mag 2018 08:58

landmax ha scritto:Ti confermo che 135 € è (più o meno) il prezzo da noi pagato su qualche sito on line... citofonare Marcolanc per maggiori dettagli :wink:

Sì, confermo che quello è il prezzo che ho pagato (e che abbiamo diviso), comprensivo della “quota spedizione” (ovviamente insieme ad altre bottiglie). Come spesso succede, non ho comprato la bottiglia in Italia, ma sempre di enoteca si trattava. :wink:
Smarco
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Smarco » 19 mag 2018 11:00

landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Nuits Saint-Georges 1er Cru Aux Boudots 2014 Dom. Jean Grivot: vino semplicemente emozionante, da ogni punto di vista. Un mix delle migliori caratteristiche di Vosne e Nuits (così lo definisce Castagno e mi ci ritrovo completamente), è - per intensità e complessità aromatiche (più da Vosne che da Nuits), sapore, profondità tannica (più da Nuits che da Vosne) ed armonia complessiva - a tutti gli effetti un grand cru. Vale oggi non meno di 94-95/100. Costa eh (credo attorno ai 135 euro/bott.), ma per gli attuali prezzi di Borgogna ed il godimento assoluto che sa regalare quasi un best buy.


alì65 ha scritto:94-95 punti sarebbe tantissima roba!!!! il costo di 135€, a questo punto, sarebbe basso...


landmax ha scritto:Te lo confermo, per la qualità che esprime (e alla tavolata eravamo tutti concordi) credo sia davvero un acquisto eccellente, di questi tempi...

Aggiungo che i vini di NSG sono molto cambiati negli ultimi anni e produttori come Chevillon e lo stesso Gouges (che ha saggiamente "modernizzato" il proprio stile, per rendere i vini un pò più pronti in gioventù, un pò come Etienne per il Dom. De Montille) stanno tirando fuori dei veri capolavori a prezzi ancora abbordabili, come il Les Saint Georges di Gouges o il Les Vaucrains di Chevillon, tanto per dirne due.


A parte il punteggio, che poi ognuno darà il suo, dipende se 135 euro è il prezzo da noi sullo scaffale, oppure là, ma per esperienza diretta so che è molto difficile entrare da Jean Grivot, ci ho provato per anni, quindi penso più alla prima. In tal caso non mi sembra un cattivo prezzo, trattandosi di un premier che confina con Vosne, e quindi ne sente il puzzo, anche in termini speculativi. Il vino non l’ho bevuto.


Ti confermo che 135 € è (più o meno) il prezzo da noi pagato su qualche sito on line... citofonare Marcolanc per maggiori dettagli :wink:

paperofranco ha scritto:Su Nuit St. George, non sento i vini dei due Domaine emblematici citati da qualche annetto, al tempo però mi sembravano lontani dall’essere dei capolavori, almeno per il mio gusto.

Detto questo, anche a me è venuta voglia di esplorare un po’ Nuit St. George, ma lo ammetto, più perché gli spazi di manovra nei villaggi più prestigiosi sono sempre più stretti ( a Chambolle e a Vosne sono quasi annullati, forse è rimasta ancora qualche possibilità a Gevrey ), che per un effettiva attrazione verso quella zona.

Quando parlo di spazi di manovra intendo la seconda e la terza fascia, quelle in cui mi posso muovere io.


Il vino di Grivot bevuto l'altro giorno, a mio giudizio, sta senza alcun dubbio nella prima fascia e metterebbe in riga molti vini ben più blasonati: l'accostamento ad un grand cru non è stato affatto casuale, per me ne ha proprio le stimmate. Poi sappiamo tutti che ciascuna bottiglia fa storia a sè, magari siamo stati fortunati noi l'altro giorno, ma il vino che abbiamo bevuto aveva un sapore tridimensionale, una profondità gustativa veramente impressionanti. Ed emozionanti.

Quanto agli altri due citati, Les Vaucrains 2014 di Chevillon è un vino che mi ha proprio emozionato, la bocca è letteralmente elettrizzante, un vino imperdibile imho. Il 2012 è probabilmente meno grande, ma comunque notevole. Les Saint Georges 2014 di Gouges, bevuto 2 volte, è un vino eccellente che ha ancora bisogno di tempo, in divenire oggi (e ci mancherebbe!), con un'architettura tannica poderosa, ma di bellissima estrazione, finezza e complessità. Non a caso è il grand cru in pectore della denominazione (dicono lo dovrebbe diventare a breve). Se poi questi due stiano in prima, seconda o terza fascia bisogna intendersi: se per prima intendiamo solo i migliori grand cru di Leroy, DRC e pochi altri, evidentemente no. Se intendiamo invece la qualità che può esprimere un buon/ottimo grand cru di Borgogna, allora sì. Imho, naturalmente.

molto buono di Grivot è anche il vosne romanée Bossieres e costa anche meno
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Messner » 19 mag 2018 12:40

Champagne Delouvin Nowack Carte d'Or Brut Nature: Buono, senza fronzoli, niente di impegnativo ma mi ha gustato parecchio, complice l'ottimissimo qp. Bono proprio
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda BarbarEdo » 19 mag 2018 12:54

Non tutti i freezer che si rompono vengono per nuocere... In questo caso, ad esempio, ci ha costretti a cucinare uno spezzatino di cinghiale in umido fuori programma e a farmi stappare, anzitempo, un Brunello di Montalcino il Piaggione 2011 di Salicutti. Che roba! Non pensavo di trovare un vino così bello! Un naso avvolgente, sensuale e dolce di ciliegie e spezie, un sorso a cui non manca veramente nulla: un'energia in grado di tener testa al cinghiale ma senza esser mai pesante o faticoso, anzi... Tra l'altro pensavo fosse troppo giovane ma mi è sembrato talmente godurioso che non vedo un singolo motivo per lasciare le altre due bottiglie in cantina per chissà quanto tempo... (Ultimamente mi sento un po' un langarolo penitente folgorato sulla via di Montalcino...)
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda littlewood » 19 mag 2018 13:37

BarbarEdo ha scritto:Non tutti i freezer che si rompono vengono per nuocere... In questo caso, ad esempio, ci ha costretti a cucinare uno spezzatino di cinghiale in umido fuori programma e a farmi stappare, anzitempo, un Brunello di Montalcino il Piaggione 2011 di Salicutti. Che roba! Non pensavo di trovare un vino così bello! Un naso avvolgente, sensuale e dolce di ciliegie e spezie, un sorso a cui non manca veramente nulla: un'energia in grado di tener testa al cinghiale ma senza esser mai pesante o faticoso, anzi... Tra l'altro pensavo fosse troppo giovane ma mi è sembrato talmente godurioso che non vedo un singolo motivo per lasciare le altre due bottiglie in cantina per chissà quanto tempo... (Ultimamente mi sento un po' un langarolo penitente folgorato sulla via di Montalcino...)

Ragazzo...quello di Francesco x me e' il miglior brunello prodotto nel 011 a montalcino senza temer smentite. Un vignaiolo bravo modesto e sensibile come lui ci manchera' molto
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda BarbarEdo » 19 mag 2018 22:29

littlewood ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Non tutti i freezer che si rompono vengono per nuocere... In questo caso, ad esempio, ci ha costretti a cucinare uno spezzatino di cinghiale in umido fuori programma e a farmi stappare, anzitempo, un Brunello di Montalcino il Piaggione 2011 di Salicutti. Che roba! Non pensavo di trovare un vino così bello! Un naso avvolgente, sensuale e dolce di ciliegie e spezie, un sorso a cui non manca veramente nulla: un'energia in grado di tener testa al cinghiale ma senza esser mai pesante o faticoso, anzi... Tra l'altro pensavo fosse troppo giovane ma mi è sembrato talmente godurioso che non vedo un singolo motivo per lasciare le altre due bottiglie in cantina per chissà quanto tempo... (Ultimamente mi sento un po' un langarolo penitente folgorato sulla via di Montalcino...)

Ragazzo...quello di Francesco x me e' il miglior brunello prodotto nel 011 a montalcino senza temer smentite. Un vignaiolo bravo modesto e sensibile come lui ci manchera' molto

Fui ben consigliato, all'epoca, da un amico produttore della mia zona (Nizza) grande appassionato di Sangiovese che si recò in pellegrinaggio a Montalcino da Salicutti e Baricci e divise con alcuni amici (tra cui io) i suoi acquisti.
Intendi dire che dopo il passaggio di proprietà Francesco Leanza non ha più un ruolo in azienda? In quel caso da quale annata cambierebbe il "manico"?
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda littlewood » 20 mag 2018 08:20

BarbarEdo ha scritto:
littlewood ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Non tutti i freezer che si rompono vengono per nuocere... In questo caso, ad esempio, ci ha costretti a cucinare uno spezzatino di cinghiale in umido fuori programma e a farmi stappare, anzitempo, un Brunello di Montalcino il Piaggione 2011 di Salicutti. Che roba! Non pensavo di trovare un vino così bello! Un naso avvolgente, sensuale e dolce di ciliegie e spezie, un sorso a cui non manca veramente nulla: un'energia in grado di tener testa al cinghiale ma senza esser mai pesante o faticoso, anzi... Tra l'altro pensavo fosse troppo giovane ma mi è sembrato talmente godurioso che non vedo un singolo motivo per lasciare le altre due bottiglie in cantina per chissà quanto tempo... (Ultimamente mi sento un po' un langarolo penitente folgorato sulla via di Montalcino...)

Ragazzo...quello di Francesco x me e' il miglior brunello prodotto nel 011 a montalcino senza temer smentite. Un vignaiolo bravo modesto e sensibile come lui ci manchera' molto

Fui ben consigliato, all'epoca, da un amico produttore della mia zona (Nizza) grande appassionato di Sangiovese che si recò in pellegrinaggio a Montalcino da Salicutti e Baricci e divise con alcuni amici (tra cui io) i suoi acquisti.
Intendi dire che dopo il passaggio di proprietà Francesco Leanza non ha più un ruolo in azienda? In quel caso da quale annata cambierebbe il "manico"?

Questo e' l' ultimo anno di francesco in azienda. Mi ha confessato di non veder l' ora di ritirarsi fra le sue opere d' arte. Gia' da un paio di anni comunque le cose in azienda stanno cambiando e nn in meglio. Ancora la 013 e la 014 dove nn ha fatto brunello son farina sua poi pian piano...
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda alì65 » 20 mag 2018 10:37

littlewood ha scritto:Questo e' l' ultimo anno di francesco in azienda. Mi ha confessato di non veder l' ora di ritirarsi fra le sue opere d' arte. Gia' da un paio di anni comunque le cose in azienda stanno cambiando e nn in meglio. Ancora la 013 e la 014 dove nn ha fatto brunello son farina sua poi pian piano...


come non l'ha fatto? io sto cercando la 2013...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda egio » 20 mag 2018 11:08

alì65 ha scritto:
littlewood ha scritto:Questo e' l' ultimo anno di francesco in azienda. Mi ha confessato di non veder l' ora di ritirarsi fra le sue opere d' arte. Gia' da un paio di anni comunque le cose in azienda stanno cambiando e nn in meglio. Ancora la 013 e la 014 dove nn ha fatto brunello son farina sua poi pian piano...


come non l'ha fatto? io sto cercando la 2013...


Credo intendesse dire che Leanza ha seguito sia la 2013 (in cui si è fatto Brunello, ed è notevole assai) che la 2014, annata in cui niente brunello.
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda littlewood » 20 mag 2018 12:19

egio ha scritto:
alì65 ha scritto:
littlewood ha scritto:Questo e' l' ultimo anno di francesco in azienda. Mi ha confessato di non veder l' ora di ritirarsi fra le sue opere d' arte. Gia' da un paio di anni comunque le cose in azienda stanno cambiando e nn in meglio. Ancora la 013 e la 014 dove nn ha fatto brunello son farina sua poi pian piano...


come non l'ha fatto? io sto cercando la 2013...


Credo intendesse dire che Leanza ha seguito sia la 2013 (in cui si è fatto Brunello, ed è notevole assai) che la 2014, annata in cui niente brunello.

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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Kalosartipos » 22 mag 2018 09:09

E' vero che i produttori bravi riescono a fare ottimo vino persino con le rape :lol:

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merlotto85
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda merlotto85 » 24 mag 2018 18:43

Glavier Genesis grand cru Cramat

Naso di crosta di pane e una fine mineralita , bocca bella freschezza citrica , limone e agrume con un finale su note di torrefazione ,tostate , buon champagne elegante dritto e di bella bevibilita

Hartmann Donà pinot nero 2014

Naso improntato sul frutto rosso e una nota netta netta di fragola e frutti di bosco , bocca fresca fruttata buona persistenza...
vinogodi
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda vinogodi » 24 mag 2018 19:45

...oggi ho mangiato e bevuto benissimo in compagnia di un caro amico, per la qual cosa è doppiamente stato piacevole trascorrere un'oretta di relax … dove? A Brisighella …
PS: ma come è bella la via degli asini? Mi sentivo perfettamente a mio agio...
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ale1984
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda ale1984 » 25 mag 2018 21:44

Seconda nota: Castello di Ama - Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2011

Comprato un paio di anni fa in visita alla tenuta, a seguito di una breve degustazione.

Colore di un bellissimo rosso rubino con unghia dai riflessi aranciati, naso di frutta rossa (marasca) e scura (prugna), netto sentore di cuoio e uno sbuffo balsamico. In bocca tannino presente ma vellutato, discreta acidità.
Mi è piaciuto molto. :)

Ciao,
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda vinogodi » 26 mag 2018 15:58

...sono ad un matrimonio....Tavernello frizzante in bottiglia a volontà... Dopo un tentativo di berlo " on the rocks" ho desistito per una Peroni Nastro Azzurro ghiacciata ... Con il caldo che fa ha un suo perché... 8)
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda maxer » 26 mag 2018 23:04

vinogodi ha scritto:...sono ad un matrimonio....Tavernello frizzante in bottiglia a volontà...

Ma dici davvero ? :shock: :shock: :shock:
Dai Marco, è stato solo un incubo postprandiale, convinciti ...
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Vinos
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Vinos » 27 mag 2018 12:22

Qualche bottiglietta giornaliera, mancano gli champagne ma è inutile postare sempre le solite bottiglie ;-)


comtes lafon meursault clos de la barre 2010: subito burroso al naso e glicerico in bocca, caratteristiche che col tempo si affievoliscono lasciando spazio a profumi di frutta matura e sassi bagnati, a sapori sapidi e nervosi, la pare morbida comunque rimane e ti abbraccia nel finale che è lungo e profondo.
Si tratta di un meursault che non può e non vuole nasconde la sua vigoria, che può far storcere il naso a chi cerca sottigliezze e vini aciduli. Non ci voleva una scossa del genere in un periodo in cui sono alla ricerca dei vini dal buon rapporto qualità prezzo. Confuso e felice :-)

Barolo Serralunga Principiano 2013:
Nell’intervista fatta da Firmariello e Principiano, Ferdinando afferma:” Sono attendo ai vini quotidiani....bevo più volentieri un dolcetto, detto da un barolista può sembrare un’assurdità, il Barolo lo bevo quando sono riposato e dato che sono sempre stanco bevo dolcetto” be io quando sono stanco bevo il base di Principiano hehe , le rose del nebbiolo, le fragole di bosco, i profumi balsamici, la trama tannica setosa ,il frutto goloso, il corpo leggero, la beva incalzante, vino che si trova in enoteca a 26 euro circa....

Egly ouriet vp: uno dei miei produttori preferiti,chi ama le leggeri ossidazioni, senza rinunciare a tensione e acidità, ma neanche a dinamicità e complessità, dovrebbe bere gli champagne di egly.
Fino a due anni fa il Vp costava 50 euro e con quella cifra era difficile bere meglio, ora i prezzi sono saliti purtroppo, ma per fortuna ne ho bevuti veramente tanti, quindi cercherò altro...

Meursalut chames 2010 mikulski: un stile più sottile e meno burroso del clos de barre di lanfon 2010 bevuto qualche settimana fa , nonostante sia un premier ha meno materia e profumi meno esplosivi. Alterna frutta tropicale e frutta secca spinte da una bella mineralità. Uno stile più vicino a roulot che a coche per citare i due mostri della denominazione, ma lontano anni luce da entrambi( ma questo era ovvio )

Maxime magnon la begou 2016: crema pasticciera, sapone, frutta gialla matura, l’ingresso morbido e con richiami mielosi lascia spazio ad un’acidità rinfrescante che sposta il vino in un’altra dimensione. Promosso

Domaine leon barral fougeres valiniere 2010: si sviluppa su profumi di prugna , liquirizia, cannella, sottilissima la parte vegetale, il tutto amplificato da una VA giocata sul filo del rasoio che dà un tocco di artigianalità. Il bocca è scuro, terroso, la trama tannica non proprio fine da un tocco di ruvidezza che si coniuga perfettamente con le sensazioni di rusticità già avvertite a livello olfattivo. Finale sapido e persistente

Ps sono dei copia e incolla dal mio profilo Facebook quindi qualcosa potrebbe non avere senso( a livello temporale ecc..)
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zampaflex
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda zampaflex » 27 mag 2018 16:45

Vinos ha scritto:Non ci voleva una scossa del genere in un periodo in cui sono alla ricerca dei vini dal buon rapporto qualità prezzo.

Se cerchi di ricreare il feeling della Borgogna resterai deluso sempre e ovunque.
Se invece accetti un equilibrio diverso, puoi passare da bianchi più magri (Jura) ad altri più grassi (Languedoc, Roussillon, Corsica, tutti i vari italiani, Wachau) spendendo una frazione.
Sta a te :wink:
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Re: ...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????

Messaggioda Vinos » 27 mag 2018 17:15

Luciano quella frase era collegata ad un post precedente su Facebook in cui avevo postato delle bottiglie con ottimo rapporto qualità prezzo di cui qui non ho parlato.... bevo una bottiglia ogni due giorni, a volte anche una al giorno, e mi sposto quasi sempre dai bianchi di Borgogna, per un discorso economico... quindi il feeling con altre zone lo devo avere per forza, heheh...
Ps non posto tutto quello che bevo come bene o male fate tutti, anzi a volte mi sforzo di condivide più di altri qui dentro che bevono tantissime cose interessanti e non scrivono una virgola...

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