LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

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Andyele
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Andyele » 19 feb 2018 11:02

Vinos ha scritto:
Andyele ha scritto:
Vinos ha scritto:Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.


I Montepulciano con diversi anni sulle spalle sono fra i migliori vini Italiani esistenti.


Che ne pensi delle annate 2000 e 2006?


Buone, sopratutto la 2006 ma rimanendo negli ultimi anni ho preferito 2001 e 1997. Per le emozioni vere ci vuole però qualche anno ancora in più sul groppone.
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 19 feb 2018 14:58

Andyele ha scritto:
Vinos ha scritto:
Andyele ha scritto:
Vinos ha scritto:Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.


I Montepulciano con diversi anni sulle spalle sono fra i migliori vini Italiani esistenti.


Che ne pensi delle annate 2000 e 2006?


Buone, sopratutto la 2006 ma rimanendo negli ultimi anni ho preferito 2001 e 1997. Per le emozioni vere ci vuole però qualche anno ancora in più sul groppone.


...grazie mille...
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda merlotto85 » 21 feb 2018 23:03

Istine chianti classico 2015

Naso di frutta rossa ,spezie e cenni balsamici , bocca con buona freschezza , morbida con frutto dolce , beverino...
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda zampaflex » 21 feb 2018 23:27

Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 22 feb 2018 08:53

zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute,

Bevuto il suo Barolo base 2013, lo scorso ottobre, in un'osteria di Langa e le barriques c'erano proprio tutte, probabilmente anche quelle della tua bottiglia... :( :roll:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Wineduck » 22 feb 2018 09:15

zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.


Bevuto il suo Barolo base 2013, lo scorso novembre, in un'osteria di Langa e le barriques, anche nel mio caso, sono risultate totalmente assenti. Una delle mani più felici di Langa, da questo punto di vista. Il vino aveva la struttura che solo i nebbiolo che passano in legno piccolo possono avere ma senza dolcezze da resine, nessun profumo distorto, solo puro nebbiolo fatto bene.
Un produttore serio che lavora molto bene da anni.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Ziliovino » 22 feb 2018 09:38

Breve due giorni nelle Langhe:
la domenica gironzoliamo per Alba e pranziamo in centro, al Museum, molto bello il posto e si mangia bene direi. Nel pomeriggio passiamo a salutare Accomasso, assaggio veloce, ma ormai ha finito i 2010 e non sgancia praticamente più nulla... se non ho capito male (e qui il condizionale è d'obbligo) nella 2010 ha fatto un Barolo dedicato alla sorella Elena (ex le mie vigne? riconoscibile da una retro etichetta) ed un Barolo senza altre indicazioni che dovrebbe essere il Rocchette. Correggetemi se sbaglio.
Rimaniamo poi a La Morra e andiamo nei vigneti più alti di Barolo, località Serradenari, proprio dietro a quella selva di antenne che si stagliano nel profilo della collina, all'azienda Giulia Negri. Ovviamente terreno e microclima sono estremamente differenti dal versante che guarda a Barolo, anche se in linea d'aria Brunate dista solo qualche centinaio di metri. Qui è l'altitudine a farla da padrone, oltre al fatto che tra i vigneti e il Monte Rosa e le Alpi c'è solo la pianura a dividere, senza alcuna protezione da venti ed intemperie. I vigneti sono quasi tutti attorno alla tenuta, a a loro volta sono circondati da circa 6 ettari di tartufaia, una delle poche resistite all'espandersi dei vigneti da Barolo. L'azienda è in profondo rinnovamento, qualche anno fa alla figlia del proprietario sono stati affidati alcuni vigneti e la loro vinificazione, al momento l'azienda è un ibrido Serradenari/Giulia Negri, ma in futuro verranno probabilmente unificate. Qui si guarda alla Borgogna, e invece di dolcetto e barbera ci sono chardonnay e pinot noir. Il primo, annata 2016, devo dire interessante, con una bella nocciola verde, piuttosto verticale, mentre il pinot, nell'infelice 2014, è trascurabile. Sarebbe interessante risentirlo in altro millesimo.
Tra i Barolo spicca il Tartufaia 2012, da 80% Brunate (in affitto) e 20% Serradenari, energico e con un naso profondo. Piacevole il Serradenari La Vetta 2013, dai vigneti più alti, con un naso floreale e femminile, convince meno il Serradenari 2012, più di potenza.
Non ho visto la madonna come qualche addetto ai lavori, ma sicuramente è un'azienda da tener d'occhio ed in crescita, oltre ad avere vigneti in posizioni particolari. Avviso ai naviganti: visita e deg. euro 15.

Altra tappa a Serralunga d'Alba, da Anselma: la sede è proprio sotto all'albergo Italia, gestito sempre dagli Anselma, e dove un tempo si faceva la famosa Cura dell'Uva, durante la quale per una settimana si mangiava solo uva dolcetto... Il legame con l'osteria/albergo è forte, in quanto proprio per rifornire le tavole dell'osteria, ad inizio novecento, gli Anselma cominciarono a produrre vino da sè, invece di acquistarlo (quest'anno festeggeranno i 100 anni dalla prima vinificazione). Assaggiamo la Barbera 2016, ovviamente ancora in divenire, tutta sul frutto, di buona materia e bevibilità, oltretutto quasi regalata. Proseguiamo con il Barolo Collaretto 2011 (dalla collina successiva alla Rionda uscendo dal paese), ben fatto, ma almeno in questa fase l'annata più calda si fa un poco sentire, mentre il Vigna Rionda Riserva 2010 è davvero un gran Barolo, energico, rustico e se vogliamo anche un po' gnucco (ma in senso buono, concedetemelo) e abbisogna solo di tempo (ultimissime bottiglie disponibili, ogni tanto un po' di culo...).

La sera tradiamo le numerose e ottime osterie langhette (anche se davvero molte in questo periodo chiuse) per una pizza ad Alba, da Gusto Madre, e direi che è andata bene comunque.

Immagine
dalla sommità del vigneto Francia guardando la Ginestra

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La Cascina Francia

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legatura della Barbera Cascina Francia (credo sia barbera, è la sommità oltre la strada)

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Arione: Vigneto e Cascina

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Vigneto Francia visto dalla Ginestra di Monforte



Il lunedì si apre con la visita vero motivo di questa trasferta: Giacomo Conterno.
Prima di arrivare in cantina facciamo una sosta tra la Cascina Francia e la cascina Arione, il tempo è bello freddo ma umido, ideale per fare la legatura dei tralci successiva alla potatura invernale, il vigneto Francia si vede benissimo dalla Ginestra di Monforte.
Conterno ci concede un ora di chiacchierata, tra qualche assaggio in cantina da botte. la scusa è anche quella di rietichettare un Monfortino 1995, una delle famose bottiglie uscite senza la lunetta con l'indicazione dell'annata.
Nonostante il prestigio dell'azienda l'accoglienza è estremamente cordiale e ottengo risposta senza problemi alle numerose domande. Oltre quanto emerso nell'altro thread posso aggiungere che una parte dei vigneti acquistati all'Arione ricadono subito fuori dall'area del Barolo e quindi ci sarà sicuramente un nebbiolo d'Alba, inoltre pensavo che Gigi Rosso avesse tenuto una parte dei vigneti, invece ha venduto in blocco (ma il suo barolo di punta non proviene proprio da lì? strano. a proposito dimenticai di chiedere da chi ha comprato i vigneti della cerretta, qualcuno lo sa?). Sul carattere del Nebbiolo dell'Arione dice che preferisce stare cauto al momento, in quanto sta ancora cercando di capirlo e decifrarlo bene anche lui, e anche per la Cerretta ha voluto avere più annate in cantina per pronunciarsi. La diraspatrice nuova, operativa da qualche annata, l'ha voluta in quanto garantisce che una percentuale quasi nulla di raspi finisca nel mosto. Non sembra infastidito dal fatto che con le cifre raggiunte il Monfortino diventi più oggetto da collezione che vino da stappare, anche perchè gli sembra che di 2010 ne sia già stato stappato parecchio, contro ogni previsione... Per quanto riguarda le annate di Monfortino ribadisce che per lui la migliore tra le ultime è indubbiamente la 14, molto buona la 2013, e ovviamente dietro la 10 (alla facciaccia degli speculatori). La 2014 è stata salvata dai bei due mesi finali di settembre ed ottobre, che hanno permesso di recuperare la maturazione, e mi sembra di capire che Conterno non ha quasi mai fretta di raccogliere, e ha anche citato un'annata non troppo lontana nella quale gli ultimissimi grappoli di nebbiolo sono stati staccati ad inizio novembre. In cantina regna l'ordine, la precisione e la pulizia più assoluta, anche le botti di 10/15 anni sono linde e pinte come quelle più nuove, e tutti i gesti e le parole di Conterno sembrano pensate e calcolate al millimetro, e per una volta più che da un artista/poeta del vino mi sentirei di dire che siamo da un "ingegnere del vino", dove la tecnica (non invasiva) più assoluta sposa la tradizione.
Veniamo agli assaggi: barbera Francia 16, Barolo Cerretta 14, Monfortino 13 e 14. Barbera come sempre di gran bella materia, ancora tutta sul frutto e in divenire, ma già di buon equilibrio. Cerretta di carattere nettamente differente dai nebbioli della cascina Francia, e i due Monfortino: il 14 come dice Conterno ha un bel frutto polposo in evidenza, sorso succoso, più solare e (almeno in questa fase) più pronto/godibile del 13, fatta comunque la tara ai tannini di Serralunga. Il 13 è più verticale e duro, ma anche più stratificato al naso, credo darà gran belle soddisfazioni a chi potrà permetterselo e soprattutto pazientare un po' di anni...

Pranzo a Santa Maria di La Morra, Osteria del Vignaiolo: sempre ottimo.


Immagine
Monvigliero 2017 Oddero


Ci spostiamo poi una decina di metri più sotto: Oddero Poderi e Cantine.
Qui i ben 35 Ha. di vigneto danno vita a circa 150.000 bottiglie, i cru di Barolo solo ben 5, che diventeranno 6 con l'annata 2017: la novità è l'acquisto di quasi un ettaro nel Monvigliero. Ora capisco come mai nelle vecchie cantine si trovano sempre in abbondanza i loro Barolo, quando erano accorpati alla Luigi Oddero erano praticamente un colosso di Langa...
Fanno due tipi di degustazione: i vini base, oppure 4 Barolo (€ 50!!! abbuonati però in caso di acquisti...). Scegliamo ovviamente la seconda: Barolo 2013 ben fatto, dai vigneti Capalot, Bricco Chiesa e Fiasco, di struttura, caldo (senza eccessi) e terroso. Villero 2013 è invece più verticale, tannino fitto e deciso, ritornano le note terrose, bello. Brunate 2011 come ci si può aspettare è più floreale e fruttato, mentre Bussia Soprana Vigna Mondoca 2008 è il più completo ed energico. Sempre una bella batteria di Barolo dagli Oddero. Peccato per i prezzi molto poco amichevoli, ma ragazzi, in Langa avevano il petrolio sotto i piedi e non se ne erano accorti, invece di trivellare lo vendemmiano e imbottigliano, e sarà sempre peggio...

E niente, in Langa si sta sempre davvero bene, carichi di vino, tajarin e farine varie ce ne ritorniamo a casa... oggi guardando una vigna di Valcalepio ho pianto...
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda supersonic76 » 22 feb 2018 10:35

Ziliovino ha scritto:Fanno due tipi di degustazione: i vini base, oppure 4 Barolo (€ 50!!! abbuonati però in caso di acquisti.


:shock: :shock: :shock: :shock:

Non stanno un pelino esagerando?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda SommelierSardo » 22 feb 2018 11:30

Ziliovino ha scritto:E niente, in Langa si sta sempre davvero bene, carichi di vino, tajarin e farine varie ce ne ritorniamo a casa... oggi guardando una vigna di Valcalepio ho pianto...


...dai, avete almeno il buon Moscato di Scanzo!! :wink:
Bella gitarella e gran resoconto, grazie!
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda ZEL WINE » 22 feb 2018 12:20

zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
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The e pesca in un Barolo ?! :(
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda pippuz » 22 feb 2018 12:35

ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.

The e pesca in un Barolo ?! :(

Sentore che odio. Tipo Spinetta :wink:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Smarco » 22 feb 2018 12:59

ieri sono usciti i punteggi di Galloni sui barolo 2014....
Conterno
Barbera d'Alba Francia 2015 - 94
Barbera d'Alba Ceretta 2015 - 94
Barolo Ceretta 2014 - 95/98
Monfortino 2014 - 97/100
Considerando che il Monfortino 2010 prese 97/100 poi 98/100 e poi 100 è probabile che anche il 2014 sarà un altro 100 per la gioia di tutti :lol: a differenza del 2013 che finora è rimasto stabile a 96/99
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda gp » 22 feb 2018 13:01

pippuz ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.

The e pesca in un Barolo ?! :(

Sentore che odio. Tipo Spinetta :wink:

La distinzione importante è tra aromi naturali e artificiali (parlo in senso concreto, a prescindere dal fatto che la normativa consenta di chiamare "aromi naturali" anche quelli artificiali).
Il tè industriale alla pesca mi pare un buon esempio di aroma artificiale, così come il Solero Algida per la versione più esotica (mango, papaya, maracuya, sempre in versione artificiale).
Per come l'ho assaggiato anni fa, il Mariondino di Parusso mi sembra a sua volta un buon esempio di aroma artificiale tra la pesca e la frutta gialla tropicale. Su scala più ridotta, sono aromi che si trovano anche nei Valtellina Superiore Riserva di Rainoldi. In entrambi i casi, si tratta del risultato dell'interazione Nebbiolo-barrique.
Se invece parliamo di aroma naturale di pesca, nel Nebbiolo ci può essere, anche se in teoria non dovrebbe essere coprente; idem per il vasto e variegato mondo del tè vero.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda dc87 » 22 feb 2018 13:28

Kalosartipos ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute,

Bevuto il suo Barolo base 2013, lo scorso ottobre, in un'osteria di Langa e le barriques c'erano proprio tutte, probabilmente anche quelle della tua bottiglia... :( :roll:


Devo confermare, purtroppo... 8)
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda dc87 » 22 feb 2018 13:39

Smarco ha scritto:ieri sono usciti i punteggi di Galloni sui barolo 2014....
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Smarco » 22 feb 2018 13:50

dc87 ha scritto:
Smarco ha scritto:ieri sono usciti i punteggi di Galloni sui barolo 2014....
Conterno
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:D diciamo che dopo Conterno si posiziona Vietti con un super performante Rocche di Castiglione a 98 e il Ravera con 97 il Villero invece nonostante sia 2010 se la cava con soli 96 punti
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda vinogodi » 22 feb 2018 14:20

gp ha scritto:...La distinzione importante è tra
a)aromi naturali e
b) artificiali (parlo in senso concreto, a prescindere dal fatto che la normativa consenta di chiamare "aromi naturali" anche quelli artificiali).
...penso che prima di scrivere , sia necessario smaltire la sbornia più recente oppure i recenti , abbondanti (esagerati) assaggi alle varie anteprime toscane... 8)
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda gp » 22 feb 2018 14:50

vinogodi ha scritto:
gp ha scritto:...La distinzione importante è tra
a)aromi naturali e
b) artificiali (parlo in senso concreto, a prescindere dal fatto che la normativa consenta di chiamare "aromi naturali" anche quelli artificiali).
...penso che prima di scrivere , sia necessario smaltire la sbornia più recente oppure i recenti , abbondanti (esagerati) assaggi alle varie anteprime toscane... 8)

Il tuo messaggio è offensivo, quindi contrario alle regole del forum, ma soprattutto inutile per chi legge, quindi contrario alla logica di un forum. Se hai qualcosa di utile da scrivere scrivilo, altrimenti stai zitto che il mondo (incredibile a dirsi) va avanti anche senza di te.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Ziliovino » 22 feb 2018 15:26

Immagine

Settimana scorsa anche noi abbiamo fatto il nostro Benven...ahem...Benritornato Brunello. Regole d'ingaggio: ognuno ha portato un Rosso ed un Brunello, messi alla cieca e alla rinfusa.

Champagne Cuvèe Speciale Brut - Filaine. Semplice e giustamente da aperitivo, non mi ha però convinto molto per una bocca un po' scomposta.

Brunello di Montalcino 2005 - La Cerbaiona. Destino vuole che partissimo subito col botto: gran bel naso con frutta scura, elegante speziatura e tocco fumé. col tempo un po' di cuoio. Sorso disteso e setoso, con ancora un poco di tannino da smussare, elegante. Piaciuto.

Rosso di Montalcino 2013 - Fattoi. Fresco e con un bello frutto acidulo, sorso da pane e salame, uno schietto Sangio.

Rosso di Montalcino 2004 - Salvioni. Sa di vecchio, tra puzzette e liquirizia, funghi e glutammato... Chi ha conferito la bottiglia dice ottime cose di bottiglie gemelle stappate in precedenza, fatto sta che io di Salvioni credo di avere beccato più bottiglie triste che in forma...

Brunello di Montalcino Riserva 2006 - Fattoi. Frutta matura e spezie, media struttura, dà il meglio in bocca dove è equilibrato e disteso. Alla cieca gli avrei dato qualche anno in più, godibile ora, ho idea non durerà poi molto (Riserva+grande annata...va beh, stapperemo senza patemi)

Brunello di Montalcino 2012 - Lisini. Appena versato tanta liquirizia tipo Morositas, frutto scuro, bocca fresca e guizzante ma un filo semplice, arriva anche qualche tocco di vernice... col tempo sembra distendersi un poco e riprendere in parte le sembianze di un sangiovese, ma resto comunque basito. Bottiglia problematica o in quest'annata è proprio così? mannaggia a me che l'ho comprato a scatola chiusa.

Rosso di Montalcino Ignaccio 2006 - Il Marroneto. Questa prima bottiglia alla cieca è difficile da inquadrare, un po' sfuocato, qualche nota evoluta, sorso polveroso ma di ottima struttura.

Champagne La Grande Dame Brut 1985 - Veuve Cliquot. Interessante intermezzo: paradigma della bollicina evoluta con noci, nocciole e noccioline (arachidi), note biscottate, mela ammaccata e note limonose a rinfrescare. Sorso piacevole ed equilibrato in cui ritorna la scorza di limone.

Brunello di Montalcino Fornace 2011 - Le Ragnaie. Profuma di fiori e frutta, qualche nota più calda di tostatura e caffè (leggera), sorso facile e tannino minuto. alla cieca rimaniamo in dubbio: rosso o Brunello?

Rosso di Montalcino Ignaccio 2006 - Il Marroneto. Come già successo riusciamo incredibilmente a conferire bottiglie identiche, e sempre delle bottiglie meno scontate... Ci va però di culo perchè la seconda bottiglia è molto meglio: bel frutto e nota mentolata e di erbe a rinfrescare, sorso fresco e succoso, di bella struttura. In questo caso invece poteva benissimo trattarsi di un Brunello.

Brunello di Montalcino 1998 - Terra Rossa. Fresco e fragrante con una bella ciliegia, ancora giovane e scalpitante, dimostra molti meno dei suoi anni.

Brunello di Montalcino 2004 - La Fortuna. Fruttato e mentolato, tannino deciso e bocca fresca ma piena, di buona energia ed equilibrio, direi un bel Brunello completo e piuttosto convincente. Lo metto sul podio insieme a Cerbaiona e Fattoi.

Arrivati a questo punto, presi dallo sconforto per i risultati piuttosto mediocri delle bottiglie (ed era anche giorno fiore oltretutto :-) ), assolutamente non in linea con il blasone della denominazione, e presi dai fumi dell'alcol, qualcuno ha cominciato a stappare compulsivamente quanto riusciva ad afferrare non lontano dal tavolo, sfortuna vuole che nei dintorni ci fosse una Landonne '15 di Rostaing :-) e infanticidio fu... Promette tanto, con una ipnotica arancia sanguinella, ma al momento concede poco. Si è stappato anche un Rosso del Conte 1984, un po' al limite ma ancora potabile, e direi che per un Nero d'Avola non è affatto male.

Per riprendermi dalla disfatta, e per auto-convincermi a non svendere quanto di Brunello avessi in cantina, qualche giorno dopo ho stappato:

Rosso di Montalcino 2008 - Poggio di Sotto. Appena stappato un bel frutto rosso solare, che col tempo vira su note più scure, poi spezia dolce e liquirizia, piuttosto mobile, sorso vellutato e succoso, un pinot noir col tannino da sangiovese...
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2018 16:42

ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.

The e pesca in un Barolo ?! :(

Ebbene si. Ma se avessi trovato solo questi, sarei stato perplesso quanto te.
Invece erano non marcanti e inclusi in un quadro perfettamente langarolo, ed arricchivano l'insieme. Un po' come l'anguria di Conterno :mrgreen:
PS: aborro l'abbinamento barrique/nebbiolo, quando va bene lo imbalsama, quando va male...invece qui la mano del produttore è stata leggera qb per tirare fuori un bel vino. Anche un bel Barolo? Abbastanza.
Ultima modifica di zampaflex il 22 feb 2018 16:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda gp » 22 feb 2018 16:51

zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.

The e pesca in un Barolo ?! :(

Ebbene si. Ma se avessi trovato solo questi, sarei stato perplesso quanto te.
Invece erano non marcanti e inclusi in un quadro perfettamente langarolo, ed arricchivano l'insieme. Un po' come l'anguria di Conterno :mrgreen:

Ma la pesca del tè alla pesca industriale (vedi sopra) o quella di una buona confettura artigianale di pesca? Sono due cose molto diverse.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2018 16:53

gp ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Marengo - Barolo Brunate 2007

Gran sorpresa per me, che non ne avevo mai provato. Mano felicissima e leggera, barriques non pervenute, profumi a rincorrersi tra il tradizionale e qualche tocco più esotico (thé, pesca) tutt'altro che fuori luogo, finale tra umami e liquirizia.
Scorre bene sul palato, è articolato in scioltezza nascondendo quasi per una forma di timida ritrosia l'ottimo grip, il tannino è soffuso e gustoso.
Chapeau.

The e pesca in un Barolo ?! :(

Ebbene si. Ma se avessi trovato solo questi, sarei stato perplesso quanto te.
Invece erano non marcanti e inclusi in un quadro perfettamente langarolo, ed arricchivano l'insieme. Un po' come l'anguria di Conterno :mrgreen:

Ma la pesca del tè alla pesca industriale (vedi sopra) o quella di una buona confettura artigianale di pesca? Sono due cose molto diverse.


Fa no ul sufìstic... :mrgreen: o ti riempio le bocce dei Valtellinesi che compri, tutte, con Ortensio Lando :lol:

cmq thé da una parte, e pesca (succo, vero, naturale) dall'altra. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2018 17:12

gp ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gp ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:The e pesca in un Barolo ?! :(

Ebbene si. Ma se avessi trovato solo questi, sarei stato perplesso quanto te.
Invece erano non marcanti e inclusi in un quadro perfettamente langarolo, ed arricchivano l'insieme. Un po' come l'anguria di Conterno :mrgreen:

Ma la pesca del tè alla pesca industriale (vedi sopra) o quella di una buona confettura artigianale di pesca? Sono due cose molto diverse.


Fa no ul sufìstic... :mrgreen: o ti riempio le bocce dei Valtellinesi che compri, tutte, con Ortensio Lando :lol:

cmq thé da una parte, e pesca (succo, vero, naturale) dall'altra. :wink:

La vera verità è che ti sei fatto influenzare dall'etichetta, che almeno nelle ultime annate è di un arancione inquietante... :D


arancione twining's?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda gp » 22 feb 2018 17:12

zampaflex ha scritto:
gp ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gp ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ebbene si. Ma se avessi trovato solo questi, sarei stato perplesso quanto te.
Invece erano non marcanti e inclusi in un quadro perfettamente langarolo, ed arricchivano l'insieme. Un po' come l'anguria di Conterno :mrgreen:

Ma la pesca del tè alla pesca industriale (vedi sopra) o quella di una buona confettura artigianale di pesca? Sono due cose molto diverse.


Fa no ul sufìstic... :mrgreen: o ti riempio le bocce dei Valtellinesi che compri, tutte, con Ortensio Lando :lol:

cmq thé da una parte, e pesca (succo, vero, naturale) dall'altra. :wink:

La vera verità è che ti sei fatto influenzare dall'etichetta, che almeno nelle ultime annate è di un arancione inquietante... :D


arancione twining's?

Esatto, la vecchia scatola dell'Orange Pekoe, quando ancora Twinings faceva sul serio...
Contenevano 4 once, pari a 113 grammi, per sottolineare che si trattava di una cosa strettamente British.
Ultima modifica di gp il 22 feb 2018 17:29, modificato 2 volte in totale.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda vinogodi » 22 feb 2018 17:31

gp ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gp ha scritto:...La distinzione importante è tra
a)aromi naturali e
b) artificiali (parlo in senso concreto, a prescindere dal fatto che la normativa consenta di chiamare "aromi naturali" anche quelli artificiali).
...penso che prima di scrivere , sia necessario smaltire la sbornia più recente oppure i recenti , abbondanti (esagerati) assaggi alle varie anteprime toscane... 8)

Il tuo messaggio è offensivo, quindi contrario alle regole del forum, ma soprattutto inutile per chi legge, quindi contrario alla logica di un forum. Se hai qualcosa di utile da scrivere scrivilo, altrimenti stai zitto che il mondo (incredibile a dirsi) va avanti anche senza di te.
...io dico solo che chi comunica qualcosa pubblicandola abbia il dovere , soprattutto, di non perpetrare sciocchezze sesquipedali come quella che hai riportato , ammantandoti (aggravante) di saccenza su argomenti che si vede lontano un miglio non conosci , ma questo è un vizietto del vetero giornalismo o blogghismo da quattro soldi , quindi lascia perdere, se no mi viene voglia di chiederti che mestiere fai , nella vita intendo, oltre a riempire pagine di commenti sul web . Quindi la mia non è una offesa ma un invito a scrivere cose sensate quando ti addentri in campi che non ti competono , come quello in citazione.
PS: stai zitto lo dici a tua sorella ... se ce l'hai , altrimenti a tuo fratello o a un parente qualunque di tua scelta ... 8) ... non sto scherzando...
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